QUESTIONARIO SULLE CONDIZIONI

DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI IN ITALIA

 

Save the Children Italia

 

 

La preghiamo di restituire il questionario compilato, possibilmente entro il 31 luglio, inviandolo

-       via e-mail all’indirizzo elena@savethechildren.it

-       o via fax al numero 06/47883231

-       o via posta all’indirizzo Save the Children Italia - via Gaeta 19 - 00185 Roma

 

Se non ha tempo di rispondere a tutte le domande, la preghiamo comunque di rispondere a quante riesce e di reinviarci il questionario anche solo parzialmente compilato.

 

Grazie!

 

 

 

Dati di chi risponde al questionario:

 

Nome e cognome: _________________________________________________________________

 

Professione: _____________________________________________________________________

 

Per quali ragioni è entrato in contatto con i minori stranieri non accompagnati? (es. in quanto  educatore in una comunità / operatore dei servizi sociali / volontario di un’associazione ecc.)

 

 

 

 

 

Città: ___________________________________________________________________________

 

E-mail o tel.: _____________________________________________________________________

 

 

 

 

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1) Diritto all’accoglienza e alla protezione dallo sfruttamento

 

1.1) I minori che raccontano o che comunque risultano essere stati sfruttati da adulti (costretti con la forza a chiedere l’elemosina, a rubare, a spacciare, o a prostituirsi) sono una minoranza o una maggioranza dei minori non accompagnati a sua conoscenza?

 

 

 

 

 

 

1.2) Vengono adottati interventi specifici per sottrarre i minori sfruttati ai loro sfruttatori, come ad esempio l’inserimento in comunità protette, lo spostamento del minore in un’altra città ecc.?

 

 

 

 

 

 

1.3)         Ci sono interventi specifici che secondo lei dovrebbero essere adottati per i minori sfruttati?

 

 

 

 

 

 

1.4)         Accade spesso che i minori inseriti in comunità scappino?

 

 

 

Se sì, in genere accade con i minori di quali nazionalità?

 

 

 

Secondo lei presumibilmente perché scappano (perché non accettano la vita della comunità, perché sono sfuttati da adulti...)?

 

 

 

 

 

I minori che scappano dopo pochissimo tempo dalle comunità, vengono comunque segnalati al Comitato per i minori stranieri?

 

 

 

 

 

1.5) Si verificano casi in cui i minori non accompagnati che si presentano/vengono portati ai servizi sociali non vengano accolti subito per carenza di posti e quindi siano costretti a dormire in luoghi non protetti (fabbriche abbandonate, macchine ecc.)?

 

 

 

 

 

 

1.6) Si verificano casi in cui i minori non accompagnati accolti vengono inseriti non in strutture per minori ma in centri d’accoglienza per immigrati adulti?

In quali casi si verifica questo?

 

 

 

 

 

 

1.7) I minori non accompagnati accolti in strutture per minori vengono inseriti sempre in comunità educative (con educatori professionali che turnano sulle 24 ore ecc.) o anche in strutture più “leggere” (convivenze guidate con la presenza di volontari ecc.)?

 

 

 

 

 

 

1.8) Nel caso di minori che vivono con un adulto che dichiara di esserne un parente, vengono effettuate verifiche sull’identità dell’adulto e sul legame di parentela?

Vengono effettuate verifiche sull’idoneità del parente a provvedere al minore?

In quali modi?

 

 

 

 

 

 

1.9) I minori che vivono con parenti entro il quarto grado (non formalmente affidati) sono considerati come “minori non accompagnati” e quindi segnalati al Comitato per i minori stranieri?

 

 

 

 

 

 

2) Diritto alla salute

 

2.1) Le condizioni di salute dei minori non accompagnati, al momento del contatto con i servizi, sono in genere buone o cattive?

 

 

 

 

 

 

2.2) Si rilevano problemi nel garantire l’assistenza sanitaria (iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale ecc.)?

 

 

 

 

 

 

2.3) Si riscontrano casi di minori con gravi problemi psicologici derivanti da violenze o altri traumi?

 

 

 

 

 

 

2.4) In questi casi, è garantita la necessaria assistenza psicologica?

 

 

 

 

 

 

 

 

3) Diritto all’istruzione

 

Considerando i minori che non scappano dalla comunità ma accettano di “fermarsi”:

 

3.1) I minori non accompagnati (considerando anche i minori di età superiore ai 15 anni) vengono iscritti a scuola?

Si rilevano problemi nell’iscrizione?

 

 

 

 

 

 

3.2) Vengono iscritti a corsi di formazione professionale?

Si rilevano problemi nell’iscrizione?

 

 

 

 

 

 

3.3) Vengono inseriti in stage, borse lavoro o attività analoghe?

 

 

 

 

 

 

3.4) I minori che accettano di seguire il percorso proposto e che frequentano effettivamente la scuola, o il corso di formazione, o lo stage sono una minoranza o una maggioranza?

 

 

 

 

 

 

3.5) Nella sua città è rilevante la presenza di minori stranieri non accompagnati che vivono al di fuori di qualsiasi percorso di integrazione, senza andare a scuola, e dedicandosi invece all’accattonaggio, ai piccoli furti ecc.?

 

 

 

 

 

 

 

 

4) Identificazione e documenti

 

4.1) I minori arrivano sempre senza documenti o in alcuni casi hanno il passaporto o altri documenti di identità?

 

 

 

 

 

 

4.2) Il Consolato del paese d’origine interviene nelle procedure di identificazione?

 

 

 

 

4.3) I minori vengono fotograti e vengono loro rilevate le impronte digitali dalla Polizia? In quali casi?

 

 

 

 

 

 

4.4) I minori vengono sempre sottoposti a esami per la stima dell’età?

In quali casi vengono sottoposti?

A che tipo di esami vengono sottoposti (radiografia del polso, ecc.)?

 

 

 

 

 

 

4.5) Il permesso di soggiorno viene rilasciato anche prima che venga nominato il tutore o solo successivamente?

 

 

 

 

 

 

4.6) La Questura richiede il passaporto per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno?

 

 

 

I minori che ne sono sprovvisti riescono a ottenere dal Consolato il passaporto?

 

 

 

 

4.7) Che tipo di permesso di soggiorno viene rilasciato al minore nel caso in cui sia stata aperta la tutela?

 

 

 

Che tipo di permesso di soggiorno viene rilasciato al minore nel caso in cui sia stato disposto un affidamento ai sensi della legge 184/83?

 

 

 

 

 

5) Tutela e affidamento

 

5.1) Per tutti i minori non accompagnati viene sempre nominato un tutore?

Se no, in quali casi viene nominato e in quali casi no?

 

 

 

 

 

 

 

5.2) Chi viene nominato come tutore? Il Sindaco, l’Assessore ai Servizi Sociali, un assistente sociale del Comune, volontari italiani o stranieri...?

 

 

 

 

 

 

Se il minore vive con un parente, in genere viene nominato il parente?

 

 

 

 

 

5.3) In genere dopo quanto tempo dalla segnalazione al Giudice Tutelare viene nominato il tutore?

 

 

 

 

5.4) Nel caso in cui siano nominati come tutori dei volontari (quindi non il Sindaco o un assistente sociale), il tutore ha un rapporto solo di tipo formale (rappresentanza legale) con il minore o ha anche un rapporto di tipo personale (lo segue nella vita quotidiana ecc.)?

 

 

 

 

 

 

5.5) I volontari che si offrono come tutori di minori non accompagnati fanno parte di associazioni che hanno questo tra le loro attività o sono singoli?

Che tipo di bakground e di competenze hanno?

 

 

 

 

 

 

5.6) In quali casi per i minori non accompagnati viene disposto un affidamento ai sensi della legge 184/83?

 

 

 

 

 

 

5.7) A chi sono affidati? A comunità o istituti, a famiglie o singoli italiani o stranieri, a parenti?

 

 

 

 

 

 

Ci sono casi di minori affidati a famiglie straniere della stessa provenienza?

 

 

 

Se il minore vive con un parente, in genere viene affidato al parente?

 

 

 

 

5.8) L’affidamento viene disposto dal Tribunale per i minorenni o dai servizi sociali e Giudice Tutelare?

 

 

 

 

 

 

 

 

6) Contatti con la famiglia / cultura d’origine

 

6.1) Sono attuati interventi per consentire al minore di riprendere e/o mantenere i contatti con la famiglia d’origine?

Quali?

 

 

 

 

 

 

6.2) Sono attuati interventi per consentire al minore di mantenere un contatto con la cultura d’origine (attenzione alle abitudini alimentari, alle pratiche religiose, presenza di mediatori culturali ecc.)?

Quali?

 

 

 

 

 

 

 

7) Diritto alla partecipazione

 

7.1) Al minore vengono chieste le seguenti informazioni:

-       perché hai lasciato il tuo paese d’origine e sei emigrato in Italia?

-       quali sono le condizioni della tua famiglia nel paese d’origine e quali erano le tue condizioni prima di partire?

-       preferisci restare in Italia o tornare a casa? perché?

-       quali sono i tuoi progetti per il futuro?

 

 

 

 

 

 

 

 

7.2) Da chi vengono raccolte queste informazioni (operatore dei servizi sociali, operatore della struttura di accoglienza ecc.)?

Sono raccolte da o con l’aiuto di un mediatore culturale della stessa provenienza del minore?

 

 

 

 

 

 

7.3) Al minore è offerta la possibilità di mandare al Comitato minori stranieri una memoria per spiegare le motivazioni per cui è partito, i suoi desideri per il futuro ecc.?

 

 

 

 

7.4) Al minore viene spiegato che può tornare a casa con un progetto di rimpatrio assistito che comporta un sostegno al reinserimento e che questo progetto di reinserimento può essere progettato con la sua partecipazione?

 

 

 

 

 

 

7.5) I minori in genere come reagiscono all’ipotesi del rimpatrio assistito?

 

 

 

 

 

 

7.6) Il percorso di integrazione (scuola, formazione, lavoro, attività ricreative ecc.) viene concordato con il minore?

 

 

 

 

 

 

 

 

8) Il passaggio alla maggiore età

 

8.1) Quali sono i problemi più rilevanti al compimento della maggiore età?

 

 

 

 

 

 

8.2) I seguenti aspetti rappresentano dei problemi rilevanti, al compimento della maggiore età:

-       l’ottenimento del permesso di soggiorno? ________________________________________

 

-       trovare un lavoro? ___________________________________________________________

 

-       trovare un alloggio? _________________________________________________________

 

 

8.3) Attualmente quali requisiti richiede la Questura per il rilascio del permesso di soggiorno per studio o lavoro al compimento dei 18 anni?

 

 

 

 

 

 

8.4) Se il minore ha un permesso di soggiorno per minore età ed è affidato ai sensi della legge 184/83, ma non ha ricevuto il “non luogo a provvedere al rimpatrio” dal Comitato per i minori stranieri ed è entrato in Italia dopo il compimento dei 15 anni, la Questura gli rilascia un permesso di soggiorno per studio o lavoro al compimento dei 18 anni?

 

 

 

 

 

 

 

 

9) Applicazione della legge Bossi-Fini

 

9.1) Ha notato dei cambiamenti nel fenomeno dei minori non accompagnati (caratteristiche dei minori che arrivano, comportamento dei ragazzi ecc.) in seguito all’entrata in vigore della legge Bossi-Fini?

Quali?

 

 

 

 

 

 

9.2) Tra i minori che lei conosce, quelli che sono entrati in Italia prima del compimento dei 15 anni e che hanno iniziato a seguire un progetto di integrazione prima del compimento dei 16 anni sono una maggioranza o una minoranza?

 

 

 

 

 

 

9.3) Sa se sono stati impostati dei progetti “di integrazione sociale e civile” ai sensi dell’art. 25 della legge Bossi-Fini?

Chi è l’ente titolare del progetto? Si tratta di enti pubblici o privati?

Che cosa prevedono questi progetti di integrazione?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

10) Osservazioni:

 

La preghiamo di aggiungere ogni ulteriore osservazione che ritenga utile per la comprensione della condizione dei minori non accompagnati in Italia e/o proposte per migliorare la condizione di questi minori: