asgiñ ires piemonte-osservatorio per l'immigrazione in piemonte www.piemonteimmigrazione.it/IPO3.html
Come previsto la plenaria del Parlamento europeo ha approvato con 287
voti a favore, 225 contrari e 9 astensioni la relazione
di Carmen Cerdeira Morterero sulla proposta modificata di direttiva
relativa al diritto al ricongiungimento familiare dei cittadini di Paesi terzi
(si v. il precedente bollettino).
Il Parlamento europeo ha approvato la relazione
di Arie Oostlander sulla
proposta di Regolamento del Consiglio volta a facilitare gli spostamenti tra la
Federazione russa e Kaliningrad. Nella relazione si invitano gli Stati membri e
la Commissione europea ad aprire un consolato a Kaliningrad.
Líaula del Parlamento europeo ha respinto il progetto
di relazione Timothy Kirkhope
sull'iniziativa della Repubblica federale di Germania per l'adozione di
una direttiva del Consiglio relativa all'assistenza durante il transito nel
quadro dell'attuazione di provvedimenti di espulsione per via aerea. La
relazione Ë stata rinviata alla commissione parlamentare competente. La
proposta modificata Ë stata respinta con 189 voti favorevoli, 266 contrari e 7
astensioni.
Il 24 aprile 2003 la Commissione per le libertý e i diritti dei
cittadini del Parlamento europeo ha discusso la proposta di relazione
di Martine Roure sulle condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di
Paesi terzi per motivi di studio, formazione professionale e volontariato.
La Commissione ha presentato la Comunicazione sulla Strategia
politica annuale per il 2004 dalla quale si evince che nel 2004, anno di
conclusione della prima fase della costruzione dello spazio di libertý,
sicurezza e giustizia come delineata dallíagenda di Tampere, verranno stanizate
somme aggiuntive per definire le ulteriori fasi dello sviluppo di tale spazio
(p. 14). Tra le prioritý politiche (e relative conseguenze finanziarie) del
2004 viene indicata líintegrazione delle questioni migratorie nelle relazioni
dellíUnione europea con i Paesi terzi: a partire dal 2004 sarý creata una
specifica base giuridica per un importo annuale di 30 milioni di Euro inclusa
nelle relazioni esterne e gestita secondo i principi della riforma dellíaiuto
esterno a fianco degli altri strumenti comunitari per la cooperazione allo
sviluppo. Si prevedono inoltre stanziamenti per un migliore controllo delle
frontiere esterne incentrati sul sistema integrato di informazione sui visti
(SIV) con uníaggiunta di 10 milioni di Euro rispetto allíattuale programmazione
finanziaria. Due milioni di Euro sono resi disponibili per il finanziamento di
misure volte allíintegrazione dei cittadini di Paesi terzi mentre fondi
aggiuntivi sono destinati al programma DAPHNE II (lotta alla violenza contro
bambini, adolescenti e donne) e per la rete di esperti sui diritti fondamentali
(pp. 28-29).
La Commissione ha presentato la seconda
relazione sulla valutazione dellíapplicazione delle tre direttive 90/364/CEE,
90/365/CEE e 93/96/CE sul diritto di soggiorno. La Commissione rileva la
cattiva attuazione da parte degli Stati membri e per rimediarvi esprime la
propria volontý di instaurare sistematiche procedure di ricorso per infrazione.
La Commissione ha anche indicato líintenzione di modificare la proposta di
direttiva del 23 maggio 2001 relativa al diritto dei cittadini comunitari e dei
loro familiari di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli
Stati membri (COM (2001) 257) in modo da
tenere conto della carta dei diritti fondamentali oltre allíimportante
giurisprudenza della Corte di Giustizia in materia. Tale proposta modificata Ë
stata in effetti presentata lo scorso 15 aprile (COM
(2003) 199).
La Commissione ha pubblicato líinvito
a presentare proposte di nominativi per la costituzione di un gruppo di
esperti sulle vittime della tratta di esseri umani in attuazione della
decisione della Commissione del 25 marzo 2003 (si v. il precedente bollettino).
Intervista
a Jean-Louis de Brouwer, capo dellíunitý asilo e immigrazione della
Commissione europea dove sono spiegati gli aspetti pratici della politica
comune in materia di immigrazione e asilo.
Il Consiglio Relazioni esterne del 19 marzo 2003 ha approvato il catalogo
Schengen relativo alle raccomandazioni per la corretta applicazione
dellíacquis di Schengen e delle migliori pratiche relative al rilascio di
visti.
Il Consiglio occupazione e politica sociale ha approvato il regolamento
CE 453/2003 che modifica il regolamento CE 539/2001 sullíelenco dei Paesi
terzi i cui cittadini devono essere in possesso del visto allíatto
dellíattraversamento delle frontiere esterne e líelenco dei Paesi terzi i cui
cittadini sono esenti da tale obbligo.
» stato pubblicato in GUUE il Regolamento
n. 415/2003 del 27 febbraio 2003 sul rilascio dei visti alla frontiera
compresi i marittimi in transito.
La Presidenza greca ha proposto il 3 marzo 2003 un progetto
di conclusioni sulla creazione di corsie separate ai valichi di frontiera
in modo da creare punti di controllo distinti tra comunitari e non comunitari
per ridurre i tempi di attesa dei cittadini comunitari. Líobbiettivo Ë quello
di applicare alle frontiere terrestri lo stesso modello esistente alle
frontiere marittime ed aeree. Il Gruppo di lavoro SCIFA ha raggiunto lo scorso
15 aprile un accordo sul testo che sarý ufficialmente adottato quale punto ìAî,
vale a dire senza discussione, in una delle prossime riunioni del Consiglio.
Il gruppo di lavoro del Consiglio su immigrazione ed espulsione sta
discutendo due proposte: líiniziativa greca per un manuale di migliori pratiche
per líacquisizione dei documenti di viaggio e líespulsione dei cittadini di
Stati terzi dal territorio degli Stati membri (Doc. Cons. 8499/03); la
proposta di una direttiva relativa ai criteri e le modalitý pratiche per la
compensazione degli squilibri finanziari risultanti dallíapplicazione della
direttiva 2001/40 sul riconoscimento reciproco delle decisioni di
allontanamento dei cittadini di Paesi terzi (Doc.
Cons. 6123/03).
La Presidenza greca ha presentato il 28 marzo 2003 un progetto
di decisione quadro relativo allíapplicazione del principio del "ne
bis in idem". Questa proposta Ë volta a completare e armonizzare i diversi
strumenti giuridici attualmente esistenti abrogando gli articoli 51/54 della
Convenzione di applicazione dellíaccordo di Schengen.
Pubblicato il parere
del Comitato delle regioni sulla proposta modificata di direttiva sul
ricongiungimento familiare COM (2002) 225.
Sono stati pubblicati due pareri del Comitato
delle Regioni e del Comitato
economico e sociale relativi al Libro verde su una politica comunitaria in
materia di rimpatrio delle persone in soggiorno irregolare (COM(2002) 175).
La Commissione del Consiglio díEuropa contro il razzismo e
líintolleranza (ECRI) ha pubblicato 6 nuovi
rapporti Paese relativi ad Andorra, Azerbaijan, Liechtenstein, Lituania,
Moldova e Svezia.
Si Ë tenuta a Malta gli scorsi 10 e 11 aprile la Conferenza del
Consiglio díEuropa su "Migration in the Mediterranean: Prospects for the
futureî.
LíOpen Society Institute ha pubblicato un rapporto
sulla protezione delle minoranze in 10 Stati candidati e 5 Stati membri dellíUnione. Secondo il rapporto le
minoranze musulmane e Rom soffrono situazioni di disagio ed esclusione negli
Stati membri che saranno aggravate a seguito dellíallargamento mancando un
quadro generale di protezione delle minoranze. Nei Paesi candidati poi manca un
sostegno effettivo alle politiche volte alla protezione delle minoranze e
líattuazione dei programmi richiesti dal processo di adesione Ë stata nel
complesso scarsa.
La Convenzione
internazionale per la protezione dei lavoratori migranti e dei membri delle
loro famiglie entrerý in vigore il prossimo 1 luglio 2003 in seguito alla
ratifica da parte del Guatemala depositata lo scorso 14 marzo 2003. Si segnala
inoltre la campagna italiana per la ratifica della Convenzione da parte
dellíItalia promossa dal Comitato
italiano per i diritti dei migranti.
La Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite ha concluso lo
scorso 25 aprile la Cinquantanovesima
sessione annuale tenutasi a Ginevra. La Commissione ha adottato 86
risoluzioni, 18 decisioni e 3 ìstatementesî del Presidente. Si segnalano le
seguente risoluzioni:
-
Risoluzione
(E/CN.4/2003/L.56) sullíincompatibilitý tra democrazia e razzismo: si
condannano i gruppi neonazisti, neofascisti e le ideologie nazionaliste basate
sul pregiudizio razziale o nazionale chiedendo agli Stati di rinforzare il
proprio impegno per la promozione della tolleranza, i diritti umani e la lotta
al razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia e le intolleranze come
forma di rafforzamento della democrazia. Si invita infine il relatore speciale
sulle forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale e xenofobia di
aggiornare ed estendere le indagini sulle forme politiche di incitamento o
promozione della discriminazione razziale.
-
Risoluzione
sullíeliminazione delle forme di intolleranza religiosa (E/CN.4/2003/L.58): si chiede agli Stati di
assicurare che il proprio ordinamento tuteli la libertý di pensiero, religiosa
e di credo senza alcuna distinzione e di adottare qualsiasi strumento volto a
garantire líeffettivo esercizio di tali libertý in conformitý agli standard
internazionali.
-
Risoluzione
(E/CN.4/2003/L.16) sulla lotta alla diffamazione della religione: si esprime profonda preoccupazione per gli
attacchi rivolti verso líIslam in particolare dopo lí11 settembre associando
líIslam alla violazione dei diritti umani ed al terrorismo. Si chiede al
relatore speciale sulle forme contemporanee di razzismo e discriminazione di
redigere un rapporto sulla situazione dei Musulmani e delle persone arabe in
generale in relazione agli attacchi contro i loro luoghi di culto, centri
culturali e luoghi privati avvenuti dopo lí11 settembre.
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Risoluzione
(E/CN.4/2003/L.4) sulla conferenza mondiale di Durban e líattuazione della Dichiarazione e programma
díazione: si sottolinea come gli Stati e le organizzazioni internazionali siamo
responsabili di assicurare che le misure adottate contro il terrorismo non
comportino discriminazioni razziali, di colore e di origine etnica. Si richiede
a tutti gli Stati di controllare e se necessario modificare le loro leggi e
prassi sullíimmigrazione affinchÈ non contengano alcuna forma di
discriminazione razziale.
-
Risoluzione sui
diritti umani dei migranti
(E/CN.4/2003/L.63): si condannano tutti gli atti di razzismo, discriminazione
razziale, xenofobia e intolleranze contro gli immigrati e gli stereotipi spesso
applicati ad essi e richiede agli Stati di perseguire coloro che commettono
atti razzisti e xenofobi. Richiede a tutti gli Stati di modificare le leggi
sullíimmigrazione in modo da eliminare le prassi discriminatorie; di adottare
misure efficaci per terminare gli arresti e le detenzioni arbitrarie degli
immigrati; di garantire tutti i diritti fondamentali dei bambini migranti e di
adottare misure per prevenire la violazione dei diritti umani dei migranti in
transito.
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Risoluzione
sulla Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti dei lavoratori
migranti e delle loro famiglie
(E/CN.4/2003/L.67): prende atto con favore dellíentrata in vigore della
Convenzione; richiede agli Stati di firmare e ratificare o aderire alla
Convenzione e richiede al Segretario generale di adottare tutte le misure
necessarie alla pronta istituzione del Comitato per la protezione dei diritti
dei lavoratori migranti e delle loro famiglie.
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Risoluzione sui diritti
delle persone appartenenti alle minoranze etniche, religiose e linguistiche (E/CN.4/2003/L.70): richiede agli Stati di
promuovere e dare efficacia alla dichiarazione sui diritti di queste persone;
di garantire uguale accesso allíistruzione oltre che allo sviluppo economico
del proprio Paese. Di dare attenzione al razzismo, discriminazione razziale e
xenofobia sofferti dalle persone appartenenti a tali minoranze.
I 18 giudici della Corte
penale internazionale hanno preso servizio con un giuramento solenne lo
scorso 11 marzo 2003. I giudici europei sono: Maureen Harding Clark (Irlanda),
Adrian Fulford (Regno Unito), Claude Jorda (Francia), Hans-Peter Kaul
(Germania), Erkki Kourula (Finlandia), Mauro Politi (Italia). Presidente Ë
stato eletto il giudice canadese Philippe Kirch. Lo scorso 23 aprile
líargentino Luis Moreno
Ocampo Ë stato eletto Primo Procuratore.
Lo scorso 24 aprile si Ë tenuta la XVIII
sessione plenaria della Convenzione nella quale si Ë dibattuto sugli
articoli relativi alla vita democratica dellíUnione ed il Presidente Giscar
DíEstaing ha presentato la bozza di articoli sulle
istituzioni dellíUnione e la politica
estera e di difesa (il relativo dibattito si svolgerý nella plenaria del
15-16 maggio). Il Presidente ha anche precisato che il Consiglio europeo di
Atene ha fissato al 20 giugno la data di chiusura dei lavori della Convenzione.
Il Governo italiano ha presentato alle Camere la Relazione
annuale (2002-2003) sulla partecipazione dellíItalia allíUnione europea in
attuazione dellíart. 10 della legge 5 febbraio 1999, n. 25. Nel capitolo 2
dedicato al primo pilastro sono descritti, al par. 5, i progressi compiuti in
tema di libera circolazione delle persone. Le azioni compiute in materia di immigrazione
e asilo, sebbene anchíesse parte del primo pilastro, sono inserite nel capitolo
5 dedicato alla Giustizia e affari interni. Infine nel capitolo 6 ìquestioni
istituzionali e affari giuridiciî sono contenuti alcuni riferimenti relativi ai
lavori della Convenzione sul Futuro dellíEuropa.