NATA L’ASSOCIAZIONE «UN LEGALE PER TUTTI»

Salvaguardati i diritti degli indifesi

 

I più poveri (intesi non solo coloro che sono privi di mezzi economici), in quanto persone, hanno gli stessi diritti degli altri e come tali devono essere salvaguardati e difesi. A questo hanno pensato coloro che a Trapani, nei giorni passati hanno costituito l’Associazione denominata “Un legale per tutti”, per “fornire un apporto qualificato, gratuito e organizzato per la tutela giuridica dei diritti fondamentali di quei cittadini che ne sono stati oggettivamente privati, siano essi stranieri o autoctoni, carcerati e non, purché siano in uno stato di bisogno”.

Tra gli scopi che l’Associazione si prefigge vi è quello di “riportare la persona ad essere se stessa per cercare le sue motivazioni, ricostruire le sue relazioni, darle modo di confrontarsi, di recuperare il proprio passato. Superare il luogo comune che il «diverso» è pericoloso; il diverso, infatti, siamo noi, è dentro di noi, nella nostra cultura. Tornare al punto di rottura per riconoscerlo e da lì ripartire, mettendo in comune con gli altri e facendolo diventare esperienza preziosa per tutti, gli altri e se stessi”.

Compito dell’Associazione, inoltre, è quello di “costituire una rete di collegamento con i sindacati unitari, con le realtà no profit, coi centri che promuovono i diritti dei cittadini presenti sul territorio, con le Associazioni di volontariato, coi Patronati, con l’Università degli Studi, con particolare riferimento alla Facoltà di Giurisprudenza” ma anche “organizzare un pool d’avvocati civilisti, penalisti, amministrativi, che dovranno assistere le persone, anche attraverso l’utilizzo del gratuito patrocinio”, i soci fondatori, infatti, dell’Associazione non sono legali ma comuni cittadini; solo in un secondo momento l’Associazione, d’accordo coi giovani avvocati e con l’Ordine, firmerà un protocollo d’intesa.

“Con quest’iniziativa - afferma il presidente Salvatore Agueci – si vuol dare un contributo per costruire una cultura della legalità e fornire un apporto qualificato, gratuito e organizzato, promovendo iniziative progettuali e di ricerca in ordine alla prevenzione e rispetto dei diritti e doveri di tutti i cittadini per un miglioramento dei rapporti interculturali”.

 

TP 11/07/2003

Salvatore Agueci