1. IMMIGRAZIONE – La maternità
per una donna straniera: un convegno analizza la realtà nella provincia
di Treviso (Redattore Sociale)
2. IMMIGRAZIONE - Gli albanesi sono il primo
gruppo di stranieri in 7 regioni italiane (ricerca Oim). A Milano una serata
per conoscere meglio questa comunità (Redattore Sociale)
3. IMMIGRAZIONE - ''Intermundia 2003'': a Roma
quattro giorni di festa e manifestazioni nel segno dell'intercultura (Redattore Sociale)
4. Cooperazione allo sviluppo? Così la
vedono gli studenti stranieri di Roma (Migra)
5. IMMIGRAZIONE - ''Immicreando'', un concorso
letterario per stranieri in cui raccontare Milano e la sua gente (Redattore Sociale)
6. NOMADI – ''Ci riguarda'': a Bolzano
un convegno che mette a confronto servizi sociali sui minori rom e sinti (Redattore Sociale)
7. IMMIGRAZIONE: Casini, Prato esempio
integrazione solidale c'e' comunita' 20.000 cinesi che opera ben inserita (ANSA)
8. I Mondiali Antirazzisti arrivano alla
settima edizione. Un torneo con 170 squadre per dare un calcio alle
discriminazioni. (Stranieri in Italia)
9. IMMIGRAZIONE: sbarcati 61 clandestini
nell'agrigentino fermato uno dei presunti scafisti (ANSA)
10. IMMIGRAZIONE: avvisi a poliziotti; Sap
scrive a procuratore associazione funzionari, non rassegnati a ricevere 'atto
dovuto' (ANSA)
11. IMMIGRAZIONE: sbarcati a Lampedusa 85
clandestini (ANSA)
12. CIVITAS 2003 – Popoli in movimento,
''ma in Italia c'è discriminazione''. Al Salone della solidarietà
l'analisi di un'Italia multietnica (Redattore Sociale)
13. Pisanu: regolarizzazioni sempre piu'
veloci (AGI)
14. Castelli: con espulsioni risparmiati 100
Mln Euro (AGI)
15. La Spezia: premio letterario "voci e
idee migranti" (AGI)
16. E' in uscita El Ghibli, rivista on-line
scritta da migranti (AGI)
17. Roma: seminario giuridico su protezione
lavoratori migranti (AGI)
18. Regione Lazio stanzia 1 milione e 205 mila
Euro per immigrati (AGI)
19. DL su protezione sfollati, e' entrato in
vigore (AGI)
1. IMMIGRAZIONE – La maternità
per una donna straniera: un convegno analizza la realtà nella provincia
di Treviso (Redattore Sociale) TREVISO, 6 maggio - La maternità, la crescita e
l’accudimento dei figli per una donna immigrata. E’ il tema del
convegno organizzato dal Centro di servizio per il volontariato della provincia
di Treviso in occasione della festa della mamma, venerdì 9 maggio, con
l’intento di capire quali difficoltà le donne straniere incontrano
nel vivere questa esperienza lontane dal proprio contesto d’origine e in
una cultura spesso estranea. "L’avvenire comincia da noi: voci di
madri immigrate" il titolo di questo incontro che avrà luogo a
partire dalle ore 9.00, presso il Teatro Eden di Treviso, e che è
promosso in collaborazione con Associazione La Tenda, Cooperativa Servire,
Associazione Madamadorè, Coordinamento Fratelli d’Italia, Centro
donna, Coordinamento provinciale associazioni handicappati. Al convegno
testimonianze di donne immigrate che hanno vissuto la maternità nel
territorio e quelle degli operatori sanitari che stanno tentando di tracciare
possibili percorsi di incontro e di dialogo. L’appuntamento si inspira al
libro di Lia Chinosi: "Sguardi di mamme. Modalità di crescita
dell’infanzia straniera" che racconta dubbi ed incertezze di donne
tunisine, albanesi, cinesi, senegalesi, rom e sinte nel vivere lontane dal
proprio paese e dal proprio contesto sociale d’origine il concepimento,
la gravidanza, la nascita e la crescita dei propri figli. Sarà
l’autrice ad inaugurare l’appuntamento del 9 maggio, preceduta
dall’intervento di Fabio Gava, assessore alla sanità della Regione
Veneto e seguita da Onofrio Sergio Saia, responsabile del Dipartimento materno
infantile dell’ospedale Cà Foncello. Coordinata da Maria De
Lourdes, giornalista ed autrice del programma Rai "Non solo nero", la
prima parte della mattinata darà spazio alle esperienze dei medici e
alla presentazione della situazione nel presidio ospedaliero trevigiano. A
"Il percorso pediatrico del bambino", relazione dei pediatri del
Cà Foncello Maurizio Pitter, Sandro De Lazzari e Paolo Pavanello,
farà seguito l’intervento di Marta Fontana (ginecologa del
distretto sanitario di Preganziol e Mogliano) sull’esperienza dei
consultori territoriali. Alle narrazioni delle madri straniere sarà dedicata
la seconda parte della mattinata che ospiterà anche lo straordinario
racconto di Rosine Sawadogo, responsabile di Maison Eveil in Burkina Faso.
Maison Eveil è un centro di aiuto e di accoglienza per minori con
handicap nato nel 2000 con la finalità di favorire la loro autonomia e
il pieno inserimento sociale e di aiutare le loro famiglie attraverso un
sostegno psicologico ed affettivo. Il convegno chiuderà con un
intervento dedicato ai servizi dell’Ulss 9 per madri e minori immigrati a
cura di Giuseppe Da Ben, direttore dei servizi sociali dell’azienda
sanitaria locale.
2. IMMIGRAZIONE - Gli albanesi sono il primo
gruppo di stranieri in 7 regioni italiane (ricerca Oim). A Milano una serata
per conoscere meglio questa comunità (Redattore Sociale) MILANO, 5
maggio - Una serata per conoscere il vero volto della comunità di
immigrati albanesi in Lombardia. La fondazione Ismu, in collaborazione con Oim
organizzazione mondiale delle migrazioni, e il periodico di lingua albanese
"Bota Shqiptare" organizza oggi, 5 maggio alle ore 18 alla sala
convegni Banca Intesa, in piazzetta Bossi 2, l"incontro "Buke e kripe
e zemer". ”Buke e kripe e zemer” significa letteralmente Pane,
sale e cuore - racconta Roland Sejko, direttore del periodico albanese
"Bota Shqiptare"- ed è il saluto tradizionale di benvenuto
albanese. Credo che questa serata sia importante perché i dati che
verranno comunicati sulla comunità albanese in Lombardia serviranno a
dare un’immagine più veritiera della nostra comunità,
composta in massima parte da gente che lavora e da famiglie". Secondo la
ricerca "Gli albanesi in Italia", a cura di Ugo Melchionda,
dell’Oim, che verrà presentata durante la serata, gli albanesi in
Italia al 31 dicembre 2001 contavano 142.066, con un incremento del 22,7 per cento
rispetto all’anno precedente. Gli albanesi in Italia sono il primo gruppo
di immigrati in 7 regioni, il secondo in 6 regioni, il terzo in 2 regioni. Si
tratta del gruppo che ha avuto il più rapido ed intenso tasso di
crescita negli anni ‘90 e che ha registrato il maggiore aumento di minori
nelle scuole italiane: nel periodo che va dall’anno scolastico 1995-96 al
2000-2001 sono aumentati di sei volte. Alla serata interverrà il
presidente della Fondazione Ismu, Paolo Ranieri e il console generale
dell¹Albania a Milano, Hasan Mucostepa. Maddalena Occhetta di Oim
presenterà il progetto "L’immagine degli immigrati in
Italia". Presenti imprenditori, lavoratori e personalità dello
sport e della cultura albanese, tra cui Igli Tare, calciatore del Brescia Calcio.
Il periodico "Bota Shqiptare" è un quindicinale di 16 pagina
sulle problematiche dell’immigrazione albanese ed è edito
dall’omonima associazione. Scritto e stampato a Roma, è
distribuito in un migliaio di edicole in tutt’Italia in circa 10 mila
copie. "Parliamo dei problemi degli immigrati in Italia - racconta Roland
Sejko -, diamo notizia dei successi dei nostri immigrati e cerchiamo di
costruire un ponte con la madre Patria, facendo un sunto degli avvenimenti
albanesi più importanti".
3. IMMIGRAZIONE - ''Intermundia 2003'': a Roma
quattro giorni di festa e manifestazioni nel segno dell'intercultura (Redattore Sociale),
ROMA, 5 maggio – Al via dal 7 al 10 maggio a piazza Vittorio
“Intermundia 2003”, festa dell’intercultura promossa
dall'Assessorato politiche educative e scolastiche del Comune capitolino.
Mercoledì prossimo la manifestazione sarà inaugurata alla
presenza del sindaco, Walter Veltroni. Poi le scuole romane presenteranno i
loro progetti di intercultura realizzati attraverso spettacoli di teatro,
danza, musica, mimo, poesia, elaborati, sculture, disegni. Seguiranno i
“percorsi interetnici”: una visita guidata tra i negozi, i luoghi
di ritrovo, le abitazioni alla scoperta di tradizioni e culture straniere per
le strade del rione Esquilino, a cura dell'Associazione Futuro. Nelle giornate
di Intermundia sono previsti molti laboratori per bambini e ragazzi:
“Come dire e scrivere le stesse cose… in modi diversi”, a
cura dell'Associazione Risvolti; “Creatmundia”, l'angolo degli
aquiloni, della biblioteca e degli abiti; e poi l'angolo del cantastorie, della
cucina, del gioco e delle mani abili. “La via del cibo: alimenti e
menù che attraversano il mare e i continenti”, a cura della
Biblioteca di Pace, oppure “L'arte come metodo che conduce all'equilibrio”,
a cura di Voci della Terra, saranno altri due momenti formativi, insieme a
“Contaminazioni culturali”, a cura dell'Archivio dell'Immigrazione,
“La mediazione culturale nella scuola”, preparato dal Cies;
“Giochi senza… frontiera”, a cura del Forum per
l'intercultura della Caritas Diocesana, “Tutti uguali sulla carta”,
a cura dell'Asal; altri laboratori saranno guidati dalle associazioni Cospe,
Voci della Terra. Previsti in serata approfondimenti in fotografia, proiezione
di documentari (tra cui “Rom Tour”, di Silvio Soldini e Giorgio
Garini), spettacoli, concerti di cori multietnici, danze. La direzione
artistica degli spettacoli serali è di Erasmo Treglia, di Finis Terre.
Giovedì 8 si svolgerà alle ore 11 la premiazione del concorso
“Intersculture: congegni di relazione”. Sabato 10 maggio, dalle ore
10 alle 12, “Diritti al campo: i bambini e i ragazzi nomadi a
Intermundia”, a cura di Arci Solidarietà Lazio e Comunità
Capodarco di Roma; seguirà alle 12 il concerto
“Romusigagè”. Tra gli altri eventi in programma, alcune
mostre: “Contaminazioni: alle origini della cultura italiana”, a
cura dell'Archivio dell'Immigrazione; l’allestimento fotografico
realizzato dal laboratorio di Claudia Martinez Mansell con un gruppo di bambini
palestinesi rifugiati in Libano, a cura dell'Associazione Culturale Sala I; due
esperienze di lavori multiculturali: il Centro Educativo per l'Infanzia
immigrata Armadillo e i laboratori nelle scuole di Roma, a cura
dell'Associazione Asal; “L'arte di dipingere un thangka”, a cura di
Voci della Terra. Presso la scuola Di Donato (Via Bixio n. 85) è
allestita fino al 9 maggio“Gli altri siamo noi”, a cura
dell'Associazione Tamburi di Pace, centrata sul tema del pregiudizio nei
confronti delle culture “altre”: un’esperienza positiva di
educazione alla convivenza in contesti multietnici. Strutturata con una serie
di giochi educativi che stimolano e facilitano la riflessione e la comprensione
dei concetti relativi alla formazione di idee e di pregiudizi nei confronti di
altre culture, di altri popoli, nonché delle differenze sociali, la
mostra è composta da 8 sezioni; a conclusione del percorso espositivo i
ragazzi diventano giornalisti: scrivere “storie, articoli, poesie per il
giornale della scuola, del quartiere o della città – spiegano i
promotori dell’iniziativa - è un modo per assimilare ed integrare
l’esperienza”.
4. Cooperazione allo sviluppo? Così la
vedono gli studenti stranieri di Roma (www.migranews.net),
5 maggio. Nelle settimane scorse l'Ucsei (Ufficio centrale studenti esteri in
Italia) ha realizzato, fra gli studenti del “Centro Giovanni
XXIII”, a Roma, un'inchiesta sulla cooperazione allo sviluppo. La
cooperazione è un tema di forte controversia fra politici,
intellettuali, istituzioni governative e non governative, e anche studenti
universitari e cittadini in genere. Il “Centro Giovanni XXIII” non
si sottrae a questo dibattito. Il centro, che accoglie più di
centottanta studenti stranieri, è stato proprio il frutto di un progetto
di cooperazione, creato e guidato da Monsignor Remigio Musaragno. Ancora oggi,
a trenta anni dalla sua apertura, il “Centro Giovanni XXIII”
accoglie gli studenti stranieri che vogliono cominciare oppure continuare gli
studi universitari a Roma. Oggi, più di cinquanta Paesi diversi trovano
rappresentanza in questa grande casa, che abbraccia tutti i cinque continenti.
Quasi tutti questi giovani provengono dai Paesi del sud del mondo. Tanti di
loro hanno avuto esperienze dirette con i progetti europei impiantati nei loro
Paesi: quindi parlano di cooperazione e sviluppo con cognizione di causa. Fra
alcuni anni saranno loro, nei loro Paesi, ad assumere responsabilità di
alto livello nell'ambito accademico, politico, sociale, culturale. I risultati
dell'indagine saranno pubblicati nella rivista dell'Ucsei, Amicizia, e saranno
sintetizzati anche sull’agenzia Migra. Si può già
anticipare che il giudizio della maggioranza degli studenti è assai
severo sulla cooperazione italiana allo sviluppo e sulle Ong (organizzazioni
non governative). I temi affrontati sono stati davvero molti: le motivazioni
dei giovani per partire come volontari in un Paese del sud; le relazioni fra le
Ong e le autorità locali; le condizioni fondamentali per raggiungere
risultati positivi; il livello di partecipazione degli indigeni ai progetti; la
ricaduta dei progetti sulle popolazioni; la possibilità di realizzare
una vera solidarietà. Il tema dell'inchiesta e la provenienza degli
studenti che vi hanno partecipato rendono l’indagine particolarmente
interessante. Infatti a rispondere, questa volta, non sono gli europei (autori
dei progetti di cooperazione) ma persone che appartengono agli stessi Paesi che
di quei progetti dovrebbero beneficiare.
5. IMMIGRAZIONE - ''Immicreando'', un concorso
letterario per stranieri in cui raccontare Milano e la sua gente (Redattore Sociale),
MILANO, 5 maggio - "Immicreando" è il nome di un concorso
creativo rivolto a stranieri, promosso dall'Ufficio per la Pastorale dei
Migranti dell'Arcidiocesi di Milano, in collaborazione con la Fondazione Ismu.
In ogni edizione di questa manifestazione viene "adottato" un
particolare mezzo espressivo, e per quest'anno la scelta è ricaduta
sulla la scrittura, e gli stranieri che vorranno partecipare dovranno
cimentarsi nella realizzazione di opere narrative inedite, scritte in lingua
italiana nella forma di racconto o di poesia. Il tema da sviluppare nelle
opere, che vanno presentate entro il 18 maggio, è "Camera con vista
su Milano. Sguardo sulla città, con gli occhi di un immigrato", uno
scritto su come Milano, la sua gente, la sua arte e architetture, i suoi spazi,
i suoi problemi, la sua fede, la sua cultura sono vissuti e interpretati da chi
proviene da un altro Paese. Per vincitori delle due sezioni (narrativa e
poesia) è previsto un premio di 750 euro a testa, che verrà
consegnato il giorno 8 giugno 2003, nel corso della Festa delle Genti
Diocesana. Sulle pagine web dell'ufficio per la Pastorale dei Migranti don
Giancarlo Quadri, responsabile dell'ufficio, ha rilevato che "in questi
anni l'attenzione delle comunità cristiane verso gli immigrati è
stata posta immediatamente sugli aspetti di povertý e di bisogno
materiale, ma sono ormai parecchi gli operatori che si sono accorti
dell'importanza di una riflessione più complessa sul fenomeno
migratorio". Quadri mette in evidenza anche la "necessità di
far evolvere in modo positivo una prima organizzazione che le comunità
etniche si sono date per la sopravvivenza della loro 'cultura' e del loro modo
di vivere magari la nostra stessa religione".
6. NOMADI – ''Ci riguarda'': a Bolzano
un convegno che mette a confronto servizi sociali sui minori Rom e Sinti (Redattore Sociale)
BOLZANO, 5 maggio – A
Bolzano si parlerà domani (Sala Blu della Formazione professionale
italiana) della situazione dei minori rom e sinti. “Ci riguarda”
è infatti il titolo del convegno organizzato dalla Fondazione Odar con
il sostegno della Caritas della diocesi di Bolzano-Bressanone.
L’iniziativa nasce dalla volontà di confronto fra i servizi di cui
il territorio dispone (educatori dei campi, assistenti sociali dei Distretti,
ecc.) per cercare di rispondere alle problematiche d’integrazione e di
sostegno dei minori rom e sinti. L’incontro è realizzato anche con
l’appoggio del Distretto Sociale Don Bosco e verrà aperto alle
8:30 con i saluti del presidente della Fondazione ODAR, Mauro Randi, e della
direttrice del Distretto sociale Don Bosco, Fabiola Petilli. La mediatrice
culturale Silvia Golino spiegherà quindi “Chi sono i minori
rom”, mentre Paola Dispoto, mediatrice sociale e curatrice del convegno,
si occuperà di “Chi sono i minori sinti”. Dall’aspetto
antropologico e statistico si passerà quindi all’intervento degli
operatori impegnati nei campi sosta di Bolzano: l’assistente sociale
Natalia Benati presenterà la relazione: “Quella che ruba i bambini”:
l’assistente sociale e gli interventi con i minori sinti e rom”,
Senio Visentin illustrerà il lavoro dell’educatore in un campo,
Silvia Golino informerà sui progetti educativi extrascolastici al campo
rom di Castel Firmiano mentre Bruna Giacomelli, responsabile della
Comunità “Sancta Clara” dell’associazione “La
Strada”, parlerà dei minori “zingari” nelle strutture
diurne e residenziali. Dopo la pausa pranzo, i lavori riprenderanno con uno
sguardo fuori dall’Alto Adige: Sandra Venturelli, responsabile per i
campi di sosta di Trento e Rovereto, illustrerà alcuni dei progetti
attivati con minori sinti e due operatori dell’associazione
“Amengià” di Firenze racconteranno l’esperienza che si
vive in un sodalizio misto di ragazzi rom e italiani. Infine, spazio a uno
degli “strumenti del mestiere”: il servizio sociale del Tribunale
dei minori di Trento. La seconda parte di “Ci riguarda” è in
programma per l’autunno 2003 e si occuperà della scolarizzazione
dei minori rom e sinti in senso lato.
7. IMMIGRAZIONE: Casini, Prato esempio
integrazione solidale c'e' comunita' 20.000 cinesi che opera ben inserita (ANSA) - PRATO, 5 MAG
- Non è facile per le piccole e medie imprese lavorare nell' attuale
scenario economico globalizzato; Prato è riuscita nonostante questo a
diventare un esempio di integrazione solidale. E' il pensiero del presidente
della Camera dei deputati Pier Ferdinando Casini, espresso durante l'
inaugurazione del primo Museo del Tessuto italiano a Prato.
"A Prato - ha sottolineato Casini - opera ben inserita una comunità
di circa 20 mila persone provenienti dalla Cina, che avrebbe messo a dura prova
qualsiasi altro contesto economico e sociale debole e privo di quelle risorse
di apertura e grande umanità tipiche dei cittadini di Prato". Il
presidente della Camera ha osservato come nel mutevole contesto internazionale,
"dal quale soprattutto le piccole realtà imprenditoriali possono
sentirsi schiacciate e non sufficientemente tutelate, è comprensibile la
diffusione di inquietudini e di incertezze". Per Casini può
risultare particolarmente difficile "la necessità di adattarsi ai
moduli della competitività internazionale, mantenendo un tessuto sociale
solidale e disponibile all' integrazione di cospicui flussi di immigrazione".
8. I Mondiali Antirazzisti arrivano alla
settima edizione. Un torneo con 170 squadre per dare un calcio alle
discriminazioni. (Stranieri in Italia), 5 maggio MONTECCHIO (RE) - Un
calcio a striscioni e cori razzisti che troppo spesso invadono i nostri stadi.
Ultras italiani ed europei che vivono il calcio come momento di confronto e
scambio, si incontreranno anche quest'estate a Montecchio (Reggio Emilia), da
mercoledì 9 a domenica 13 luglio, per la settima edizione dei Mondiali
Antirazzisti. Al centro della manifestazione l'ormai famoso torneo di calcetto,
che quest'anno dovrebbe coinvolgere addirittura 170 squadre. Sul campetto si
scontreranno (naturalmente all'insegna del fair play) squadre in rappresentanza
dalle tifoserie di tutta Europa, ma non solo. La partecipazione è
infatti aperta anche alle associazioni di extracomunitari, al mondo del
volontariato e, in generale, a tutti coloro che vogliono letteralmente scendere
in campo per dire no a razzismo e discriminazioni.
"Venire ai Mondiali Antirazzisti - si legge nel programma - è un
impegno perché significa mettere da parte, in nome della lotta al
razzismo, rivalità tra gruppi o comunità o aggressività
individuali, e convivere per cinque giorni con gli "altri". Anche in
campo a farla da padrone sarà il rispetto dell'avversario e dello
spirito dell'iniziativa, senza concessioni alla foga agonistica. "Al
secondo fallo cattivo di una squadra - recita il regolamento - indipendente se
succede in area o non, verrà fischiato un rigore contro."
Naturalmente le partite si giocheranno con palloni "etici",
cioè cuciti senza sfruttare il lavoro minorile, e al margine del torneo
ci saranno proiezioni e dibattiti su antirazzismo e dintorni. In particolare,
al centro del campeggio che ospiterà i partecipanti, sarà
allestita una Piazza Antirazzista, dove ogni gruppo potrà illustrare le
attività che ha organizzato durante l'anno per combattere le
discriminazioni. I mondiali Antirazzisti sono organizzati dall' Istoreco (Istituto per la Storia della
Resistenza e della Società Contemporanea) di Reggio Emilia e dal "Progetto Ultrà",
iniziativa promossa dall'UISP e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna per
limitare i comportamenti intolleranti e xenofobi presenti dentro e fuori gli
stadi di calcio. La partecipazione al torneo e la permanenza al campeggio , ma
naturalmente un piccoo contributo per ogni squadra sarebbe più che
gradito…
Per informazioni ed iscrizioni visitate il sito web
del Mondiali Antirazzisti.
9. IMMIGRAZIONE: sbarcati 61 clandestini
nell'agrigentino fermato uno dei presunti scafisti (ANSA) - PORTO EMPEDOCLE
(AGRIGENTO), 5 MAG - Sono sbarcati in nottata, a Porto Empedocle (Agrigento), i
61 clandestini intercettati ieri pomeriggio nel Canale di Sicilia. Il barcone
in legno con gli immigrati, tra cui quattro donne ed un bambino, era stato
avvistato dal motopesca "Giuseppina" che ha lanciato l' allarme-radio
alla Capitaneria di porto. Due motovedette della Guardia costiera di Licata e
Porto Empedocle ed un pattugliatore della Guardia di finanza hanno raggiunto a
tarda sera l' imbarcazione che è stata poi rimorchiata a Porto
Empedocle. Le forze dell' ordine hanno fermato il presunto scafista; i clandestini
sono già stati trasferiti nel Centro di accoglienza per immigrati di
Agrigento.
10. IMMIGRAZIONE: avvisi a poliziotti; Sap
scrive a procuratore associazione funzionari, non rassegnati a ricevere 'atto
dovuto' (ANSA) - BOLOGNA, 4 MAG - Il sindacato di polizia Sap ha scritto al
Procuratore di Bologna Enrico Di Nicola in merito agli avvisi di garanzia
notificati nei giorni scorsi a undici poliziotti, un carabiniere e un
infermiere della Croce rossa dopo un presunto pestaggio avvenuto il 2 marzo nel
Centro di permanenza temporanea (Cpt) per immigrati clandestini, alcuni dei
quali avevano tentato la fuga. "Fin dal primo momento - scrive il
segretario nazionale del Sap, Gianni Tonelli, a Di Nicola - ci siamo dichiarati
estremamente fiduciosi nella magistratura bolognese nel caso specifico degli
avvisi per il caso del Cpt di via Mattei. Riteniamo che la
responsabilità tutta del fatto che avvisi di garanzia siano stati
inviati a persone che non erano nemmeno sul posto del commesso reato sia
soltanto da attribuire ai nostri superiori che non hanno collaborato nella
maniera dovuta con l' istituzione che Lei rappresenta. Siamo estremamente
rammaricati di questa mancanza di raccordo - continua la lettera - anche
perché purtroppo gestire il centro di permanenza temporanea significa
assumersi responsabilità forti che tutti tentano di fuggire".
"Pertanto - conclude Tonelli - siamo di nuovo qui a rinnovarle fiducia sul
fatto specifico e a rigettare ogni 'voce' a ciò dissonante, comprese
quelle fonti non meglio identificate del Viminale che hanno licenziato un
comunicato totalmente privo di fondamento". Due giorni fa ambienti del
ministero dell' Interno avevano fatto rilevare come vi sia "comprensione
umana" nei riguardi dei poliziotti indagati dall' autorità
giudiziaria; le stesse fonti avevano osservato che l' intervento della
magistratura è un "atto dovuto" e avevano quindi espresso
"non condivisione" per le manifestazioni annunciate dal Sap (domani
il sindacato ha promosso un' iniziativa di protesta alle 17.30 in piazza Galvani,
nel centro di Bologna), perché valutate "irrispettose nei riguardi
di un obbligo proprio dell' autorità giudiziaria". Sulla vicenda
interviene oggi con una nota anche la segreteria emiliano-romagnola dell'
Associazione nazionale funzionari di polizia, secondo cui "ai tutori dell'
ordine si può chiedere spirito di sacrificio e abnegazione, ma non di
essere dediti al martirio o rassegnati a ricevere 'l' atto dovutò. La
situazione è già di per sé triste per dover assistere,
poi, ai proclami di un sindacato che ritiene di avere la soluzione ("Ci
vuole un funzionariò, così avremo qualcuno da additare anche noi
come supremo responsabile degli efferati ordini impartiti...") e
purtroppo, a ruota, tali affermazioni vengono riproposte dal politico che si
è innalzato a paladino dei poliziotti e che di ordine pubblico,
così di come funziona la Polizia di Stato, sa solo ciò che
qualcuno...gli racconta". L' Associazione si domanda "perché
non ci si siede intorno a un tavolo e si studiano modifiche al codice di
procedura penale affinché l' atto dovuto diventi tale solo dopo una
valutazione di un' autorità di garanzia; perché non si rimette
nelle mani del Procuratore Generale, e di lui solo, la decisione circa l'
esercizio o meno dell' azione penale nei confronti degli appartenenti alle
Forze di polizia per i fatti inerenti il servizio; perché non si
inaspriscono le pene per i reati contro i Pubblici Ufficiali; perché non
si ripristina la perseguibilità d' ufficio del reato di oltraggio a
Pubblico Ufficiale; perché a chi rischia realmente di più per
qualifica, ovvero i Funzionari di Polizia, in un' auspicabile contrattazione
non viene riconosciuta una reale tutela legale e la copertura per la
responsabilità civile derivante delle decisioni che spesso sono imposte
dalle contingenze (cosa già riconosciuta agli ex colleghi prefettizi per
i danni che possono commettere dall' alto delle proprie scrivanie)".
11. IMMIGRAZIONE: sbarcati a Lampedusa 85
clandestini (ANSA) - LAMPEDUSA (AGRIGENTO), 4 MAG - Sono sbarcati a Lampedusa gli 85
clandestini intercettati nel pomeriggio nel Canale di Sicilia. Gli immigrati,
tutti uomini e di varie nazionalità, sono stati trasbordati sulle
motovedette della capitaneria di porto e della Guardia di finanza mentre si
trovavano ad una quarantina di miglia dall' isola.
Il barcone in legno sul quale hanno attraversato il Canale di Sicilia è
affondato non appena si sono esaurite le procedute di trasbordo.
12. CIVITAS 2003 – Popoli in movimento,
''ma in Italia c'è discriminazione''. Al Salone della solidarietà
l'analisi di un'Italia multietnica (Redattore Sociale), PADOVA, 3 maggio – In
Italia la discriminazione esiste, anche se è un fenomeno in cambiamento
negli ultimi tre anni. La preoccupazione, piuttosto, nasce dalla mancata
ratifica delle direttiva comunitaria europea del 29 giugno del 2000 proprio
contro le discriminazioni. E il termine ultimo per la ratifica degli stati
membri è il luglio di quest’anno. Sono considerazioni introduttive
al convegno “Popoli in movimento: Italia multietnica e multiculturale:
sappiamo contrastare le discriminazioni?”, pronunciate da Laura Balbo,
presidente dell’associazione Italia-Razzismo.
Secondo la Balbo, c’è il reale pericolo che l’Italia rimanga
l’unico Paese a non ratificare la direttiva che, ha affermato, “ha
chiarito e affrontato tutte le situazioni discriminatorie di tipo razziale,
sessuale, religioso nei diversi campi di attività umana. Ad oggi abbiamo
26 rapporti degli Stati nazionali e l’impegno è di arrivare, entro
la fine del 2005, ad un rapporto sui risultati dell’applicazione della
direttiva europea. Ma allora, noi, in che società vivremo?”.
Interessante l’intervento di Fabio Bordignon della Fondazione Nord-Est,
che oltre a snocciolare dati sul trend della discriminazione in Italia e nella
zona di competenza (il Nord-Est, appunto) ha cercato di ricostruire gli
atteggiamenti dell’opinione pubblica italiana negli ultimi tre anni (vedi
lancio successivo). Alessandra Persichetti, antropologa
dell’Università di Siena, ha attualizzato il problema razziale e
discriminatorio osservando come la guerra in Iraq, al di là delle
letture marxiste su un conflitto basato su interessi economici e, in
particolare, petroliferi, abbia in sé i germi del razzismo. “La
guerra in Iraq – ha affermato – si basa su presupposti razzisti.
Per esempio, la volontà di esportare la dimensione democratica in un
Paese dove non c’è; l’uomo occidentale che si è
investito della missione di esportare la civiltà, categorie di pensiero,
tecnica, metodi di cura, ecc... Ma su un aspetto non abbiamo riflettuto: noi
ignoriamo gli altri più di quanto gli altri ignorano noi”. Un
fatto è certo, il razzismo sembra accumunare tanto gli americani che gli
europei, e – ha affermato – “se è vero che il razzismo
biologico non c’è più, esso è stato soppiantato dal ‘differenzialismo’,
cioè il razzismo culturale. I concetti di cultura ed etnia hanno
sostituito quello di razza. Tuttavia continuiamo a rappresentare l’altro
come ‘altro’”. Non è mancato un accenno alla Bossi-Fini:
“E’ un esempio eclatante di pianificazione e, pochi lo sanno, si
rifà addirittura al modello arabo. Il fatto di far dipendere la nostra
vita dal contratto di lavoro, e dunque dalla volontà del datore di
lavoro, è qualcosa di simile alle situazione protettive tipiche della società
saudita, in cui una persona viene accolta ma non integrata”. Ma parlare
di differenze può fare il gioco di chi ha atteggiamenti razzisti?
Conclude la Persichini: “C’è una particolarità:
proprio gli “altri” sembrano scoprire il valore della loro
differenza. Nel Terzo Mondo, oggi, ci sono autori che rivendicano le proprie
specificità, sottolineando in questo modo le differenze che da
più parti si cerca di combattere”. All’argomento si è
allacciato anche Gustavo Guizzardi, del Dipartimento di Sociologia
dell’Università di Padova. “L’essenzialismo – ha
affermato – è una definizione dell’altro per definire noi
stessi. E’ un procedimento interessante, secondo cui parlando
dell’altro definiamo noi stessi. Dicendo che l’altro non ha una
cultura coesa, certa, diciamo in realtà che noi esistiamo e che abbiamo,
invece, una identità certa e caratteristiche precise, che la nostra
cultura è essenziale”. Ma prima della Bossi-Fini, per Guizzardi,
la discriminazione è partita quando abbiamo sentito dire che la nostra
è una cultura cristiana. Anche se poi scopriamo con sondaggi e
comportamenti che non è così! Dunque, l’essenzialismo
è un vantaggio per noi. Ma può esserlo anche per gli altri, per
chi è in situazioni simili alla nostra”.
13. Pisanu: regolarizzazioni sempre piu'
veloci (AGI) - Brescia, 3 mag. - Le procedure per la regolarizzazione degli
immigrati "si stanno velocizzando. Stiamo facendo un'operazione - ha
sostenuto il ministro dell'interno Beppe Pisanu il 28 aprile a Brescia per
l'inaugurazione di un nuovo commissariato - come non l'ha mai fatta nessuno in
Europa. Sono state presentate 700mila domande e la velocita' di smaltimento
aumenta man mano che passa il tempo". Il ministro ha poi sottolineato
l'importanza della regolarizzazione degli immigrati per la sicurezza di una citta'.
Il ministro ha citato proprio l'esempio del centro lombardo: "Brescia e'
la quarta citta' d'Italia per numero di pratiche di richiesta di
regolarizzazione, la prima per il rapporto fra clandestini e numero di
abitanti. A Brescia, pero', e' gia' stato evaso il 34% delle richieste di
regolarizzazioni, con un ritmo di 300 al giorno. Anche questa regolarizzazione
rendera' piu' controllabile l'ambiente. Siamo certi che questa esperienza
servira' da modello". Pisanu ha inoltre dichiarato che si e' cercato di
affrontare queste problematiche nella chiave della "sicurezza
partecipata". "La sicurezza - ha continuato - e' un bene alla
produzione del quale devono concorrere tutti i soggetti: Forze dell'ordine, di
Polizia, ma soprattutto amministratori comunali, come e' avvenuto a Brescia con
l'inaugurazione di un Commissariato al Carmine".
14. Castelli: con espulsioni risparmiati 100
Mln Euro (AGI) - Brescia, 3 mag. - "Mandando via 541 extracomunitari abbiamo
risparmiato la costruzione di un nuovo penitenziario che ai cittadini italiani
sarebbe costato circa 200 miliardi delle vecchie lire, 100 milioni di
euro". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Roberto Castelli, che,
parlando ai rappresentanti dei commercianti di Brescia, nella sua qualita' di
capolista per la Lega alle elezioni comunali, ha illustrato l'impegno del
Governo per la sicurezza dei cittadini e in particolare gli effetti della legge
Bossi-Fini.
15. La Spezia: premio letterario "voci e
idee migranti" (AGI) - La Spezia, 3 mag. - La casa editrice Kabiliana,
con il patrocinio della Regione Liguria, della Provincia di La Spezia e del
Comune di Lerici, bandisce il Primo Premio Internazionale per scrittori
migranti Voci e Idee Migranti. Scadenza 30 giugno 2003. Il concorso e' rivolto
a tutti gli scrittori e scrittrici migranti che soggiornano o vivono
permanentemente in Italia e scrivono in lingua italiana.Il premio si articola
in due sezioni:Narrativa Voci migranti e Saggistica Idee migranti.
16. E' in uscita El Ghibli, rivista on-line
scritta da migranti (AGI) - Bologna, 3 mag. - Uscira' a giorni El Ghibli,
rivista on line scritta interamente da scrittori stranieri che vivono in
Italia. Un progetto fatto e gestito interamente da stranieri, realizzato anche
grazie alla Provincia di Bologna che ha offerto la possibilita' di inserirlo
all'interno del suo spazio informatico. Dal punto di vista dei contenuti sara'
privilegiato il tema del viaggio, inteso in senso lato come movimento che crea
trasformazione interiore, movimento incontro all'altro, come conoscenza del
nuovo e del diverso dentro e fuori di se', ma anche come viaggio in senso
proprio: il viaggio della migrazione.
El Ghibli avra' una cadenza trimestrale e sara' organizzata per sezioni:
-"Racconti e poesie": opere - narrativa e poesia - degli scrittori
della migrazione approdati in Italia, e che usano l'italiano come lingua
d'espressione letteraria. -"Parole dal mondo": opere degli scrittori
della migrazione in altri paesi del mondo, in traduzione con testo a fronte.
-"La stanza degli ospiti": opere degli scrittori
"stanziali" di ogni nazionalita', anch'esse in traduzione, un tributo
di ospitalita' dei migranti ai loro colleghi monoculturali. -"Notizie e
recensioni" - Informazioni utili agli 'artigiani della pagina' e non solo
(concorsi, segnalazioni di articoli, manifestazioni culturali in generale che
coinvolgano artisti e/o cittadini migranti). Recensioni di letteratura e
saggistica. - "Generazione che sale" - Scritti di ragazzi delle
scuole, o di migranti di seconda e terza generazione, sul tema della rivista.
-"Interviste". Il gruppo redazionale e' composto da scrittori
africani, sudamericani, mediorientali, francesi. In redazione Cristina Ali
Fara, Gabriella Ghermandi, Pap Khouma,direttore responsabile, Kossi Komla Ebri,
Mia Lecomte, Saidou Moussa Ba, Theodore Ndock Ngana, Candelaria Romero,
Raffaele Taddeo, Marcelo Vega, Youssef Wakkas.
17. Roma: seminario giuridico su protezione
lavoratori migranti (AGI) - Roma, 3 mag. - Si terra'il 6 maggio,presso la
Sala Lauree della Facolta' di Scienze Politiche dell'Universita' di Roma
"La Sapienza",un seminario di approfondimento giuridico sulla
Convenzione Internazionale sulla protezione di tutti i lavoratori migranti e
dei membri delle loro famiglie adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni
Unite il 18 dicembre 1990. Organizzato dal Comitato Italiano per i diritti dei
lavoratori migranti in collaborazione con il Master in Tutela Internazionale
dei Diritti Umani dell'Universita' degli Studi di Roma "La Sapienza".
Questa iniziativa costituisce un'importante occasione per approfondire i
contenuti di una strumento di diritto internazionale che riconosce in modo
forte ed esplicito i diritti umani fondamentali dei migranti, troppo spesso
violati e ignorati in molti paesi del mondo. Ci sono voluti oltre dieci anni
per raggiungere il numero (20) di ratifiche necessario per l'entrata in vigore
della Convenzione prevista per il 1ø luglio 2003. Il seminario rientra
nell'ambito della Campagna di sensibilizzazione e informazione sui diritti dei
migranti promossa dal Comitato Italiano di cui fanno parte importanti realta'
quali: uffici in Italia dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL),
dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), la Federazione
delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI), la Fondazione Migrantes (CEI), la
Caritas Italiana, la Casa dei Diritti Sociali - FOCUS, le organizzazioni
sindacali CGIL, CISL e UIL. Ad oggi, sono pervenute circa 60 adesioni alla
Campagna che comprendono individui, giornalisti, parlamentari, accademici, associazioni
cattoliche e laiche, ONG, enti locali e tante altre realta'.
18. Regione Lazio stanzia 1 milione e 205 mila
Euro per immigrati (AGI) - Roma, 3 mag. -
La Regione Lazio ha da oggi nuovi fondi per l'immigrazione. E' stato dato il
via libera, infatti, ai piani programmatici in materia d'immigrazione delle
Province di Rieti e Frosinone. Lo stanziamento previsto e' di oltre 1 milione e
205 mila euro. La decisione e' stata presa dalla Giunta regionale su proposta
dell'assessore alla Famiglia e ai Servizi sociali, Anna Teresa Formisano.
Obiettivo dei Piani elaborati dalle due Province e' l'integrazione sociale
degli immigrati regolarmente soggiornanti nella regione Lazio. I Piani si
basano sulla realizzazione di progetti presentati dai Comuni e da una Comunita'
montana. Riguardano in particolare la realizzazione di Centri di pronta
accoglienza; sportelli informativi; attivita' interculturali; corsi di
formazione, corsi di informatica; prevenzione e recupero del disagio
scolastico; integrazione scolastica per minori; corsi di lingua italiana; corsi
di alfabetizzazione; consulenza socio-legale; assistenza alla maternita'. Si
prevede, inoltre, il reperimento di alloggi sociali, il sostegno alle attivita'
delle associazioni di immigrati, la realizzazione di periodici informativi e di
circoli provinciali interetnici e interculturali. Per quel che concerne il
territorio reatino, il finanziamento ammonta a circa 595mila euro per
realizzare i progetti presentati dai comuni di Rieti, Poggio Mirteto, Fara
Sabina, Fiamignano e dalla Comunita' montana del Velino. Per il territorio del
frosinate, invece, lo stanziamento e' di circa 611mila euro e riguarda, oltre
alla Provincia di Frosinone, i comuni di Alatri, Supino, Ceccano, Isola del
Liri, Sora, Cassino, Cervaro, Ausonia e San Giorgio a Liri.
19. DL su protezione sfollati, e' entrato in
vigore (AGI) - Roma, 3 mag. - E' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 22
aprile il decreto legislativo firmato il 7 aprile dal presidente della
Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, sulla "protezione temporanea in caso di
afflusso massiccio di sfollati". La protezione temporanea durera' una anno
e potra' essere prorogata per altri 12 mesi. Agli sfollati saranno garantiti
accesso al lavoro e allo studio, assistenza medica e ricongiungimenti
familiari. si puo' consultare il testo integrale del decreto legislativo
all'indirizzo: www.gazzettaufficiale.it
La rassegna stampa può essere consultata anche sul sito www.immagineimmigratitalia.it
- (Sito Web realizzato nell'ambito del Progetto "Immagine degli
immigrati in Italia tra media, Società civile e mondo del Lavoro")