statuto
DELL’OSSERVATORIO
GIURIDICO INTERNAZIONALE SULLA MIGRAZIONE
La Commissione del Mediterraneo della Federazione
degli Ordini Forensi d’Europa - riunita a Trani nei giorni 27,28 e 29
giugno 2002 in occasione dei lavori della XII Assise del Mediterraneo e
successivamente a Barcellona e a Palma de Mallorca rispettivamente il 20 settembre 2002 e il 10 gennaio
2003, considerata la rilevanza che i fenomeni migratori hanno assunto per le
Società del Mediterraneo e per i loro ordinamenti giuridici - ha deciso
la istituzione di un Osservatorio Giuridico Internazionale sulla Migrazione
(denominato in acronimo O.G.I.M.) con sede in Trani.
Potranno far parte dell’Osservatorio gli Ordini
forensi aderenti alla F.B.E. nonché quelli che ne condividono principi,
scopi ed organizzazione; potranno altresì far parte
dell’Osservatorio gli enti e gli organismi dell’Avvocatura,
istituiti per legge.
l’Osservatorio è una associazione senza
scopo di lucro, dotata di personalità giuridica e sottoposta al diritto
proprio del Paese ove trovasi la sede sociale ed al presente statuto.
Nel rispetto dei principi di democrazia, non
discriminazione e pari dignità tende a favorire il confronto di idee ed
esperienze tra gli associati e tra questi e le istituzioni territoriali,
nazionali e comunitarie, oltre che con enti ed associazioni che operano nello
stesso settore.
l’Osservatorio ha durata illimitata.
L’Osservatorio
si prefigge i seguenti obiettivi:
1. Promuovere gli strumenti giuridici validi ed
efficaci che garantiscano il rispetto dei diritti degli stranieri e dare
impulso all’effettivo esercizio di tutti i meccanismi giudiziali
affinché risultino utili per la loro difesa.
2. Garantire il rispetto dei diritti fondamentali
degli stranieri agendo, se fosse necessario, con azioni giurisdizionali
adeguate affinché diventino effettivi.
3. Configurarsi come un punto di riferimento per
le relazioni e la comunicazione tra i diversi Ordini forensi che fanno parte
dell’area mediterranea, al fine di pervenire all’elaborazione di
una compiuta disciplina dei fenomeni migratori.
4. Influire sull’orientamento delle riforme
legislative che sulla questione degli stranieri si vanno elaborando
nell’ambito dell’Unione europea, degli Stati membri e
dell’insieme dei Paesi mediterranei. Agire come entità consultiva
di organizzazioni statuali ed internazionali e in particolare dell’Unione
Europea e del Consiglio Europeo, e promuovere la diffusione al mondo dei
“mass - media” delle finalità, dei progetti formativi e
degli obbiettivi dell’Osservatorio.
5. Facilitare, attraverso i rispettivi Ordini, la
cooperazione tra gli avvocati delle due sponde del Mediterraneo nelle procedure
di ricongiungimento familiare.
6. Vigilare per il rispetto dei diritti e delle
libertà fondamentali delle persone che si trovano in centri di
accoglienza per stranieri, garantendo condizioni di vita e di trattamento
degni, sotto il controllo di organizzazioni specializzate e fornendo assistenza
giuridica che possa informarli sulla loro situazione e che faciliti
l’accesso ai ricorsi giurisdizionali opportuni.
L’ Osservatorio Giuridico permanente sui
Fenomeni Migratori ha sede sociale a Trani (Italia) al Palazzo Caccetta.
La domanda di ammissione di un Ordine che non ne
faccia parte di diritto deve essere presentata per iscritto e sottoposta
all’ufficio di presidenza, che decide sulla sua ammissione.
L’Ordine che non sia stato ammesso, può
proporre ricorso all’Assemblea dell’Osservatorio che decide in
maniera insindacabile.
L’assemblea generale ha i poteri più ampi
e decide su qualunque materia, salvo quanto previsto in contrario dalla legge o
dal presente statuto.
Essa nomina il Presidente e i componenti del Comitato
esecutivo e del comitato scientifico, delibera sul bilancio e sulle quote, e
sulle modifiche del presente statuto.
Essa si riunisce almeno una volta l’anno su
convocazione del Presidente che ne predispone l’ordine del giorno da
inviare a mezzo lettera semplice almeno trenta giorni prima salvo motivata
urgenza.
L’assemblea generale è costituita dagli
Ordini membri che vi partecipano con i loro Presidenti in carica o con un loro
delegato.
L’assemblea generale vota con la maggioranza
semplice degli Ordini presenti sulle questioni ordinarie e con la maggioranza
qualificata dei due terzi degli Ordini presenti sulle questioni straordinarie.
Sono considerate questioni straordinarie soltanto lo
scioglimento dell’Osservatorio, la modifica dello statuto o della sede
sociale.
Tutti gli Ordini in regola con il pagamento delle
quote dispongono di un voto e ciascun Ordine potrà rappresentare per
delega solo un altro Ordine.
Rappresenta l’Osservatorio anche nei confronti
dei terzi ed in giudizio e convoca il comitato esecutivo.
Sovraintende alle attività
dell’Osservatorio ed alla esecuzione delle decisioni assunte dal Comitato
esecutivo ed avrà compiti di direzione della struttura
tecnico-amministrativa.
presiede l’Assemblea generale ed il Comitato
esecutivo e potrà delegare propri compiti ad un Vice Presidente Vicario
eletto nel comitato esecutivo.
Il Comitato esecutivo è composto dal Presidente
e da quattro componenti tra i quali verranno eletti, in occasione della prima seduta,
un vice-Presidente ed un Segretario tesoriere.
Il Comitato esecutivo dura in carica tre anni ed i
suoi componenti potranno essere riconfermati nella carica una sola volta.
Il Comitato esecutivo, nel rispetto dei principi
dell’Osservatorio, ha il compito di realizzarne gli obbiettivi, assumendo
ogni iniziativa utile e necessaria.
In particolare esso:
cura la predisposizione del Regolamento per il
funzionamento degli organi dell’Osservatorio;
fissa i criteri organizzativi della struttura
tecnico-amministrativa di cui sarà dotata l’Osservatorio;
propone il programma annuale delle attività;
garantisce il coordinamento delle iniziative a livello
locale e centrale;
predispone il bilancio annuale e la relazione morale
sulle attività svolte da sottoporre all’Assemblea.
Il comitato scientifico è organo consultivo
dell’Osservatorio e sarà composto da dieci membri scelti tra
autorevoli rappresentanti delle discipline giuridiche, economiche e sociali.
Esso si riunirà almeno una volta all’anno
nominando al suo interno un Presidente, con compiti di coordinamento.
Il comitato scientifico esprimerà un proprio
parere sul programma delle attività che verranno proposte
all’Assemblea e potrà proporre al Comitato esecutivo la
realizzazione di studi, ricerche e progetti.
Per la realizzazione dei propri scopi
l’Osservatorio si avvarrà delle quote associative annuali e di
contributi finanziari da parte di soggetti pubblici, organismi professionali e
di privati. Tali introiti costituiranno il patrimonio dell’Osservatorio.
L’Osservatorio
riconosce le lingue nazionali di tutti i Paesi rappresentati al proprio
interno.
Le
lingue professionali sono il francese, l’inglese, il tedesco, lo spagnolo
e l’italiano e la loro traduzione simultanea deve essere assicurata in
occasione di ogni riunione plenaria.
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