Rassegna Stampa

VenerdÏ 11 aprile 2003

 

1. IMMIGRAZIONE - ''Patto di Milano'' applicato a livello nazionale: soddisfazione delle realtý cattoliche (Redattore Sociale)

2. IMMIGRAZIONE - Inaugurato il Servizio accoglienza della Caritas Ambrosiana. Tettamanzi: ''Servizio indispensabile per la cittý'' (Redattore Sociale)

3. AIUTI UMANITARI - Iraq, Marelli (Associazione Ong): ''Rifiuteremo denaro che abbia qualsiasi commistione con le azioni militari''. Lanciata una campagna di sottoscrizione popolare (Redattore Sociale)

4. CIRCOLARE SUI SUBENTRI: dure critiche della Cisl e della Cgil di Milano (Stranieri in Italia)

5. IMMIGRAZIONE: pubblicato l'annuario statistico del Friuli Venezia Giulia. Stranieri regolarmente soggiornanti in continua crescita: ora sono 37 mila (Stranieri in Italia)

6. "GESTIRE L'IMPRESA IN ITALIA": a Milano un corso di formazione gratuito per imprenditori extracomunitari  (Stranieri in Italia)

7. COOPERAZIONE - L'Ispi di Milano promuove un incontro sul ''ruolo delle cittý nei progetti di cooperazione'' (Redattore Sociale)

8. CIVITAS 2003 - ''Appuntamento centrale per la societý civile''. Le iniziative del Forum del Terzo Settore (Redattore Sociale)

9. IMMIGRAZIONE ñ Presentato a Firenze un vademecum sulla normativa per operatori e cittadini stranieri (Redattore Sociale)

10. IMMIGRAZIONE: Tettamanzi, affrontarla nella sua complessita' senza slogan, ma con legalita' e integrazione sociale (ANSA)

11. IMMIGRAZIONE: parte progetto UE per integrazione (ANSA)

12. IMMIGRAZIONE: Sgobio (PDCI), Maroni corregga circolare a rischio migliaia di posti di lavoro (ANSA)

13. DIRITTI ñ La Commissione Giustizia del Senato approva Ddl anti-infibulazione. Soddisfatta la Prestigiacomo (Redattore Sociale)

14. IMMIGRAZIONE ñ In Lombardia pi˜ di 400 realtý operano per gli stranieri. Attenzione al disagio abitativo (Redattore Sociale)

15. IMMIGRAZIONE ñ Il lavoro dei migranti in Lombardia: irregolare il 20%. Tanti i disoccupati tra gli ultimi arrivati (Redattore Sociale)

16. IMMIGRAZIONE ñ Circa mezzo milione di stranieri in Lombardia, una media di 5 ogni 100 abitanti. Incremento rispetto al 2002 (Redattore Sociale)

17. IMMIGRAZIONE ñ ''Cultura delle migrazione, scrittori, poeti, artisti migranti''. A Ferrara convegno sull'incontro di culture (Redattore Sociale)

18. SERVIZIO CIVILE: Giovanardi, prevedere anche extracomunitari 'in futuro invieremo volontari anche in Afghanistan e Iraq' (ANSA)

19. IMMIGRAZIONE: CISL, atteggiamento ministro contro immigrati  (ANSA)

20. IMMIGRAZIONE: regione Toscana insegnerý italiano a 40.000 (ANSA)

21. IMMIGRAZIONE: Libia chiede aiuto Italia, deroga embargo UE (ANSA)

22. RIFUGIATI - La Campagna ''Diritto díasilo'' in audizione alla Camera: ''Sia agevolata líaccoglienza dei profughi dallíIraq'' (Redattore Sociale)

23. IMMIGRAZIONE - ''Regolarizzazione stranieri. Storie, problemi, proposte'': assemblea pubblica dei Ds (Redattore Sociale)

24. CIRCOLARE DEL WELFARE: ammessi i subentri senza le immediate assunzioni!
"Una volta licenziato lo straniero deve restare disoccupato fino alla regolarizzazione"

 

 

1. IMMIGRAZIONE - ''Patto di Milano'' applicato a livello nazionale: soddisfazione delle realtý cattoliche (Redattore Sociale) 11-04-2003 MILANO - Moderata soddisfazione per líapplicazione, su scala nazionale, del ìPatto di Milanoî, per gli immigrati in attesa di regolarizzazione che hanno cambiato lavoro, Ë stata espressa in una lettera aperta indirizzata ai vertici istituzionali dalla Fraternitý dei Frati Francescani, dalla Fondazione Fratelli di San Francesco, dai volontari del Centro accoglienza e dalla Comunitý ecclesiale di SantíAngelo a Milano, una delle realtý cittadine di volontariato pi˜ impegnate sul fronte della lotta allíesclusione sociale, in particolare con gli immigrati.ìIn tutti questi anni ñ si legge nel testo - abbiamo sempre operato per accompagnare queste persone nella ricerca delle vie della legalitý, come condizione necessaria per vedere realizzato il loro diritto a essere riconosciuti come cittadini del Paese in cui hanno scelto di vivere come risposta ai loro drammatici bisogniî. La lettera, indirizzata alle istituzioni cittadine e al prefetto, nonchÈ ai rappresentanti di sindacati e imprenditori, chiede di vigilare ìpresso le Istituzioni competenti a livello nazionale sullíapplicazione della Circolare di integrazione delle disposizioni di applicazioni della Legge Bossi-Fini, che garantisca a tutti la possibilitý di ricorrere allíAutoritý Giudiziaria, affinchÈ essa valuti líoperato delle Istituzioni preposte e ne verifichi la conformitý alle leggi e al dettato costituzionale del nostro Paeseî. Infine si chiede che i destinatari della lettera ìsanciscano, presso gli Enti e le strutture locali preposte (scuola, aziende sanitarie, ecc.) líurgenza di mettere in atto misure concrete volte al sostegno dellíintegrazione quale misura indispensabile per proteggere il futuro di pace sociale del nostro Paeseî.

2. IMMIGRAZIONE - Inaugurato il Servizio accoglienza della Caritas Ambrosiana. Tettamanzi: ''Servizio indispensabile per la cittý'' (Redattore Sociale) 11-04-2003 MILANO - Inaugurato questa mattina a Milano il Servizio accoglienza immigrati (Sai), struttura promossa dalla Caritas Ambrosiana in favore delle persone straniere. Il Sai ha cominciato la sua attivitý allíinizio di settembre, tramite uno sportello informativo (localizzato in via Copernico 1) che ha offerto consulenza a numerosi stranieri, ma anche a famiglie e imprenditori italiani, sui temi e sulle procedure della regolarizzazione che ha fatto seguito al varo della nuova legge sullíimmigrazione. In occasione di quella campagna, lo sportello informativo del Sai ha realizzato 4.600 consulenze dirette e 3.300 consulenze telefoniche, il 70% delle quali rivolte a stranieri immigrati e il 30% rivolte a datori di lavoro. Lo sportello del Sai ha accompagnato imprenditori e lavoratori nella compilazione di 410 pratiche, alle quali vanno aggiunte altre centinaia di pratiche seguite dai numerosi sportelli aperti dalla Caritas nei maggiori centri della diocesi. Ora il Sai raccoglie líereditý di quella esperienza e si propone ñ tramite il lavoro di sette operatori e di una quarantina di volontari ñ di fornire agli immigrati, regolari e non, un ampio ventaglio di servizi gratuiti. ìIl Sai sarý organizzato in quattro aree ñ hanno spiegato Monica Molteni, responsabile dellíarea stranieri di Caritas Ambrosiana, e Pedro Di Iorio, coordinatore del servizio -. Anzitutto si occuperý di consulenza legale, assistendo gli immigrati nello svolgimento delle pratiche che riguardano il loro status. In secondo luogo monitorerý e mapperý le strutture di accoglienza presenti a Milano. Líarea lavoro orienterý gli stranieri alle realtý che, nel territorio, si occupano di incrociare domanda e offerta. Infine líarea famiglia metterý in contatto con i servizi sociali territorialiî. Sullíimportanza di un servizio competente e di qualitý rivolto ìnon solo alle nostre comunitý cristiane, ma a tutta la cittýî, ha insistito anche líarcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, nel messaggio inviato per líoccasione e letto da monsignor Agnesi. Il cardinale ha ricordato che ìi ritardi nella risposta (alla domanda di regolarizzazione, ndr) stanno creando notevoli difficoltý, che devono essere superate con lo sforzo concorde di tutti, per sconfiggere le condizioni di precarietý ed emarginazione che alimentano líinsicurezza del vivere civile e incrementano líillegalitý. Questo servizio competente e qualificato contribuirý a promuovere uníautentica cultura di solidarietý, davvero indispensabile per restituire alla cittý distensione e coesione socialeî. ìTale coesione ñ ha fatto eco don Colmegna ñ si manifesta quando la persona immigrata viene considerata non solo dal punto di vista dellíutile. Líassicurazione dei diritti Ë díaltronde la premessa necessaria per consentire che si affermi, tra gli stranieri, una cultura del rispetto e della realizzazione dei doveriî.Il Sai, come detto, si avvale dellíimportante contributo di volontari, che prestano il loro tempo per líascolto delle persone straniere. Per supportare tale attivitý servono perÚ altri volontari, disponibili almeno per quattro ore alla settimana; per qualificare operatori e volontari saranno predisposti appositi percorsi formativi. Il Sai Ë aperto in via Galvani 16, vicino alla stazione Centrale, da lunedÏ a venerdÏ, la mattina (9-12) per líascolto e il pomeriggio (14-18) anche per la consulenza telefonica. Per contatti, tel. 02.67.38.02.61, indirizzo mail sai.ambrosiana@caritas.it

3. AIUTI UMANITARI - Iraq, Marelli (Associazione Ong): ''Rifiuteremo denaro che abbia qualsiasi commistione con le azioni militari''. Lanciata una campagna di sottoscrizione popolare (Redattore Sociale) 11-04-2003 ROMA - Una grande campagna di sottoscrizione popolare e il rifiuto di denaro che abbia qualsiasi commistione con le azioni militari. Sergio Marelli, responsabile dellíAssociazione Ong italiane, parla della gravissima emergenza umanitaria in Iraq e spiega la linea díintervento dellíAssociazione e del neo nato Tavolo della solidarietý al popolo iracheno. ComíË realmente la situazione in Iraq? Come giý ci aspettavamo, e in questi giorni ne abbiamo avuto conferma, líemergenza umanitaria Ë davvero molto grave. I bombardamenti hanno gravato su una situazione giý difficile, un paese afflitto dallíembargo e dalla dittatura. Tengo subito a precisare una cosa: chiaramente ora siamo in una situazione di emergenza, ma come succede sempre líemergenza passa nel dimenticatoio. Il ìdopoî, invece, la ricostruzione vera e propria, sarý una fase altrettanto delicata. Come siete organizzati per gli aiuti? Al momento non Ë ancora possibile entrare in Iraq. Abbiamo due convogli carichi di medicinali fermi al confine con la Siria, che le autoritý non fanno passare. Senza un cessate il fuoco definitivo, comunque, non si riesce ad intervenire. Concretamente, come lavorerete? Per noi Ë doveroso che gli aiuti umanitari siano gestiti da agenzie internazionali e dalle Nazioni Unite. Dobbiamo poter lavorare in piena autonomia, e il coordinamento dellíOnu Ë per questo irrinunciabile. Concretamente lavoriamo con la Mezza luna rossa irachena e con la Croce rossa.  E per quanto riguarda i finanziamenti? Eí fondamentale líautonomia anche nei finanziamenti. Per questo lanciamo una grande campagna di sottoscrizione popolare per raccogliere fondi. Rifiutiamo il denaro che abbia qualsiasi genere di commistione con le azioni e gli interventi bellici. Non ci deve essere alcuna connessione diretta tra gli aiuti e le azioni militari. Da tempo, qui dallíItalia, ci siamo preparati per affrontare questa situazione, creando il Tavolo della solidarietý al popolo iracheno, che ha alla base due principi: lavorare in maniera coordinata e sinergica, in modo da non sovrapporre gli interventi e, ripeto, lanciare la sottoscrizioni popolare per poter operare in piena autonomia, partendo proprio dai finanziamenti. Quali sono adesso le emergenze? Le emergenze pi˜ gravi riguardano líacqua e i medicinali, ma presto anche il cibo sarý un problema. Noi siamo giý da tempo presenti in Iraq, a Nord del Paese e a Bassora. Ora abbiamo presidi anche nei paesi limitrofi, dove abbiamo allestito alcuni campi per accogliere i profughi e basi operative per poter poi intervenire nel paese. Esiste giý uníemergenza profughi? Per ora profughi, nei nostri campi, non ne sono ancora arrivati. E questo Ë indicativo, significa che cíË stata davvero una forte intimidazione da parte delle autoritý a non uscire dallíIraq.

4. CIRCOLARE SUI SUBENTRI: dure critiche della Cisl e della Cgil di Milano (Stranieri in Italia) 11/04/2003 Continuano, inevitabili, le critiche dei sindacati nei confronti del ministro Maroni sulla controversa vicenda dei subentri. Sul problema Ë intervenuto anche il segretario generale della Cisl milanese, Maria Grazia Fabrizio: "Prendiamo atto della rigiditý con la quale il ministro Maroni intende applicare la legge. A tale atteggiamento risponderemo con altrettanta fermezza. Se le persone in attesa di regolarizzazione non verranno convocate in Prefettura nei tempi previsti dalla normativa vigente, procederemo secondo le modalitý che riterremo pi˜ opportune: dalla denuncia per omissione di atti di ufficio al ricorso alle Corti internazionali preposte alla tutela dei diritti umani, dal momento che ad oggi, nella sola provincia di Milano, vi sono circa 80 mila lavoratori stranieri che non possono muoversi liberamente ed uscire dai confini nazionali"."La circolare emanata il 3 aprile dal Ministero dell' Interno - afferma Graziella Carnieri della segreteria della Cgil milanese - dichiara di avere lo scopo di evitare che si instaurino di fatto rapporti di lavoro irregolari. Le disposizioni della circolare del Ministero del Lavoro dell'8 aprile annullano di fatto la realizzazione degli obiettivi indicati nella prima. I casi sono due: o si rende possibile l' instaurazione di un rapporto di lavoro regolare, in attesa della convocazione delle parti in Prefettura, o si rende effettivamente possibile la convocazione in tempi stretti.La prima scelta Ë per noi quella pi˜ corretta. Ma avendo il ministro Maroni escluso questa possibilitý, gli chiediamo di essere conseguente, predisponendo gli strumenti necessari affinchÈ l'agognata convocazione possa avvenire nel giro di 15-20 giorni dalla presentazione delle domande. Questi sono i tempi credibili per evitare il proliferare del lavoro nero".A Milano - sottolinea Carnieri - su 87.000 domande in 6 mesi ne sono ritornate 22.000, e i permessi rilasciati sono 7.800: "abbiamo grossi dubbi che la rapida convocazione possa avvenire, e quindi il ministro Maroni - conclude il segretario della Cgil milanese - si assume la responsabilitý, attraverso i provvedimenti da lui emanati, di incentivare, di fatto, l' instaurazione di situazioni di illegalitý".

5. IMMIGRAZIONE: pubblicato l'annuario statistico del Friuli Venezia Giulia. Stranieri regolarmente soggiornanti in continua crescita: ora sono 37 mila (Stranieri in Italia) 11/04/2003 E' stato pubblicato dalla regione Friuli Venezia Giulia l' Annuario Statistico dell'Immigrazione 2001-2002. L'annuario, giunto quest'anno alla quarta edizione, rappresenta uno strumento indispensabile per la conoscenza del fenomeno dell'immigrazione straniera sul territorio regionale e un punto di riferimento per l'attuazione di opportune politiche sociali in materia. Sono emersi dati significativi: il numero degli stranieri regolarmente soggiornanti in Regione Ë in continua crescita e alla fine del 2001 si contano pi˜ di 37 mila cittadini immigrati. Di questi stranieri, la maggior parte proviene dai Paesi dell'Est Europa come l'Unione di Serbia e Montenegro (ex-Jugoslavia), l' Albania, e la Croazia.Viene, inoltre, confermata la tendenza all'integrazione delle famiglie immigrate sul territorio regionale dai dati presentati sui ricongiungimenti familiari e dall'aumento delle nascite di figli da genitori stranieri residenti nel Friuli Venezia Giulia.

6. "GESTIRE L'IMPRESA IN ITALIA": a Milano un corso di formazione gratuito per imprenditori extracomunitari  (Stranieri in Italia) 10/04/2003 MILANO - Immigrati a scuola d'impresa. Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, ha attivato una serie di corsi di formazione gratuita per gli extracomunitari che hanno avviato un'attivitý imprenditoriale. Un'offerta che viene incontro alle esigenze di una categoria di lavoratori stranieri sempre pi˜ numerosa: solo a Milano, una recente ricerca della Bocconi conta addirittura 10mila imprese etniche. Del resto chi abbandona il proprio paese per cercare fortuna altrove non difetta certo di spirito di iniziativa e capacitý di mettersi in gioco, doti fondamentali per ogni imprenditore. Il primo corso del Formaper Ë "Gestire l'impresa in Italia", e prevede sette lezioni dal 19 maggio al 30 giugno. La formula scelta Ë quella della full immersion nelle caratteristiche e nei problemi dell'attivitý imprenditoriale. Il corso inizierý con una breve introduzione sulla storia dell'impresa in Italia, che analizzerý fattori di successo e fattori critici nello sviluppo delle piccole imprese nel nostro Paese. Si passerý quindi agli strumenti per procurarsi e gestire risorse finanziarie e all'analisi dei costi, per concludere con la gestione dei rapporti con clienti, banche e fornitori. Un'attenzione particolare sarý dedicata alle differenze culturali tra l'Italia ed il proprio paese d'origine, e a come farle diventare un punto di forza della propria impresa. Per tutti gli imprenditori che fossero interessati non c'Ë tempo da perdere: al momento i posti disponibili sono solo 15 e verranno assegnati in base all'ordine d'arrivo delle domande d'iscrizione!

Per maggiori informazioni: Segreteria Corsi Formaper -azienda speciale della Camera di Commercio di Milano -Tel. 02/8515.5385 - Fax 02/8515.5331

E-mail: formaper.mkt@mi.camcom.it 

Web: http://www.formaper.com/show.jsp?page=110501
Domanda d'iscrizione ; Programma del corso ; Elenco dei paesi di provenienza

7. COOPERAZIONE - L'Ispi di Milano promuove un incontro sul ''ruolo delle cittý nei progetti di cooperazione'' (Redattore Sociale) 10/04/2003 MILANO - Qual Ë il ruolo di una cittý come Milano nei progetti di cooperazione allo sviluppo nell'Africa sub-sahariana?. A questa domanda cercherý di rispondere il convegno "Milano con l'Africa - Il ruolo delle cittý nei progetti di cooperazione", promosso dal Comune di Milano in collaborazione con l'ISPI. Durante i lavori del convegno i relatori descriveranno le principali sfide e opportunitý che caratterizzano la cooperazione nel continente africano, e nelle sessioni parallele dei lavori si approfondiranno alcune tematiche particolari: situazione sociosanitaria (AIDS e lotta alle pandemie in particolare); imprenditorialitý, microfinanza e piccole e medie imprese; settore agroalimentare, zootecnico e idrico. La prima di queste sessioni tematiche, intitolata "Epidemie e societý: interventi necessari, interventi possibili", verrý animata dall'Istituto di Malattie Infettive e Tropicali dell'Universitý degli Studi di Milano, il secondo gruppo di lavoro su "Sicurezza alimentare: un diritto improrogabile" verrý gestito da esperti dell'Istituto di Zootecnica dell'Universitý degli Studi di Milano, e la Fondazione "Giordano Dell'Amore" curerý la realizzazione del lavoro tematico su "Piccole imprese in africa: servizi reali e finanziari".Il tutto si concluderý con due workshop dedicati alla pratiche di cooperazione decentrata verso l'Africa sub-sahariana e ai programmi e finanziamenti nazionali e internazionali, nonchÈ sul rapporto tra cooperazione decentrata e livello centrale. Tra i partecipanti al convegno troviamo Gabriele Albertini, Sindaco di Milano; Boris Biancheri, Presidente ISPI; Alfredo Mantica, Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri; Robert Fowler, Ambasciatore del Canada in Italia; Miro Crimella, Istituto di Zootecnica, Universitý degli Studi di Milano; Raffaele Mattioli, Funzionario FAO, Stefano Vella, Istituto Superiore di Sanitý.

8. CIVITAS 2003 - ''Appuntamento centrale per la societý civile''. Le iniziative del Forum del Terzo Settore (Redattore Sociale) 10/04/2003 PADOVA - "Civitas ha assunto una tale dimensione di coinvolgimento e di rappresentazione del terzo settore italiano da essere, a cadenza annuale, l'appuntamento centrale per l'intero mondo della societý civile". Lo hanno dichiarano Edoardo Patriarca e Giampiero Rasimelli portavoce del Forum del Terzo Settore che fin dalla prima edizione ha avviato una stretta collaborazione con il salone della solidarietý. Nei quattro giorni della manifestazione il Forum promuoverý una serie di importanti iniziative, tra cui il convegno di venerdÏ 2 maggio alle ore 14.30, ìEuropa e Stati Uniti: una rinnovata alleanza per una globalizzazione pacifica e solidale. Il futuro delle Istituzioni internazionali e il ruolo delle organizzazioni della societý civile". Si tratta dellíappuntamento principale voluto dal Forum per discutere degli strumenti pi˜ idonei per rinforzare un'alleanza tra le due sponde dell'atlantico interpellando i leader delle organizzazioni di societý civile statunitense ed europea pi˜ rappresentativi. Tra le altre iniziative i convegni sabato 3 maggio: ìTerzo Settore al futuro: Il punto sulla situazione del Terzo Settore in Italia e le sue prospettiveî che si svolgerý alle ore 9.30, ìun primo tentativo di uscire dalle urgenze che quotidianamente vive il nostro mondo per tentare di disegnare gli scenari futuri, individuando i nodi, i problemi, le prospettive e le prioritýî e ìTerzo Settore e Rai: la comunicazione sociale Ë ancora una Cenerentola?î alle ore 14.30, confronto tra Rai e Ministero delle Comunicazioni sul nuovo Contratto di Servizio. Contemporaneamente sarý presentata, a cura di Fitus e Cnel in collaborazione con il Forum Terzo Settore, la ricerca che il Cnel ha fatto sul turismo sociale, riflettendo sia sulla legislazione regionale nel settore turismo che sulla creazione di servizi in rete, a partire dai buoni vacanza. Nel corso di Civitas in particolare venerdÏ 2 maggio ore 9.30, il Forum presenterý anche la Carta dei diritti per lo sport per tutti, un documento, elaborato dal Coordinamento Associazionismo Sportivo del Forum Terzo Settore, che riflette sulla funzione di inclusione sociale nell'ambito dello sport di tutte quelle persone che spesso restano fuori.

9. IMMIGRAZIONE ñ Presentato a Firenze un vademecum sulla normativa per operatori e cittadini stranieri (Redattore Sociale) 10/04/2003 FIRENZE - Un vademecum per chi, a vari livelli, vive e affronta le problematiche e le prospettive dell'immigrazione. E' lo scopo per cui Ë nata la guida "Immigrazione, la normativa" che Ë stata presentata ieri a Firenze in Palazzo Vecchio dall'assessore all'immigrazione Marzia Monciatti, dal vice prefetto Giovanni Lattarulo, dall'avvocato Luigi Mughini (Associazione Progetto Arcobaleno Onlus) e da Anna Zucconi (responsabile del servizio stranieri della Caritas Diocesana di Firenze). "Questa guida Ë rivolta soprattutto agli operatori pubblici e privati che hanno a che fare con le problematiche dell'immigrazione. Verrý poi fatta una guida pi˜ sintetica, stampata in otto lingue, che Ë stata pensata specificatamente per i cittadini stranieri" ha spiegato l'assessore Monciatti. La guida Ë destinata a riscuotere un grande successo: distribuita all'apertura della Conferenza regionale sull'immigrazione, Ë andata a ruba in poco tempo. Il lavoro di informazione e di comunicazione sugli aspetti legislativi dell'immigrazione Ë iniziato nel novembre 2000 con la pubblicazione della Guida Input "Immigrazione, domande e risposte sulla normativa", a seguito dell'emanazione del Testo Unico sull'immigrazione, e continua ora, presentando le principali modifiche a quella normativa, intervenute con la legge Bossi-Fini. La guida Ë dedicata ai cittadini, italiani e stranieri, (saranno, appunto, stampate versioni pi˜ brevi in otto diverse lingue; albanese, arabo, cinese, rumeno, somalo, francese, inglese, spagnolo) nonchÈ ai tanti operatori, del volontariato sociale o delle istituzioni pubbliche, che quotidianamente lavorano, a vario titolo, sulle tematiche legate ai cittadini non comunitari. La collaborazione instaurata per la prima volta tra il Comune di Firenze e la Prefettura, nel cui ambito Ë nato il Consiglio territoriale per l'immigrazione, va nella direzione di migliorare non solo l'informazione, ma anche il servizio all'utenza sia essa italiana o straniera. "C'Ë un grande bisogno di strumenti di lavoro adeguati per gli operatori pubblici come Ë questa guida, che fa da collante in una situazione nella quale i problemi sono fatti da un lato dai grandi numeri e dall'altro dalla specificitý e dalla complessitý dei casi", ha spiegato il viceprefetto Giovanni Lattarulo. Sono 17mila le domande che nella provincia fiorentina sono state presentate nel novembre scorso per la sanatoria prevista dalla Bossi-Fini, a fronte di 700mila richieste in tutta Italia. I permessi di soggiorno, invece, rilasciati dalla Questura erano, a fine 2002, 47mila nella Provincia di Firenze. Gli stranieri non comunitari residenti nel Comune di Firenze al 31 dicembre 2002 erano 25.540, gli stranieri comunitari 2.492 per un totale di 28.032 stranieri a fronte di 345.754 italiani. "Il nuovo regolamento doveva essere emanato teoricamente entro il 10 marzo, ma Ë slittato all'autunno - ha detto l'avvocato Mughini -. Dunque, abbiamo una legge, la Bossi-Fini, monca, perchÈ il Testo unico rimanda per alcune cose a un regolamento che ancora non c'Ë". La guida nasce dalle domande che gli stranieri fanno pi˜ spesso agli sportelli di informazione alle quali Ë dedicata tutta la prima parte del testo, a cui seguono delle schede tematiche. Il testo Ë curato dall'avvocato Luigi Mughini e da Anna Zucconi ed Ë distribuito gratuitamente fino ad esaurimento scorte all'ufficio immigrazione di via Leonardo da Vinci (tel. 055-2767501). Lo si puÚ consultare anche on line, attraverso la rete civica del comune: http://www.comune.fi.it/servizi_pubblici/stranieri/immigra.htm

10. IMMIGRAZIONE: Tettamanzi, affrontarla nella sua complessita' senza slogan, ma con legalita' e integrazione sociale (ANSA) - ROMA, 10 APR - "L'immigrazione si affronta nella sua complessitý, non con gli slogan o con chiusure e rigiditý, ma mettendosi tutti insieme a costruire percorsi di legalitý e di qualificata integrazione sociale". E' quanto ha affermato l'arcivescovo di Milano, card. Dionigi Tettamanzi in una lettera scritta in occasione dell'inaugurazione, del Servizio accoglienza immigrati (Sai), promosso dalla Caritas ambrosiana in favore delle persone straniere.L'arcivescovo, secondo quanto ha reso noto il Sir, l'agenzia dei settimanali cattolici promossa dalla Cei, si Ë augurato che "la competenza e la qualitý del servizio contribuiscano a promuovere quella autentica cultura di solidarietý che Ë davvero l'unica via per restituire a tutta la cittý serenitý e coesione sociale". Infatti, ha precisato il cardinale, "l'immigrazione si affronta nella sua complessitý, non con gli slogan o con chiusure e rigiditý, ma mettendosi tutti insieme a costruire percorsi di legalitý e di qualificata integrazione sociale". Tettamanzi, riferendosi al lavoro svolto nei primi mesi di apertura dallo sportello Sai per la sanatoria, ha ricordato che "i ritardi nella risposta alla domanda di regolarizzazione stanno creando notevoli difficoltý che devono essere superate con lo sforzo di tutti per contribuire a ridurre precarietý ed emarginazione, cause che alimentano l'insicurezza e nascondono il pericolo di incrementare l'illegalitý".

11. IMMIGRAZIONE: parte progetto UE per integrazione (ANSA) - BARI, 10 APR - Comprendere i rischi psicologici di chi si rifugia in Europa proveniente da Paesi con gravi disagi socio-economici e deve affrontare l' integrazione in un' altra terra: Ë questo lo scopo principale del progetto di ricerca patrocinato e cofinanziato dall' Unione Europea al quale partecipano la Puglia, terra di approdi, per l' Italia, la Croazia, la Bosnia, l' Austria, il Kosovo e l' Albania.Il progetto - 'Analisi dei problemi di salute, patologie mentali ed aspetti socio-culturali dei rifugiati di guerra per lo sviluppo di efficaci procedure di riabilitazione' - sarý avviato in Puglia nelle prossime settimane; la facoltý di Economia di Bari svolgerý un ruolo di coordinatore finanziario e amministrativo europeo. L' iniziativa Ë stata presentata oggi ai giornalisti nel corso di un incontro dal team che opererý in Puglia: ne ha parlato l' antropologa e coordinatrice scientifica per l' Italia, prof.Amelia De Lucia, il demografo prof.Salvatore Distaso, lo psichiatra Marcello Nardini, il fisiologo Giuseppe Cibelli e lo statistico Doriana Rita Nuzzi.Lo studio, finanziato complessivamente con un miliardo di lire, prevede - Ë stato spiegato - la somministrazione di questionari a studenti immigrati di etý compresa tra i 15 e i 18 anni e interesserý anche i compagni di classe di questi ragazzi e le loro famiglie. Si tenterý, grazie all' analisi dei dati, anche di fornire nuovi modelli tesi ad attuare future e pi˜ concrete politiche di integrazione.

12. IMMIGRAZIONE: Sgobio (PDCI), Maroni corregga circolare a rischio migliaia di posti di lavoro (ANSA) - ROMA, 10 APR - "Il ministero del Lavoro persegue un atteggiamento di incuria verso i lavoratori immigrati". E' l'accusa di Pino Sgobio del Pdci e componente della commissione Lavoro della Camera, in merito alla circolare sui subentri dei datori di lavoro per gli immigrati in fase in regolarizzazione, emanata dallo stesso ministero.Annunciando di aver presentato un'interrogazione al ministro Maroni, l'esponente dei Comunisti italiani sottolinea inoltre che la circolare "mette a rischio migliaia di posti di lavoro" e quindi va "corretta"."Escludere la possibilitý immediata di occupare il lavoratore immigrato, in coerenza con quanto previsto dall'attuale legislazione - afferma Sgobio - potrebbe comportare la perdita del lavoro offerto e quindi ingrossare le fila del lavoro nero". Secondo il deputato dei Comunisti italiani, quindi, "È opportuno che il ministro del Lavoro intervenga nell'intento di tutelare la dignitý e i diritti dei lavoratori immigrati, per correggere l'indicazione contenuta dalla circolare diramata dal suo ministero che, escludendo la possibilitý immediata di occupare il lavoratore immigrato, mette a rischio migliaia di posti di lavoro, gettando nel panico e nella disperazione tantissimi cittadini in attesa di regolarizzazione".

13. DIRITTI ñ La Commissione Giustizia del Senato approva Ddl anti-infibulazione. Soddisfatta la Prestigiacomo (Redattore Sociale) 09/04/2003 ROMA ñ "Esprimo soddisfazione per líapprovazione da parte della Commissione Giustizia del Senato in sede deliberante del disegno di legge anti-infibulazione, che rappresenta un importante passo avanti nella lotta alle mutilazioni genitali, una grave violazione dei diritti umani delle donne".Ad affermarlo Ë il Ministro per le Pari Opportunitý Stefania Prestigiacomo, secondo cui ìquella dellíinfibulazione Ë una pratica barbara diffusissima in molte parti del mondo e purtroppo anche in Italia. Eí giusto, quindi, che il nostro Paese adotti norme adeguate a vietarla, prevedendo anche la extraterritorialitý della perseguibilitý del reato, rendendo punibili i colpevoli, cittadini italiani o stranieri residenti in Italia anche se le mutilazioni genitali sono state commesse allíesteroî.Per la Prestigiacomo, ìil Senato ha mostrato una grande sensibilitý verso il problema velocizzando líiter e approvando il testo allíunanimitý. Ora il disegno di legge passa allíesame della Camera che, sono certa, dedicherý a questo provvedimento la medesima attenzione, approvandolo, confido, con la massima celeritýî.

14. IMMIGRAZIONE ñ In Lombardia pi˜ di 400 realtý operano per gli stranieri. Attenzione al disagio abitativo (Redattore Sociale) 09/04/2003 MILANO - Nelle province lombarde ci sono pi˜ di 400 gruppi e associazioni che operano a favore degli immigrati. Il risultato di questo "censimento" effettuato dalla Caritas Ambrosiana Ë stato descritto questa mattina a Milano assieme ad altre ricerche effettuate nell'ambito dell'Osservatorio Regionale per l'Integrazione e la Multietnicitý.Il monitoraggio su volontariato e terzo settore di fronte all'immigrazione ha completato l'analisi dello scorso anno, effettuata nella provincia di Milano, descrivendo la situazione delle altre sette province: Como, Cremona, Lodi, Mantova, Pavia, Sondrio, Varese. "Si tratta di province piccole, raggiunte dalle migrazioni internazionali solo in tempi recenti", spiegano dalla Caritas Ambrosiana, affermando che "si puÚ stimare che in queste aree operino a favore degli immigrati oltre 400 gruppi ed enti di varia natura". Comparando i dati di queste due ricerche effettuate su Milano e sulle altre province, si rileva un aumento della capacitý del terzo settore di cogliere i bisogni emergenti, con una "crescente attenzione verso le problematiche familiari e la condizione dei minori, per i quali stanno crescendo i servizi di sostegno scolastico e di integrazione sociale".Gli altri fenomeni evidenziati da Caritas riguardano la differenziazione delle forme di intervento, con attivitý di prima assistenza affiancate da azioni pi˜ mirate su specifici segmenti della popolazione straniera. "Molte energie - si legge nel rapporto di presentazione della ricerca - sono state dedicate al disagio abitativo, realizzando di preferenza in questi ultimi anni soluzioni di piccola scala, di durata temporanea, rivolte nella maggior parte dei casi ancora a persone sole, ma sempre pi˜ anche a nuclei familiari". Anche se non in maniera generalizzata, si Ë rilevato un impegno sul terreno dell'analisi e della conoscenza dei fenomeni, con associazioni e gruppi locali che si sforzano di offrire non soltanto servizi ma anche letture aggiornate della situazione.Dall'analisi effettuata dalla Caritas Ambrosiana emergono tre "linee evolutive" dell'impegno del terzo settore sulle problematiche migratorie: il riposizionamento sui nuovi bisogni di istituzioni e attivitý caritative giý operanti; la realizzazione ex novo di servizi e interventi dedicati; le iniziative di dialogo interculturale, in cui gli immigrati cessano di essere visti come portatori di bisogni, e vengono valorizzati come risorse per le comunitý locali. Nell'ambito di questi tre filoni rientrano varie tipologie di intervento: convenzioni tra associazioni ed enti locali, affidamento di servizi a consorzi e cooperative sociali, creazioni di reti tematiche attive su questioni specifiche come i minori non accompagnati e il recupero delle vittime della prostituzione, creazione di sportelli unici per l'espletamento di varie pratiche burocratiche relative al soggiorno e al lavoro degli immigrati, partecipazione a livello tecnico-politico in fase di programmazione degli interventi."E' indubbio - rilevano i ricercatori Caritas - che nelle sue varie articolazioni, e nonostante non manchino differenze di vedute e conflitti, la collaborazione tra istituzioni pubbliche e soggetti privato-sociali stia crescendo sensibilmente, anche su un terreno contrastato come quello della gestione e dell'accompagnamento dei fenomeni migratori".

15. IMMIGRAZIONE ñ Il lavoro dei migranti in Lombardia: irregolare il 20%. Tanti i disoccupati tra gli ultimi arrivati (Redattore Sociale) 09/04/2003 MILANO - Come lavorano gli immigrati a Milano? Per rispondere a questa domanda l'Osservatorio Regionale per l'Integrazione e la Multietnicitý, ha presentato quest'oggi una analisi statistica sul lavoro dei migranti in Lombardia, realizzata da Laura Zanfrini per conto dell'Universitý Cattolica del Sacro Cuore.Secondo i dati presentati dalla Zanfrini, l'occupazione irregolare riguarda il 20% circa degli immigrati lombardi, mentre la maggioranza darebbe occupata regolarmente, con una percentuale che oscilla tra il 52,3%, e il 59,8% sul totale dei lavoratori stranieri. Questi dati, tuttavia, variano sensibilmente differenziando i valori in base all'anno di arrivo in Italia, rilevando una progressiva difficoltý nella ricerca di un impiego che penalizza gli "ultimi arrivati". La Zanfrini parla di una "altissima quota di disoccupati" (56,6%) tra coloro che sono giunti in Italia nel corso del 2002, e questo valore si riduce al 21,1% considerando tra coloro che sono entrati nel 2001, e continua a ridursi con l'accrescersi dell'anzianitý di presenza per attestarsi, nel gruppo di pi˜ antico insediamento (soggetti giunti in Italia prima del 1990) su livelli prossimi a quelli degli autoctoni (5,5%). A conferma di questa tendenza, la ricerca evidenzia che la quota dei dipendenti regolari Ë quasi nulla tra gli ultimi arrivati (2,6%), ma raggiunge il 60,6% tra gli immigrati pi˜ "anziani". Al tempo stesso la quota dei lavoratori autonomi corrisponde al al 15,4% tra gli immigrati giunti prima del 1990, mentre si riduce, fin quasi ad azzerarsi, tra gli immigrati pi˜ "giovani".Per quanto riguarda il tipo di impiego svolto dagli immigrati la ricerca segnala una "segregazione di genere" che si manifesta con il consolidamento di "specializzazioni etniche" ampiamente indipendenti dalla socializzazione lavorativa pregressa; una dequalificazione che colpisce gli stranieri pi˜ istruiti, con il 5% dei diplomati e meno del 20% dei laureati che trovano lavori conformi ai loro studi; la diffusione del lavoro nero in alcuni tipici "lavori da immigrati" (muratori, domestici, assistenti domiciliari, addetti alla ristorazione e alle pulizie...). Un dato di rilievo contenuto nel lavoro di Laura Zanfrini riguarda le modalitý di ricerca occupazionale. Se il 25% del campione ha trovato lavoro da solo e il.48,5% grazie ad un parente, amico o connazionale, c'Ë un altro significativo 13% degli immigrati lavoratori che ha trovato una occupazione "grazie ad amici italiani che mi hanno aiutato", rivelando un buon livello di integrazione e di solidarietý tra autoctoni e immigrati in Lombardia.

16. IMMIGRAZIONE ñ Circa mezzo milione di stranieri in Lombardia, una media di 5 ogni 100 abitanti. Incremento rispetto al 2002 (Redattore Sociale) 09/04/2003 MILANO - La Lombardia Ë un "fenomeno sociale" da mezzo milione di immigrati, con 5 stranieri per ogni 100 abitanti. I numeri dell'immigrazione lombarda comprendono 63 mila marocchini, 47-48 mila albanesi, 35 mila egiziani, 32 mila filippini, 23 mila cinesi, 21 mila senegalesi, 21 mila peruviani e circa 20 mila rumeni, pi˜ altre nazionalitý con 10-15 mila presenze (Jugoslavia, India, Sri Lanka, Pakistan e Tunisia) e altre cinque con 5-10 mila (Ghana, Brasile, Ecuador, Nigeria e Bangladesh). Questi dati sono stati presentati oggi a Milano dall'"Osservatorio Regionale per l'Integrazione e la Multietnicitý", che ha tracciato il bilancio delle ricerche e delle indagini effettuate nel 2002. L'osservatorio, attivato nel 2001 dall'assessorato alla Famiglia e alla Solidarietý Sociale della Regione Lombardia con il contributo della Fondazione Ismu, ha stimato una presenza di stranieri in Lombardia compresa tra un minimo di 432 mila ed un massimo di 503 mila unitý, con riferimento al 1ƒ gennaio del 2002. Secondo l'osservatorio i dati relativi al gennaio 2002 registrano un incremento rispetto all'anno precedente compreso tra 27 mila (+7%) e 68 mila unitý (+16%).La variazione Ë concentrata per il 30% nel capoluogo regionale (144-172 mila), con un numero di presenze significativamente alto anche nei restanti comuni della provincia di Milano (75-86 mila) e nelle province di Brescia (66-78 mila), di Bergamo (39-44 mila) e di Varese (25-27 mila). Le quattro province che si estendono da nord verso est lungo la fascia mediana lombarda accentrano poco meno dell'81% sul totale dei migranti, mentre il restante 19% risulta localizzato per circa 2/3 nelle quattro circoscrizioni dell'area meridionale (Pavia, Lodi, Cremona e Mantova) e per 1/3 nelle tre del settore pi˜ a nord lungo la fascia pedemontana (Como, Lecco e Sondrio). I dati pubblicati dall'Osservatorio relativamente alla densitý di popolazione immigrata vanno dal 12-14% del comune di Milano a poco pi˜ del 3% negli altri comuni della stessa provincia; dal 6-7% nel bresciano, al 4-5% nelle province di Bergamo, Cremona e Mantova; dal 3-4% nelle province di Como, Lecco e Lodi al 3% in quelle di Varese e Pavia, sino alla punta minima dell'1,5-1,7% in quella di Sondrio. Riguardo al possesso di una dimora abituale in un comune lombardo e rispetto alla regolaritý del permesso di soggiorno le stime al gennaio 2002 prospettano 293 mila residenti (circa lo stesso numero dell'anno precedente), 28 mila regolari non residenti (con un calo di 1/3) e un numero di irregolari (privi di un valido permesso di soggiorno) compreso tra 110 e 180 mila, un dato in forte crescita rispetto alla stima del 2001. Le grandi aree di provenienza degli stranieri presenti in Lombardia, sono il continente asiatico e il nord Africa, entrambi con punte di 110-130 mila presenze (10-20 mila in pi˜ rispetto al 2001). Non molto distante, e con un analogo incremento rispetto al 2001, si prospetta la posizione dell'est Europa, con 100-120 mila presenze, mentre sia l'Africa sub sahariana che l'America latina si attestano attorno a 55-65 mila unitý a livello regionale (per entrambe circa 10 mila in pi˜ rispetto al 2001). La presenza degli immigrati dell'est europa, pur inferiore in valore assoluto a quella di asiatici e nordafricani, Ë maggioritaria in sette province su undici: Varese, Sondrio, Brescia, Pavia, Cremona, Lecco e Lodi. Gli asiatici risultano i pi˜ frequenti in due circoscrizioni, a Como e a Milano, mentre i nord africani prevalgono nella provincia di Bergamo e -quasi raggiunti dagli asiatici- in quella di Mantova. L'iniziativa Ë stata un'occasione per presentare anche i testi di approfondimento realizzati dall'osservatorio, che ha pubblicato il rapporto annuale 2002 suddiviso in due volumi, la seconda edizione dell'indagine regionale sull'immigrazione straniera in Lombardia, la seconda edizione dell'indagine su immigrazione e Terzo Settore e un rapporto sugli interventi di accoglienza per gli immigrati nelle province di Brescia e Cremona. Nel corso del convegno sono stati presentati anche due lavori di ricerca: un monitoraggio della Caritas ambrosiana sul volontariato lombardo dedicato ai problemi dell'immigrazione e una analisi statistica sul lavoro dei migranti in Lombardia realizzata da Laura Zanfrini, dell'Universitý Cattolica del Sacro Cuore.

17. IMMIGRAZIONE ñ ''Cultura delle migrazione, scrittori, poeti, artisti migranti''. A Ferrara convegno sull'incontro di culture (Redattore Sociale) 09/04/2003 FERRARA - Performance, mostre fotografiche e pittoriche, interventi di scrittori africani, iracheni, kurdi, greci, albanesi, che vivono e lavorano in Italia ormai da anni. Artisti spesso costretti a lasciare i loro paesi per motivi politici, come il poeta irakeno Yousif Jaralla. E' dedicato a loro il convegno nazionale, giunto alla sua seconda edizione, "Cultura delle migrazione, scrittori, poeti, artisti migranti", in programma a Ferrara dal 10 al 12 aprile. L'iniziativa, organizzata dall'Associazione cittadini del Mondo di Ferrara, dal Cies di Ferrara, in collaborazione con Regione Emilia-Romagna, Provincia e Comune di Ferrara, Lega delle Cooperative di Ferrara, Ë interamente dedicata ai migranti e all'incontro tra le culture, e coinvolgerý numerosi scrittori, artisti ed esperti di culture e letteratura della migrazione. Il convegno, che fa parte di un lavoro pi˜ ampio, in particolare sulla letteratura dei migranti in Italia, portata avanti dal Cies nelle scuole di Ferrara, vuole dare voce e spazio a questi ìnuoviî artisti e scrittori. Si comincia domani, 10 aprile (alle 10), con l'apertura dei lavori: interverranno Elisabetta Melandri, Presidente nazionale del Cies, Sadegh Haidari, Presidente dell'Associazione Cittadini del Mondo, Egidio Checcoli, Presidente della Lega delle Cooperative di Ferrara. Si prosegue poi con "Stop", performance del poeta irakeno Yousif Jaralla, Miriam Palma e Alberto Masala. L'11, invece (Auditorium Santa Monica - Istituto "Marco Polo") verranno presentate la mostra fotografica "Culture e letteratura della migrazione" a cura dell'Istituto "Einaudi di Ferrara" e la mostra del pittore kurdo Fuad Aziz (intervengono lo scrittore africano Jadelin Gangbo e la scrittrice slovacca Jarmila Ockayový, gli alunne e alunni delle scuole medie superiori, Alberto Masala, poeta e performer, Yousif Jaralla, poeta e pittore irakeno, lo scrittore albanese Ron Kubati). La sera, infine, Ë in programma una cena multietnica al centro sociale "Il Parco" (via Canapa 4). Si conclude sabato 12 con un dibattito tra diversi artisti: la brasiliana Christiana de Caldas Brito, líalbanese Anilda Ibrahimi, la greca Helene Paraskeva, lo scrittore arbÎresh Carmine Abate . Per il programma completo del convegno: http://digilander.libero.it/vocidalsilenzio/convegno2003.htm

18. SERVIZIO CIVILE: Giovanardi, prevedere anche extracomunitari 'in futuro invieremo volontari anche in Afghanistan e Iraq' (ANSA) - ROMA, 9 APR - Anche i ragazzi extracomunitari, residenti in Italia, devono poter svolgere, se vogliono, il servizio civile nazionale. La proposta Ë del ministro per i rapporti con il parlamento, Carlo Giovanardi, che a Palazzo Chigi alla presentazione degli spot della nuova campagna sul servizio civile nazionale, ha rilanciato questa opportunitý per i ragazzi stranieri. Il ministro ha, fra l'altro, detto che nel futuro ("una volta sarý raggiunta una situazione di sicurezza") non si esclude l'invio di ragazzi che svolgono il servizio civile nazionale in zone come l'Iraq e l'Afghanistan per la promozione della pace e della solidarietý. "Finora non ci siamo riusciti ma - ha precisato il ministro - cercheremo perÚ di fare in modo che anche i ragazzi extracomunitari possano fare questa esperienza. Questa ipotesi - ha aggiunto - era giý iscritta nel decreto legislativo ma le commissioni parlamentari competenti hanno deciso di eliminarla in base al criterio della difesa nazionale.Approfondiremo l'argomento. Si tratterebbe di uno scambio di esperienze importanti sia per i nostri ragazzi sia per i ragazzi extracomunitari, permetterebbe loro una migliore integrazione e li farebbe sentire partecipi a pieno titolo della nostra comunitý".

19. IMMIGRAZIONE: CISL, atteggiamento ministro contro immigrati  (ANSA) - ROMA, 9 APR - Il ministero del Lavoro persegue un atteggiamento "palesemente rivolto contro i lavoratori immigrati". A sostenerlo Ë Oberdan Ciucci, responsabile nazionale politiche migratorie Cisl che interviene in merito alla circolare del ministero del Lavoro di ieri."Mentre registriamo forti ritardi sui tempi previsti per l'esame delle oltre 704.000 domande di regolarizzazione - osserva il sindacalista - migliaia di lavoratori hanno perso il posto di lavoro. Escludere la possibilitý immediata di occupare il lavoratore immigrato, in coerenza a quanto previsto dalla legge Bossi-Fini e dal ddl sulla regolarizzazione dei lavoratori dipendenti, potrebbe comportare la perdita del lavoro offerto e ingrossare le fila del lavoro nero".La Cisl annuncia che darý l'indicazione che "in tutti i casi in cui i datori di lavoro rivolgono la richiesta alla Prefettura di subentro al vecchio datore di lavoro possano immediatamente far lavorare il loro dipendente immigrato poichÈ in nessuna normativa vigente ciÚ viene vietato".

20. IMMIGRAZIONE: regione Toscana insegnerý italiano a 40.000 (ANSA) - FIRENZE, 9 APR - La lingua italiana sarý insegnata a 40.000 immigrati residenti in Toscana grazie ad un programma di formazione a distanza (teleformazione) curato dalla Regione e finanziato dal Ministero per il lavoro e le politiche sociali. Il piano scatterý nel giro di un mese e coinvolgerý quasi la metý degli stranieri extracomunitari presenti sul territorio regionale. Lo ha reso noto l' assessore regionale alla formazione, Paolo Benesperi durante la Conferenza regionale sull' immigrazione in svolgimento a Firenze oggi e domani."E' un progetto - ha commentato - di acculturazione linguistica necessario per l' integrazione di cittadini stranieri che sono giunti in Italia senza conoscere la lingua. In prospettiva, potremo insegnare la lingua italiana via Internet anche ai futuri immigrati, prima del loro soggiorno in Italia".

21. IMMIGRAZIONE: Libia chiede aiuto Italia, deroga embargo UE (ANSA) - SAINTE MAXIME (FRANCIA), 9 APR - Per poter contribuire a combattere i traffici dell'immigrazione clandestina la Libia ha chiesto aiuto all'Italia per potere ottenere in sede Ue una "deroga parziale" dell'embargo decretato anni fa dai Quindici nei confronti di Tripoli e che le impedisce di acquistare talune attrezzature tecnologiche in Europa. la richiesta Ë stata fatta dal ministro degli esteri Abdul Rahaman Shalgam al collega Franco Frattini in un colloquio a margine della riunione del Dialogo 5+5 in corso, da stasera, a Sainte Maxime sulla Costa azzurra. Lo si Ë appreso da fonti diplomatiche della delegazione italiana. Frattini - si Ë appreso ancora - ha detto di condividere l'esigenza sollevata dalla Libia ed ha assicurato che "giý dalla prossima settimana la appoggerý in sede Ue per ottenere il consenso e la coesione degli altri partner europei".

22. RIFUGIATI - La Campagna ''Diritto díasilo'' in audizione alla Camera: ''Sia agevolata líaccoglienza dei profughi dallíIraq'' (Redattore Sociale) 08/04/2003 ROMA Amnesty International, ICS-Consorzio Italiano di Solidarietý e Medici Senza Frontiere, promotori della campagna "Diritto di asilo: una questione di civiltý", sono stati ricevuti oggi in audizione dalla I Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati. Le organizzazioni hanno comunicato ai deputati membri della I Commissione le proprie raccomandazioni in vista dell'adozione di una normativa organica in materia d'asilo, auspicando che il Parlamento colmi prima possibile la grave lacuna legislativa. Hanno, inoltre, consegnato un documento in cui sono dettagliati i principi fondamentali riguardanti la tutela dei diritti dei richiedenti asilo quali: la garanzia dell'accesso alla procedura di asilo; le garanzie procedurali, dal funzionamento delle commissioni territoriali alla loro composizione, dalla possibilitý di presentare domanda d'asilo nei posti di frontiera all'assistenza e all'orientamento adeguati in merito alla procedura, con particolare attenzione alle categorie pi˜ vulnerabili (minori non accompagnati, vittime di torture, donne incinte, etc.); l'effetto sospensivo dell'espulsione in caso di ricorso avverso il diniego della richiesta di asilo; le misure di accoglienza e di assistenza in favore di richiedenti asilo e rifugiati. Amnesty International, Ics - Consorzio Italiano di Solidarietý e Medici Senza Frontiere hanno inoltre ribadito l'appello rivolto al Governo e al Parlamento italiani, affinchÈ l'Italia metta in atto le misure necessarie per l'accoglienza dei profughi della guerra in Iraq sia nei paesi confinanti sia nel proprio territorio. Le tre organizzazioni hanno ricordato che l'Italia Ë l'unico Stato membro dell'Unione Europea a non essersi ancora dotato di una legge organica sul diritto d'asilo. In considerazione del processo di armonizzazione attualmente in atto in sede comunitaria e in vista della presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea, la Campagna "Diritto d'asilo: una questione di civiltý" chiede quindi al Parlamento italiano di discutere ed approvare una legge organica sul diritto d'asilo dando seguito all'articolo 10 della Costituzione italiana ed alla ratifica della Convenzione di Ginevra del 1951 relativa allo status dei rifugiati. La campagna "Diritto di asilo: una questione di civiltý" ha il suo sito Internet ufficiale all'indirizzo www.dirittoasilo.it.

23. IMMIGRAZIONE - ''Regolarizzazione stranieri. Storie, problemi, proposte'': assemblea pubblica dei Ds (Redattore Sociale) 08/04/2003 ROMA ñ Una sanatoria dalle dimensioni inaspettate con oltre 700mila richieste in tutta Italia. Tuttavia a qualche mese dallíavvio delle procedure di regolarizzazione non mancano zone díombra e per molti stranieri emergono ancora situazioni di incertezza e precarietý giuridica. Se ne discuterý nellíassemblea pubblica ìRegolarizzazione stranieri. Storie, problemi, proposteî promossa dai Democratici di Sinistra che dedicano a questo tema líincontro dellí11 aprile a Roma presso il Centro Congressi Cavour. I diessini parlano di "fallimento totale della Bossi-Fini" e di "sabotaggio della regolarizzazione", una convinzione nata dallíanalisi delle storie incontrate e dei problemi emersi. Casi di immigrati che perdono lavoro e con questo il diritto di sanare la propria situazione o che, privi di un reddito, ricorrono al lavoro in nero aumentando in questo modo líarea del sommerso; impossibile per loro trovare un nuovo lavoro ma anche rimpatriare, seppure per breve tempo. Secondo i Ds discutibile anche la mancata emanazione del regolamento attuativo e del decreto flussi, líostacolare i ricongiungimenti familiari e i rinnovo del permesso di soggiorno. ìI problemi legati alla fase di regolarizzazione rischiano di determinare una situazione ancor pi˜ grave con l'eventuale arrivo di profughi della guerra irachenaî, sottolineano. I Ds hanno attivato un Forum Nazionale, "Fratelli díItalia", impegnato nel campo delle problematiche legate all'immigrazione, un forum che vuole essere ìsponda politica non occasionaleî per il mondo dellíassociazionismo che lavora quotidianamente sui temi della presenza straniera in Italia. Allíappuntamento interverranno Golam Mohamad Kibria, Charito Basa, Giuseppe Casadio, Piero Soldini, Umberto Saleri, Kurosh Danesh, Jamal Qaddorah, Simonetta Dondoli, Oberdan Ciucci, Guglielmo Loy, Giuseppe Casucci, Pilar Saraviý, Giuseppe Bea, Tom Benetollo, Filippo Miraglla, Daniela Pompei, Anne Marie DuprË, Luciano Guerzoni, Massimo Brutti, Carlo Leoni, Giulio Calvisi, Aly Baba Faye. Le conclusioni sono affidate allíon. Livia Turco

24. CIRCOLARE DEL WELFARE: ammessi i subentri senza le immediate assunzioni!
"Una volta licenziato lo straniero deve restare disoccupato fino alla regolarizzazione"
(Stranieri in Italia) 08/04/2003 Quando il problema dei subentri sembrava essere definitivamente risolto, ecco un nuovo impedimento volto a rendere pi˜ complicata la questione della regolarizzazione. Sebbene la procedura del subentro, a seguito dell'interruzione del precedente rapporto lavorativo, sia stata riconosciuta legittima dal ministero dell'Interno con la circolare del 3 aprile scorso, oggi il Ministero del Welfare ha posto un fermo a tale procedura.Il ministero del Welfare ha diffuso una circolare, firmata dal direttore generale Giuseppe Maurizio Silveri, con "precisazioni" riguardanti il documento, fatto arrivare il 3 aprile alle Prefetture di tutta Italia dal ministero dell'Interno, che permetteva agli immigrati ancora nelle more della regolarizzazione di essere assunti immediatamente da un nuovo datore in caso di licenziamento. Il nuovo testo conferma sostanzialmente quanto stabilito dalla circolare del dicastero di Pisanu, fino alle tre righe finali. Dove si legge invece: "Nelle more della conclusione della procedura di regolarizzazione, il rapporto di lavoro non potrý avere corso, potendosi instaurare soltanto all'atto della stipula del contratto di soggiorno per lavoro".In sostanza lo straniero che ha perso il lavoro precedentemente dichiarato potrý essere assunto da un nuovo datore di lavoro solo dopo la convocazione di questo da parte della prefettura: una volta licenziato, l'immigrato deve restare disoccupato fino alla regolarizzazione Qual Ë la ragione che ha spinto il Ministero del Lavoro ad agire in questo modo?Probabilmente con la creazione di un'apposita postazione presso lo sportello della Prefettura con il compito esclusivo di esaminare le richieste di subentro rispetto a tutte le altre pratiche, si accorceranno di molto i tempi di convocazione e si consentirý l'immediato rilascio del permesso di lavoro.

Ecco il testo della circolare

Oggetto: precisazioni concernenti la circolare del Ministero dell'Interno n. 2 del 3.4.2003. Emersione lavoro irregolare di extracomunitari. Cessazione dell'originario rapporto di lavoro prima della conclusione della procedura di regolarizzazione. Instaurazione nuovo rapporto di lavoro. La circolare in oggetto, definita d'intesa tra questa Amministrazione e il Ministero dell'Interno, ha lo scopo di evitare che si instaurino di fatto rapporti di lavoro irregolari, secondo procedure non previste dalla normativa vigente in materia di immigrazione. CiÚ con particolare riguardo alla situazione di quei cittadini extracomunitari, in attesa di regolarizzazione, per i quali si Ë interrotto nel frattempo il rapporto di lavoro originario prima della conclusione della procedura di regolarizzazione e che hanno l'opportunitý di instaurare un nuovo rapporto di lavoro con un diverso datore di lavoro. In tal senso si precisa quanto segue. Il datore di lavoro che intende assumere il cittadino extracomunitario di cui sopra deve darne comunicazione scritta alla Prefettura secondo le modalitý indicate nella circolare in oggetto e rimanere in attesa della convocazione da parte della Prefettura medesima; attesa che secondo la circolare stessa Ë ridotta in tempi molto ristretti, giacchË Ë previsto un esame prioritario mediante una postazione di lavoro dedicata. Nelle more della conclusione della procedura di regolarizzazione, il rapporto di lavoro non potrý pertanto avere corso, potendosi instaurare soltanto all'atto della stipula del contratto di soggiorno per lavoro.

IL DIRETTORE GENERALE Giuseppe Maurizio Silveri

 

La rassegna stampa puÚ essere consultata anche sul sito www.immagineimmigratitalia.it - (Sito Web realizzato nell'ambito del Progetto "Immagine degli immigrati in Italia tra media, Societý civile e mondo del Lavoro")