Salvacondotto agli extracomunitari da regolarizzare

 

Vincendo le resistenze della Lega, il governo darà la possibilità a colf e badanti in attesa di regolarizzazione di tornare brevemente in patria senza vedersi chiudere le frontiere italiane.

di Paolo Russo

ROMA - Gli extracomunitari in attesa di risposta  alla domanda di regolarizzazione potrebbero a breve ottenere dal governo il "salvacondotto" per rientrare in patria senza vedersi chiudere definitivamente alle spalle le porte delle frontiere italiane. Dovrebbe infatti arrivare a breve l'emanazione di un provvedimento ad hoc che, in via straordinaria, consentirà il rientro nel Paese di origine a chi è in attesa del regolare permesso di soggiorno.

Un'ipotesi che era stata in un primo momento esclusa da diversi esponenti della Lega ma che l'Esecutivo sembra ora intenzionato a fare propria per tendere una mano a chi, spesso, si trova nella condizione di aver sborsato di tasca propria minimo 700 euro per il versamento dei contributi previdenziali "minimi"(dovuti in realtà dal datore di lavoro) per uscire dalla clandestinità e che ora rischia di non poter rientrare per parecchi mesi in patria, anche solo per assistere un familiare malato.  Condizione nella quale si troverebbero decine di migliaia di immigrati, visto che le domande hanno raggiunto e superato quota 700mila e che per essere evase richiederanno un anno di tempo nella migliore delle ipotesi.

Da qui la necessità, sollecitata a più riprese da tribunali e prefetture, di ampliare anche ala possiblità di espatrio la sfera dei diritti di chi si trova in una oggettiva condizione di precarietà giuridica, in attesa di un regolare permesso di soggiorno.

Il Ministro della salute ha comunque chiarito che tra i diritti degli extracomunitari rientra quello dell'assistenza sanitaria gratuita in Asl e ospedali. "I cittadini extracomunitari con attività di lavoro subordinato presenti in in data antecedente all'entrata in vigore della legge 6 marzo 1998 Italia - spiega una nota del dicasetro- hanno diritto all'iscrizione obbligatoria all'Ssn, previa presentazione del cedolino comprovante l'avvenuta domanda di regolarizzazione ai sensi del Dpcm 16 ottobre 1998".

I datori di lavoro che non abbiano ancora provveduto a versare i contributi Inps per i lavoratori subordnati in attesa di permesso di soggiorno e che vogliani regolarizzare i propri dipendenti, senza pagamenti di somme aggiuntive, faranno nel frattempo bene a sbrigarsi. Scade infatti oggi il termine per versare i contributi dei lavoratori parasubordinati per il periodo lavorativo che va dal 10 settembre al 31 ottobre 2001.

Per colf e badanti l'Inps ha invece fatto sapere che non è prevista alcuna scadenza per l'iscrizione di lavoratori immigrati in attesa di regolarizzazione e per i quali non è stato ancora firmato il regolare contratto di soggiorno.

(16 GENNAIO 2003; ORE 17:18)

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