Firenze, luglio 2003

 

 

 

Egregia Dott.ssa Annunziata,

 

 

Mi rivolgo a lei, in veste di Presidente della RAI, per sollecitare il suo intervento in merito a un fatto che suscita la nostra preoccupazione.

Si tratta della decisione di sospendere, dal 15 giugno scorso, le trasmissioni radiofoniche di Radio 1 dedicate alle tematiche sociali, nello specifico:  Permesso di Soggiorno, Diversi da chi? e Ponteradio.

 

Come componenti di una società civile impegnata nella lotta contro ogni discriminazione e per la costruzione di una società multiculturale, riteniamo che un simile passo potrebbe compromettere seriamente un percorso in atto di sensibilizzazione dell'opinione pubblica rispetto alle tematiche sociali in generale e, in particolare, per quanto riguarda le minoranze provenienti da altre zone del mondo: immigrati, rifugiati, richiedenti asilo.

 

La presenza, ormai stabile, dei migranti in Italia, deve necessariamente passare attraverso l'informazione, per creare le condizioni necessarie a facilitare l'inserimento sociale e culturale di coloro che ci offrono la possibilità di allargare i nostri orizzonti di conoscenze, facendosi portatori di nuove espressioni culturali.

Riteniamo infatti che, se l’opinione pubblica conoscesse le ragioni profonde dell'immigrazione, le storie personali, le difficoltà di inserimento, le opportunità e la ricchezza che l’incontro fra culture diverse può produrre, si aprirebbero nuove opportunità di confronto costruttivo e reciproca disponibilità, foriere di una formula di coesistenza fruttuosa.

 

Questa ipotesi potrà realizzarsi solo se i media e la RAI in primo luogo - nel suo ruolo di servizio pubblico - offriranno spazi adeguati e continuità di programmazione a trasmissioni e prodotti capaci di affrontare queste tematiche in modo sereno e propositivo, con un approccio improntato alla realtà e all’analisi dei fatti.

 

Unendoci alle voci che già si sono levate in tal senso, intendiamo sostenere l’appello lanciato dai redattori dei programmi citati (Maria De Lourdes Jesus, Giovanni Paolo Fontana e Paolo Giovannelli tra gli altri) e le chiediamo un intervento che risolva la situazione prodottasi, trovando una collocazione alle suddette trasmissioni nel prossimo palinsesto autunnale di Radio RAI.

 

Il suo intervento servirà a restituire al servizio pubblico spazi di approfondimento e dibattito su tematiche centrali e di grande attualità, il cui ruolo e contributo hanno ricevuto riconoscimenti sia a livello istituzionale che nell’ambito dell’associazionismo, portando inoltre all’azienda Rai indiscussi risultati di visibilità e di ascolto e consentendo la piena osservanza del Contratto di Servizio.

Il ripristino dei programmi citati consentirà inoltre di salvaguardare quel patrimonio culturale e professionale accumulato negli anni da professionisti che sono cresciuti e che hanno maturato la loro sensibilità nel campo sociale anche grazie a questi programmi.

 

 

Nella speranza di un suo intervento sollecito e risolutivo, Le porgo i miei migliori saluti,

 

Maria Omodeo

Presidente del COSPE

 

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