UFFICIO STAMPA

Via dei Monti di Pietralata, 16

Andreina Albano

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ALL’ATTENZIONE DI___________________________________________________________

 

COMUNICATO STAMPA

 

IL GOVERNO CELEBRA COL “DECRETO ANTISBARCHI”

LA GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO

 

Mentre ancora si contano i morti dell’ultimo naufragio e le poche strutture d’accoglienza operanti straboccano di disperati fuggiti alla guerra, alle persecuzioni e alla fame il governo vara il decreto “antisbarchi”, in risposta ai boatos di Bossi e in linea con le scelte razziste che caratterizzano tutta la  politica sull’immigrazione.

La Marina e la Guardia di Finanza, col supporto dell’aviazione (anziché cannoneggiarli, come chiede Bossi,  li bombarderanno?), potranno intervenire in acque nazionali e internazionali contro natanti sospetti, in particolare contro quelli di cui non sia chiara la provenienza. Potranno abbordarli, salire a bordo, fare controlli, rispedirli da dove sono venuti, ricorrendo, se necessario (chi verificherà se la necessità c’era davvero?), all’uso della forza.

Siamo alla barbarie. Alle donne, agli uomini e ai bambini che stremati e indifesi si avvicineranno alle nostre coste per trovare una possibilità di vita risponderemo ricacciandoli a forza verso il paese da dove sono fuggiti.  E chi se ne importa se lì li attende un futuro di morte.

 

Oggi in tutto il mondo si celebra la giornata del rifugiato. L’Italia anche in questo campo può vantare un primato: siamo l’unico paese in Europa senza una legge sul diritto d’asilo, il piano nazionale asilo è privo di finanziamenti, le possibilità di accesso alla protezione giuridica per i rifugiati sottoposte a tali restrizioni da renderle praticamente inapplicabili.

Le associazioni, come l’Arci, che hanno allestito e gesticono centri di accoglienza per i rifugiati in attesa di riconoscimento lo fanno a spese loro, perché agli enti locali che dovrebbero sostenere l’accoglienza sul territorio non arriva una lira.

A livello europeo, mentre il governo italiano ha sistematicamente eluso tutte le direttive europee che riguardano l’accoglienza, il nostro presidente del consiglio sponsorizza l’istituzione della polizia di frontiera, chiarendo che il semestre di presidenza italiana della Ue dovrà dare un impulso decisivo alla costruzione della Fortezza Europa, con frontiere militarizzate e vigilate giorno e notte.

 

Altro che Europa solidale e dei cittadini.

 

Per denunciare e contrastare queste scelte l’Arci continuerà a mobilitarsi, unendo la denuncia alla pratica di solidarietà concreta.

In molte città italiane oggi abbiamo organizzato conferenze stampa, dibattiti, azioni dimostrative non violente per richiamare l’attenzione sul problema dei rifugiati. Ricordando che il diritto d’asilo è previsto dalla nostra Costituzione e che il nostro paese cinquant’anni fa ha sottoscritto la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e la Convenzione di Ginevra sullo status di rifugiato.

 

Roma 20 giugno2003