PROSTITUZIONE: SEMPRE PIU' DISAPPLICATO ART.18 DA QUESTURE

 

 

LA DENUNCIA DI ON THE ROAD NEL SUO MANUALE DI INTERVENTO

 

 

(ANSA) - ROMA, 7 LUG - Un altro art.18 è in pericolo di vita. Questa volta però non riguarda i diritti dei lavoratori, ma l'assistenza e l'integrazione sociale alle persone vittime di tratta e sfruttamento della prostituzione. E' la denuncia emersa oggi alla presentazione di "Prostituzione e tratta. Manuale di intervento sociale ", realizzato dall'associazione On the road, impegnata dal 1990 a fornire questo tipo di assistenza. "Ci sono gravi inadempienze e difformità da parte delle questure nell'applicazione dell'art.18 - denuncia Livia Turco, ex ministro per la Solidarietà sociale dei Ds e tra le ideatrici dell'articolo inserito nel decreto legislativo del '98 -, percio' è necessario discuterne in Parlamento e farne oggetto dell'agenda politica del Paese, soprattutto ora che l'Italia si trova a presiedere il semestre europeo. Il Governo deve rispondere del dimezzamento dei finanziamenti e creare uno spazio istituzionale di confronto con le associazioni di volontariato". Come spiega Marco Buffo, di On the road, "questo articolo, non eliminato dalla legge Bossi-Fini, è un'invenzione legislativa di cui l'Italia può vantarsi, perché unica nel panorama europeo. A differenza degli altri Stati, dove si premiano le singole vittime che collaborano e si cerca di reprimere il fenomeno con la forza, nel nostro Paese si è scelto un altro meccanismo. Da una parte si aiuta chi è stato oggetto di tratta o sfruttamento della prostituzione, fornendo loro un permesso di soggiorno temporaneo e facilitando la loro integrazione sociale, dall'altro, utilizzando le loro testimonianze, si contrastano le organizzazioni criminali". Ma come hanno rilevato politici e operatori sociali, "l'art.18 è sempre più applicato a macchia di leopardo, e rischia di essere del tutto vanificato dal disegno di legge Bossi-Fini-Prestigiacomo. Prima di andare a estenderlo a tutta Europa, sarebbe bene correggere le distorsioni interne". Nel manuale l'associazione, dopo aver evidenziato i fattori di criticità della normativa, propone alcune linee di intervento. "Ci sembra fondamentale - continua Buffo - dare piena e omogenea applicazione all'art.18, non riservandolo solo ai casi in cui c'é una denuncia della vittima, erogare più finanziamenti, trasformare quelli che oggi sono progetti in servizi permanenti e riattivare il 'Comitato di coordinamento delle azioni di governo contro la tratta di donne e minori', coinvolgendo Regioni, Province, Comuni ed enti no profit". (ANSA).