Rassegna Stampa


dal 20 al 22 agosto 2003

 

1. CLANDESTINI: nuovi sbarchi a Pantelleria e Lampedusa (AGI)

2. CLANDESTINI: Viminale, nell'ultimo mese 46,4% sbarchi in meno (AGI)

3. IMMIGRAZIONE: 'alto impatto'; 424 arresti in sei regioni (ANSA)

4. IMMIGRATI, nuovo sbarco a Siracusa. Sono 139, di nazionalità somala. La carretta del mare era stata intercettata fin dal pomeriggio di ieri. Gli immigrati sono stati smistati in diversi centri di accoglienza. (Il Nuovo)

5. AIDS, arriva il vaccino spray tra due anni test sull'uomo. (La Repubblica)

6. Emigrante rivede il fratello dopo 84 anni. L'incontro dei due fratelli calabresi è avvenuto nel comasco. Uno dei due, oggi centenario, vive in America. Ma ha affrontato il viaggio per rivedere il fratello minore, 89 anni. (Il Nuovo)

7. Progetto di legge per sconti di pena a combattenti che smobilitano (MISNA)

8. Un giorno tra gli ottantamila profughi dei campi vicino a Monrovia (MISNA)

9. RELIGIONI: ad Assisi si parla di paura come base dei fondamentalismi. (agi)

10. Liberia, nominato il capo del nuovo governo. Sarà Gyude Bryant, considerato uno dei politici più neutrali. Dovra affrontare due sfide: disarmare i movimenti in guerra da anni e traghettare il Paese verso libere elezioni. (Il Nuovo)

11. ITALIANI NEL MONDO: Cordua, emigrazione diventi risorsa. presidente associazione internazionale Calabria a Soveria  (Adnkronos)

12. Arezzo: trovato albanese di 8 anni, nessuno ne ha denunciato la scomparsa  (Agr)

13. COMMERCIO: Milano, sempre piu' numerosi imprenditori stranieri. (agi)

 

 

1. CLANDESTINI: nuovi sbarchi a Pantelleria e Lampedusa (AGI) - Trapani, 22 ago. - Proseguono gli sbarchi di migranti sulle coste italiane. Questa mattina un gommone di quattro metri di lunghezza con undici tunisini a bordo e' stato soccorso al largo dell'isola di Pantelleria da una motovedetta della Guardia costiera. A segnalare il natante era stato, poco dopo le nove, un diportista che incrociava a 26 miglia nord ovest dalle coste dell'isola. Gli undici extracomunitari sono stati trasbordati sulla motovedetta militare, mentre il gommone, a secco di benzina, e' stato preso a rimorchio. I migranti, una volta approdati a Pantelleria, sono stati presi in consegna dai carabinieri. Sedici marocchini sono invece approdati questa mattina a Lampedusa, dopo aver navigato fino alla costa con una piccola imbarcazione senza incappare nei mezzi della Marina militare e della Guardia di Finanza impegnati nei controlli nel Canale di Sicilia. I nordafricani sono stati fermati dai carabinieri quando erano già a terra, e condotti nel centro di accoglienza. Ieri a Lampedusa erano arrivati in due riprese 36 migranti, secondo il nuovo schema adottato dai trafficanti di esseri umani che fanno ora viaggiare in prevalenza gruppi ridotti di persone su gommoni o piccoli natanti invece delle carrette del mare stipate con centinaia di extracomunitari. La Squadra Mobile di Siracusa ha nel frattempo arrestato quattro dei 168 immigrati approdati ieri sera in porto, con l'accusa di essere gli scafisti del gruppo. Si tratta di tre palestinesi e di un egiziano, di eta' compresa tra i 27 e i 35 anni, identificati nella notte durante gli interrogatori dopo lo sbarco e che adesso si trovano rinchiusi nel carcere di Cavadonna, a Siracusa.

 

2. CLANDESTINI: Viminale, nell'ultimo mese 46,4% sbarchi in meno (AGI) - Roma, 22 ago. - Tra il 21 luglio e il 21 agosto, sulle coste italiane sono sbarcati 1.289 clandestini, il 46,4% in meno dello stesso periodo dell'anno scorso (quando i clandestini sbarcati furono 2.403). A renderlo noto e' il ministero dell'Interno, precisando come tutti gli sbarchi siano avvenuti in Sicilia: nello stesso periodo dello scorso anno i clandestini sbarcati nella stessa regione erano stati 2.130, il 39,5% in piu'. La maggior parte dei clandestini, a differenza che in passato, viaggia a bordo di piccole imbarcazioni. Sempre nell'ultimo mese, ricorda il Viminale, non si sono registrati invece sbarchi in Calabria e Puglia, dove nello stesso periodo del 2002 erano sbarcati, rispettivamente, 73 e 200 clandestini. Intanto, dopo gli 11 tunisini avvistati in mattinata, altri 12 nordafricani sono stati soccorsi al largo di Pantelleria. La loro imbarcazione, un gommone in pessimo stato, e' stata localizzata da un elicottero della Guardia di Finanza a 18 miglia a Nord-Ovest dall'isola, e raggiunta da una motovedetta della stessa Gdf che li ha presi a bordo per poi dirigersi verso Pantelleria. I 12 migranti hanno tutti dichiarato di essere marocchini e tra di loro ci sono anche tre minorenni. Sedici marocchini sono approdati questa mattina a Lampedusa, dopo aver navigato fino alla costa con una piccola imbarcazione senza incappare nei mezzi della Marina militare e della Guardia di Finanza impegnati nei controlli nel Canale di Sicilia. Ieri a Lampedusa erano arrivati in due riprese 36 migranti. La squadra mobile di Siracusa ha arrestato quattro dei 168 immigrati approdati ieri sera in porto, con l'accusa di essere gli scafisti del gruppo. Si tratta di tre palestinesi e di un egiziano, di eta' compresa tra i 27 e i 35 anni.

 

3. IMMIGRAZIONE: 'alto impatto'; 424 arresti in sei regioni (ANSA) 22 agosto 2003 ROMA - Con l' arresto di 424 persone e la firma del provvedimento di espulsione per 1.504 stranieri risultati in posizione irregolare, si e' conclusa la scorsa notte in 24 province di Sicilia, Calabria, Puglia, Veneto, Piemonte e Friuli Venezia Giulia l' ultima fase - durata un mese - dell' operazione ''Alto Impatto'', disposta dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza per contrastare il fenomeno dell' ingresso e della presenza in Italia di immigrati irregolari. Secondo quanto riferito dallo stesso Dipartimento di Ps, delle 424 persone (379 stranieri) arrestate, 140 sono accusate di immigrazione clandestina e reati in materia prostituzione (138 stranieri); 105 di violazione alle norme sugli stupefacenti (90 extracomunitari); 132 di reati contro il patrimonio (104 stranieri); 47 extracomunitari di altri reati, tra i quali il commercio abusivo. Sono state denunciate in stato di liberta' 621 persone (535 stranieri). I 1.504 clandestini espulsi sono stati o stanno per essere rimpatriati in queste ore. Nel corso dell' operazione sono stati sequestrati

 

4. IMMIGRATI, nuovo sbarco a Siracusa. Sono 139, di nazionalità somala. La carretta del mare era stata intercettata fin dal pomeriggio di ieri. Gli immigrati sono stati smistati in diversi centri di accoglienza. (Il Nuovo), SIRACUSA, 22 agosto 2003. – Un barcone con 139 clandestini è sbarcato ieri nel porto di Siracusa. Fin dal pomeriggio la carretta del mare era stata intercettata a cinque miglia a sud di Capo Passero. A questo potrebbero seguire molti altri sbarchi: le condizioni del mare, infatti, sono buone. Gli immigrati, in discrete condizioni di salute nonostante le ore trascorse in viaggio, hanno dichiarato di essere in gran parte provenienti dalla Somalia.  Tra di loro ci sono anche 29 donne e 13 bambini. Due immigrate sono state accompagnate in ospedale per controlli: una di loro sarebbe incinta. Dopo i controlli sulla banchina del porto, i clandestini sono stati smistati verso i centri di accoglienza del Sud Italia. Nella tarda serata, poi, la Guardia di Finanza ha bloccato a 40 miglia a sud di Lampedusa un gommone con 24 stranieri, che hanno detto di essere pachistani e palestinesi.

 

5. AIDS, arriva il vaccino spray tra due anni test sull'uomo. (La Repubblica), 22 agosto 2003. Un nuovo vaccino contro l'Aids si è mostrato efficace su topi e scimmie da laboratorio. Fra due anni la sperimentazione passerà all'uomo. Due le particolarità: la somministrazione avverrà per via nasale, tramite una mascherina da aerosol. Il farmaco è infatti in grado di penetrare attraverso le mucose e attivare la reazione immunitaria contro il virus. Seconda caratteristica: il padre del vaccino, il ricercatore del Karolinska Institute di Stoccolma Jorma Hinkula, è arrivato alla sua scoperta osservando un gruppo piuttosto raro di individui che, per cause genetiche, possono entrare in contatto con il virus dell'Aids senza diventare sieropositivi. "Il loro sistema immunitario - spiega Lucia Lopalco, ricercatrice dell'unità di immunologia del San Raffaele di Milano, che sta conducendo sui topi studi paralleli a quelli di Hinkula - è in grado di riconoscere alcuni frammenti proteici che si trovano sulla superficie del virus e sulla membrana delle cellule infette". Il riconoscimento è una tappa fondamentale affinché il sistema immunitario possa procedere alla distruzione del virus e delle cellule infette.  Il vaccino di Hinkula sfrutta la proprietà di questi frammenti proteici di mettere in allarme le difese del nostro organismo, preparandole alla battaglia. "I risultati ottenuti sui topi - sostiene la Lopalco - sono promettenti. Ma da alcuni anni i finanziamenti per la ricerca contro l'Aids si sono drasticamente ridotti. Non penso che la sperimentazione sull'uomo possa iniziare prima di due anni, se pure basteranno". Parlando al seminario sulle emergenze planetarie in corso a Erice, Hinkula ha spiegato che i primi test "coinvolgeranno gli individui più a rischio, come prostitute e omosessuali". Il vaccino, secondo lo scienziato di Stoccolma, "avrà un costo contenuto" e potrà contribuire alla sconfitta dell'Aids anche nei paesi economicamente arretrati. I primi dieci pazienti da sottoporre alla sperimentazione dovrebbero essere reclutati a Nairobi. Gli sforzi di Hinkula - uno dei pionieri nella lotta contro l'Aids - per realizzare il vaccino sono iniziati alla metà degli anni '90. I risultati positivi ottenuti su topi e scimmie da laboratorio sono già stati pubblicati dalla stampa scientifica. L'ultimo articolo, realizzato nell'ottobre dell'anno scorso in collaborazione con l'università di Milano, è apparso sulla rivista Aids. "La scelta dello spray - spiega il ricercatore svedese - è favorita dall'ottima capacità delle mucose nasali di assorbire il farmaco". Sempre ieri sul Journal of biological chemistry è apparso uno studio statunitense secondo cui, fra le tante azioni nefaste del virus Hiv, ve ne sarebbe anche una diretta contro il dna delle cellule infette. Il danno genetico bloccherebbe la replicazione dei globuli bianchi, inceppando il meccanismo di difesa immunitaria

 

6. Emigrante rivede il fratello dopo 84 anni. L'incontro dei due fratelli calabresi è avvenuto nel comasco. Uno dei due, oggi centenario, vive in America. Ma ha affrontato il viaggio per rivedere il fratello minore, 89 anni. (Il Nuovo), COMO, 22 agosto 2003. Si ritrovano e si riabbracciano dopo 84 anni. La storia a lieto fine e simbolo dell’Italia degli emigranti che lasciavano il paese natale in cerca di condizioni di vita migliori, ha per protagonisti due fratelli calabresi. Uno dei due è oggi centenario. Si erano visti per l’ultima volta nel 1919 nel proprio paese natale, Nardodipace, vicino a Vibo Valentia. Ilario Franzé, a soli 16 anni lasciò la famiglia per cercare un lavoro in quella che allora sembrava la terra promessa, l’America. Tra i fratelli c'era Pasquale, il più piccolo, che aveva solo cinque anni. Da allora i due si erano tenuti in contatto, ma non si erano più rivisti. L’incontro è avvenuto a Fino Mornasco (Como), dove Pasquale vive da 36 anni. A organizzare la visita a sorpresa del fratello centenario sono stati i figli. Ilario Franzé, nonostante i cento anni è ancora in gamba, tanto da essersi sobbarcato senza problemi il viaggio in aereo da New York. Pasquale, oggi 89enne, è stato un po’ meno fortunato ed è costretto su una sedia a rotelle. I due si sono abbracciati a lungo, in lacrime, mentre tutto intorno figli e nipoti facevano festa. La gioia di ritrovarsi, però, durerà poco. Già domani Ilario andrà a Roma, per poi tornare in America.  

 

7. Progetto di legge per sconti di pena a combattenti che smobilitano (MISNA) 22/8/2003, Colombia  Il governo colombiano ha presentato al Congresso un disegno di legge relativo a una ‘sospensione condizionale della pena’ per i membri dei gruppi armati illegali accusati di gravi crimini disposti a consegnare le armi. Ne dovrebbero quindi beneficiare principalmente i paramilitari delle Auc (Autodifese unite della Colombia) nell’ambito del negoziato di pace avviato con l’esecutivo, che prevede la completa smobilitazione degli uomini di Carlos Castaño Gil entro il 31 dicembre 2005. A questi potrebbero essere applicate, al posto del carcere, pene alternative che potrebbero comportare l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e il divieto di detenere armi. In cambio, i combattenti ai quali verrà applicato il provvedimento dovranno impegnarsi a non perpetrare nuovi delitti, a contribuire agli indennizzi previsti per il familiari delle loro vittime, a fornire costante reperibilità e a uscire dal Paese. A detta del ministro dell’interno Fernando Londoño Hoyos, il progetto di legge intende “stimolare la smobilitazione e il conseguimento della pace” in Colombia, insanguinata da 40 anni di conflitto interno. “Il controllo di accesso a questo strumento è nelle mani del presidente della Repubblica – ha precisato il ministro – egli è l’unico legittimato a richiederne l’applicazione discrezionale al potere giudiziario”. Il nuovo istituto giuridico avrebbe portata più ampia di indulto e amnistia, previsti dalla Costituzione sono per i colpevoli di delitti politici.

 

8. Un giorno tra gli ottantamila profughi dei campi vicino a Monrovia (MISNA) 22/8/2003 Liberia - Vivono ogni giorno sperando di arrivare a quello successivo. Come la manna per il popolo del deserto, la vita è un dono da consumare subito senza arrivare a domani. Sono gli 80mila dei campi profughi di Totota e Kakata, allestiti lungo la strada che collega Monrovia con Gbarnga, il capoluogo della contea di Nimba nel nord della Liberia. Decine e decine di casette di terra che hanno per tetti i teli azzurri e bianchi delle Nazioni Unite sono sorte dal nulla, ordinate, lungo sentieri di terriccio inumidito dai temporali che in questa stagione delle piogge cadono quotidianamente. Nuovi villaggi che si aggiungono a quelli già esistenti sulla strada che dalla capitale porta a nord. Non c’è acqua corrente, ma solo i pozzi costruiti dalle ong, non c’è energia elettrica e i servizi sanitari sono stati approntati dalle agenzie umanitarie all’ingresso dei campi. “We are alive!’, ‘Siamo vivi!’: ci salutano così appena ci vedono arrivare con le prime luci del giorno alle porte del campo profughi di Totota” racconta alla MISNA padre Mauro Armanino, superiore regionale della Società missioni africane (Sma). Il missionario italiano, che non ha lasciato la Liberia neanche durante la grave crisi di questi mesi, ha potuto finalmente ritrovare la sua gente. Era da almeno un mese che a causa della guerra padre Mauro aveva smesso di recarsi a Totota per celebrare la Messa domenicale: ora è tornato assieme al personale di una ong internazionale portando con sé la speranza di nuovi aiuti. “Da almeno tre mesi queste donne, questi bambini e questi uomini aspettano. Aspettano cibo e aspettano aiuto. Da quando Monrovia è diventata un terreno di battaglia tra la ribellione e il governo, tutti si sono dimenticati di loro, abbandonandoli a se stessi” spiega il missionario. “Le ong e le agenzie internazionali hanno smesso di funzionare, tranne qualche eccezione, per la scarsità di sicurezza e loro hanno cominciato ad aspettare. Sono riusciti a sopravvivere per mesi con un po’ di manioca e del riso, che qualcuno tra i più intraprendenti era riuscito a mettere miracolosamente da parte” aggiunge il missionario. Nel campo ci sono liberiani che provengono da tutte le regioni settentrionali del Paese. Gente che a causa delle violenze ha lasciato tutto per scappare e trovare rifugio in un campo profughi, poi in un altro e in un altro ancora: costretti ad errare perché inseguiti da una guerra che non lascia scampo e cha da 14 anni stritola questo Paese, il suo popolo e le sue speranze. “Nonostante questo però loro vivono, amano e muoiono mentre aspettano di tornare a casa e magari di ricominciare a lavorare le proprie terre – dice padre Mauro -. D’altronde le informazioni di quanto accade in Ghana o Monrovia arrivano anche qui e il futuro adesso, anche se tra mille dubbi e incertezze, viene associato alla parola pace”. E intanto i nuovi arrivi si susseguono: un gruppo di sfollati, provenienti da Gbarnga, ha appena raggiunto Totota. Sono scappati da attacchi e violenze, portando con sé le poche cose che avevano. “Questa gente è incredibilmente attaccata alla vita, i bambini giocano con quello che trovano, le donne ridono parlando tra loro sedute sotto un albero...vivono - conclude padre Mauro -. Accade, poi, che all’improvviso un grido si alzi più forte di tutti gli altri suoni del campo e tutto piombi improvvisamente nel silenzio. Ma è solo un grido di gioia: qualcuno che tutti credevano morto ha fatto il suo ritorno a casa. La vita esplode, con tutta la sua forza, proprio quando ormai nessuno se l’aspetta più”. (di Massimo Zaurrini)[

 

9. RELIGIONI: ad Assisi si parla di paura come base dei fondamentalismi. (agi), assisi, 21 agosto 2003.  La seconda giornata dei lavori del 61° corso internazionale di studi cristiani che si svolge alla Cittadella di Assisi Pro Civitate Christiana, e' iniziata con una preghiera nella basilica di Santa Chiara nel 750° anniversario della morte della santa. In mattinata gli oltre 400 convegnisti hanno preso parte alla tavola rotonda su "la paura, grembo degli integralismi religiosi", con il professor Khaled Fouad Allam, islamista, docente di sociologia del mondo islamico alla universita' di Trieste, il professor Bruno Di Porto, docente di storia contemporanea all'universita' di Pisa, con il giornalista vaticanista Giancarlo Zizola; moderatore il teologo Rosino Ghibellini, direttore culturale dell'editrice "Queriniana". Dopo la prima giornata di lavori, incentrata su un punto di vista psicologico, filosofico e teologico, l'appuntamento odierno si e' basato sul confronto delle diversita' religiose e culturali sul rapporto tra paure e religioni. Di Porto ha spiegato le caratteristiche di questo rapporto e, sullo sfondo attuale sul quale si disegnano le ombre del terrorismo, ha analizzato i caratteri del fondamentalismo. Partendo dal rapporto con Dio, come si coglie dalla lettura letterale dei testi sacri, il fondamentalista giunge all'osservanza tassativa di determinati precetti e quindi alla svalutazione del presente nell'aspirare alla perfezione etica del passato. Si arriva quindi all'elite della salvezza, solo chi crede qpotra' raggiungere la miglior vita e quindi si forma la vera identita' del fondamentalista: non c'e' distinzione tra sfera politica, temporale, religiosa ed etica. In conclusione Di Porto ha parlato della necessita' di stabilire una differenza tra integrita' e integralismo, tra tradizione e tradizionalismo, dichiarandosi non ebreo ortodosso, ma "progressivo". Giancarlo Zizola ha affrontato la paura religiosa come ingrediente di una politica di dominio, sia all'interno della vita cattolica sia soprattutto, come si e' rivelato nella situazione politica internazionale nella quale la guerra ha usato nella sua giustificazione il carburante teologico. La paura si integra di argomenti religiosi per nascondere le reali volonta' di giudizio e di dominio.

 

10. Liberia, nominato il capo del nuovo governo. Sarà Gyude Bryant, considerato uno dei politici più neutrali. Dovra affrontare due sfide: disarmare i movimenti in guerra da anni e traghettare il Paese verso libere elezioni. (Il Nuovo), ACCRA, 21 agosto 2003. Sarà Gyude Bryant, esponente del partito di azione a traghettare la Liberia verso una nuova era dopo le dimissioni del presidente Charles Taylor. I delegati dei gruppi liberiani in guerra hanno deciso oggi ad Accra, capitale del Ghana, di avere scelto Bryant, considerato il leader politico più neutrale, come nuovo capo dell’esecutivo.

Il governo provvisorio comincerà a lavorare a partire da ottobre, quando scadrà ufficialmente il mandato dell’ex presidente Taylor. Il nuovo esecutivo dovrà lavorare per fermare il conflitto che da circa 14 anni lacera il Paese. Ma l’impresa non sarà facile: per farlo sarà necessario disarmare i movimenti armati. Punto di approdo, infine, saranno le elezioni democratiche che dovrebbero tenersi nel 2005 e nel 2006 dovrebbe così nascere un governo eletto. Bryant l’ha spuntata su una rosa di tre candidati proposti da un gruppo di 18 partiti politici e altri gruppi civili, riuniti ad Accra. "La mia assoluta priorità sarà di curare la sofferenza e le ferite che abbiamo accumulato nel corso degli anni”, ha detto.

 

11. ITALIANI NEL MONDO: Cordua, emigrazione diventi risorsa. presidente associazione internazionale Calabria a Soveria  (Adnkronos), CATANZARO, 21 agosto 2003.  ''Bisogna trasformare l'emigrazione da problema in risorsa. Intendiamo voltare pagina nel considerare il fenomeno non soltanto una piaga, ma anche un'opportunita' per valorizzare le radici e l'economia''. Lo ha dichiarato Francesco Cordua, Presidente dell'Associazione Internazionale Calabria nel Mondo, nell'ambito della manifestazione 'Essere a Soveria', organizzata dal comune di Soveria Mannelli.

 

12. Arezzo: trovato albanese di 8 anni, nessuno ne ha denunciato la scomparsa  (Agr), AREZZO, 21 agosto 2003.  Un bambino albanese di 8 anni e' stato trovato ad Arezzo, spaventato e in lacrime, anche se nessuno ha denunciato la sua scomparsa. Il ragazzino non parla italiano. E' stato notato martedi' mentre vagava nel centro della citta' dal personale del collegio di Santa Caterina. La polizia sta verificando se si tratti di una fuga o di un abbandono. Non si sa come il bambino sia arrivato in Italia, anche se le sue condizioni di salute sono buone. (Agr)

 

13. COMMERCIO: Milano, sempre piu' numerosi imprenditori stranieri. (agi), milano, 20 agosto 2003. - Nel primo semestre del 2003 dei circa 7.000 imprenditori che si sono rivolti alla Camera di Commercio di Milano per nuovi affari, il 40% sono stranieri. Di questi, il 70% proviene da paesi dell'area mediterranea (Nord Africa e Medio Oriente), solo una piccola parte arrivano dall'Europa.

 

 

 

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