mer 19 febbraio 2003 VERSIONE PDF 
Eco di Bergamo
VERSIONE HTML DEL GIORNALE
 

 

Sanatoria Bologna segue la scelta di Bergamo
Sul problema degli immigrati in attesa di regolarizzazione che hanno perso il lavoro, la prefettura di Bologna ha deciso di seguire la scelta fatta anche a Bergamo (e in poche altre prefetture): dare la possibilitý ai licenziati di trovare lavoro anche senza permesso di soggiorno. Basta la ricevuta dell'assicurata versata in occasione della richiesta di regolarizzazione.
In altre parole: il cittadino extracomunitario in attesa di regolarizzazione che ha perso il proprio lavoro per diversi motivi (licenziamento, cessazione dell' attivitý da parte dell' azienda o morte del datore di lavoro) puÚ trovarsi una nuova occupazione senza incorrere in sanzioni. Anche il nuovo datore di lavoro che di fatto subentra non corre il rischio di sanzioni.
» l'aspetto principale di una disposizione del prefetto di Bologna Sergio Iovino che ieri ha incontrato i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil per discutere le procedure di attuazione della Legge Bossi-Fini. L'incontro era stato chiesto dai sindacati per fare presenti proprio gli inconvenienti che molti ecxtracomunitari si trovano ad affrontare se hanno perso il proprio lavoro mentre sono ancora in attesa della regolarizzazione del precedente rapporto di lavoro. La disponibilitý manifestata dal prefetto, che configura la possibilitý di un subentro al precedente datore di lavoro, costituisce di fatto un modo per risolvere il problema e va nel solco di una soluzione giý adottata da altre prefetture, come ad esempio quella di Bergamo (come sottolineato anche dai sindacati di Piacenza).
Nel corso dell'incontro il prefetto ha anche assicurato i sindacati di aver dato disposizioni per garantire tempi pi˜ rapidi per la definizione delle procedure connesse al rilascio delle regolarizzazioni.
Soddisfazione Ë stata espressa dai sindacati per la decisione del prefetto del capoluogo emiliano. In particolare Roberto Morgantini, dell'Ufficio Immigrazione della Cgil, ha definito ´una scelta coraggiosa quella del prefetto di Bologna, che merita un apprezzamento particolareª.
 
TORNA ALL'EDIZIONE ONLINE SPM
Copyright 2002 Eco di Bergamo | Chi siamo | Contattaci