Appello per il superamento

del campo nomadi di Vicolo Savini

 

Noi, uomini e donne, bambine e bambini rom della comunità di Vicolo Savini,

chiediamo

al Sindaco di Roma e alle istituzioni preposte di chiudere il campo nomadi di Vicolo Savini in cui abitiamo da più di 16 anni.

 

La condizione in cui si vive nel campo porta nella capitale d’Italia un pezzo delle favelas del Sud del mondo. Da almeno cinque anni ci sentiamo ripetere che dobbiamo andare via da questo pezzo di terra e ciò contribuisce a rendere incerta la nostra vita quotidiana. Inoltre per questo stesso motivo non vengono effettuati interventi di sistemazione abitativa e quindi le condizioni igienico-sanitarie sono proibitive.

Per contrastare Il freddo pungente, accendiamo le stufe a legna e rischiamo così di andare a fuoco. Roulotte e baracche non sono certo strutture ben isolate: vi piove dentro e l’aria passa da molti interstizi. La pavimentazione del campo è piena di pozzanghere e l’acqua vi ristagna.

Le persone vivono pressate e, tra le famiglie, la tensione è alta e rischia di raggiungere livelli eccessivi. Fino ad oggi siamo riusciti ad evitarlo, non pensiamo sia un modo positivo per risolvere i problemi. Permanere nell’incertezza ci porta però tristezza e delusione e potrebbe contribuire a farci perdere il controllo.

Sta trascorrendo, infatti,  il secondo inverno di governo della Giunta comunale del Sindaco Veltroni. Il terzo inverno da quando il Consiglio Comunale ha votato la Delibera n. 31 (29/03/99) in cui ribadiva l’intenzione di chiudere il campo di Vicolo Savini e non ci sono reali progetti di superamento in corso.

Sappiamo che il Sindaco e tutta la Giunta sono molto impegnati nel tentativo di migliorare le condizioni di vita e il rispetto dei diritti dei popoli che abitano nel Sud del mondo. Perché non cominciare da qui?

Chiediamo che la risoluzione di questa situazione, con modalità trasparenti e tempi certi, diventi una priorità del Sindaco e della Giunta tutta, affinché l’inverno 2004 veda meno favelas nella città di Roma, capitale d’Italia.

Chiediamo ai cittadini di questa città, agli insegnanti, al personale sanitario, ai rappresentanti di centri sociali, associazioni, partiti e movimenti, ai bambini e agli adolescenti di appoggiare questo appello e di fare insieme a noi pressione affinché a questa storia sia data una fine, magari lieta.

Per adesioni Laboratorio di Quartiere Municipio Roma XI presso ass. cult. Controchiave fax 065432210; e mail info@controchiave.it all’attenzione di Claudio Romanelli

 

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Appello per il superamento

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