novitý europa ñgiugno 2003
asgiñ ires
piemonte-osservatorio per l'immigrazione in piemonte www.piemonteimmigrazione.it/IPO3.html
Immigrazione e asilo sono stati tra i temi principali del Consiglio europeo di Salonicco tenutosi lo scorso 20 giugno. Sulla base di una serie di documenti presentati dalla Commissione e dal Consiglio GAI (si vedano le conclusioni del Consiglio del 5-6 giugno), il Consiglio europeo ha analizzato i vari aspetti della politica migratoria e di asilo europea, sottolineando i risultati raggiunti e concordando su alcune azioni prioritarie per consolidare e/o sviluppare tale politica. Per quanto riguarda líimmigrazione dalle conclusioni non traspaiono significative novitý di orientamento rispetto alle linee seguite da Consiglio e Commissione ma piuttosto la volontý di rafforzare la cooperazione operativa attraverso un migliore coordinamento ed un quadro normativo pi˜ chiaro. Per quanto riguarda líasilo il Consiglio ha ribadito líobiettivo di completare la realizzazione del regime comune fissando alla fine del 2003 il termine per líadozione delle due direttive ancora da approvare. Vi Ë stato anche il confronto sulla comunicazione COM (2003) 315 ìVerso regimi di asilo pi˜ accessibili, equi e meglio gestitiî e il conseguente invito alla Commissione ad elaborare proposte innovative in materia di asilo e protezione internazionale.
Queste in sintesi le misure concordate (Si vedano anche i siti:
http://www.europa.eu.int/comm/justice_home/news/information_dossiers/thessalonique/index_en.htm
e http://www.euitaly2003.it/ITA/Notizie/giustiziaAffariInterni/)
visti
…
Presentazione
di proposte per la realizzazione in tempi brevi del Sistema di identificazione
dei visti (VIS) (si vedano le conclusioni
Consiglio GAI di giugno)
frontiere (si vedano le
conclusioni Consiglio GAI di giugno)
…
Eventuale
creazione di una struttura operativa della Comunitý per la cooperazione
operativa per la gestione delle frontiere esterne
…
Adozione
entro la fine del 2003 di uno strumento giuridico appropriato volto ad
istituire formalmente la rete di funzionari di collegamento sull'immigrazione
nei paesi terzi
…
Presentazione
di proposte per la rielaborazione del Manuale comune compresa líapposizione di
timbri sui documenti di viaggio dei cittadini di Paesi terzi.
rimpatrio dei clandestini
partenariato con i paesi terzi
… Individuazione dei parametri del meccanismo di valutazione per controllare le relazioni con i Paesi terzi che non collaborano con líUE nella lotta allíimmigrazione clandestina
risorse finanziarie comunitarie e meccanismo di ripartizione degli
oneri
… Dal 2006 risorse adeguate per realizzare gli obiettivi prefissati sulla base del principio di ripartizione degli oneri
…
Per il 2004-2006: 140 milioni di EURO
nellíambito della rubrica 3 delle prospettive finanziarie
integrazione dei cittadini di paesi terzi (si vedano anche le conclusioni adottate nel Consiglio Relazioni esterne
del 16/06/2003)
asilo
… Relazione sul ìmiglioramentoî delle procedure díasilo entro la fine del 2003
Il Consiglio
Giustizia e Affari interni del 5/6 giugno ha discusso e approvato una serie
di documenti in vista del Consiglio europeo di Salonicco.
Il Consiglio Ë stato in grado di raggiungere un
accordo politico sulla direttiva relativa allo status dei residenti di lungo periodo che, secondo
le scadenze di Siviglia, doveva essere approvata entro giugno 2003. Si ricorda
che nel corso del Consiglio dellí8 maggio 2003 si era raggiunto un accordo
sullíesclusione dallo status dei rifugiati e delle persone che godono di altra
protezione sussidiaria per i quali la Commissione presenterý entro un anno una
specifica proposta. La proposta sarý adottata formalmente in un successivo
Consiglio. Conferendo lo status di residente di lungo periodo agli stranieri legalmente residenti da 5
anni la direttiva comporterý la modifica della normativa italiana in materia di
rilascio della carta di soggiorno per líottenimento della quale la l. 189/2002
ha previsto la condizione della residenza regolare per 6 anni. Una volta
recepita la direttiva consentirý agli stranieri extracomunitari di trasferirsi
in un altro Stato membro mantenendo i diritti giý acquisiti nel primo Stato
di residenza.
Il Consiglio non ha invece ancora raggiunto líaccordo
sulla proposta di direttiva sulla definizione di rifugiato e contenuto dello status per la quale il Consiglio di Siviglia aveva
previsto il termine di giugno 2003. Il Consiglio dellí8 maggio 2003 aveva
raggiunto un accordo sui seguenti punti: fermo restando il rispetto della
Convenzione di Ginevra sui rifugiati i ministri hanno deciso di non concedere
lo status di rifugiato a quelle persone che hanno ìcausatoî le ragioni per
lasciare il Paese; inoltre Ë stato aggiunto alle ragioni legittime che
consentono di rifiutare lo status di rifugiato le ragioni di ordine pubblico.
Rimangono ancora aperte le questioni legate allíestensione dello status ai
familiari del richiedente asilo e la questione dellíaccesso al lavoro per i
richiedenti protezione sussidiaria con alcuni Stati che ritengono questa una
decisione da lasciare alla discrezionalitý degli Stati (il Consiglio europeo di Salonicco ha
richiesto che sia adottata entro il 2003).
Sulla ìdirettiva procedureî il Consiglio ha raggiunto
líaccordo su alcune disposizioni. In particolare il Consiglio ha deciso che un
richiedente asilo non puÚ essere detenuto solo perchÈ richiedente asilo e che,
in caso di detenzione, lo Stato dovrý garantire la possibilitý di un rapido
ricorso. Le autoritý competenti dovranno poter rigettare o interrompere un
procedimento qualora il richiedente non abbia fatto valere il proprio diritto o
abbia implicitamente ritirato la domanda. Infine il Consiglio ha preso atto
della dichiarazione di alcuni Stati relativa ad una lista comune di Paesi terzi
sicuri (il Consiglio europeo di Salonicco
ha richiesto che sia adottata entro il 2003).
Il Consiglio ha adottato le conclusioni su una
gestione pi˜ efficace delle frontiere esterne. Le conclusioni sono volte a
rendere operative le misure giý adottate nel Piano di gestione delle frontiere
esterne individuando nello SCIFA e SCIFA+ il gruppo di lavoro che deve essere
il ìmotoreî delle azioni in questo settore. Tra le azioni da condurre vi Ë
anche quella della formazione comune delle polizie di frontiera e la
realizzazione di progetti pilota.
Il Consiglio (e a seguire il Comitato misto) ha
adottato le conclusioni in tema di sviluppo del Sistema informazione Visti la
cui realizzazione Ë stata concordata nel Consiglio europeo di Siviglia del
giugno scorso. Nel Consiglio dellí8 maggio 2003 il Commissario Vitorino ha
presentato la proposta di costituzione di una banca dati dei visti al fine di
ostacolare le frodi e gli scambi tra cittadini di paesi terzi che entrano nel
territorio dell'Ue grazie ai visti turistici della durata di tre mesi (i
cosiddetti visti Schengen). La Commissione ha anche compiuto uni studio di
fattibilitý per la messa in opera del sistema Vis (Visa information system), articolato in una sede centrale e vari
centri nazionali, incaricati di archiviare e confrontare i visti rilasciati o
rifiutati dagli Stati membri, mettendo i dati cosÏ raccolti a disposizione dei
consolati dei Quindici. La banca dati dovrebbe poter includere anche dati
biometrici al fine di inserire tra i dati archiviati anche caratteristiche
fisiche quali le impronte digitali o la retina, assicurando cosÏ la possibilitý
di controllare se il documento Ë
davvero in possesso della persona titolare. La Commissione ha auspicato
che anche nei passaporti dei cittadini dell'Ue vengano presto incluse
rilevazioni biometriche che permettano di stabilire con certezza i titolari,
tanto pi˜ che dal 2004 questa tecnica dovrebbe essere lanciata su vasta scala
negli Usa.
Sono state adottate sempre dal Consiglio GAI del 5/6
giugno 2003 (anche dal Comitato misto) le conclusioni sullo sviluppo del
Sistema informazione Schengen, il SIS II che dovrý permettere di aggiornare
líattuale sistema e renderlo adeguato allíadesione dei nuovi Stati membri a
partire dal 2006.
Il Consiglio ha raggiunto líaccordo sul testo
di Convenzione sullíestradizione e sulla cooperazione giudiziaria penale
tra Stati Uniti e Unione europea che Ë stato firmato in occasione del Summit del 25
giugno 2003. Su tale accordo il Parlamento europeo ha approvato la relazione Jorge Salvador Hernandez Mollar.
La Commissione europea ha presentato il 3 giugno 2003 in vista del Consiglio europeo di Salonicco tre comunicazioni: la COM (2003) 323 adottata ìsullo sviluppo di una politica comune in materia di immigrazione illegale, di introduzione clandestina e tratta di esseri umani, di frontiere esterne e di rimpatrio delle persone soggiornanti illegalmenteî: la comunicazione fa il punto delle azioni svolte a partire dal Consiglio di Siviglia e formula una serie di raccomandazioni volte a rafforzare líimpegno finanziario per il sostegno delle iniziative in questo settore (in particolare per il burden sharing e per il sistema informazione visti), il miglioramento della cooperazione operativa, la lotta contro líimmigrazione clandestina il lavoro illegale e le misure di rimpatrio; la COM (2003) 336 ìimmigrazione, integrazione e occupazioneî presentata congiuntamente dai Commissari Diamantopoulou e Vitorino nella quale dopo aver ribadito la necessitý dei flussi migratori per líUnione europea si prospetta per la líUnione un ruolo di coordinamento delle politiche di integrazione attraverso la presentazione di un rapporto annuale sullo sviluppo della politica comunitaria in materia di immigrazione, il supporto a progetti di scambio di buone prassi e, ove necessario, con líadozione di atti normativi anche approfondendo il concetto di cittadinanza civica in modo da conferire ai cittadini di Paesi terzi diritti analoghi a quelli dei cittadini comunitari; la COM (2003) 315 ìVerso regimi di asilo pi˜ accessibili, equi e meglio gestitiî suscitata dal documento del Regno Unito sulla necessitý di approfondire nuovi approcci in materia di protezione internazionale. La Commissione analizza tale documento e propone nuove strategie sulla base dei suggerimenti dellíUNCHR. Tra questi si prevede la realizzazione di centri díaccoglienza chiusi e la realizzazione di accordi per il rimpatrio rapido delle persone per le quali non si considera necessaria una protezione internazionale.
La Commissione ha presentato lí11 giugno 2003 la proposta di
regolamento COM
(2003) 355 che istituisce un programma di aiuto finanziario e di assistenza
tecnica ai Paesi terzi nel settore dellíimmigrazione e dellíasilo. La
proposta Ë stata presentata congiuntamente dal Commissario Vitorino e dal
Commissario Chris Patten (relazione esterne) in attuazione della Comunicazione
sullíintegrazione dellíimmigrazione nelle relazioni esterne dellíUnione del
dicembre 2002. Il regolamento stabilisce un programma pluriennale per il
periodo 2004-2008 con uno stanziamento di 250 Milioni di Euro. Per il 2003 sono
stati stanziati 7 milioni di Euro in gran parte destinati al finanziamento del
piano di rimpatrio per líAfghanistan.
Si Ë tenuto ad Atene un incontro sullíimmigrazione tra la Troika Ue e la Russia. Da una nota italiana risulta che si Ë discusso di lotta allíimmigrazione clandestina, di riammissione nei Paesi di origine e di gestione delle frontiere. La cooperazione con la Russia, alla luce della sempre crescente necessitý di un forte raccordo sulla gestione integrata delle frontiere esterne comunitarie (presto allargate ad est), sarý un elemento prioritario del semestre di Presidenza italiana dell'Unione Europea nel settore GAI. Il Sottosegretario alla giustizia italiano, d'AlÏ, ha dichiarato che líItalia nel corso del semestre di presidenza si adopererý per iniziare le negoziazioni di un accordo UE-Russia su immigrazione clandestina e riammissione.
La plenaria del 19 giugno ha approvato la relazione
Anna TerrÛn I CusÌ sulla
comunicazione della Commissione relativa ad un metodo aperto di coordinamento
della politica comunitaria in materia di immigrazione e sulla comunicazione
ìIntegrare le questioni connesse all'emigrazione nelle relazioni dell'Unione
europea con i paesi terziî.
Il Parlamento ha approvato il 19 giugno la relazione
Marjo Matikainen-Kallstr–m sulla proposta di regolamento del Consiglio recante
misure volte ad agevolare le procedure per la domanda e il rilascio del visto
per i membri della famiglia olimpica partecipanti ai Giochi olimpici e/o
paraolimpici di Atene 2004 La Grecia sarý il primo Stato membro dellíUE ad
ospitare i Giochi olimpici dopo la creazione dellíarea Schengen. Si rendono
quindi necessarie misure per agevolare líaccesso al territorio dello Stato in
cui si svolgono i Giochi, in conformitý con le disposizioni della Carta
olimpica. La stessa situazione si verificherý in occasione dei Giochi olimpici
invernali a Torino, nel 2006. La proposta di regolamento prevede una deroga
temporanea da alcune disposizioni comunitarie concernenti i visti, nonchÈ
procedure e condizioni pi˜ semplici per il rilascio di visti ai membri della
ìfamiglia olimpicaî Il sistema non pregiudica comunque i principi di base o le
norme di sicurezza dellíarea Schengen.
Il Parlamento europeo ha approvato nella seduta del
2-5 giugno con 287 voti a favore, 225 contrari e 9 astensioni la relazione
di Carmen Cerdeira Morterero sulla proposta modificata di direttiva
relativa al diritto al ricongiungimento familiare dei cittadini di Paesi terzi.
Nella stessa seduta il Parlamento ha approvato la relazione
di Arie Oostlander sulla proposta di Regolamento del Consiglio volta a
facilitare gli spostamenti tra la Federazione russa e Kaliningrad. Nella relazione
si invitano gli Stati membri e la Commissione europea ad aprire un consolato a
Kaliningrad. http://www2.europarl.eu.int/omk/sipade2?L=IT&OBJID=10932&LEVEL=3&MODE=SIP&NAV=X&LSTDOC=N
La plenaria ha respinto il progetto di relazione
Timothy Kirkhope sull'iniziativa della Repubblica federale di Germania per
l'adozione di una direttiva del Consiglio relativa all'assistenza durante il
transito nel quadro dell'attuazione di provvedimenti di espulsione per via
aerea. La relazione Ë stata rinviata alla commissione parlamentare competente.
La proposta modificata Ë stata respinta con 189 voti favorevoli, 266 contrari e
7 astensioni.
La plenaria del Parlamento europeo ha approvato la
proposta di relazione
di Martine Roure sulle condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di
Paesi terzi per motivi di studio, formazione professionale e volontariato (si
veda il precedente bollettino).
La plenaria
del Parlamento europeo ha approvato la relazione del deputato Marcelino Oreja Arbur™a rifiutando la proposta di decisione del
Consiglio che definisce i criteri e le modalitý pratiche per la compensazione
degli squilibri finanziari risultanti dall'applicazione della direttiva
2001/40/CE del Consiglio relativa al riconoscimento reciproco delle decisioni
di allontanamento dei cittadini di Paesi terzi (si veda il precedente
bollettino).
Al Consiglio
europeo di Salonicco il Presidente della Convenzione Valery Giscard díEstaing
ha presentato la proposta
di costituzione. Sebbene i lavori della Convenzione debbano ritenersi
conclusi si procederý fino al 15 luglio per terminare líelaborazione della
parte III. Il Consiglio ha considerato il testo del progetto una buona base per
líavvio della conferenza
intergovernativa che dovrý essere convocata nellíottobre 2003 secondo la
procedura di revisione del Trattato prevista dallíart. 48 T Ce.
Inizia il 1 luglio
2003 il semestre di Presidenza italiana del Consiglio dellíUnione europea.
MartedÏ 1 luglio alle 16.30 il Ministro degli Affari esteri, Franco Frattini terrý
alla Farnesina la conferenza stampa di presentazione del programma
del semestre con le prioritý della Presidenza italiana. MercoledÏ 2 luglio
il programma sarý presentato dal Presidente del Consiglio al
Parlamento europeo. I lavori della Presidenza possono essere seguiti dal
portale attivo dal 2 luglio 2003 www.eu2003.it
che da una prima valutazione pare ben ideato e ricco di informazioni. Rispetto
ai portali delle precedenti Presidenze si segnalano le brevi introduzioni agli
organi e alle procedure del Consiglio utili per seguire pi˜ facilmente i
lavori. In particolare i lavori in materia di immigrazione e asilo sono
consultabili alla pagina
http://www.ueitalia2003.it/ITA/Temi/giustiziaAffariInterni/
dove in evidenza si trovano i Ministri che presiederanno le riunioni del Consiglio
a seconda delle materie trattate, vale a dire Castelli per la cooperazione
giudiziaria e Pisanu per gli affari interni compresa líimmigrazione e líasilo.