COMUNICATO STAMPA
ESPULSIONE IMMEDIATA E DISUMANA
AI DANNI DI UN CITTADINO STRANIERO
ALLONTANATO DAL FIGLIO MINORE E DALLA MOGLIE
E RIMANDATO, A RISCHIO DELLA PROPRIA INCOLUMITÀ,
NEL PAESE D'ORIGINE
Dichiarazione di Filippo Miraglia, responsabile immigrazione
Arci,
e di Vincenzo Striano, presidente Arci Toscana
Un grave
episodio di espulsione coatta da parte delle autorità si è
verificato oggi a Firenze ai danni di un cittadino straniero residente in
Italia.
Stamattina
la signora Luyen Dang Thi ha chiamato l'Arci Toscana dicendo che il marito le
aveva telefonato mentre, su una macchina della polizia, veniva accompagnando
all'aereoporto di Roma per il rimpatrio in Vietnam.
Il
signor Duong Van Huè, vietnamita residente con la moglie e un figlio
piccolo in Italia, aveva richiesto asilo politico in Italia. Vistosi respingere
la richiesta di asilo ed avendo comunque i requisiti necessari per accedere
alla Sanatoria in corso, ha preferito fare domanda di regolarizzazione,
piuttosto che ricorrere al Tribunale ordinario contro la decisione della
Commissione centrale per il riconoscimento dello status di rifugiato (nota per
il triste primato di respingimento del 95 % delle domande).
Stamattina
il signor Van Huè è stato prelevato dalla polizia mentre si trovava
all'agriturismo di Mercatale, in provincia di Firenze, dove lavora e una volta
portato in questura gli è stata comunicata l'espulsione immediata,
provvedimento che lo separerebbe dalla moglie e dal figlio e lo ricaccerebbe,
in Vietnam, in una situazione di grave pericolo dove rischia delle pesanti
persecuzioni.
La
questura di Firenze ha svolto le pratiche in maniera disumana e illegale, senza
tener conto della situazione familiare dell'uomo, dell'allontanamento dal
figlio minore e dei motivi che lo hanno portato a fuggire dalla propria terra
d'origine.
L'Arci
ha inoltrato, tramite i suoi legali, lettera al questore di Firenze,
all'ufficio immigrati e alla Prefettura chiedendo spiegazioni dell'accaduto.
Alle 13,00 ancora non c'è stata risposta da parte delle autorità.
Un'aggravante del comportamento della Questura che non ritiene di dover dare
spiegazioni, perlomeno sul motivo per un'espulsione così immediata e
priva di qualsiasi umanità, ad appena due ore dalla partenza, fissata per
le 15, dell'aereo sul quale il signor Van Huè è stato imbarcato.
Chi
volesse aggiornamenti sulla situazione nel corso della giornata può
rivolgersi a Filippo Miraglia, responsabile immigrazione dell'Arci, al numero
3484410860.
Firenze,
22 luglio 2003