Rassegna Stampa

Martedì 6 maggio 2003

 

1. IMMIGRAZIONE – La maternità per una donna straniera: un convegno analizza la realtà nella provincia di Treviso (Redattore Sociale)

2. IMMIGRAZIONE - Gli albanesi sono il primo gruppo di stranieri in 7 regioni italiane (ricerca Oim). A Milano una serata per conoscere meglio questa comunità (Redattore Sociale)

3. IMMIGRAZIONE - ''Intermundia 2003'': a Roma quattro giorni di festa e manifestazioni nel segno dell'intercultura (Redattore Sociale)

4. Cooperazione allo sviluppo? Così la vedono gli studenti stranieri di Roma (Migra)

5. IMMIGRAZIONE - ''Immicreando'', un concorso letterario per stranieri in cui raccontare Milano e la sua gente (Redattore Sociale)

6. NOMADI – ''Ci riguarda'': a Bolzano un convegno che mette a confronto servizi sociali sui minori rom e sinti (Redattore Sociale)

7. IMMIGRAZIONE: Casini, Prato esempio integrazione solidale c'e' comunita' 20.000 cinesi che opera ben inserita (ANSA)

8. I Mondiali Antirazzisti arrivano alla settima edizione. Un torneo con 170 squadre per dare un calcio alle discriminazioni. (Stranieri in Italia)

9. IMMIGRAZIONE: sbarcati 61 clandestini nell'agrigentino fermato uno dei presunti scafisti (ANSA)

10. IMMIGRAZIONE: avvisi a poliziotti; Sap scrive a procuratore associazione funzionari, non rassegnati a ricevere 'atto dovuto' (ANSA)

11. IMMIGRAZIONE: sbarcati a Lampedusa 85 clandestini (ANSA)

12. CIVITAS 2003 – Popoli in movimento, ''ma in Italia c'è discriminazione''. Al Salone della solidarietà l'analisi di un'Italia multietnica (Redattore Sociale)

13. Pisanu: regolarizzazioni sempre piu' veloci (AGI)

14. Castelli: con espulsioni risparmiati 100 Mln Euro (AGI)

15. La Spezia: premio letterario "voci e idee migranti" (AGI)

16. E' in uscita El Ghibli, rivista on-line scritta da migranti (AGI)

17. Roma: seminario giuridico su protezione lavoratori migranti (AGI)

18. Regione Lazio stanzia 1 milione e 205 mila Euro per immigrati  (AGI)

19. DL su protezione sfollati, e' entrato in vigore (AGI)

 

 

1. IMMIGRAZIONE – La maternità per una donna straniera: un convegno analizza la realtà nella provincia di Treviso (Redattore Sociale) TREVISO, 6 maggio - La maternità, la crescita e l’accudimento dei figli per una donna immigrata. E’ il tema del convegno organizzato dal Centro di servizio per il volontariato della provincia di Treviso in occasione della festa della mamma, venerdì 9 maggio, con l’intento di capire quali difficoltà le donne straniere incontrano nel vivere questa esperienza lontane dal proprio contesto d’origine e in una cultura spesso estranea. "L’avvenire comincia da noi: voci di madri immigrate" il titolo di questo incontro che avrà luogo a partire dalle ore 9.00, presso il Teatro Eden di Treviso, e che è promosso in collaborazione con Associazione La Tenda, Cooperativa Servire, Associazione Madamadorè, Coordinamento Fratelli d’Italia, Centro donna, Coordinamento provinciale associazioni handicappati. Al convegno testimonianze di donne immigrate che hanno vissuto la maternità nel territorio e quelle degli operatori sanitari che stanno tentando di tracciare possibili percorsi di incontro e di dialogo. L’appuntamento si inspira al libro di Lia Chinosi: "Sguardi di mamme. Modalità di crescita dell’infanzia straniera" che racconta dubbi ed incertezze di donne tunisine, albanesi, cinesi, senegalesi, rom e sinte nel vivere lontane dal proprio paese e dal proprio contesto sociale d’origine il concepimento, la gravidanza, la nascita e la crescita dei propri figli. Sarà l’autrice ad inaugurare l’appuntamento del 9 maggio, preceduta dall’intervento di Fabio Gava, assessore alla sanità della Regione Veneto e seguita da Onofrio Sergio Saia, responsabile del Dipartimento materno infantile dell’ospedale Cà Foncello. Coordinata da Maria De Lourdes, giornalista ed autrice del programma Rai "Non solo nero", la prima parte della mattinata darà spazio alle esperienze dei medici e alla presentazione della situazione nel presidio ospedaliero trevigiano. A "Il percorso pediatrico del bambino", relazione dei pediatri del Cà Foncello Maurizio Pitter, Sandro De Lazzari e Paolo Pavanello, farà seguito l’intervento di Marta Fontana (ginecologa del distretto sanitario di Preganziol e Mogliano) sull’esperienza dei consultori territoriali. Alle narrazioni delle madri straniere sarà dedicata la seconda parte della mattinata che ospiterà anche lo straordinario racconto di Rosine Sawadogo, responsabile di Maison Eveil in Burkina Faso. Maison Eveil è un centro di aiuto e di accoglienza per minori con handicap nato nel 2000 con la finalità di favorire la loro autonomia e il pieno inserimento sociale e di aiutare le loro famiglie attraverso un sostegno psicologico ed affettivo. Il convegno chiuderà con un intervento dedicato ai servizi dell’Ulss 9 per madri e minori immigrati a cura di Giuseppe Da Ben, direttore dei servizi sociali dell’azienda sanitaria locale.

 

2. IMMIGRAZIONE - Gli albanesi sono il primo gruppo di stranieri in 7 regioni italiane (ricerca Oim). A Milano una serata per conoscere meglio questa comunità (Redattore Sociale) MILANO, 5 maggio - Una serata per conoscere il vero volto della comunità di immigrati albanesi in Lombardia. La fondazione Ismu, in collaborazione con Oim organizzazione mondiale delle migrazioni, e il periodico di lingua albanese "Bota Shqiptare" organizza oggi, 5 maggio alle ore 18 alla sala convegni Banca Intesa, in piazzetta Bossi 2, l"incontro "Buke e kripe e zemer". ”Buke e kripe e zemer” significa letteralmente Pane, sale e cuore - racconta Roland Sejko, direttore del periodico albanese "Bota Shqiptare"- ed è il saluto tradizionale di benvenuto albanese. Credo che questa serata sia importante perché i dati che verranno comunicati sulla comunità albanese in Lombardia serviranno a dare un’immagine più veritiera della nostra comunità, composta in massima parte da gente che lavora e da famiglie". Secondo la ricerca "Gli albanesi in Italia", a cura di Ugo Melchionda, dell’Oim, che verrà presentata durante la serata, gli albanesi in Italia al 31 dicembre 2001 contavano 142.066, con un incremento del 22,7 per cento rispetto all’anno precedente. Gli albanesi in Italia sono il primo gruppo di immigrati in 7 regioni, il secondo in 6 regioni, il terzo in 2 regioni. Si tratta del gruppo che ha avuto il più rapido ed intenso tasso di crescita negli anni ‘90 e che ha registrato il maggiore aumento di minori nelle scuole italiane: nel periodo che va dall’anno scolastico 1995-96 al 2000-2001 sono aumentati di sei volte. Alla serata interverrà il presidente della Fondazione Ismu, Paolo Ranieri e il console generale dell¹Albania a Milano, Hasan Mucostepa. Maddalena Occhetta di Oim presenterà il progetto "L’immagine degli immigrati in Italia". Presenti imprenditori, lavoratori e personalità dello sport e della cultura albanese, tra cui Igli Tare, calciatore del Brescia Calcio. Il periodico "Bota Shqiptare" è un quindicinale di 16 pagina sulle problematiche dell’immigrazione albanese ed è edito dall’omonima associazione. Scritto e stampato a Roma, è distribuito in un migliaio di edicole in tutt’Italia in circa 10 mila copie. "Parliamo dei problemi degli immigrati in Italia - racconta Roland Sejko -, diamo notizia dei successi dei nostri immigrati e cerchiamo di costruire un ponte con la madre Patria, facendo un sunto degli avvenimenti albanesi più importanti".

 

3. IMMIGRAZIONE - ''Intermundia 2003'': a Roma quattro giorni di festa e manifestazioni nel segno dell'intercultura (Redattore Sociale), ROMA, 5 maggio – Al via dal 7 al 10 maggio a piazza Vittorio “Intermundia 2003”, festa dell’intercultura promossa dall'Assessorato politiche educative e scolastiche del Comune capitolino. Mercoledì prossimo la manifestazione sarà inaugurata alla presenza del sindaco, Walter Veltroni. Poi le scuole romane presenteranno i loro progetti di intercultura realizzati attraverso spettacoli di teatro, danza, musica, mimo, poesia, elaborati, sculture, disegni. Seguiranno i “percorsi interetnici”: una visita guidata tra i negozi, i luoghi di ritrovo, le abitazioni alla scoperta di tradizioni e culture straniere per le strade del rione Esquilino, a cura dell'Associazione Futuro. Nelle giornate di Intermundia sono previsti molti laboratori per bambini e ragazzi: “Come dire e scrivere le stesse cose… in modi diversi”, a cura dell'Associazione Risvolti; “Creatmundia”, l'angolo degli aquiloni, della biblioteca e degli abiti; e poi l'angolo del cantastorie, della cucina, del gioco e delle mani abili. “La via del cibo: alimenti e menù che attraversano il mare e i continenti”, a cura della Biblioteca di Pace, oppure “L'arte come metodo che conduce all'equilibrio”, a cura di Voci della Terra, saranno altri due momenti formativi, insieme a “Contaminazioni culturali”, a cura dell'Archivio dell'Immigrazione, “La mediazione culturale nella scuola”, preparato dal Cies; “Giochi senza… frontiera”, a cura del Forum per l'intercultura della Caritas Diocesana, “Tutti uguali sulla carta”, a cura dell'Asal; altri laboratori saranno guidati dalle associazioni Cospe, Voci della Terra. Previsti in serata approfondimenti in fotografia, proiezione di documentari (tra cui “Rom Tour”, di Silvio Soldini e Giorgio Garini), spettacoli, concerti di cori multietnici, danze. La direzione artistica degli spettacoli serali è di Erasmo Treglia, di Finis Terre. Giovedì 8 si svolgerà alle ore 11 la premiazione del concorso “Intersculture: congegni di relazione”. Sabato 10 maggio, dalle ore 10 alle 12, “Diritti al campo: i bambini e i ragazzi nomadi a Intermundia”, a cura di Arci Solidarietà Lazio e Comunità Capodarco di Roma; seguirà alle 12 il concerto “Romusigagè”. Tra gli altri eventi in programma, alcune mostre: “Contaminazioni: alle origini della cultura italiana”, a cura dell'Archivio dell'Immigrazione; l’allestimento fotografico realizzato dal laboratorio di Claudia Martinez Mansell con un gruppo di bambini palestinesi rifugiati in Libano, a cura dell'Associazione Culturale Sala I; due esperienze di lavori multiculturali: il Centro Educativo per l'Infanzia immigrata Armadillo e i laboratori nelle scuole di Roma, a cura dell'Associazione Asal; “L'arte di dipingere un thangka”, a cura di Voci della Terra. Presso la scuola Di Donato (Via Bixio n. 85) è allestita fino al 9 maggio“Gli altri siamo noi”, a cura dell'Associazione Tamburi di Pace, centrata sul tema del pregiudizio nei confronti delle culture “altre”: un’esperienza positiva di educazione alla convivenza in contesti multietnici. Strutturata con una serie di giochi educativi che stimolano e facilitano la riflessione e la comprensione dei concetti relativi alla formazione di idee e di pregiudizi nei confronti di altre culture, di altri popoli, nonché delle differenze sociali, la mostra è composta da 8 sezioni; a conclusione del percorso espositivo i ragazzi diventano giornalisti: scrivere “storie, articoli, poesie per il giornale della scuola, del quartiere o della città – spiegano i promotori dell’iniziativa - è un modo per assimilare ed integrare l’esperienza”.

 

4. Cooperazione allo sviluppo? Così la vedono gli studenti stranieri di Roma (www.migranews.net), 5 maggio. Nelle settimane scorse l'Ucsei (Ufficio centrale studenti esteri in Italia) ha realizzato, fra gli studenti del “Centro Giovanni XXIII”, a Roma, un'inchiesta sulla cooperazione allo sviluppo. La cooperazione è un tema di forte controversia fra politici, intellettuali, istituzioni governative e non governative, e anche studenti universitari e cittadini in genere. Il “Centro Giovanni XXIII” non si sottrae a questo dibattito. Il centro, che accoglie più di centottanta studenti stranieri, è stato proprio il frutto di un progetto di cooperazione, creato e guidato da Monsignor Remigio Musaragno. Ancora oggi, a trenta anni dalla sua apertura, il “Centro Giovanni XXIII” accoglie gli studenti stranieri che vogliono cominciare oppure continuare gli studi universitari a Roma. Oggi, più di cinquanta Paesi diversi trovano rappresentanza in questa grande casa, che abbraccia tutti i cinque continenti.
Quasi tutti questi giovani provengono dai Paesi del sud del mondo. Tanti di loro hanno avuto esperienze dirette con i progetti europei impiantati nei loro Paesi: quindi parlano di cooperazione e sviluppo con cognizione di causa. Fra alcuni anni saranno loro, nei loro Paesi, ad assumere responsabilità di alto livello nell'ambito accademico, politico, sociale, culturale. I risultati dell'indagine saranno pubblicati nella rivista dell'Ucsei, Amicizia
, e saranno sintetizzati anche sull’agenzia Migra. Si può già anticipare che il giudizio della maggioranza degli studenti è assai severo sulla cooperazione italiana allo sviluppo e sulle Ong (organizzazioni non governative). I temi affrontati sono stati davvero molti: le motivazioni dei giovani per partire come volontari in un Paese del sud; le relazioni fra le Ong e le autorità locali; le condizioni fondamentali per raggiungere risultati positivi; il livello di partecipazione degli indigeni ai progetti; la ricaduta dei progetti sulle popolazioni; la possibilità di realizzare una vera solidarietà. Il tema dell'inchiesta e la provenienza degli studenti che vi hanno partecipato rendono l’indagine particolarmente interessante. Infatti a rispondere, questa volta, non sono gli europei (autori dei progetti di cooperazione) ma persone che appartengono agli stessi Paesi che di quei progetti dovrebbero beneficiare.

5. IMMIGRAZIONE - ''Immicreando'', un concorso letterario per stranieri in cui raccontare Milano e la sua gente (Redattore Sociale), MILANO, 5 maggio - "Immicreando" è il nome di un concorso creativo rivolto a stranieri, promosso dall'Ufficio per la Pastorale dei Migranti dell'Arcidiocesi di Milano, in collaborazione con la Fondazione Ismu. In ogni edizione di questa manifestazione viene "adottato" un particolare mezzo espressivo, e per quest'anno la scelta è ricaduta sulla la scrittura, e gli stranieri che vorranno partecipare dovranno cimentarsi nella realizzazione di opere narrative inedite, scritte in lingua italiana nella forma di racconto o di poesia. Il tema da sviluppare nelle opere, che vanno presentate entro il 18 maggio, è "Camera con vista su Milano. Sguardo sulla città, con gli occhi di un immigrato", uno scritto su come Milano, la sua gente, la sua arte e architetture, i suoi spazi, i suoi problemi, la sua fede, la sua cultura sono vissuti e interpretati da chi proviene da un altro Paese. Per vincitori delle due sezioni (narrativa e poesia) è previsto un premio di 750 euro a testa, che verrà consegnato il giorno 8 giugno 2003, nel corso della Festa delle Genti Diocesana. Sulle pagine web dell'ufficio per la Pastorale dei Migranti don Giancarlo Quadri, responsabile dell'ufficio, ha rilevato che "in questi anni l'attenzione delle comunità cristiane verso gli immigrati è stata posta immediatamente sugli aspetti di povertý e di bisogno materiale, ma sono ormai parecchi gli operatori che si sono accorti dell'importanza di una riflessione più complessa sul fenomeno migratorio". Quadri mette in evidenza anche la "necessità di far evolvere in modo positivo una prima organizzazione che le comunità etniche si sono date per la sopravvivenza della loro 'cultura' e del loro modo di vivere magari la nostra stessa religione".

 

6. NOMADI – ''Ci riguarda'': a Bolzano un convegno che mette a confronto servizi sociali sui minori Rom e Sinti (Redattore Sociale) BOLZANO, 5 maggio  – A Bolzano si parlerà domani (Sala Blu della Formazione professionale italiana) della situazione dei minori rom e sinti. “Ci riguarda” è infatti il titolo del convegno organizzato dalla Fondazione Odar con il sostegno della Caritas della diocesi di Bolzano-Bressanone. L’iniziativa nasce dalla volontà di confronto fra i servizi di cui il territorio dispone (educatori dei campi, assistenti sociali dei Distretti, ecc.) per cercare di rispondere alle problematiche d’integrazione e di sostegno dei minori rom e sinti. L’incontro è realizzato anche con l’appoggio del Distretto Sociale Don Bosco e verrà aperto alle 8:30 con i saluti del presidente della Fondazione ODAR, Mauro Randi, e della direttrice del Distretto sociale Don Bosco, Fabiola Petilli. La mediatrice culturale Silvia Golino spiegherà quindi “Chi sono i minori rom”, mentre Paola Dispoto, mediatrice sociale e curatrice del convegno, si occuperà di “Chi sono i minori sinti”. Dall’aspetto antropologico e statistico si passerà quindi all’intervento degli operatori impegnati nei campi sosta di Bolzano: l’assistente sociale Natalia Benati presenterà la relazione: “Quella che ruba i bambini”: l’assistente sociale e gli interventi con i minori sinti e rom”, Senio Visentin illustrerà il lavoro dell’educatore in un campo, Silvia Golino informerà sui progetti educativi extrascolastici al campo rom di Castel Firmiano mentre Bruna Giacomelli, responsabile della Comunità “Sancta Clara” dell’associazione “La Strada”, parlerà dei minori “zingari” nelle strutture diurne e residenziali. Dopo la pausa pranzo, i lavori riprenderanno con uno sguardo fuori dall’Alto Adige: Sandra Venturelli, responsabile per i campi di sosta di Trento e Rovereto, illustrerà alcuni dei progetti attivati con minori sinti e due operatori dell’associazione “Amengià” di Firenze racconteranno l’esperienza che si vive in un sodalizio misto di ragazzi rom e italiani. Infine, spazio a uno degli “strumenti del mestiere”: il servizio sociale del Tribunale dei minori di Trento. La seconda parte di “Ci riguarda” è in programma per l’autunno 2003 e si occuperà della scolarizzazione dei minori rom e sinti in senso lato.

 

7. IMMIGRAZIONE: Casini, Prato esempio integrazione solidale c'e' comunita' 20.000 cinesi che opera ben inserita (ANSA) - PRATO, 5 MAG - Non è facile per le piccole e medie imprese lavorare nell' attuale scenario economico globalizzato; Prato è riuscita nonostante questo a diventare un esempio di integrazione solidale. E' il pensiero del presidente della Camera dei deputati Pier Ferdinando Casini, espresso durante l' inaugurazione del primo Museo del Tessuto italiano a Prato.
"A Prato - ha sottolineato Casini - opera ben inserita una comunità di circa 20 mila persone provenienti dalla Cina, che avrebbe messo a dura prova qualsiasi altro contesto economico e sociale debole e privo di quelle risorse di apertura e grande umanità tipiche dei cittadini di Prato". Il presidente della Camera ha osservato come nel mutevole contesto internazionale, "dal quale soprattutto le piccole realtà imprenditoriali possono sentirsi schiacciate e non sufficientemente tutelate, è comprensibile la diffusione di inquietudini e di incertezze". Per Casini può risultare particolarmente difficile "la necessità di adattarsi ai moduli della competitività internazionale, mantenendo un tessuto sociale solidale e disponibile all' integrazione di cospicui flussi di immigrazione".

 

8. I Mondiali Antirazzisti arrivano alla settima edizione. Un torneo con 170 squadre per dare un calcio alle discriminazioni. (Stranieri in Italia), 5 maggio MONTECCHIO (RE) - Un calcio a striscioni e cori razzisti che troppo spesso invadono i nostri stadi. Ultras italiani ed europei che vivono il calcio come momento di confronto e scambio, si incontreranno anche quest'estate a Montecchio (Reggio Emilia), da mercoledì 9 a domenica 13 luglio, per la settima edizione dei Mondiali Antirazzisti. Al centro della manifestazione l'ormai famoso torneo di calcetto, che quest'anno dovrebbe coinvolgere addirittura 170 squadre. Sul campetto si scontreranno (naturalmente all'insegna del fair play) squadre in rappresentanza dalle tifoserie di tutta Europa, ma non solo. La partecipazione è infatti aperta anche alle associazioni di extracomunitari, al mondo del volontariato e, in generale, a tutti coloro che vogliono letteralmente scendere in campo per dire no a razzismo e discriminazioni.
"Venire ai Mondiali Antirazzisti - si legge nel programma - è un impegno perché significa mettere da parte, in nome della lotta al razzismo, rivalità tra gruppi o comunità o aggressività individuali, e convivere per cinque giorni con gli "altri". Anche in campo a farla da padrone sarà il rispetto dell'avversario e dello spirito dell'iniziativa, senza concessioni alla foga agonistica. "Al secondo fallo cattivo di una squadra - recita il regolamento - indipendente se succede in area o non, verrà fischiato un rigore contro." Naturalmente le partite si giocheranno con palloni "etici", cioè cuciti senza sfruttare il lavoro minorile, e al margine del torneo ci saranno proiezioni e dibattiti su antirazzismo e dintorni. In particolare, al centro del campeggio che ospiterà i partecipanti, sarà allestita una Piazza Antirazzista, dove ogni gruppo potrà illustrare le attività che ha organizzato durante l'anno per combattere le discriminazioni. I mondiali Antirazzisti sono organizzati dall' Istoreco (Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea) di Reggio Emilia e dal "Progetto Ultrà", iniziativa promossa dall'UISP e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna per limitare i comportamenti intolleranti e xenofobi presenti dentro e fuori gli stadi di calcio. La partecipazione al torneo e la permanenza al campeggio , ma naturalmente un piccoo contributo per ogni squadra sarebbe più che gradito…
Per informazioni ed iscrizioni visitate il sito web del Mondiali Antirazzisti.

 

9. IMMIGRAZIONE: sbarcati 61 clandestini nell'agrigentino fermato uno dei presunti scafisti (ANSA) - PORTO EMPEDOCLE (AGRIGENTO), 5 MAG - Sono sbarcati in nottata, a Porto Empedocle (Agrigento), i 61 clandestini intercettati ieri pomeriggio nel Canale di Sicilia. Il barcone in legno con gli immigrati, tra cui quattro donne ed un bambino, era stato avvistato dal motopesca "Giuseppina" che ha lanciato l' allarme-radio alla Capitaneria di porto. Due motovedette della Guardia costiera di Licata e Porto Empedocle ed un pattugliatore della Guardia di finanza hanno raggiunto a tarda sera l' imbarcazione che è stata poi rimorchiata a Porto Empedocle. Le forze dell' ordine hanno fermato il presunto scafista; i clandestini sono già stati trasferiti nel Centro di accoglienza per immigrati di Agrigento.

 

10. IMMIGRAZIONE: avvisi a poliziotti; Sap scrive a procuratore associazione funzionari, non rassegnati a ricevere 'atto dovuto' (ANSA) - BOLOGNA, 4 MAG - Il sindacato di polizia Sap ha scritto al Procuratore di Bologna Enrico Di Nicola in merito agli avvisi di garanzia notificati nei giorni scorsi a undici poliziotti, un carabiniere e un infermiere della Croce rossa dopo un presunto pestaggio avvenuto il 2 marzo nel Centro di permanenza temporanea (Cpt) per immigrati clandestini, alcuni dei quali avevano tentato la fuga. "Fin dal primo momento - scrive il segretario nazionale del Sap, Gianni Tonelli, a Di Nicola - ci siamo dichiarati estremamente fiduciosi nella magistratura bolognese nel caso specifico degli avvisi per il caso del Cpt di via Mattei. Riteniamo che la responsabilità tutta del fatto che avvisi di garanzia siano stati inviati a persone che non erano nemmeno sul posto del commesso reato sia soltanto da attribuire ai nostri superiori che non hanno collaborato nella maniera dovuta con l' istituzione che Lei rappresenta. Siamo estremamente rammaricati di questa mancanza di raccordo - continua la lettera - anche perché purtroppo gestire il centro di permanenza temporanea significa assumersi responsabilità forti che tutti tentano di fuggire". "Pertanto - conclude Tonelli - siamo di nuovo qui a rinnovarle fiducia sul fatto specifico e a rigettare ogni 'voce' a ciò dissonante, comprese quelle fonti non meglio identificate del Viminale che hanno licenziato un comunicato totalmente privo di fondamento". Due giorni fa ambienti del ministero dell' Interno avevano fatto rilevare come vi sia "comprensione umana" nei riguardi dei poliziotti indagati dall' autorità giudiziaria; le stesse fonti avevano osservato che l' intervento della magistratura è un "atto dovuto" e avevano quindi espresso "non condivisione" per le manifestazioni annunciate dal Sap (domani il sindacato ha promosso un' iniziativa di protesta alle 17.30 in piazza Galvani, nel centro di Bologna), perché valutate "irrispettose nei riguardi di un obbligo proprio dell' autorità giudiziaria". Sulla vicenda interviene oggi con una nota anche la segreteria emiliano-romagnola dell' Associazione nazionale funzionari di polizia, secondo cui "ai tutori dell' ordine si può chiedere spirito di sacrificio e abnegazione, ma non di essere dediti al martirio o rassegnati a ricevere 'l' atto dovutò. La situazione è già di per sé triste per dover assistere, poi, ai proclami di un sindacato che ritiene di avere la soluzione ("Ci vuole un funzionariò, così avremo qualcuno da additare anche noi come supremo responsabile degli efferati ordini impartiti...") e purtroppo, a ruota, tali affermazioni vengono riproposte dal politico che si è innalzato a paladino dei poliziotti e che di ordine pubblico, così di come funziona la Polizia di Stato, sa solo ciò che qualcuno...gli racconta". L' Associazione si domanda "perché non ci si siede intorno a un tavolo e si studiano modifiche al codice di procedura penale affinché l' atto dovuto diventi tale solo dopo una valutazione di un' autorità di garanzia; perché non si rimette nelle mani del Procuratore Generale, e di lui solo, la decisione circa l' esercizio o meno dell' azione penale nei confronti degli appartenenti alle Forze di polizia per i fatti inerenti il servizio; perché non si inaspriscono le pene per i reati contro i Pubblici Ufficiali; perché non si ripristina la perseguibilità d' ufficio del reato di oltraggio a Pubblico Ufficiale; perché a chi rischia realmente di più per qualifica, ovvero i Funzionari di Polizia, in un' auspicabile contrattazione non viene riconosciuta una reale tutela legale e la copertura per la responsabilità civile derivante delle decisioni che spesso sono imposte dalle contingenze (cosa già riconosciuta agli ex colleghi prefettizi per i danni che possono commettere dall' alto delle proprie scrivanie)".

 

11. IMMIGRAZIONE: sbarcati a Lampedusa 85 clandestini (ANSA) - LAMPEDUSA (AGRIGENTO), 4 MAG - Sono sbarcati a Lampedusa gli 85 clandestini intercettati nel pomeriggio nel Canale di Sicilia. Gli immigrati, tutti uomini e di varie nazionalità, sono stati trasbordati sulle motovedette della capitaneria di porto e della Guardia di finanza mentre si trovavano ad una quarantina di miglia dall' isola.
Il barcone in legno sul quale hanno attraversato il Canale di Sicilia è affondato non appena si sono esaurite le procedute di trasbordo.

 

12. CIVITAS 2003 – Popoli in movimento, ''ma in Italia c'è discriminazione''. Al Salone della solidarietà l'analisi di un'Italia multietnica (Redattore Sociale), PADOVA, 3 maggio – In Italia la discriminazione esiste, anche se è un fenomeno in cambiamento negli ultimi tre anni. La preoccupazione, piuttosto, nasce dalla mancata ratifica delle direttiva comunitaria europea del 29 giugno del 2000 proprio contro le discriminazioni. E il termine ultimo per la ratifica degli stati membri è il luglio di quest’anno. Sono considerazioni introduttive al convegno “Popoli in movimento: Italia multietnica e multiculturale: sappiamo contrastare le discriminazioni?”, pronunciate da Laura Balbo, presidente dell’associazione Italia-Razzismo.
Secondo la Balbo, c’è il reale pericolo che l’Italia rimanga l’unico Paese a non ratificare la direttiva che, ha affermato, “ha chiarito e affrontato tutte le situazioni discriminatorie di tipo razziale, sessuale, religioso nei diversi campi di attività umana. Ad oggi abbiamo 26 rapporti degli Stati nazionali e l’impegno è di arrivare, entro la fine del 2005, ad un rapporto sui risultati dell’applicazione della direttiva europea. Ma allora, noi, in che società vivremo?”. Interessante l’intervento di Fabio Bordignon della Fondazione Nord-Est, che oltre a snocciolare dati sul trend della discriminazione in Italia e nella zona di competenza (il Nord-Est, appunto) ha cercato di ricostruire gli atteggiamenti dell’opinione pubblica italiana negli ultimi tre anni (vedi lancio successivo). Alessandra Persichetti, antropologa dell’Università di Siena, ha attualizzato il problema razziale e discriminatorio osservando come la guerra in Iraq, al di là delle letture marxiste su un conflitto basato su interessi economici e, in particolare, petroliferi, abbia in sé i germi del razzismo. “La guerra in Iraq – ha affermato – si basa su presupposti razzisti. Per esempio, la volontà di esportare la dimensione democratica in un Paese dove non c’è; l’uomo occidentale che si è investito della missione di esportare la civiltà, categorie di pensiero, tecnica, metodi di cura, ecc... Ma su un aspetto non abbiamo riflettuto: noi ignoriamo gli altri più di quanto gli altri ignorano noi”. Un fatto è certo, il razzismo sembra accumunare tanto gli americani che gli europei, e – ha affermato – “se è vero che il razzismo biologico non c’è più, esso è stato soppiantato dal ‘differenzialismo’, cioè il razzismo culturale. I concetti di cultura ed etnia hanno sostituito quello di razza. Tuttavia continuiamo a rappresentare l’altro come ‘altro’”. Non è mancato un accenno alla Bossi-Fini: “E’ un esempio eclatante di pianificazione e, pochi lo sanno, si rifà addirittura al modello arabo. Il fatto di far dipendere la nostra vita dal contratto di lavoro, e dunque dalla volontà del datore di lavoro, è qualcosa di simile alle situazione protettive tipiche della società saudita, in cui una persona viene accolta ma non integrata”. Ma parlare di differenze può fare il gioco di chi ha atteggiamenti razzisti? Conclude la Persichini: “C’è una particolarità: proprio gli “altri” sembrano scoprire il valore della loro differenza. Nel Terzo Mondo, oggi, ci sono autori che rivendicano le proprie specificità, sottolineando in questo modo le differenze che da più parti si cerca di combattere”. All’argomento si è allacciato anche Gustavo Guizzardi, del Dipartimento di Sociologia dell’Università di Padova. “L’essenzialismo – ha affermato – è una definizione dell’altro per definire noi stessi. E’ un procedimento interessante, secondo cui parlando dell’altro definiamo noi stessi. Dicendo che l’altro non ha una cultura coesa, certa, diciamo in realtà che noi esistiamo e che abbiamo, invece, una identità certa e caratteristiche precise, che la nostra cultura è essenziale”. Ma prima della Bossi-Fini, per Guizzardi, la discriminazione è partita quando abbiamo sentito dire che la nostra è una cultura cristiana. Anche se poi scopriamo con sondaggi e comportamenti che non è così! Dunque, l’essenzialismo è un vantaggio per noi. Ma può esserlo anche per gli altri, per chi è in situazioni simili alla nostra”.

 

13. Pisanu: regolarizzazioni sempre piu' veloci (AGI) - Brescia, 3 mag. - Le procedure per la regolarizzazione degli immigrati "si stanno velocizzando. Stiamo facendo un'operazione - ha sostenuto il ministro dell'interno Beppe Pisanu il 28 aprile a Brescia per l'inaugurazione di un nuovo commissariato - come non l'ha mai fatta nessuno in Europa. Sono state presentate 700mila domande e la velocita' di smaltimento aumenta man mano che passa il tempo". Il ministro ha poi sottolineato l'importanza della regolarizzazione degli immigrati per la sicurezza di una citta'. Il ministro ha citato proprio l'esempio del centro lombardo: "Brescia e' la quarta citta' d'Italia per numero di pratiche di richiesta di regolarizzazione, la prima per il rapporto fra clandestini e numero di abitanti. A Brescia, pero', e' gia' stato evaso il 34% delle richieste di regolarizzazioni, con un ritmo di 300 al giorno. Anche questa regolarizzazione rendera' piu' controllabile l'ambiente. Siamo certi che questa esperienza servira' da modello". Pisanu ha inoltre dichiarato che si e' cercato di affrontare queste problematiche nella chiave della "sicurezza partecipata". "La sicurezza - ha continuato - e' un bene alla produzione del quale devono concorrere tutti i soggetti: Forze dell'ordine, di Polizia, ma soprattutto amministratori comunali, come e' avvenuto a Brescia con l'inaugurazione di un Commissariato al Carmine".

 

14. Castelli: con espulsioni risparmiati 100 Mln Euro (AGI) - Brescia, 3 mag. - "Mandando via 541 extracomunitari abbiamo risparmiato la costruzione di un nuovo penitenziario che ai cittadini italiani sarebbe costato circa 200 miliardi delle vecchie lire, 100 milioni di euro". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Roberto Castelli, che, parlando ai rappresentanti dei commercianti di Brescia, nella sua qualita' di capolista per la Lega alle elezioni comunali, ha illustrato l'impegno del Governo per la sicurezza dei cittadini e in particolare gli effetti della legge Bossi-Fini.

 

15. La Spezia: premio letterario "voci e idee migranti" (AGI) - La Spezia, 3 mag. - La casa editrice Kabiliana, con il patrocinio della Regione Liguria, della Provincia di La Spezia e del Comune di Lerici, bandisce il Primo Premio Internazionale per scrittori migranti Voci e Idee Migranti. Scadenza 30 giugno 2003. Il concorso e' rivolto a tutti gli scrittori e scrittrici migranti che soggiornano o vivono permanentemente in Italia e scrivono in lingua italiana.Il premio si articola in due sezioni:Narrativa Voci migranti e Saggistica Idee migranti.

 

16. E' in uscita El Ghibli, rivista on-line scritta da migranti (AGI) - Bologna, 3 mag. - Uscira' a giorni El Ghibli, rivista on line scritta interamente da scrittori stranieri che vivono in Italia. Un progetto fatto e gestito interamente da stranieri, realizzato anche grazie alla Provincia di Bologna che ha offerto la possibilita' di inserirlo all'interno del suo spazio informatico. Dal punto di vista dei contenuti sara' privilegiato il tema del viaggio, inteso in senso lato come movimento che crea trasformazione interiore, movimento incontro all'altro, come conoscenza del nuovo e del diverso dentro e fuori di se', ma anche come viaggio in senso proprio: il viaggio della migrazione.
El Ghibli avra' una cadenza trimestrale e sara' organizzata per sezioni: -"Racconti e poesie": opere - narrativa e poesia - degli scrittori della migrazione approdati in Italia, e che usano l'italiano come lingua d'espressione letteraria. -"Parole dal mondo": opere degli scrittori della migrazione in altri paesi del mondo, in traduzione con testo a fronte. -"La stanza degli ospiti": opere degli scrittori "stanziali" di ogni nazionalita', anch'esse in traduzione, un tributo di ospitalita' dei migranti ai loro colleghi monoculturali. -"Notizie e recensioni" - Informazioni utili agli 'artigiani della pagina' e non solo (concorsi, segnalazioni di articoli, manifestazioni culturali in generale che coinvolgano artisti e/o cittadini migranti). Recensioni di letteratura e saggistica. - "Generazione che sale" - Scritti di ragazzi delle scuole, o di migranti di seconda e terza generazione, sul tema della rivista. -"Interviste". Il gruppo redazionale e' composto da scrittori africani, sudamericani, mediorientali, francesi. In redazione Cristina Ali Fara, Gabriella Ghermandi, Pap Khouma,direttore responsabile, Kossi Komla Ebri, Mia Lecomte, Saidou Moussa Ba, Theodore Ndock Ngana, Candelaria Romero, Raffaele Taddeo, Marcelo Vega, Youssef Wakkas.

 

17. Roma: seminario giuridico su protezione lavoratori migranti (AGI) - Roma, 3 mag. - Si terra'il 6 maggio,presso la Sala Lauree della Facolta' di Scienze Politiche dell'Universita' di Roma "La Sapienza",un seminario di approfondimento giuridico sulla Convenzione Internazionale sulla protezione di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 18 dicembre 1990. Organizzato dal Comitato Italiano per i diritti dei lavoratori migranti in collaborazione con il Master in Tutela Internazionale dei Diritti Umani dell'Universita' degli Studi di Roma "La Sapienza". Questa iniziativa costituisce un'importante occasione per approfondire i contenuti di una strumento di diritto internazionale che riconosce in modo forte ed esplicito i diritti umani fondamentali dei migranti, troppo spesso violati e ignorati in molti paesi del mondo. Ci sono voluti oltre dieci anni per raggiungere il numero (20) di ratifiche necessario per l'entrata in vigore della Convenzione prevista per il 1ø luglio 2003. Il seminario rientra nell'ambito della Campagna di sensibilizzazione e informazione sui diritti dei migranti promossa dal Comitato Italiano di cui fanno parte importanti realta' quali: uffici in Italia dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI), la Fondazione Migrantes (CEI), la Caritas Italiana, la Casa dei Diritti Sociali - FOCUS, le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL. Ad oggi, sono pervenute circa 60 adesioni alla Campagna che comprendono individui, giornalisti, parlamentari, accademici, associazioni cattoliche e laiche, ONG, enti locali e tante altre realta'.

 

18. Regione Lazio stanzia 1 milione e 205 mila Euro per immigrati  (AGI) - Roma, 3 mag. - La Regione Lazio ha da oggi nuovi fondi per l'immigrazione. E' stato dato il via libera, infatti, ai piani programmatici in materia d'immigrazione delle Province di Rieti e Frosinone. Lo stanziamento previsto e' di oltre 1 milione e 205 mila euro. La decisione e' stata presa dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore alla Famiglia e ai Servizi sociali, Anna Teresa Formisano. Obiettivo dei Piani elaborati dalle due Province e' l'integrazione sociale degli immigrati regolarmente soggiornanti nella regione Lazio. I Piani si basano sulla realizzazione di progetti presentati dai Comuni e da una Comunita' montana. Riguardano in particolare la realizzazione di Centri di pronta accoglienza; sportelli informativi; attivita' interculturali; corsi di formazione, corsi di informatica; prevenzione e recupero del disagio scolastico; integrazione scolastica per minori; corsi di lingua italiana; corsi di alfabetizzazione; consulenza socio-legale; assistenza alla maternita'. Si prevede, inoltre, il reperimento di alloggi sociali, il sostegno alle attivita' delle associazioni di immigrati, la realizzazione di periodici informativi e di circoli provinciali interetnici e interculturali. Per quel che concerne il territorio reatino, il finanziamento ammonta a circa 595mila euro per realizzare i progetti presentati dai comuni di Rieti, Poggio Mirteto, Fara Sabina, Fiamignano e dalla Comunita' montana del Velino. Per il territorio del frosinate, invece, lo stanziamento e' di circa 611mila euro e riguarda, oltre alla Provincia di Frosinone, i comuni di Alatri, Supino, Ceccano, Isola del Liri, Sora, Cassino, Cervaro, Ausonia e San Giorgio a Liri.

 

19. DL su protezione sfollati, e' entrato in vigore (AGI) - Roma, 3 mag. - E' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 22 aprile il decreto legislativo firmato il 7 aprile dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, sulla "protezione temporanea in caso di afflusso massiccio di sfollati". La protezione temporanea durera' una anno e potra' essere prorogata per altri 12 mesi. Agli sfollati saranno garantiti accesso al lavoro e allo studio, assistenza medica e ricongiungimenti familiari. si puo' consultare il testo integrale del decreto legislativo all'indirizzo: www.gazzettaufficiale.it

 

 

La rassegna stampa può essere consultata anche sul sito www.immagineimmigratitalia.it - (Sito Web realizzato nell'ambito del Progetto "Immagine degli immigrati in Italia tra media, Società civile e mondo del Lavoro")