Regolarizzazione immigrati nel caos

 

 

La Legge Bossi-Fini è in crisi, il sistema operativo è in tilt, a due mesi dalla scadenza dell’11 novembre sono stati regolarizzati, a fronte di quasi 700.000 domande presentate, soltanto qualche migliaio di lavoratori in tutta Italia, di cui solo poche decine a Bologna.

 

I dati che ci arrivano dalle varie Prefetture sono allarmanti ed evidenziano l’assenza di coordinamento e di collaborazione fra Ministero dell’Interno e Ministero del Lavoro al centro ed in periferia, non solo sul piano operativo ma anche soprattutto sul piano politico-istituzionale.

 

A fronte di ciò si acuisce la drammaticità della condizione dei lavoratori  stranieri che non possono uscire temporaneamente dal nostro paese e non possono rioccuparsi in altra attivita' lavorativa in attesa del permesso di soggiorno .

Gli stessi datori di lavoro che volessero comportarsi correttamente, non solo non sono assistiti ed aiutati ma al contrario sono letteralmente inibiti dalle incongruenze della stessa legge e scoraggiati ad instaurare rapporti di lavoro regolare.

 

 

CHIEDIAMO ALL'UFFICIO TERRITORIALE DI GOVERNO E ALLA DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO DI POTENZIARE LO SPORTELLO POLIFUNZIONALE IN PREFETTURA E DI GESTIRE QUESTA FASE DELLA REGOLARIZZAZIONE CONSENTENDO AI LAVORATORI, PER I QUALI E' STATA PRESENTATA DOMANDA DI REGOLARIZZAZIONE, DI POTERE CAMBIARE DATORE DI LAVORO E DI ESSERE ASSUNTI IN REGOLA ANCHE DA UN DATORE DI LAVORO DIVERSO DA QUELLO CHE HA PRESENTATO LA DOMANDA DI REGOLARIZZAZIONE.

 

 

 

VENERDI' 14 febbraio alle ore 9.00 ci incontriamo al Centro Lavoratori Stranieri CGIL

                                         in Via Marconi 69/D

 

per fare un presidio davanti alla Direzione Provinciale del Lavoro,

in Viale Masini 12

 

Una delegazione delle OO.SS. e di lavoratori immigrati si recherà successivamente in Prefettura per evidenziare le inaccettabili ricadute sociali dell'attuale gestione della sanatoria Bossi-Fini .