OSTIA CITTA’ SOLIDALE
26-27-28 SETTEMBRE
Appello per la costruzione di tre giornate di
musica, confronto, lotta
Per un mondo senza frontiere
Ostia città solidale 2003 è una tre
giorni di iniziative ( concerti,spettacoli,etc) che come rete di realtà
sociali che operano nel territorio del tredicesimo Municipio stiamo costruendo
con l’obiettivo di rimettere al centro dell’agire sociale e politico la necessità di
sviluppare una battaglia a tutto campo contro l’impianto repressivo e di
controllo definito dalla Bossi-Fini e complessivamente della legislazione
italiana in materia d’immigrazione ……battaglia che non
può rimanere chiusa nei circuiti dell’associazionismo, delle
realtà sociali e di lotta che operano per\con\a fianco\insieme\ ai
migranti ed alle migranti ma che deve generalizzarsi, rompere la
settorializzazione e la separazione dei percorsi individuando terreni di
ricomposizione reale ed indicando
la prospettiva di una società interculturale che non può non
essere legata a doppio filo al tentativo da parte di questo “movimento
dei movimenti” di mettere in discussione complessivamente questo sistema
di produzione e di vita.
Non è semplice battere impostazioni
solidaristiche radicate in vasti settori del mondo antirazzista, ed è
ancora più complesso parlare di intercultura senza rimanere su un
terreno prettamente accademico e teorico…..la parola intercultura sembra
infatti perdere di significato…scontrarsi con la dura realtà dei
ricatti e dello sfruttamento sul lavoro…delle interminabili code in
questura….con l’arroganza delle guardie …con la
difficoltà di trovare una casa senza essere costretti a pagare a peso
d’oro un posto letto insieme ad altre dieci o qundici persone…alle
mille umiliazioni quotidiane..all’impossibilità di tornare nella
propria terra a trovare una moglie, un familiare, un amico malato
nell’angosciosa attesa di uno schifoso pezzo di carta chiamato permesso
di soggiorno.
I nostri mari sono macchiati del sangue di persone
morte, assassinate, mentre cercavano in Italia ed i Europa un futuro migliore
inseguendo illusioni, immagini di un occidente opulento, false promesse di
aguzzini pronti ad ingrassare le loro sporche tasche sulla pelle di chi sceglie
o è costretto ad emigrare ……ad aspettarli c’è
l’Europa fortezza dei banchieri, dei governi, dei potenti, con i suoi
flussi, le sue frontiere, i suoi lager; ad aspettarli ci sono muri costruiti
attraverso la negazione dell’essere persone, soggetti portatori di
diritti e di una propria cultura, c’è la giungla di un mercato del
lavoro che li costringe ad essere acrobati fra gli acrobati nel grande circo
della precarietà, semplici braccia per lavorare consegnati nelle mani
dei padroni….
Un filo nero collega la Bossi – Fini al libro
bianco di Maroni ( la Turco –Napolitano al pacchetto
Treu..sic!)….come un filo nero lega la condizione dei migranti alla
logica della guerra permanente, alla volontà di imporre con le armi, li
dove non arrivano i ricatti del Fondo Monetario Internazionale o della Banca
Mondiale, gli interessi di poche grandi multinazionali e con essi il pensiero
unico del mercato….sono loro che impongono controllo su popoli e risorse,
alimentano guerre, producono fame e devastazione, che rimuovono gli ostacoli
che si frappongono al movimento dei capitali e delle loro merci ma ipocritamente
blindano frontiere, costruiscono nuove carceri, cancellano culture, negano
diritti., disegnano un mondo di sfruttamento in cui siamo tutti in competizione
l’uno contro l’altro…
Eppure per noi parlare di intercultura ha un senso
forte….il senso forte di chiamare una società intera a mettere in
discussione questi processi e ad immaginare un mondo diverso…ha un senso
forte se si riempie questa parola della capacità di voler essere diversi
ma uguali a partire dai nostri bisogni, dai nostri desideri, dalla nostra
voglia di cambiare…ha un senso forte se sappiamo sostanziare le nostre
battaglie con meccanismi di partecipazione effettvi superando
settorializzazioni, separazioni, specialismi….aprendo cantieri in cui
lotta, comunicazione e scambio interculturale ed autorganizzazione viaggino
insieme per riaffermare la libertà di circolazione, la libertà di
migrare…per rovesciare tutto per riprenderci tutto.
Comitato promotore di Ostia città solidale
Vittorio Occupato tel: 06\56030162 mail: Vittorioccupato@tin.it
o lucafagit@yahoo.it