ASSOCIAZIONE AZAD - LIBERTA' PER IL POPOLO KURDO

COMUNICATO STAMPA

 

NORD IRAQ: ALLARME PER IL CAMPO PROFUGHI DI MAHMURA

 

    La colonna di militari americani e peshmerga del Pdk tragicamente bombardata ieri da "fuoco amico" si trovava nell'area di Mekhmour, in kurdo Mahmura, a pochi chilometri dall'omonimo campo profughi che è ormai sulla linea del fronte. Sulla sorte dei quasi diecimila profughi kurdi che vi risiedono, per oltre metà minori, lancia un allarme Dino Frisullo, portavoce dell'associazione Azad.

    Si tratta infatti di famiglie fuggite oltre confine nel '93 dopo la distruzione dei loro villaggi nel Kurdistan turco, e sospinte sempre più a sud, fino a dover passare le linee irakene, dalle continue incursioni turche e dall'inimicizia delle milizie kurde allora vicine alla Turchia. Oggi il patto tripartito fra Usa, Turchia e kurdi non dà maggior fiducia ai profughi, che chiedono la protezione dell'Onu.   

 

    Nella serata di ieri è giunto da Bruxelles il preoccupato appello di Ali Yigit, già deputato ad Ankara e ora vicepresidente del Congresso nazionale kurdo (KNK) in esilio: "I nostri compatrioti sono laggiù per amore di libertà e per sfuggire alla repressione. Chiediamo all'Onu di tutelarli ed a tutto il popolo kurdo di vigilare su di loro".

 

    I pochi funzionari e medici delle Nazioni unite in effetti, secondo il responsabile del campo e la Mezzaluna Rossa kurda, avevano abbandonato il campo di Mahmura subito dopo l'ordine di evacuazione degli Usa senza neppure avvertire la popolazione, e sospendendo le forniture di medicinali e derrate alimentari senza le quali si rischia carestia ed epidemie. L'associazione Azad chiede, in questo senso, anche l'intervento del Tavolo delle Ong e dei loro operatori sul campo.

 

Roma, 7.4.03

 

(Dino Frisullo - Info. 339.6504639 o 329.0192619 Ufficio d'informazione kurdo in Italia)