13 settembre 2002

 

Text Box: COMUNICATO STAMPA

Rifugiati: Lubbers lancia la "Convenzione Plus"

 

 

 

L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Ruud Lubbers ha oggi lanciato alcune proposte mirate ad aiutare i governi a fronteggiare diverse sfide relative alle migrazioni, dal cosiddetto "asylum shopping" - il fenomeno delle domande multiple, domande d'asilo presentate cioè in più paesi - al traffico di esseri umani e a fornire soluzioni nei paesi di origine.

 

Durante un meeting del Consiglio Europeo su Giustizia e Affari interni a Copenhagen, Lubbers ha inoltre suggerito alcune nuove misure che potrebbero integrare la Convenzione del 1951 relativa allo status dei rifugiati, la pietra miliare della protezione internazionale dei rifugiati.

 

Ribadendo il desiderio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) di collaborare con i governi per cercare di gestire meglio il fenomeno dei rifugiati, Lubbers ha proposto una serie di misure, sia specifiche che generali, tra le quali:

 

-       Nuovi meccanismi finalizzati a garantire protezione più vicino al paese d'origine dei flussi di rifugiati. Tra questi, la possibilità per coloro che necessitano di protezione di poter richiedere un visto per motivi di asilo presso le ambasciate nei loro stessi paesi o regioni di origine.

 

-       Il sostegno dell'UNHCR per trovare un'interpretazione comune in ambito comunitario della definizione di rifugiato, che includa il riconoscimento del fatto che una persecuzione possa essere attuata anche da agenti non statuali e che contenga la nozione di persecuzione basata sull'appartenenza sessuale.

 

-       La creazione di un organo consultivo europeo che monitori la giurisprudenza dei vari organi nazionali competenti a determinare lo status di rifugiato.

 

-       L'istituzione di un efficiente sistema che fornisca ai governi informazioni aggiornate sulla situazione nei paesi d'origine di rifugiati e richiedenti asilo.

 

-       Il sostegno dell'UNHCR nell'individuazione di specifici gruppi di richiedenti asilo per i quali possano essere richieste procedure semplificate e accelerate.

 

-       Il ricorso ad accordi tripartiti tra UNHCR, governo del paese d'asilo e governo del paese di origine per rendere più agevole il processo di rimpatrio, anche delle persone che sono risultate non aver bisogno di protezione internazionale.

 

A un livello più generale, Lubbers ha esortato ad intraprendere un nuovo approccio - definito "Convenzione Plus" - che preveda "vari accordi speciali finalizzati a gestire le sfide, attuali e future, secondo uno spirito di cooperazione internazionale".

 

Pur ribadendo la perdurante centralità e validità della Convenzione sui rifugiati del 1951 - riaffermate lo scorso dicembre a Ginevra dagli stessi stati firmatari - Lubbers ha aggiunto che è ormai "chiaro che la sola Convenzione non è sufficiente".

 

"Una priorità è oggi rappresentata dalla questione dei flussi secondari di rifugiati e richiedenti asilo" ha affermato l'Alto Commissario, riferendosi a coloro che hanno già raggiunto un paese di primo asilo ma hanno poi deciso di spostarsi. "Sono convinto che la comunità internazionale abbia bisogno di nuovi accordi per regolamentare questioni transnazionali come questa. Tali accordi andrebbero a integrare la Convenzione e a costituire parte di un quadro multilaterale per la protezione dei rifugiati e per il perseguimento di soluzioni durevoli, in particolare nelle regioni di origine".

 

Secondo Lubbers, il fine ultimo di questi accordi sarebbe quello di costituire un efficace sistema internazionale di condivisione degli oneri che, tra l'altro, permetterebbe ai rifugiati di ricevere protezione e assistenza adeguate quanto più vicino possibile ai propri paesi d'origine.

 

"Nel caso dei flussi secondari, potrebbe essere elaborato un accordo speciale che definisca i ruoli e le responsabilità dei paesi d'origine, di transito e di potenziale destinazione, e che individui i potenziali richiedenti asilo" ha aggiunto. Altri accordi speciali potrebbero riguardare i flussi più ingenti di rifugiati, il reinsediamento e le fasi di reintegrazione e ricostruzione nelle fasi post-conflitto.

 

Passando poi alla necessità di affrontare la situazione nei paesi d'origine, Lubbers ha esortato i presenti al meeting a convincere i loro governi a indirizzare i fondi per lo sviluppo verso programmi a beneficio anche dei rifugiati che si trovano nei paesi in via di sviluppo e che facilitino il loro rimpatrio o l'integrazione nei paesi d'asilo.

 

"Dedicando più attenzione al perseguimento di soluzioni durevoli nelle regioni d'origine, il numero di rifugiati che chiederà di stabilirsi nei paesi europei sarà inferiore, e sarà più facile spiegare ai vostri cittadini la necessità di integrare queste persone nelle vostre società. E soprattutto, il problema dei rifugiati che cadono nelle mani di trafficanti di esseri umani sarà minore e i flussi di rifugiati non alimenteranno più come adesso le reti criminali" ha concluso Lubbers. <

 

 

Per ulteriori informazioni: Ufficio stampa -- Laura Boldrini -- 335 540 31 94

 

 

Il testo del comunicato stampa è disponibile

sul sito internet www.unhcr.it nella sezione "ultime notizie"