TRIBUNALE DI LECCO

 

VERBALE DI UDIENZA

 

Oggi 16.7.03 avanti al Giudice, dr. Gian Marco De Vincenzi

E’ comparso: xxxx

Assistito e difeso dall’Avvocato Maria Grazia Corti

 

Per l’Avvocatura dello Stato nessuno è comparso.

 

L’Avvocato Corti deposita copia del ricorso regolarmente notificato al’Avvocatura della Stato ed insistre per l’accoglimento dello stesso

IL GIUDICE

Considerato come al momento della concessione della competente Questura del prescritto nulla osta la P.A. abbia già positivamente accertata l’effettiva sussistenza dei presupposti di legge in ordine ai procedimenti per ricongiungimento famigliare in esame, nulla osta correttamente inoltrato da partre del ricorrente al Consolato italiano di Casablanca, unitamente alla prescritta documentazione e nei termini temporali di validità della documentazione stessa con l’obbligo quindi da parte dell’Autorità diplomatica ricevente di provvedere in ordine alla richiesta in oggetto, secondo i principoi generali della L.241/90; considerato ancora come al contrario ad oggi l’Autorità diplomatica in parole, abbia omesso di disporre in merito invitando il ricorrente a rinnovare la documentazione con evidenti aggravi per il cittadino extracomunitario e per motivi a questo non ascrivibili; considerato allora come la menzionata Autorità Consolare abbia, allo stato, sulla base della documentazione già ricevuta ed in assenza di ragioni ostative ricavabili in via diretta dalla documentazione stessa, l’obbligo giuridico di concedere al ricorrente i sollecitati visti d’ingresso

PQM

In accoglimento del ricorso ordina al Consolato d’Italia in Casablanca il rilascio del visto d’ingresso in favore dei congiunti indicati nel ricorso, salvo, ragioni ostative ricavabili dagli atti già ricevuti, immediatamente e comunque entro gg. 20 dalla comunicazione del presente ricorso.

Manda in Cancelleria per le comunicazioni all’Avvocatura dello Stato, nonché al Ministero degli affari Esteri.

                                                                                                          IL GIUDICE

 

                                                                                              dr. Gian Marco De Vincenzi