asgiñ ires piemonte-osservatorio per l'immigrazione in piemonte www.piemonteimmigrazione.it/IPO3.html
La
corte di giustizia ha riconosciuto che i giocatori dei Paesi terzi
associati all'Unione europea non possono essere discriminati quali stranieri
nel caso in cui siano ìlegalmente occupatiî nel territorio di uno stato membro.
La decisione prende lo spunto dalla richiesta di un giocatore slovacco di
pallamano, Maros Kolpak, portiere della squadra tedesca Handballbund, che non
ha avuto lo stesso trattamento previsto per gli atleti europei. ìLa Corte ne
inferisce che una normativa come quella emanata dal Deutscher Handballbund Ë relativa alle condizioni di lavoro e che
una possibilitý limitata per i giocatori slovacchi, rispetto ai giocatori
cittadini di Stati membri del SEE, di partecipare a taluni incontri implica una
discriminazione vietata dall'accordo di associazione. Una discriminazione
siffatta non puÚ essere giustificata da considerazioni sportive (ciÚ potrebbe
accadere invece per gli incontri tra squadre nazionali che escludono i
giocatori stranieri per motivi meramente sportivi)î.
- Proposta di direttiva sugli standard minimi per
líattribuzione a cittadini di Paesi terzi della qualifica di rifugiato o di
persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale. il Consiglio ha
raggiunto un accordo sui seguenti punti: fermo restando lil rispetto della
Convenzione di Ginevra sui rifugiati i ministri hanno deciso di non concedere
lo status di rifugiato a quelle persone che hanno ìcausatoî le ragioni per
lasciare il Paese; inoltre Ë stato aggiunto alle ragioni legittime che
consentono di rifiutare lo status di rifugiato le ragioni di ordine pubblico.
Rimangono ancora aperete le questioni legate allíestensione dello status ai
familiari del richiedente asilo e la questione dellíaccesso al lavoro per i
richidenti protezione sussisidaria con alcuni Stati che ritengono questa una
decisione da lasciare alla discrezionalitý degli Stati. Il Consiglio ritiente
che una soluzione potrebbe essere raggiunta nella sessione del Consiglio in
programma per il 5 e 6 giugno.
- Proposta di direttiva relativa allo status dei
cittadini di Paesi terzi che sono residenti di lungo periodo.
Il Consiglio ha raggiunto un accordo sulla prima parte della proposta. In
particolare la proposta non comprenderý rifugiati e le persone che godono di
altra protezione sussidiaria per i quali la Commissione ha dichiarato che
presentarý entro un anno una specifica proposta sullíestensione ad essi dello
status di residenti di lungo periodo.
- Seguito delle conclusioni di Siviglia in vista del
Consiglio europeo di Salonicco.
Il Presidente Chryssochoides ha presentato i progressi
relativi allíattuazione del piano di contrasto dellíimmigrazione illegale, la
gestione integrata delle frontiere, le politiche di rimpatrio e la cooperazione
con i Paesi terzi nel campo dellíimmigrazione. In particolare si sono
evidenziati i risultati raggiunti con líadozione del regolamento Dublino II,
della direttiva sul ricongiungimento familiare e delle Conclusioni su
immigrazione e cooperazione allo sviluppo mentre si sono sottolineati i ritardi
in altri settori per i quali occorre una maggiore cooperazione degli Stati e
della Commissione in modo da assicurare una rapida adozione delle misure in
programma prima del Consiglio europeo di Salonicco.
-
Banca dati sui
visti.
Il Commissario Vitorino ha presentato la proposta di
costituzione di una banca dati dei visti che permetta di evitare le frodi e gli
scambi tra cittadini di paesi terzi che entrano nel territorio dell'Ue grazie
ai visti turistici della durata di tre mesi (i cosiddetti visti Schengen). La
Commissione ha illustrato uno studio di fattibilitý che prevede la messa in
opera del sistema Vis (Visa information system), articolato in una sede centrale e vari centri
nazionali, incaricati di archiviare e confrontare i visti rilasciati o respinti
dagli Stati membri, mettendo i dati cosÏ raccolti a disposizione dei consolati
dei Quindici. La banca dati dovrebbe poter includere anche dati biometrici che
permettono di rilevare ed inserire tra i dati archiviati anche caratteristiche
fisiche quali le impronte digitali o la retina, assicurando cosÏ la possibilitý
di controllare se il documento Ë
davvero in possesso della persona titolare. La Commissione ha auspicato
che anche nei passaporti dei cittadini dell'Ue vengano presto incluse
rilevazioni biometriche che permettano di stabilire con certezza i titolari,
tanto pi˜ che dal 2004 questa tecnica dovrebbe essere lanciata su vasta scala
negli Usa.
-
Accordo UE-USA
su cooperazione giudiziaria.
Il Consiglio ha preso atto dellíandamento dei
negoziati con gli Stati Uniti sullíaccordo di cooperazione giudiziaria
esprimendo un generale apprezzamento con líintento di adottare la decisione
relativa alla firma nel prossimo Consiglio di giugno. Líaccordo, come si
ricorderý, ha suscitato
diverse opposizioni da parte degli Stati membri in particolare rispetto
alla questione dellíapplicabilitý della pena di morte in caso di estradizione
dallíUnione europea.
-
Negoziati con la
Svizzera per la partecipazione allíacquis di Schengen e per le misure relative
allíasilo.
La discussione si Ë incentratata sullíassistenza
reciproca in materia di frodi fiscali. » stato espresso un interesse perchÈ i
negoziati procedano in maniera spedita ed effettiva al fine di raggiungere un
accordo che non danneggi líintegritý del sistema Schengen. La decisione di
iniziare i negoziati risale allo scorso 17 giugno 2002. Con tale decisione il
Consiglio ha anche approvato direttive destinate alla Commissione relative ai
negoziati sullíadesione allíacquis di Schengen e sullíestensione alla Svizzera
del sistema Eurodac e del regolamento sullo Stato competente allíesame di una
domanda díasilo.
-
Ingressi
separati alle frontiere terrestri.
Il Consiglio ha adottato le conclusioni sugli ingressi
separati alle frontiere terrestri dellíUnione in modo che siano adeguate alle
frontiere marittime ed aeree (v. bollettino
di aprile). La Commissione dovrý tenere presenti le Conclusioni quando
presenterý emendamenti al Manuale comune (Doc. Cons. 8498/03: pp. 15-16 delle
conclusioni del Consiglio)
-
Negoziazioni con
la Danimarca.
Il Consiglio ha autorizzato la Commissione a negoziare
con la Danimarca un accordo sui criteri e i meccanismi per la determinazione
dello Stato competente ad esaminare una domanda díasilo presentata in Danimarca
o in un altro Stato dellíUnione. Inoltre la Commissione Ë stata autorizzata a
negoziare sullo stesso tema un Protocollo con Islanda e Norvegia in attuazione
dellíart. 12 dellíAccordo tra Islanda e Norvegia e Comunitý europea. Anche la
Danimarca partecipa a questíultimo accordo e Regno Unito e Irlanda hanno
partecipato alla decisione di autorizzazione ai negoziati.
-
Il Consiglio ha
adottato la Decisione
relativa allíaccertamento ed al perseguimento del genocidio, dei crimini contro
líumanitý e dei crimini di guerra.
Si tratta di una decisione volta ad aumentare la
cooperazione tra gli uffici nazionali competenti in modo da massimizzare la
capacitý delle forze dellíordine di cooperare efficacemente nelle indagini di
persone che hanno commesso o partecipato ad atti di genocidio, crimini contro
líumanitý o crimini di guerra come definiti dagli artt. 6, 7 e 8 delo Statuto
di Roma della Corte penale internazionale del 17 luglio 1998.
Il Consiglio GAERC (General Affairs and External relations) ha
esaminato líagenda
provvisoria del Consiglio europeo di Salonicco. Per quanto riguarda asilo e
immigrazione si prevede che Consiglio e Commissione presentino un rapporto che
prenda in considerazione i seguenti aspetti: líattuazione delle misure
concordate a Siviglia di contrasto allíimmigrazione clandestina, la pi˜
graduale gestione coordinata delle frontiere esterne, líintegrazione della
politica di immigrazione nelle relazione con Paesi terzi e líaccelerazione del
processo legislativo comunitario. La Commissione dovrý prsentare anche un
rapporto sullíefficacia delle misure finanziarie per il rimpatrio, per la
gestione delle frontiere comuni e per progetti di asilo e immigrazione nei
Paesi terzi cosÏ come sul principio della ripartizione dei costi. Si auspica
inoltre che il Consiglio ritorni sulla questione dellíintegrazione dei migranti
regolari e del lavoro e che gli sia presentata una relazione sui nuovi approcci
alla protezione internazionale. Il Consiglio europeo esaminerý anche il
documento finale della Convenzione sul futuro dellíEuropa e potrebbe anche
adottare la decisione politica per lanciare la nuova CIG in modo che sia
avviata la procedura d modifica dei Trattati prevista dallíart. 48 T Ue. Gli
altri temi per ora allíordine del giorno sono: allargamento, nuovi Stati
confinanti, seguito del Consiglio di primavera, Relazioni esterne, Balcani
occidentali.
Il Consiglio GAERC del 19 maggio 2003 ha adottato le conclusioni
sullíintegrazione delle questioni migratorie nelle relazioni dellíUnione con i
Paesi terzi (doc.
8927/03).
Il Consiglio GAERC ha adottato la Posizione
comune 2003/366/PESC che modifica la posizione comune 2002/400/PESC sulla
protezione temporanea da parte degli Stati membri di 13 palestinesi evacuati da
Betlemme nel maggio 2002 in seguito allíassedio della Basilica della Nativitý
da parte di Israele. La Posizione comune estende per altri 12 mesi il permeso
di soggiorno nazionale rilasciato dagli Stati membri ospitanti. Si veda anche
il corrispondente decreto
adottato dal Governo italiano il 21 maggio 2003.
La Commissione ha presentato líaggiornamento semestrale del quadro di
controllo per líesame dei progressi compiuti nella creazione di uno spazio di
libertý, sicurezza e giustizia nellíUnione europea COM (2003)
291 relativo al primo semestre del 2003. Il quadro di controllo analizza lo
stato di attuazione delle misure da adottarsi in materia di immigrazione e
asilo ad un anno dalla scadenza del termine fissato dal Trattato di Amsterdam e
dopo un anno dal Consiglio di Siviglia che ha posto ulteriori scadenze. Molti
sono i provvedimenti che dovrebbero essere approvati nel corso del 2003
comprendenti svariate tipologie di atti.
La Commissione ha presentato lo scorso 15 aprile 2003 la Comunicazione COM
(2003) 179 concernente un piano dízione per la raccolta e líanalisi di dati
statistici comunitari nel campo dellíimmigrazione. Si tratta di una dettagliata
comunicazione che delinea il percorso che dovrý portare alla realizzazione di
satistiche comunitarie basate sulle statistiche nazionali le quali devono
essere necessariamente confrontabili e disponibili in tempo utile. Occorre
quindi dotarsi di una metodologia statistica comune attraverso líintroduzione
di numerosi cambiamenti alla prassi vigente che costituiranno anche il
fondamento dei futuri atti legislativi in materia.
La Commissione europea ha pubblicato líinvito
a presentare proposte nellíambito del Fondo europeo per i rifugiati. La
scadenza Ë il 13 giugno 2003. lo stanziamento per il 2003 Ë di 2 113 000 EUR
con un minimo di 40 000 EUR per progetto. I soggetti ammissibili sono ONG,
autoritý nazionali e locali e autoritý internazionali.
La Commissione europea ha proposto
alcune misure per facilitare il rilascio dei visti ai familiari dei
partecipanti ai giochi olimpici che si terranno ad Atene nel 2004 che sarý
anche líanno europeo dellíeducazione attraverso lo sport.
La Commissione ha stanziato 8 milioni di euro per il 2003 nellíambito
del Programma ARGO. Di questi 3 milioni sono destinati a progetti per la
protezione delle frontiere esterne e 800 000 per azioni di emergenza. Il programma
annuale e i relativi bandi sono stati pubblicati nella GUUE
del 9 maggio.
Il Ministero della Giustizia ha attivato una nuova sezione
relativa alla cooperazione giudiziaria internazionale ed europea. Tra le
rubriche si segnalano quella relativa alla tutela
dei diritti fondamentali e quella relativa alla cooperazione con i Paesi europei.
Con l'approvazione della relazione
di Marcelino Oreja Arbur™a la Commissione per libertý e i diritti dei
cittadini ha rifiutato la proposta di decisione del Consiglio che definisce i
criteri e le modalitý pratiche per la compensazione degli squilibri finanziari
risultanti dall'applicazione della direttiva 2001/40CE del Consiglio relativa
al riconoscimento reciproco delle decisioni di allontanamento dei cittadini di
Paesi terzi. I deputati hanno sottolineato che pur essendo d'accordo con i
contenuti e le finalitý politiche, si tratta di una proposta di applicazione
della direttiva 2001/40/CE (sul riconoscimento reciproco delle decisioni di
allontanamento dei cittadini dei Paesi terzi) giý bocciata dal Parlamento,
perchÈ sprovvista di una adeguata base giuridica nel Trattato istitutivo della
Comunitý europea. I deputati invitano pertanto la Commissione a ritirare la
proposta e a presentarne una nuova. La relazione sarý discussa e votata dalla
plenaria del Parlamento europeo nella seduta di giugno.
La Commissione per le libertý e i diritti dei cittadini ha approvato la
relazione
di Martine Roure sulla proposta della Commissione in vista dell'adozione di
una direttiva del Consiglio concernente le condizioni d'ingresso e di soggiorno
dei cittadini di paesi terzi per motivi di studio, formazione professionale o
volontariato. Per la relatrice la nuova direttiva non dovrebbe applicarsi solo
a studenti, allievi, persone in formazione non retribuita e tirocinanti ma
anche a ricercatori non retribuiti dei Paesi terzi. Essa dovrebbe inoltre
essere applicata solo ad istituti di insegnamento superiore o professionali
legalmente riconosciuti, per evitare che istituti ´fantasmaª agiscano da porta
di ingresso illegale nell'UE. La relatrice si oppone ad un permesso di studio
inferiore ad un anno. Di regola un anno accademico dura nove mesi, ma gli
studenti dovrebbero poter restare qualche mese in pi˜ nel paese ospitante in
modo da poter guadagnare parte delle risorse necessarie al loro soggiorno. I
tirocinanti non retribuiti devono poter svolgere anch'essi attivitý lavorative.
» stata eliminata dalla proposta la misura in base alla quale il permesso di
soggiorno di studenti e tirocinanti non puÚ essere prolungato ma si insiste sul
fatto che l'insorgere di malattie o infermitý non possa giustificare nÈ il
rifiuto del rinnovo, nÈ la revoca del documento, nÈ l'allontanamento dallo
Stato membro. Un'altra modifica ha eliminato il limite di etý massima per
l'ammissione di tirocinanti e la possibilitý per gli Stati membri di revocare
il permesso di soggiorno durante il primo anno. La relazione sarý discussa e
votata dalla plenaria del Parlamento europeo di giugno. La relatrice infine suggerisce
una relazione periodica della Commissione sui possibili effetti negativi
derivanti dall'applicazione della direttiva, in particolare per quanto riguarda
il fenomeno della fuga di cervelli dai Paesi meno sviluppati.
La Presidenza greca ha dichiarato che le negoziazioni sulla proposta di
decisione quadro su razzismo e xenofobia sono sospese a causa delle persistenti
differenti posizioni sulla questione della perseguibilitý degli atti di
razzismo e revisionismo in quanto tali o solo se associati ad un intento
analogo. I Paesi del nord Europa e il Regno Unito sono a favore di questa
seconda soluzione mentre gli altri Stati membri sono favorevoli alle sanzioni
indipendentemente dallíaccertamento dellíintento.
LíUnione europea Ë stata
accusata dal Minority Rights
Group International di applicare un doppio standard relativamente al
requisito di protezione delle minoranze richiesto ai Paesi candidati. A questi
infatti líUnione chiede di firmare
la Convenzione per la proezione delle minoranze nazionali che allo stato
attuale non risulta applicata da 5 Stati membri (Paesi Bassi, Belgio,
Lussemburgo, Francia e Grecia).
LíOsservatorio europeo di Vienna ha aperto una nuova selezione
di personale da destinare a diverse attivitý in qualitý di agenti
temporanei.
LíOsservatorio di Vienna ha lanciato líedizione 2003 del Premio
Jean Kahn. Il premio consiste in 10.000 Ä ed Ë destinato a premiare
organizzazioni o individui per il loro contributo nella lotta al razzismo, la
xenofobia e líantisemitismo attraverso scambi e sviluppi di nuove prassi o
progetti di rilevanza europea. La scadenza per la presentazione delle
candidature Ë il 30 giugno 2003
Si Ë tenuto ad Atene un incontro
sullíimmigrazione tra la Troika Ue e la Russia. Da una nota
italiana risulta che si Ë discusso di lotta allíimmigrazione clandestina,
di riammissione nei Paesi di origine e di gestione delle
frontiere. La cooperazione con la Russia, alla luce della sempre
crescente necessitý di un forte raccordo sulla gestione integrata delle
frontiere esterne comunitarie (presto allargate ad est), sarý un elemento
prioritario del semestre di Presidenza italiana dell'Unione Europea nel settore
GAI. Il Sottosegretario alla giustizia italiano, d'AlÏ, ha dichiarato che
líItalia nel corso del semestre di presidenza si adopererý per iniziare le
negoziazioni di un accordo UE-Russia su immigrazione clandestina e
riammissione.
» stato pubblicato
nella GUUE L 124 del 20 maggio 2003, il Regolamento
n. 859/2003 del Consiglio del 14 maggio 2003 che estende le disposizioni
del regolamento (CEE) n. 1408/71 e del regolamento (CEE) n. 574/72 ai cittadini
di paesi terzi cui tali disposizioni non siano giý applicabili unicamente a
causa della nazionalitý.
» stata pubblicata nella GUUE L 116 del 13 maggio 2003 la Decisione del Consiglio del 19 dicembre 2002 sulla declassificazione della rete di consultazione Schengen (specifiche tecniche).
Gli scorsi 15 e 16 maggio si Ë tenuta ad Atene la
conferenza della Presidenza greca su "Managing Migration for the
Benefit of Europe" alla quale hanno partecipato pi˜ di 150 esperti per
discutere sulle ultime proposte relative alla politica migratoria europea.
I lavori della Convenzione
stanno volgendo al termine con la presentazione della versione finale degli
articoli del progetto di Costituzione. Al Consiglio europeo di Salonicco in
programma per il 20 giugno il Presidente della Convenzione Valery Giscard
díEstaing presenterý il documento finale che costituirý la base di lavoro della
prossima CIG. Nei primi 15 giorni di giugno si terranno riunioni ravvicinate in
modo da poter effettivamente concludere i lavori in tempo utile. Si segnala
inoltre che la seduta del 15 maggio ha riguardato gli articoli relativi alle
istituzioni mentre il 16 maggio si Ë discusso delle relazioni esterne e
politica di difesa dellíUnione.