Rassegna Stampa

Martedì 15 luglio 2003

 

1. Gianluca Borghi, assessore alle politiche sociali e all'immigrazione della regione Emilia-Romagna ci parla della nuova legge regionale sull'immigrazione. (Stranierinitalia)

2. La proposta di Tremaglia sull'immigrazione: "Facciamo investimenti trentannali in Africa"  (Stranierinitalia)

3. IMMIGRAZIONE: Montecchi,divieto ingresso a musicisti Tangeri lettera al premier, anche Springsteen e' extracomunitario. (Ansa)

4. IMMIGRAZIONE: a Trento corso per tutori di minori stranieri prima iniziativa in Italia, con appoggio Procura minori. (Ansa)

5. IMMIGRAZIONE: Cgil, grande manifestazione in autunno  (Ansa)

6. IMMIGRATI: Ds, dopo 5 anni diritto di voto per amministrative. (agi)

7. CLANDESTINI: Cassazione, Schengen ne disegna confini europei. (agi)

8. IMMIGRAZIONE - Rapporto 2002 dell'Associazione Rieti Immigrant: 1.283 inteventi, 118 nuovi casi, numerose donne accolte e informate. (Redattoresociale)

9. Sessanta emigrati trentini potranno imparare l’italiano su Internet: un concorso aperto a tutti i Trentini residenti all’estero e ai loro discendenti. (Inform)

10. CLANDESTINI: Pisanu, combattiamo solo i loro sfruttatori. (agi)

11. MERCATO LAVORO: Veneto, le imprese chiedono piu' extracomunitari. (agi)

12. LAVORATORI EXTRACOMUNITARI: esplosione di richieste in Alto Adige. (agi)

13. CONSULTA ELETTIVA PER STRANIERI: un progetto al comune di Imola. (agi)

14. PUGLIA: progetti per favorire inserimento extracomunitari. (agi)

15. SANITA': guardia medica per extracomunitari a Salerno. (agi)

16. STRANIERI ELETTORI: i residenti potranno votare per i quartieri. (agi)

17. CAMERINO: corso di formazione per lavoratori tunisini. (agi)

 

1. Gianluca Borghi, assessore alle politiche sociali e all'immigrazione della regione Emilia-Romagna ci parla della nuova legge regionale sull'immigrazione. (Stranierinitalia), BOLOGNA, 14 luglio 2003. -"È una legge che prevede strumenti concreti per agire altrettanto concretamente per l'integrazione e l'accoglienza, estendendo al massimo tutte le competenze che sono assegnate alle regioni in materia di politiche sociali, abitative, del lavoro, della sanità, della scuola, della formazione professionale". Gianluca Borghi, assessore alle politiche sociali e all'immigrazione della regione Emilia-Romagna, va fiero della legge sull'immigrazione appena varata dalla giunta di cui fa parte <http://www.stranierinitalia.it/news/romagna5lug2003.htm>. "Questa legge - dice - è anche frutto di esperienze che ormai da vent'anni fanno dell'Emilia Romagna un terreno fertile per l' integrazione. Già oggi abbiamo nella nostra Regione 150 mila cittadini stranieri residenti, che diventeranno 200mila al termine della regolarizzazione, il 5% della popolazione". Un'immigrazione sempre più stabile, con tantissimi bambini… In città come Reggio Emilia, Modena, Ravenna e Bologna, la presenza di bambini nelle scuole dell'obbligo raggiunge ormai percentuali a doppia cifra. Una dinamica che anche in seguito a numerosi ricongiungimenti familiari, pur tra le difficoltà previste dalla Bossi-Fini non muterà nel prossimo futuro, anzi, raggiungerà dimensioni ancora più rilevanti per le quali noi dobbiamo e vogliamo essere preparati. Come? Attraverso gli strumenti previsti dalla nuova legge. A partire dalla programmazione triennale, fortemente integrata con la programmazione che le singole leggi di settore, penso ad esempio alle politiche sociali, formative e della casa, hanno già previsto in Emilia Romagna. La nostra legge non prevede servizi paralleli, ma vuole facilitare la fruizione di servizi già esistenti in una prospettiva universalistica, quindi anche per i cittadini stranieri. Con un impegno particolare contro le discriminazioni… Prevediamo consulenze legali contro le discriminazioni razziali, in modo tale da far giungere dalla nostra regione esperienze coerenti con le indicazioni comunitarie e purtroppo ancora disattese o non sufficientemente colte dal legislatore nazionale. Vogliamo inoltre allargare la platea dei destinatari anche ai richiedenti asilo e ai rifugiati e questo ci pare un dato importante, se è vero che l'Italia non ha una legislazione sui richiedenti asilo. Che interventi prevedete per risolvere il problema degli alloggi? Pensiamo alla creazione di agenzie comunali e provinciali per la casa, che sappiano coniugare meglio di quanto è accaduto finora la fortissima richiesta di alloggi con l'offerta ancora assolutamente troppo bassa rivolta ai cittadini immigrati. Troppo spesso gli stranieri devono sottostare a condizioni inaccettabili, anche se sono completamente integrati in percorsi lavorativi nelle imprese in ogni distretto industriale o turistico della nostra regione. Che peso hanno i lavoratori immigrati nel vostro sistema produttivo? Nella nostra regione il motore dell'immigrazione è il lavoro, questa è una regione che a parte l'area territoriale di Ferrara è a piena occupazione: noi non potremo prescindere dalla forza lavoro dei cittadini immigrati e quindi dobbiamo conseguentemente assumere il dato dell'integrazione dal punto di vista dell'offerta abitativa come strutturale. E noi su questo chiamiamo ad una responsabilità nuova i datori di lavoro, che più e meglio devono impegnarsi in tal senso. Accanto ad "integrazione", l'altra parola d'ordine della nuova legge sembra essere "partecipazione"… Certo, abbiamo previsto alcune iniziative più significative dal punto di vista politico. Tra queste, la revisione complessiva della Consulta regionale, che sarò meno pletorica del passato, in grado di rappresentare meglio le istanze dei cittadini stranieri. La consulta riunirà non solo i rappresentanti dei cittadini stranieri, ma anche delle parti sociali, e dell'impresa. I rappresentanti degli stranieri saranno eletti? No, però saranno scelti tenendo in considerazione il contesto provinciale, la differenza di genere e naturalmente la provenienza etnica. L'Emilia Romagna ha già delle consulte comunali o provinciali per gli stranieri… Abbiamo previsto esplicitamente di sostenere anche economicamente quelle esperienze di partecipazione attiva e diretta alla vita sociale e istituzionale dei comuni e delle province che già vedono alcuni punti di eccellenza. Ricordo che la provincia di Rimini solo tre mesi fa è andata all'elezione di un vero e proprio consiglio provinciale degli immigrati che ha visto la partecipazione di oltre il 25% degli stranieri residenti. Una percentuale che giudico straordinaria. Esperienze importanti, che però ancora non danno una vera e propria rappresentanza politica agli stranieri… È vero, ma dal punto di vista normativo possiamo agire solo in questo modo. In un documento politico che allegheremo nel momento della promozione in consiglio regionale di questa legge auspicheremo però l'estensione del diritto di voto anche ai cittadini stranieri. Rimane un nostro obiettivo. Che ruolo gioca la Regione nella definizione delle quote del decreto flussi? Noi ogni anno mandiamo puntualmente al governo la nostra richiesta degli stagionali e degli altri lavoratori. Il governo però fa come vuole, spesso senza confronti istituzionali. Decide sulla base delle posizioni irresponsabili che il ministro Maroni in tema di immigrazione continua ad assumere, a dispetto di ogni richiesta, sostenuta dai fatti, proveniente da territori come l'Emilia Romagna. So che anche in Veneto c'è stato un conflitto fortissimo tra l'istituzione regionale ed il governo perché non si è tenuto nella considerazione dovuta le indicazioni assunte. Noi le indicazioni le assumiamo in una vera concertazione sociale con le parti, attività che il governo troppo spesso non è in grado o non vuole svolgere. La nuova legge prevede anche la formazione dei lavoratori direttamente nei Paesi d'origine. Con quali vantaggi?La formazione nei paesi d'origine agisce in due direzioni. Da un lato serve a preparare al meglio le figure professionale di cui il nostro mercato del lavoro necessita. Dall'altro, ad agire concretamente in una nuova dimensione delle politiche di cooperazione, tese a costruire uno sviluppo duraturo e sostenibile, rafforzare il riconoscimento dei diritti e quindi creare le condizioni per rendere le migrazioni un fenomeno non più così inevitabile. Mi rendo conto che rispetto alle dimensioni può sembrare sproporzionato che una regione parli di questo, ma qualcosa ci pare necessario farla.

2. La proposta di Tremaglia sull'immigrazione: "Facciamo investimenti trentannali in Africa"  (Stranierinitalia), 14 luglio 2003. "Proponiamo una conferenza internazionale sull'impegno europeo per l'immigrazione da tenersi a Malta".Questo è il messaggio lanciato dal ministro per gli Italiani nel mondo, Mirko Tremaglia, in occasione del semestre di presidenza italiana dell'Ue. "La conferenza - ha spiegato Tremaglia - dovra' riunire intorno allo stesso tavolo i rappresentanti dei paesi della sponda sud del Mediterraneo, gli Stati dell'Unione e i ministri competenti al fine di fermare il dramma, e talvolta la tragedia, dell'immigrazione verso l'Italia e i paesi dell'Europa". La piattaforma della Conferenza ricalchera' i punti cardine della proposta avanzata dallo stesso Tremaglia e confluita, con l'approvazione di 127 Paesi, nella dichiarazione dell'Unione interparlamentare riunita a Bucarest nel 1995: realizzare, cioe', investimenti europei di durata trentennale nell'Africa settentrionale al fine di dare lavoro a 20 milioni di africani nei paesi d'appartenenza. Una proposta inserita anche nella relazione illustrativa della legge Fini-Bossi sull'immigrazione e accolta dal Parlamento italiano". Secondo il ministro gli obiettivi da raggiungere di questo progetto sono: "prevedere per l'Africa un ruolo di vasta produzione economica; garantire il lavoro per fermare il massiccio esodo verso l'Europa; eliminare ogni impostazione assistenzialistica ed esaltare una politica di investimenti; combattere seriamente la fame nel mondo senza fermarsi al semplicistico abbattimento dei debiti dei paesi in via di sviluppo; impegnare governo italiano ed Ue a intraprendere tutte le iniziative concrete e necessarie per dare dignita' al lavoro, attuando in tal modo una grande operazione di civilta'". Tremaglia ha gia' illustrato il progetto, ottenendo positiva adesione, al commissario europeo alla Giustizia e affari interni, Antonio Vitorino, durante l'incontro dei giorni scorsi a Villa Madama tra ministri italiani e commissari Ue, al fine di prevedere lo svolgimento della conferenza nel corso del semestre italiano.

3. IMMIGRAZIONE: Montecchi,divieto ingresso a musicisti Tangeri lettera al premier, anche Springsteen e' extracomunitario. (Ansa), ROMA, 14 luglio 2003. Il Consolato italiano di Casablanca ha negato il visto d'ingresso in Italia ai componenti dell'Orchestra Arabo-Andalusa di Tangeri. Un no che Elena Montecchi, vicepresidente del gruppo Ds alla Camera, definisce 'immotivato''. Per questo la parlamentare ha scritto una lettera aperta al presidente del Consiglio."Non è il primo caso di violazione dei diritti - riferisce in una nota l'esponente della Quercia spiegando i motivi dell'iniziativa - nell'arco di questi due anni. Infatti è stato impedito l'ingresso in Italia di un gruppo musicale di zingari rumeni, di un gruppo musicale senegalese e ad artisti ebrei sefarditi di origine ungherese. Tutto ciò è accaduto nonostante tutti questi musicisti avessero documenti regolari. Siamo l'unico paese in Europa dove accade questo nel silenzio più totale"."Sino ad ora le organizzazioni che hanno invitato i gruppi musicali - osserva - non hanno agito per via legale nei confronti dello Stato italiano, ma dopo questo ennesimo episodio procederanno denunciando lo Stato italiano".L'Orchestra di Tangeri, scrive Montecchi nella lettera a Berlusconi, è composta "artisti extracomunitari, come quasi tutti coloro che suonano musica 'etnica' o musica rock, jazz, blues. Anche Bruce Springsteen e Keith Jarrett sono extracomunitari. Ma immagino che per loro non ci sia alcun problema o intoppo burocratico per suonare in Italia. Invece i problemi emergono quando si tratta di marocchini, senegalesi, nigeriani o rumeni. In questi casi, e nonostante i regolari contratti di ingaggio forniti ai Consolati o alle frontiere unitamente all'elenco delle date dei concerti, delle prenotazioni alberghiere, delle dichiarazioni ENPALS, accade l'imprevedibile. Perché l'Italia è un Paese speciale". "Il leader dell'Orchestra Arabo-Andalusa - dice ancora la parlamentare - si chiama Jamal Ouassini e dal 1997 lavora con gruppi italiani e francesi. Jamal e i suoi musicisti rappresentano uno dei più importanti movimenti artistici del Maghreb. Tant'é che il Ministero dei Beni Culturali ha deciso di patrocinare l'intera tournée del gruppo. Ma evidentemente tutto ciò non ha importanza per i funzionari italiani che operano nel nostro consolato. Infatti l'11 luglio hanno deciso di non concedere i visti. Una decisione immotivata e aggravata dal fatto che tutti i passaporti degli orchestrali sono stati trattenuti. Un abuso inaudito perpetrato nei confronti di cittadini stranieri".

4. IMMIGRAZIONE: a Trento corso per tutori di minori stranieri prima iniziativa in Italia, con appoggio Procura minori. (Ansa), TRENTO, 14 luglio 2003. Per far fronte alla difficile situazione dei minori stranieri non accompagnati, che necessita di un sostegno giuridico oltre che assistenziale, la cooperativa di solidarietà sociale "Villa S.Ignazio" di Trento promuoverà corsi di formazione per cittadini volontari adulti che desiderano diventare "tutori di minori stranieri". L' iniziativa, prima in Italia, è rivolta ad adulti sia italiani che stranieri, e si propone di formare volontari in grado di tutelare e garantire i diritti dei minori stranieri in custodia fino alla decisione relativa alla possibilità di rimanere sul territorio italiano o di essere rimpatriati. Il progetto è appoggiato dalle associazioni Atas (Associazione Trentina Accoglienza Stranieri) e Club Noi, e dalle cooperative sociali "Progetto 92" e "Villaggio del fanciullo Sos", in collaborazione con il Procuratore della Repubblica per i minorenni di Trento, Gian Cristoforo Turri, e del Giudice Tutelare del Tribunale per i Minorenni di Trento, Michele Maria Benini. Il corso, presentato oggi in una conferenza stampa dal coordinatore di Villa S. Ignazio, Dario Fortin, avrà inizio verso ottobre e durerà circa tre mesi; gli insegnamenti verteranno sull'area psicopedagogica, sociale e giuridica e saranno completati da momenti di confronto e scambio tra i membri del gruppo. Al termine del corso sono previsti incontri periodici di confronto, sostegno e verifica tra i tutori.Il progetto è stato salutato con favore anche dall' Imam della comunità islamica trentina, Aboulkheir Breigheche, che lo ha definito un "piccolo laboratorio di interculturalità" tra bambini e tutori sia italiani che stranieri. Nelle speranze dei soggetti coinvolti, questa iniziativa potrebbe organizzarsi in seguito in una vera e propria associazione, magari con il trasferimento di questo modello anche ad anziani e handicappati che necessitano di una tutela.

5. IMMIGRAZIONE: Cgil, grande manifestazione in autunno  (Ansa), CECINA, 14 luglio 2003. Il prossimo autunno si terrà una grande manifestazione nazionale contro la Bossi-Fini. Lo ha annunciato Piero Soldini, responsabile dell'Ufficio politiche per l'immigrazione della Cgil, intervenuto stamani al Meeting antirazzista dell'Arci in corso di svolgimento a Cecina. La decisione, informa una nota, "é scaturita da un primo confronto che c'é stato tra la Cgil, le forze politiche dell' Ulivo e l'Italia dei valori di Di Pietro; una prossima riunione operativa è stata annunciata per i primi di settembre"."Non sarà - ha aggiunto Soldini - la sola buona volontà del ministro Pisanu a risolvere il problema dei disperati che sempre più spesso tenteranno di approdare alle nostre coste ammesso e non concesso che si riesca ad impedire che vengano presi a cannonate come vorrebbe Umberto Bossi".

6. IMMIGRATI: Ds, dopo 5 anni diritto di voto per amministrative. (agi), ROMA, 14 luglio 2003. Campagna dei Ds per il diritto di voto per gli immigrati da almeno cinque anni residenti in Italia per le elezioni amministrative. Mercoledi' 16 luglio alle 12, presso la Sala Stampa della Direzione nazionale dei Ds, in via Palermo 12, si terra' la conferenza stampa di presentazione della campagna dei Ds sul diritto di voto agli stranieri, residenti da cinque anni, alle elezioni amministrative. Sara' illustrata - informa una nota della Quercia - la petizione popolare per il sostegno alla partecipazione politica degli immigrati, della cittadinanza europea di residenza e la riforma della legge sulla cittadinanza. Parteciperanno Vannino Chiti, coordinatore della Segreteria nazionale Ds; Livia Turco, responsabile Welfare dei Ds; Nicola Zingaretti, Segretario della Federazione romana e Giulio Calvisi, responsabile Immigrazione dei Ds. Alla conferenza stampa sara' presentata, inoltre, la seconda Festa nazionale dei Migranti che si svolgerà, dal 16 al 20 luglio, nell'ambito della Festa de l'Unita' di Roma.

 

7.CLANDESTINI: Cassazione, Schengen ne disegna confini europei. (agi), roma,14 luglio 2003. Lo straniero che ha un permesso di soggiorno rilasciato in uno dei paesi dell'Unione europea, puo' normalmente soggiornare in Italia senza che debba essere considerato clandestino per il nostro Paese.La prima sezione civile della Cassazione, cosi' come prevede il Trattato di Schengen, ha cosi' dato ragione ad un cittadino serbo raggiunto da un provvedimento di espulsione da parte del prefetto di Milano perche' si sarebbe introdotto in Italia sottraendosi ai controlli di frontiera. L'immigrato aveva pero' un permesso di soggiorno rilasciato dalle autorita' tedesche, pur non tenendolo in tasca al momento del controllo ed ha presentato ricorso in Cassazione. Per i Supremi giudici, che hanno annullato la decisione rinviandola al Tribunale di Milano, va considerato regolare l'ingresso e la permanenza in Italia per lo straniero che si muniti "di titolo di soggiorno in corso di validita' rilasciato da un paese dell'Ue", cosi' come prevede la legge. Il decreto scritto dal giudice di Milano, che ha confermato la decisione del prefetto, ha infatti violato la legge di ratifica ed esecuzione del protocollo di adesione dell'Italia all'accordo di Schengen "la' dove ha ipotizzato che la disponibilita' di permesso di soggiorno rilasciato dalle autorita' tedesche non sarebbe di per se' sola circostanza sufficiente a far ritenere regolare la permanenza "del cittadino extracomunitario" sul territorio nazionale. Che lo straniero non avesse materialmente il documento al momento del controllo, per la Cassazione non e' elemento che possa consentire l'espulsione "quasi che lo status di regolare soggiornante fosse correlato alla materiale detenzione del titolo e quindi suscettibile di essere escluso dalla temporanea indisponibilita' del documento".

 

8. IMMIGRAZIONE - Rapporto 2002 dell'Associazione Rieti Immigrant: 1.283 inteventi, 118 nuovi casi, numerose donne accolte e informate. (Redattoresociale), ROMA, 14 luglio 2003 Presenta il suo rapporto relativo al 2002 l’Associazione Rieti Immigrant (Ari) che, nonostante i tagli a finanziamenti e progetti, non perde però la voglia di favorire l'integrazione degli stranieri e di combattere il razzismo: molte attività se non cancellate, sono almeno state ridotte, mentre nella provincia di Rieti, con l’avvio della regolarizzazione - denuncia l’associazione - “sono piovute centinaia di migliaia di euro e subito vi è stato un fiorire di sportelli in tutta la provincia e di improvvisati mediatori culturali e scolastici: tanti soldi e scarsi servizi”.Complessivamente gli interventi dell’associazione sono stati 1.283 lo scorso anno: 754 di informazione, 320 su donne immigrate; i servizi sono gestiti da 8 volontari, 5 collaboratori e un dipendente. I nuovi casi di stranieri presi in carico (118) hanno riguardato 51 uomini e 67 donne, provenienti soprattutto dalla Romania (30) e Ucraina (21).L'Ari ha portato avanti il suo impegno per l'integrazione degli stranieri e per la lotta al razzismo tramite lo sportello sull'immigrazione, attraverso cui passano tutti i casi trattati e tutti i progetti. Gli stranieri vi fanno di continuo riferimento, con i 1.283 interventi; la richiesta di assistenza è cresciuta rispetto ai 1.231 interventi del 2001. Nel corso del 2002 hanno fatto richiesta all'Ari di mediatori culturali e linguistici l'Azienda USL di Rieti, il Comando dei Carabinieri di Rieti, la Polizia dello Stato di Rieti, la Questura di Rieti, il Tribunale di Rieti, le scuole della provincia di Rieti.Nei centri di accoglienza che l'Ari gestisce durante il 2002 sono stati ospitati 71 utenti, tra cui 28 minori. Negli appartamenti si sono ritrovati bambini, adulti e anziani, uomini e donne, nazionalità vicine e lontane. “L'idea dell'Ari è sempre stata quella di non segregare gli utenti, di non raggruppare quindi i vari centri di accoglienza in un solo edificio isolato dalla cittadinanza. I centri di accoglienza si trovano quindi sparsi per la città, nel centro storico per facilitare gli spostamenti agli utenti che non dispongono di loro propri mezzi di trasporto. Il problema più grande riscontrato dall'Ari “è stata la diffidenza dei proprietari degli appartamenti e dei condomini del palazzo; si registra comunque un miglioramento rispetto al 2001.Inoltre lo scorso anno l'Ari ha continuato a gestire il Progetto Asilo, un progetto del Comune di Rieti per l'accoglienza, l'assistenza e la protezione di richiedenti asilo, rifugiati e persone con permesso umanitario, all’interno del Pna, ospitando nei centri di accoglienza 22 richiedenti asilo. Il progetto ha garantito loro accoglienza e protezione attraverso vitto, alloggio, pocket money e tutte le spese mediche, di trasporto e di abbigliamento. Sono anche stati forniti un corso di Italiano, un corso di computer e l'inserimento lavorativo attraverso contratti di formazione. Dal 1999 Ari è impegnata ogni anno nella Settimana europea d'azione contro il razzismo, un'iniziativa di “United for Intercultural Action”, network europeo che raggruppa più di 500 associazioni in tutta Europa impegnate nella lotta al razzismo.Per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati, nel 2002 da una parte si sono presentati per la prima volta alcuni casi di minori di età inferiore agli 8 anni; dall'altra per la prima volta sono state accolte minorenni di sesso femminile. In totale, Ari ha accolto 28 minori, di cui 19 non accompagnati. Ai minori sono stati garantiti formazione e orientamento, assistenza all'inserimento sociale e al godimento dei diritti fondamentali (scuola, salute), tutoring, vitto e alloggio. Il mensile interculturale dell'Ari “Skariwa” ha affrontato temi quali gli stranieri, l'immigrazione, i rifugiati, il razzismo, la discriminazione, l'integrazione, l'interculturalità. Il giornale è gratuito e diffuso principalmente nella provincia di Rieti, ma anche in tutto il resto di Italia, tra stranieri e Italiani, privati e associazioni di volontariato, ong ed enti pubblici. Infine, come consuetudine ormai da 4 anni, la squadra di calcio dell'Ari partecipa al Torneo degli Enti della provincia di Rieti, riunendo in un’unica squadra giovani giocatori italiani e stranieri di 19 diverse nazionalità.

 

9. Sessanta emigrati trentini potranno imparare l’italiano su Internet: un concorso aperto a tutti i Trentini residenti all’estero e ai loro discendenti. (Inform), TRENTO, 13 luglio 2003. Su proposta dell’assessore Muraro la Giunta della Provincia Autonoma di Trento ha indetto un bando di concorso per assegnare sessanta licenze annuali con relativi servizi di tutorato e comunità on-line, riservate ad altrettanti emigrati trentini e ai loro discendenti che chiederanno di frequentare corsi di lingua italiana promossi su Internet dal Consorzio fra Università Italiane - ICoN (Italian Culture on the Net), stanziando 24.600 euro. I corsi, che si svilupperanno per dodici mesi a partire dal 15 ottobre 2003, si terranno interamente su Internet e disporranno ognuno di un tutor on-line esperto nell’insegnamento dell’italiano come seconda lingua. Gli "studenti" verranno organizzati in classi virtuali che lavoreranno in rete cinque giorni la settimana, naturalmente a orari diversi a seconda dei fusi orari di appartenenza. Al termine del corso si terrà una prova conclusiva, dopo di che - se lo richiederanno - gli studenti, sempre assistiti dal proprio tutor, potranno affrontare la prova ufficiale di certificazione rilasciata dalle Università per stranieri di Perugia, di Siena e Roma 3.I costi di ognuna delle sessanta assegnazioni decise dalla Giunta provinciale saranno coperti dalla Provincia. Potranno fare domanda gli emigrati trentini e i loro discendenti, residenti all’estero, che alla data del 31 agosto 2003 abbiano compiuto i 14 anni di età; la domanda di partecipazione al concorso dovrà essere presentata mediante posta elettronica entro il 31 agosto 2003 al seguente indirizzo: uff.emigr@provincia.tn.it <mailto:uff.emigr@provincia.tn.it>. Copia della domanda dovrà essere firmata e fatta pervenire a mezzo lettera raccomandata entro il 15 settembre 2003 a: Provincia Autonoma di Trento, Servizio Emigrazione e Relazioni esterne - Settore Emigrazione - Via Romagnosi, 9 - 38100 Trento).

 

10. CLANDESTINI: Pisanu, combattiamo solo i loro sfruttatori. (agi), bruxelles, 12 luglio 2003. L'immigrazione clandestina si combatte con l'immigrazione legale e questo vale anche per la Libia. A partire dall'esperienza italiana, con la Tunisia o con lo Sri Lanka, Giuseppe Pisanu, il ministro degli Interni, sottolinea a Bruxelles la necessita' di accordi di riammissione con i paesi terzi e di "ogni possibile intesa con la Libia, vero imbuto di tutta l'immigrazione africana: 5 milioni di abitanti, 2 milioni di immigrati". Di fronte alla commissione affari interni del parlamento europeo, esponendo le grandi linee del programma della presidenza italiana, Pisanu ha sottolineato che l'Italia "non vuole combattere gli immigrati clandestini, ma chi li sfrutta". E qui ha citato alcuni dati su questa forma "specifica di criminalita' organizzata che ha ormai un fatturato annuo che si conta in miliardi, facendo entrare nell'Unione europea 500 mila immigrati clandestini all'anno, ognuno dei quali paga da 1.400 a 15mila dollari".

 

11. MERCATO LAVORO: Veneto, le imprese chiedono piu' extracomunitari. (agi), venezia, 12 luglio 2003. Il 2002 e' stato un anno da dimenticare per il mercato del lavoro del Veneto, uno degli osservatori piu' rappresentativi dell'intero panorama nazionale. Peggio del 2002 c'erano stati solo il 1975 e il 1983.La congiuntura sfavorevole, la sostanziale stasi economica non hanno pero' scalfito in modo significativo una delle regioni piu' ricche d'Europa per quanto riguarda l'occupazione (63%) e per l'esigua percentuale di disoccupazione (3,4%). Dal 1994 al 2002 sono nate almeno 40 mila imprese in piu' (non si contano le aziende agricole) legate al mondo delle costruzioni e delle attivita' immobiliari. Sempre in salita il terziario, in discesa costante si confermano il manifatturiero e le imprese legate al sistema moda.Sono dati che emergono dall'annuale rapporto elaborato da Veneto Lavoro, agenzia specifica della Regione Veneto, dati presentati oggi a Mestre (Venezia). Nonostante lo scenario negativo, il Veneto nel 2002 ha segnato altri 17 mila occupati in piu' (-0,9% in meno rispetto al 2001). In questo panorama spicca in particolar modo la presenza degli immigrati residenti che nel 2003 saranno piu' di 200 mila (4% della popolazione totale della regione) e rappresentano il 10% dei lavoratori regionali. Pesano su questa situazione le nuove norme della legge Bossi-Fini sull'immigrazione: le imprese venete nel 2003 hanno espresso il bisogno di altri 23 mila immigrati, il governo ha concesso fino ad oggi solo 1200 nuove entrate.

 

12. LAVORATORI EXTRACOMUNITARI: esplosione di richieste in Alto Adige. (agi), bolzano, 12 luglio 2003. In Alto Adige la richiesta di manodopera extracomunitaria e' elevatissima. Una constatazione che ora e' suffragata da un'ulteriore evidenza: il governo ha fissato a 490 unita' il contingente massimo delle autorizzazioni al lavoro per i cittadini extracomunitari per la regione nel 2003. A pochi giorni dall'apertura delle iscrizioni, pero', presso l'Ufficio collocamento di Bolzano il numero delle richieste e' superiore al doppio. Si tratta di un'esplosione di richieste da parte dei datori di lavoro locali che si ripropone in questo periodo ogni anno: nel corso del 2002 ci furono 2.532 richieste di cui 825 venivano dal comparto artigianato, 473 da quello alberghiero e 450 da quello industriale.

 

13. CONSULTA ELETTIVA PER STRANIERI: un progetto al comune di Imola. (agi), imola, 12 luglio 2003. La conferenza dei capigruppo della maggioranza su mandato del consiglio comunale sta lavorando al progetto per dar vita a una Consulta elettiva per gli immigrati, che li rappresenti e faccia da tramite con le istituzioni comunali e sovracomunali. Secondo la maggioranza, nella Consulta dovranno essere presenti sia una larga componente dei cittadini immigrati, "eletta a suffragio diretto con voto libero e segreto, sulla base di liste che garantiscano equilibrio di genere e formate sulla base di macro aree di provenienza", sia rappresentanti di organizzazioni imprenditoriali e sindacali, associazioni, terzo settore, scuola, Ausl, Consorzio Servizi Sociali, Comune.

 

14. PUGLIA: progetti per favorire inserimento extracomunitari. (agi), taranto, 12 luglio 2003. La cooperativa "San Giuseppe dei lavoratori" di Martina Franca, in collaborazione con l'associazione di volontariato "Iliria", operante da due anni e costituita da immigrati albanesi, svolgera' corsi di orientamento della durata di 120 ore, nell'ambito del progetto nazionale Pon Sasi rivolto ad immigrati extracomunitari. Percio' un gruppo di esperti ha partecipato ad un corso di formazione dell'Organizzazione internazionale migrazioni.Le attivita' promosse da questo organismo in tutte le regioni dell'obiettivo-1 dell'Unione europea mirano a far approfondire la conoscenza della lingua, della cultura e della societa' italiana agli immigrati, per favorire il loro inserimento lavorativo.Dopo il primo corso, avviato a Martina, tra poco ne iniziera' un secondo nel comune di Locorotondo, mentre sono in programma ulteriori corsi in altri comuni del circondario.

 

15. SANITA': guardia medica per extracomunitari a Salerno. (agi), salerno, 12 luglio 2003. Anche gli immigrati avranno una guardia medica a disposizione. Il sindaco Alfredo Liguori ha discusso col direttore sanitario del distretto 101 dell'Asl Salerno 2 della possibilita' concreta di istituire il servizio nei pressi della parrocchia di Belvedere. Si tratta, infatti, della chiesa che piu' delle altre si occupa degli extracomunitari nella citta' campana. Un presidio medico distaccato per i problemi sanitari degli immigrati, sostiene il sindaco, sarebbe un passo avanti nella campagna di solidarieta' e integrazione che tutti chiedono a gran voce a Salerno.

 

16. STRANIERI ELETTORI: i residenti potranno votare per i quartieri. (agi), firenze, 12 luglio 2003. Presentata in Comune dal consigliere diessino Paolo Imperlati e firmata da tutti i capigruppo della maggioranza di centrosinistra, compreso quello di Rifondazione, la modifica dello Statuto che permettera' agli extracomunitari di eleggere ed essere eletti nei consigli di quartiere: un passo avanti verso la pienezza del voto amministrativo agli immigrati. L'elettorato attivo e passivo sara' concesso ai cittadini stranieri residenti a Firenze da almeno due anni solo per i Quartieri perche' la legge dello Stato non lo consente per le altre elezioni amministrative. Per i residenti che vengono dalla Ue l'elettorato e' invece gia' un diritto. L'autonomia statutaria del Comune consentirebbe, quindi, questo allargamento ai 25.500 residenti extracomunitari.

 

17. CAMERINO: corso di formazione per lavoratori tunisini. (agi), macerata, 12 luglio 2003. Un progetto italo-tunisino per formare 40 operatori edili e 20 infermieri extracomunitari sara' gestito dal Comune di Camerino che si e' candidato, insieme alla "Facta consulting" di Bordini e Partners di Osimo, e che sara' finanziato con il Fondo Sociale Europeo. L'intenzione dell'amministrazione di Camerino e' di accreditarsi come centro di formazione di maestranze qualificate. Analogo progetto era stato proposto nel 2001, ma, nonostante l'impegno dell'Assessorato regionale competente, non fu realizzato. L'iniziativa e' diretta a "regolarizzare" il flusso degli extracomunitari sul territorio nazionale. I corsi di formazione si terranno per 240 ore in Tunisia, quindi a Camerino per 120 ore di tecnica specifica e per 320 ore di stage in aziende del Maceratese e delle Marche. Nell'attuazione del progetto, predisposto dalla "Facta consulting", collaboreranno la Cooperativa servizi sociali di Osimo, la "Obiettivo lavoro" di Milano, la Cna di Macerata e la Confindustria Marche. Il corso iniziera' a ottobre e durera' un anno. Il costo previsto e' di 398mila euro, di cui 318mila della Regione, 25mila dalla Coop. Servizi Sociali e 55mila del Comune di Camerino. L'Amministrazione comunale ne coprira' una parte con servizi e collaborazioni delle proprie strutture e coi sostegni provenienti da enti e imprese; 35 mila euro saranno previsti nel bilancio 2004 e coperti dall'introito derivante dall'affitto della residenza di Morro.