Dichiarazione di Giulio Calvisi, responsabile
immigrazione.
Le risposte del Sottosegretario Mantovano all’interpellanza dei
deputati DS sulle difficoltà di applicazione della Bossi Fini e sul
fallimento della politica del Governo in materia di immigrazione non ci soddisfano minimamente .
Tutti i
punti critici sollevati nell’interpellanza mantengono la
loro attualità.
Mantovano in particolare ci conferma le seguenti
cose:
· L’Italia non ha una
politica europea sull’immigrazione. Non si puo’ pensare di
costruire una politica europea pensando solo al controllo delle frontiere e non
anche alle politiche sull’asilo, contro il razzismo e per
l’integrazione degli stranieri. Ne si puo’ vendere la partecipazione di routine a riunioni
europee su immigrazione ed asilo per una politica europea del nostro paese.
· Unico caso in Europa,
l’Italia continuerà a non avere una legge quadro in materia di
Diritto d’asilo. Si attendono direttive europee che ,come sa bene
Mantovano, non sono di imminente arrivo.
· Come si dice nell’interpellanza,
l’attività per la conclusione di accordi di riammissione e per la
regolamentazione del flusso migratorio è sostanzialmente ferma
all’eredità lasciata dal centro sinistra. Mantovano dice che, da
quando è in carica il Governo Berlusconi, sono stati conclusi solo quattro accordi. Con un'altra
decina di paesi sono in corso trattative. Sono gli stessi paesi con i quali
erano in corso trattative promosse dai Governi dell’Ulivo.
· Il regolamento attuativo
della legge è ancora fermo e nessuna data è stata data dal
Sottosegretario per la sua emanazione. Questo è il fatto:
non servono in proposito le polemiche sui ritardi analoghi avuti a suo tempo dal Governo di
centrosinistra.
· Stessa cosa sul decreto flussi.
Il Governo non ha emanato il decreto flussi per il 2003 e tempi certi per la
sua emanazione oggi non ne sono stati dati. Sono entrati solo dei lavoratori
stagionali e forse contineranno ad entrare lavoratori stagionali. Forse
imprenditori e famiglie italiane si potranno scordare di chiamare qualcuno
dall’estero anche per quest’anno, così come è
accaduto nel 2002. Questo perché Mantovano omette di dire che la
farraginosità delle norme sull’ingresso dei lavoratori stranieri
non ha permesso ad imprese e famiglie di utilizzare la quota di 20000 ingressi
prevista per il 2002.
· Sulla regolarizzazione
prendiamo atto che il Governo ribadisce peer l’ennesima volta che entro
la fine dell’anno sarà dato a tutti il permesso di soggiorno.
Siamo di fronte all’ennesimo annuncio. Intanto il problema del
“subentro” del datore di lavoro non è stato risolto .Mantovano conferma la validità
delle circolari Pisanu e Maroni in proposito. Si dimentica di dire che una
circolare dice il contrario dell’altra. Intanto ha confermato il divieto
di espatrio temporaneo per i lavoratori in attesa di regolarizzazione : tale
divieto vale anche per le madri
che hanno fatto domanda di regolarizzazione e che vorrebbero andare a trovare i
loro figli minori all’estero.
· Sui Centri per stranieri in
attesa di espulsione (Cpta)
Mantovano magnifica il trattamento riservato ai residenti del centro. A noi
continuano a pervenire notizie opposte in merito. Intanto, prendiamo atto con
grandissima preoccupazione che la Carta dei Diritti dei residenti del centro, ,
carta di cui avevamo chiesto il
rispetto integrale, non è
stata neanche citata nella risposta del Sottosegretario. Forse che il Governo l’abolita
per sostituirla con fantomatiche quanto discrezionali “linee guida”
per la gestione del centro citate dall’On. Mantovano?
· Sulle espulsioni
l’unico dato nuovo è quello riferito ai primi mesi del 2003.
C’è stata una diminuzione del flusso di immigrazione pensiamo
più da attribuire ai venti di guerra che provenivano dall’Iraq che
ai risultati della politica del Governo italiano. Sui dati del 2002, siamo alla
piena propaganda. Mantovano dice che nel 2002 sono state eseguite 88.501
provvedimento di allontanamento effettivo dal territorio nazionale . Non dice
però che nel ‘ 99 erano 72.500 e nel 2001
75.000. Non dice poi che la
percentuale tra le persone espulse
e quelle effettivamente
allontanate è rimasta
grosso modo sempre intorno al 50-60%, cioè la stessa registratasi
durante i governi dei centrosinistra. Anzi, se proprio vogliamo essere
pignoli, vi è stato un
leggero decremento durante il 2002.
Se si considera infatti che circa 62.500 persone espulse mediante intimazione non hanno lasciato il territorio
nazionale e si
confronta questo dato con quello
degli anni precedenti (le persone in questa situazione erano 40000 nel
’98, 64000 nel ’99, 58000’nel 2001)il calcolo è presto
fatto. Ma la cifra dei 62 mila va
letta alla luce della nuova normativa. Per la Bossi Fini tutte queste persone
devono essere arrestate, processate e poi, solo eventualmente, espulse.
Immaginare il carico di lavoro, lo spreco e il dispendio di risorse umane e
materiale che graveranno sul
nostro già deficitario sistema penale e giudiziario non è
difficile. Altrettanto dicasi per gli effetti che tale massa di potenziali
carcerati potrà produrre sul problema del sovraffollamento delle
carceri.
Inoltre Berlusconi dice che nel 2002 i trasportatori
arrestati sono stati 277. Più 38%
rispetto al 2001. Forse è vero se si considera che in quell’anno
i trasportatori arrestati furono 193; sicuramente non è vero rispetto
agli altri anni. Infatti nel
2000 gli arrestati furono 269 e
nel 99 furono addirittura di più, 350 per l’esattezza . Anche per
i mezzi sequestrati adibiti al trasporto clandestino degli
immigrati non vediamo tutto questo grande incremento : 305 nel 2002 contro i 241 del ’99 per citare
ancora una volta un anno in cui governava il centrosinistra.
Ma vi è una verità di fondo che Mantovano non
dice, ed è la verità che parla più di tutte le cifre:
l’immigrazione clandestina, la pressione irregolare alle nostre frontiere
è cresciuta, e di molto , in questi ultimi due anni. Crescendo la
pressione irregolare, in conseguenza del blocco dei flussi di ingresso regolare
e della rinuncia per lungo tempo attuata da questo governo alla stipula di
accordi bilaterali con altri paesi- è chiaro che puo’ anche
crescere il numero delle espulsioni, ma di fatto la nostra politica
sull’immigrazione a
risultare peggiorata nel suo complesso . Il problema non è solo fare più espulsioni, ma
è evitare che qui vengano gli
irregolari.
· Sulle politiche di
integrazione lasciamo proprio perdere. Mantovano cita come esempio di
operosità due Ministri,
Moratti e Maroni. Due persone che ,come è noto, non hanno fatto niente ne per integrare
i bambini stranieri nelle scuole, ne per favorire l’inserimento dei
loro genitori nella società
italiana. Di Moratti ricordiamo i tagli alle iniziative delle scuole autonome
per l’integrazione dei bambini stranieri. Di Maroni non ricordiamo
niente, perché niente ha fatto.