Rassegna Stampa

Venerdì 16 maggio 2003

 

 

1.    Alfredo Mantovano: "In quattro mesi rintracciati 33.470 irregolari, espulsi 19.634 clandestini" (Stranieri in Italia)

2.    IMMIGRAZIONE – Nel mondo il 2,5% della popolazione vive fuori da proprio paese (Onu). Quale integrazione sanitaria? (Redattore Sociale)

3.    IMMIGRAZIONE – Pieno diritto all'assistenza sanitaria per tutti gli stranieri: verso una direttiva europea (Redattore Sociale)

4.    IMMIGRAZIONE – Domenica i 5mila cittadini stranieri di Ravenna al voto per eleggere i propri rappresentanti (Redattore Sociale)

5.    SOLIDARIETA' – Progetto Caritas Bologna: insegnanti italiani in Albania per formare e aggiornare i colleghi locali (Redattore Sociale)

6.    IMMIGRAZIONE: Mantovano, priorita'per semestre italiano UE (ANSA)

7.    IMMIGRAZIONE: Egitto conferma a Frattini collaborazione si puo' fare di piu' per piccole e medie imprese e cooperazione (ANSA)

8.    IMMIGRAZIONE: conclusa visita Commissione Shengen a Lampedusa (ANSA)

9.    All'Istituto Svizzero di Roma la mostra fotografica "Il lungo addio" sull'emigrazione italiana in territorio elvetico Dieter Bachmann: "abbiamo raccolto tante immagini su due Paesi così vicini, così lontani" (Inform)

10.         Lecce: immigrati eleggono proprio consigliere. Per la prima volta in Italia un rappresentante nell'assemblea (Stranieri in Italia)

11.         Genova: consiglio comunale diviso sul voto agli immigrati. (Stranieri in Italia)

12.         IMMIGRAZIONE - Nona edizione del concorso letterario Eks&Tra per scrittori migranti. Il 18 maggio la premiazione (Redattore Sociale)

13.         IMMIGRAZIONE - In Toscana è straniero un assunto su quattro. Presentato uno studio dell'Irpet a Siena (Redattore Sociale)

14.         IMMIGRAZIONE: quattro cadaveri in rete pescatori a Lampedusa (ANSA)

15.         IMMIGRAZIONE: Sinisi, governo inefficiente su clandestini (ANSA)

16.         Emilia Romagna, un conto corrente per mettere radici (Migra)

17.         IMMIGRAZIONE: Loy (Uil), serve vera politica di integrazione domani manifestazione Cgil, Cisl e Uil a ministero lavoro (ANSA)

18.         UE: immigrazione, si parla di 'Gestione a beneficio Europa' conferenza internazionale da domani al 16 ad Atene (ANSA)

19.         IMMIGRAZIONE: Zignani (GDF),sbarchi diminuiti per prevenzione (ANSA)

20.         In libreria: "Frontiere d'Italia" un libro che raccoglie cinque inchieste giornalistiche sulle frontiere italiane (Stranieri in Italia)

21.         IMMIGRAZIONE – Dossier Caritas, don Colmegna: ''Immigrazione è sempre più fenomeno strutturale'' (Redattore Sociale)

22.         IMMIGRAZIONE: Volonte', su Fini-Bossi avevamo ragione noi dati Caritas dimostrano l'utilita' dei nostri emendamenti (ANSA)

23.         SARS: Lega Nord a Sirchia, monitorare immigrati a rischio in provincia Cuneo numerosa e concentrata comunita' cinese (ANSA)

24.         Primo corso di formazione per rappresentanti delle Associazioni di immigrati in Veneto Zanon: "importante chance di crescita per le comunità straniere" (Inform)

 

 

 

1. Alfredo Mantovano: "In quattro mesi rintracciati 33.470 irregolari, espulsi 19.634 clandestini" (Stranieri in Italia), 16 maggio. Espulsione di clandestini: ecco gli ultimi dati. A fornirli è stato il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano rispondendo in aula alla Camera ad una interrogazione della Lega Nord sulla Bossi-Fini. Tra gennaio e aprile scorso sono stati 19.634 gli immigrati clandestini allontanati dall'Italia su un totale di 33.470 irregolari rintracciati. Nello stesso periodo del 2002 gli irregolari identificati erano stati 49.934 e 44.517 nel 2001. Grazie anche alla cooperazione internazionale "dal 18 marzo 2002 nessuna nave di grande stazza con centinaia di clandestini a bordo è più giunta in Italia" - ha proseguito Mantovano. Facendo il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno Mantovano ha rilevato come la percentuale degli espulsi sul totale dei rintracciati sia salita al 58,6% contro il 57,5% del 2002 e al 53,4% del 2001. "Nell'ultimo quadrimestre, dunque - ha spiegato il sottosegretario - in rapporto ai corrispondenti periodi dei due anni precedenti, si assiste a una flessione del numero complessivo dei clandestini che entrano nel territorio nazionale, cui corrisponde un aumento della percentuale di coloro che sono stati effettivamente allontanati dal territorio". Secondo Mantovano questi risultati confermano "un impegno più mirato delle nostre forze di polizia" e dimostrano "la più fattiva collaborazione con i Paesi di provenienza o di transito dei clandestini". Dal bilancio fornito dal sottosegretario all'Interno si rileva inoltre come nei primi quattro mesi del 2003 i clandestini rintracciati in Puglia sono stati 20 a fronte dei 2.169 dello stesso periodo del 2002 e dei 4.095 del 2001. In Sicilia sono stati 2000 contro i 4.771 del 2002 e i 751 del 2001; in Calabria non è stato rintracciato nessun clandestino nel 2003 a fronte dei 1114 del 2002 e dei 417 del 2001. Infine, l'attività svolta dalle capitanerie di porto contro l'immigrazione clandestina ha portato, nei primi mesi di quest'anno, a intercettare 24 unità navali per un totale di 1.658 clandestini fermati e all'arresto di 3 persone e al sequestro di 13 unità navali.

 

2. IMMIGRAZIONE – Nel mondo il 2,5% della popolazione vive fuori da proprio paese (Onu). Quale integrazione sanitaria? (Redattore Sociale) ROMA, 16 maggio – Ad ogni individuo, indipendentemente da ogni condizione, deve essere garantito il diritto alla salute: è questo la logica entro cui si muove la proposta di direttiva europea presentata oggi a Roma nell’ambito del convegno “Integrazione sociale e sanitaria degli immigrati, quali prospettive?”. Ripercorrendo le tappe che hanno portato in Italia alla definizione della normativa vigente, la proposta chiede un’analoga normativa a livello europeo. “Nel corso degli anni '90 la popolazione mondiale ha subito un incremento più rapido che in tutti i periodi precedenti - sottolineano i promotori nello spiegare l’iniziativa - e nel 1999 ha raggiunto i 6 miliardi di persone. Secondo una stima delle Nazioni Unite, circa 150 milioni di persone (approssimativamente 2,5% della popolazione mondiale) vivono attualmente fuori dai confini del proprio paese di origine”. L’aumento dell’immigrazione illegale ha fatto registrare a diversi livelli nei paesi membri un numero significativo di persone che vivono senza alcun riconoscimento giuridico e "l’inesistenza giuridica degli stranieri è causa immediata della loro condizione virtuale di non-persone", spiegano i sostenitori di questa iniziativa. Nel corso degli ultimi dieci anni alcuni Stati hanno provveduto a legiferare sull'argomento; paesi come Italia, Francia, Belgio, Germania, Regno Unito e Spagna hanno già da tempo avviato procedure che garantiscono ai cittadini dei paesi terzi temporaneamente non in regola con le norme relative all'ingresso e al soggiorno sul proprio territorio, varie forme di accesso alle cure mediche essenziali. In particolare in Italia, dal 1998 la normativa prevede l'accesso degli immigrati irregolari alle cure urgenti ed essenziali ed alle cure. “La presente proposta – chiariscono i promotori - si pone nella scia della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo approvata il lO dicembre 1948 dall' AssembLea Generale dell'ONU, della Conferenza dell'Organizzazione Mondiale della Sanità tenutasi ad Alma Ata nel 1978 e della Convenzione Internazionale sui diritti del fanciullo approvata a New York dall' Assemblea dtll'ONU nel 1989. In tali atti è più volte affermata l'inderogabile necessità di assicurare a tutti gli individUi, non solo ai cittadini dei singoli Stati, quello che si ritiene essere il più importante dei diritti umani: il diritto alla vita, e di conseguenza il diritto alla salute per tutti gli individui. D'altra parte tale diritto è tutelato anche dall'articolo 35 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea elaborata a Nizza il 7 dicembre 2000”.
Nel corso del convegno si discuterà anche dell’impatto socio-sanitario conseguente all’aumento significativo dei neonati figli di immigrati, oltre che dei nuovi approcci culturali, scientifici, organizzativi utilizzati dagli operatori socio sanitari per migliorare il rapporto di fiducia con i ‘nuovi pazienti’ e saranno illustrati fra l’altro i dati regionali e nazionali relativi al tema della salute degli immigrati facendo riferimento in particolare al diritto alla salute, alle nuove emergenze e ai punti nascita.

 

3. IMMIGRAZIONE – Pieno diritto all'assistenza sanitaria per tutti gli stranieri: verso una direttiva europea (Redattore Sociale) ROMA, 16 maggio - Una due giorni per confrontarsi sui temi del diritto alla salute degli immigrati che vede coinvolti i principali organismi nazionali impegnati su questo fronte. Il convegno, dal titolo "Integrazione sociale e sanitaria degli immigrati, quali prospettive?", si svolge a Roma oggi e domani ed è il primo convegno nazionale congiunto realizzato dalla Fondazione Ismu, dal Gruppo di Lavoro Nazionale del Bambino Immigrato (Gnlbi, che fa capo alla Società Italiana di Pediatria), dalla Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (Simm), dall’Associazione Bambino in Ospedale (Abio) e dalla Regione Lombardia (Osservatorio regionale per l’integrazione e la multietnicità). Nel corso di questa iniziativa sarà lanciata la campagna di adesione ad una proposta di direttiva europea finalizzata ad estendere il diritto alla salute anche agli stranieri in condizione di irregolarità giuridica o richiedenti asilo. Una proposta che crea "uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia"; la via percorsa per arrivare a questa proposta è la stessa che ha portato l’Italia ad avere la normativa vigente. La direttiva, elaborata da un gruppo promotore e messa a punto da giuristi esperti, mira ad assicurare agli stranieri presenti sul territorio dei singoli Stati, non in regola con le norme relative all'ingresso ed al soggiorno, le cure ambulatoriali e ospedaliere urgenti o essenziali, per malattia e infortunio, sia nei presidi pubblici che in quelli parificati, ed i programmi di medicina preventiva, compresi diagnosi e cura delle malattie infetti e, a salvaguardia della salute collettiva ed individuale. Per "cittadino di un paese terzo, non in regola con le norme relative all'ingresso ed al soggiorno" s'intende qualsiasi persona che non abbia la cittadinanza di uno degli Stati membri e si trovi nel territorio di uno Stato membro senza un idoneo titolo di soggiorno, sottolineano i promotori. La prestazione sanitaria, così come già previsto dalla legge italiana, non deve comportare nessuna segnalazione alle autorità di polizia. La protezione dei dati personali e la sicurezza dei dati infatti sono garantite ai sensi della direttiva 95/46/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 24 ottobre 1995, relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati.

 

4. IMMIGRAZIONE – Domenica i 5mila cittadini stranieri di Ravenna al voto per eleggere i propri rappresentanti (Redattore Sociale) RAVENNA, 16 maggio - Domenica prossima, per la prima volta, i 5000 cittadini stranieri di Ravenna e dintorni andranno al voto per eleggere i propri rappresentati. Hanno diritto a votare e a essere eletti i cittadini non comunitari maggiorenni, iscritti all’anagrafe comunale e in regola con il permesso di soggiorno. Dodici le liste, espressione di diverse aree geografiche. Il nuovo organo avrà funzione consultiva su argomenti di rilievo per la vita cittadina, dal bilancio alla scuola, alla casa. "Quello di domenica è un fatto altamente positivo - ha commentato l’assessore regionale alle Politiche sociali e immigrazione, Gianluca Borghi - che va nell’interesse di tutta la comunità locale e regionale: un’efficace politica di integrazione sociale degli immigrati stranieri è l’obiettivo della Regione Emilia Romagna". Secondo l'assessore, sul tema della rappresentanza, è diventato fondamentale lavorare per un consolidamento delle relazioni tra l’associazionismo promosso dai cittadini stranieri e la società italiana, anche promuovendo percorsi sperimentali di rappresentanza, direzione cui tende proprio l’iniziativa del Comune di Ravenna. "Non possiamo continuare a pensare - ha concluso l’assessore - che una componente sempre più cospicua e fondamentale per l’economia del tessuto produttivo ravennate, in particolare nel settore manifatturiero, dei servizi, alberghiero e agricolo, non abbia una possibilità istituzionale di rappresentanza". I cittadini stranieri residenti a Ravenna e dintorni provengono da un centinaio di Paesi: le comunità più significative sono quella albanese (1.044), senegalese (661), marocchina (340) e macedone (339).

 

5. SOLIDARIETA' – Progetto Caritas Bologna: insegnanti italiani in Albania per formare e aggiornare i colleghi locali (Redattore Sociale) BOLOGNA, 16 maggio - Gli insegnanti di alcune scuole bolognesi andranno in Albania, per formare e aggiornare i colleghi albanesi. E' l'accordo, siglato nei giorni scorsi, tra la Caritas diocesana di Bologna e la zona di Elbasan, che ha 170 scuole, 2.700 insegnanti e 50 mila studenti. Di che cosa si tratta nel dettaglio? Il progetto prevede una collaborazione, della durata di tre anni, che porterà alcuni docenti bolognesi in Albania, per effettuare una formazione dedicata in particolare alla riqualificazione del personale dirigente delle scuole albanesi. Il rapporto tra la Caritas di Bologna e Elbasan ha già 10 anni, e continua a fare incontrare tra loro le istituzioni bolognesi e albanesi. Grazie a questa presenza, nel 1994-1995 si avviarono una serie di incontri tra insegnanti volontari delle due città, proprio per promuovere la conoscenza dei sistemi scolastici dei due Paesi. A questi fecero seguito corsi di formazione per la scuola dei disabili di Elbasan e attualmente, con il determinante appoggio del Csa bolognese, è in atto il progetto “Logos”, che ha lo scopo di comunicare le conoscenze necessarie per l’uso dell’informatica nella didattica, prendendo come punto di riferimento tutte le esperienze maturate nella scuola bolognese. Infine l’ultimo accordo, che rafforza il rapporto tra gli istituti del capoluogo emiliano e quelli di Elbasan e che ha avuto il finanziamento di Comune e Provincia di Bologna e che si avvarrà anche della collaborazione del Csa dell'ufficio scolastico regionale.

 

6. IMMIGRAZIONE: Mantovano, priorita'per semestre italiano UE (ANSA) - ROMA, 15 MAG - Il contrasto all'immigrazione clandestina è tra le priorità del semestre italiano di Presidenza Ue. A sottolinearlo è stato il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano rispondendo in aula alla Camera ad una interrogazione della Lega nord sulla legge Bossi-Fini. "Nel corso del semestre di Presidenza Ue l'Italia intende dare alla questione una ulteriore indicazione di priorità politica, e conferire continuità alle azioni in corso". Mantovano ha inoltre ricordato come il ministro dell'Interno, Pisanu, al consiglio Gai del 7-8 maggio, ha indicato tra gli obiettivi "quello di organizzare una forza multinazionale europea composta dagli Stati membri dell'Unione con il compito di controllare le frontiere marittime europee nel Mediterraneo, al fine di dare maggior vigore alla lotta contro l'immigrazione clandestina proveniente dal mare". Di questo si parlerà nell'incontro informale tra Italia, Spagna, Francia, Germania e Gran Bretagna in programma in Spagna il 18 e 19 maggio. L'iniziativa prevede, infatti, "la definizione in tempi rapidi di un'azione di controllo dell'area mediterranea, con compiti ripartiti per gruppi di Paesi nella zona centrale, occidentale e orientale del Mediterraneo". L'obiettivo, ha spiegato il sottosegretario "é che la gestione integrata delle frontiere si ponga in termini più generali, equiparando, per quanto possibile, le frontiere marittime a quelle terrestri, con un approccio comune generale alla questione, includendovi una più equa ripartizione degli oneri finanziari”.

 

7. IMMIGRAZIONE: Egitto conferma a Frattini collaborazione si puo' fare di piu' per piccole e medie imprese e cooperazione (ANSA) - IL CAIRO, 15 MAG - L'Egitto è pronto a collaborare con l'Italia per contrastare il fenomeno dell'immigrazione clandestina. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Franco Frattini in una conferenza stampa congiunta al Cairo con il suo omologo egiziano Ahmed Maher. "L'Italia è soddisfatta - ha precisato il titolare della Farnesina - per i rapporti bilaterali con l'Egitto ma sono convinto che si può fare di più, per quanto riguarda piccole e medie imprese, la cooperazione e alcune iniziative comuni per contrastare fenomeni gravi come quelli dell'immigrazione. L'Egitto - ha ribadito Frattini - mi ha confermato la completa disponibilità a collaborare su questo fenomeno".

 

8. IMMIGRAZIONE: conclusa visita Commissione Shengen a Lampedusa (ANSA) - PALERMO, 15 MAG - La delegazione del Comitato parlamentare Schengen, guidata dal Presidente Alberto di Luca, ha concluso nel pomeriggio un sopralluogo a Lampedusa. Scopo della missione, la verifica delle capacità operative del sistema aeronavale italiano rispetto al fenomeno dell' immigrazione clandestina e alla tratta degli esseri umani. La delegazione, durante un volo di pattugliamento a bordo di un ATR della Guardia di Finanza, ha potuto constatare l'estrema efficacia di FLIR (sistema di avvistamento tramite radar e telecamere con visione diurna e notturna), che consente di accertare fin da dieci miglia di distanza la presenza di clandestini a bordo delle imbarcazioni sospette. I componenti della commissione hanno potuto seguire da vicino l' azione e il coordinamento aeronavale, con elicotteri e motovedette dalla Guardia di Finanza, e le attività di soccorso garantite dalla Guardia Costiera. Infine, a bordo della fregata Perseo della Marina Militare, la delegazione ha assistito alle operazioni di pattugliamento combinato operate da una corvetta e da un aereo da ricognizione Atlantic. "Il tragico ritrovamento delle salme di quattro probabili clandestini, avvenuto in zona durante la missione della delegazione del Comitato Schengen - si legge in una nota - ha drammaticamente riproposto la necessità di non far mai venir meno l'impegno del Governo e delle forze dell' ordine per il contrasto dell' immigrazione clandestina e del traffico di esseri umani, considerato che la frontiera marittima italiana rappresenta anche e soprattutto la frontiera esterna dell'Unione Europea, della quale Roma si appresta ad assumere la Presidenza di turno".

 

9. All'Istituto Svizzero di Roma la mostra fotografica "Il lungo addio" sull'emigrazione italiana in territorio elvetico Dieter Bachmann: "abbiamo raccolto tante immagini su due Paesi così vicini, così lontani" (Inform) ROMA, 15 maggio - Per raccontare la lunga e contrastata storia dell'emigrazione italiana in Svizzera del secondo dopoguerra, una presenza costante sul territorio elvetico con picchi numerici vicini alle 600.000 persone, è stata inaugurata, presso l'Istituto Svizzero di Roma, la mostra fotografica "Il lungo addio". Una retrospettiva di qualità - nelle sale dell'Istituto i visitatori possono ammirare circa 140 pose d'autore di 30 fotografi italiani e stranieri - che descrive, anche con l'ausilio di interessanti foto provenienti da album di famiglia, un cammino fatto di volti, sorrisi, sudore e sacrificio. Uno sguardo, quello della mostra, che a testimonianza della grande speranza e dell'insostenibile malinconia presente in tutti i percorsi migratori si posa, di volta in volta, su immagini di estrema crudezza e di sincera festosità. L'inaugurazione della retrospettiva, che rimarrà aperta fino all'11 luglio, è stata inoltre caratterizzata dalla presentazione di un catalogo bilingue, in italiano e tedesco, che, oltre a contenere tutte le immagini della mostra, propone una variegata documentazione d'epoca, tratta da giornali, pubblicazioni e libri, che testimonia in maniera significativa il clima di quegli anni. "Io sono un grande amatore della fotografia della seconda metà del novecento - ci ha spiegato il direttore dell'Istituto Svizzero di Roma Dieter Bachmann che ha ideato e realizzato la mostra - e ho ritenuto che un fenomeno molto importante come l'emigrazione italiana in Svizzera, un evento fondamentale per i due Paesi che non è mai stato documentato in forma di fotografica, dovesse essere descritto anche con le immagini. Noi abbiamo pensato - ha proseguito Bachmann illustrando la metodologia ed i criteri espositivi della retrospettiva - di suddividere la mostra in capitoli. Sono quindi state raccolte immagini sulle ragioni della partenza, sui treni sovraffollati che caratterizzavano questi viaggi della speranza e del dolore e sulle difficoltà incontrate dagli immigrati al loro arrivo. L'inizio di una nuova vita, in un Paese d'accoglienza dal clima rigido, con una lingua del tutto diversa ed una popolazione che non comprendeva la mentalità italiana, sicuramente non facile. In questo percorso migratorio, scandito dalla fotografia, abbiamo poi descritto la realtà del lavoro, i momenti di festa, la vita di tutti giorni, l'appartenenza al mondo dell'associazionismo italiano e, in alcuni casi, il ritorno in patria. Una ricca carrellata di immagini che evidenzia con precisione la grande diversità di due Paesi così vicini ma, al contempo, così lontani". "Per descrivere la poco calorosa accoglienza che più volte è stata riservata dagli svizzeri agli italiani - ha poi sottolineato il direttore dell'Istituto rispondendo alla nostra domanda sulle difficili condizioni di vita imposte ai nostri connazionali in terra elvetica - non esito ad usare anche la parola 'vergogna'. Nel corso degli ultimi decenni vi sono stati in Svizzera due o tre partiti che hanno coltivato la sola ideologia dell'odio verso il diverso ed hanno più volte chiesto un ridimensionamento del fenomeno migratorio e quindi della presenza italiana in Svizzera. Ma oltre a questo, noi dobbiamo chiedere scusa anche per le difficili condizioni di vita degli immigrati italiani che erano spesso molto dure. Un fenomeno, quello migratorio, che ha caratterizzato tutto il Novecento - ha concluso Bachmann ricordando che anche nei prossimi anni sia l'Italia che la Svizzera continueranno ad essere mete privilegiate di flussi migratori -. Ma io credo, visti i crescenti movimenti delle grandi masse dall'Africa, dall'Asia e dall'Est europeo verso i Paesi occidentali, che questa diaspora non si fermerà e sia solo all'inizio".

 

10. Lecce: immigrati eleggono proprio consigliere. Per la prima volta in Italia un rappresentante nell'assemblea (Stranieri in Italia) LECCE, 15 maggio - Poco più di 2.700 extracomunitari residenti a Lecce, domenica prossima, 18 maggio, si recheranno alle urne per eleggere il loro rappresentante nel Consiglio comunale di Lecce. Si voterà dalle 7 alle 22. Lecce è il primo capoluogo di provincia a scegliere di avere un rappresentante della comunità extracomunitaria nel Consiglio Comunale. Il regolamento che istituiva il 41° consigliere comunale, consigliere aggiunto in rappresentanza dei cittadini extracomunitari, fu approvato dall'assemblea cittadina nel marzo 2000. Il parere del consigliere aggiunto sarà soltanto consultivo, pertanto ininfluente sull'esito delle votazioni. Per il resto avrà gli stessi diritti e gli stessi doveri riservati a tutti gli altri consiglieri comunali. Le modalità di elezione sono state illustrate oggi in una conferenza stampa dal sindaco, Adriana Poli Bortone, deputato europeo di Alleanza nazionale. Gli extracomunitari potranno esercitare il loro diritto di voto nelle tre sezioni elettorali allestite nei locali dell ex Conservatorio Sant'Anna. Sono otto i candidati: tre donne albanesi (Aida Hoxha, Magdalena Rushaj e Klodiana Cuka); due filippini (Policarpo Porcaro Dadap e Antonio Villanueva Fedelin;) un giordano, Albeetar Fadl, e due extracomunitari dello Sri Lanka, Pushaparatnam Satheeswaram e Nesarajan Karcendran. Più di 1400 extracomunitari residenti nella prima circoscrizione voteranno anche per l'elezione di un proprio rappresentante circoscrizionale. Il costo previsto per l'appuntamento elettorale sarà di circa 63.000 euro.

 

11. Genova: consiglio comunale diviso sul voto agli immigrati. (Stranieri in Italia) GENOVA, 15 maggio - All'ombra della Lanterna è scontro sul voto agli immigrati. La maggioranza di centrosinistra del Comune di Genova presenterà a breve una mozione per estendere il diritto di voto (attivo e passivo) alle elezioni comunali e circoscrizionali a stranieri e apolidi residenti in città da almeno 3 anni. La mozione prevede una modifica dello statuto comunale ed è sostenuta anche da associazioni come Arci, Acli e soprattutto Città aperta, che da anni si batte per l'iscrizione degli immigrati nelle liste elettorali. "Non ci sono ostacoli costituzionali a questo provvedimento - spiegano i promotori - ora serve il coinvolgimento della città". Di tutt'altro avviso l'opposizione, che respinge la proposta e annuncia un durissimo ostruzionismo quando si discuterà in aula la modifica dello statuto.
Per Gianni Plinio, esponente di spicco di An e vicepresidente della Regione, "è un' iniziativa assurda, anticostituzionale perché la competenza in materia è dello stato e offensiva per tutti gli italiani". Quanto poi al coinvolgimento della città, meglio sorvolare sullo slogan che An ha scelto per la sua raccolta firme contro la mozione: "da padroni a nemmeno più garzoni". Come se il confronto tra extracomunitari ed italiani presupponesse necessariamente un "chi sta sopra" e "chi sta sotto"... Fortunatamente i diretti interessati, più che badare a queste cadute di stile, guardano con speranza all'iter della proposta. Tra loro c'è anche Saleh Zaghloul, palestinese, dirigente regionale della Cgil. "Io sono a Genova da 23 anni - ha dichiarato al Secolo XIX - e sinceramente ritengo un'ingiustizia non poter votare il sindaco che amministra la mia città". Secondo Zaghloul i suoi concittadini immigrati , più che a candidarsi, sarebbero interessati a votare: "perché ritengono che ciò aiuterebbe ad affrontare con più obiettività i loro problemi, di cui oggi i politici non si interessano proprio perché i diretti interessati non votano".

 

12. IMMIGRAZIONE - Nona edizione del concorso letterario Eks&Tra per scrittori migranti. Il 18 maggio la premiazione (Redattore Sociale) MANTOVA, 15 maggio - Domenica 18 maggio alle ore 21 al teatro Bibiena (via Accademia 47) a Mantova la premiazione del concorso Eks&Tra sarà presente anche Lella Costa. I vincitori incontrano i giornalisti in una conferenza stampa del 18 maggio alle ore 15.30, che si svolgerà in piazza Sordello 43, al Centro di educazione interculturale. Insieme a loro ci saranno Fausto Banzi, assessore provinciale alle Politiche Sociali e allImmigrazione, Roberta Sangiorgi,presidente dell¹associazione Eks&Tra, Edoardo Chiribella, Coop Nord-Est. "Impronte" è stato il tema della nona edizione del primo concorso letterario per migranti, che è stato indetto dall'Associazione interculturale Eks&Tra, dall'assessorato provinciale alle Politiche sociali ed immigrazione e dal Centro di educazione interculturale della Provincia di Mantova con lo scopo di far conoscere al pubblico italiano i valori culturali di cui sono portatori gli immigrati.
Il concorso letterario Eks&Tra ha ricevuto la medaglia d'argento del Presidente della Repubblica che verrà consegnata al vincitore ed ha i patrocini di: Ministero Pubblica Istruzione, Ministero delle Pari Opportunità, Ministero per i Beni e le attività culturali. Verranno premiati scrittori e poeti provenienti da Somalia, Albania, Algeria, Messico, Romania e Tunisia ed anche figli di migranti e di coppie miste, che assommano in sè la ricchezza dell'incontro fra culture. Uomini e donne, professionisti ormai affermati in Italia così come persone che stentano a vivere in un Paese che li respinge. Grazie all'interessamento di alcuni operatori sociali ed educatori, il concorso Eks&Tra è riuscito ad entrare anche in alcune carceri, dando la parola a chi più è dimenticato. La serata sarà presentata dal giornalista Jean Leonard Touadì (Rai Due "Mondo a colori"), con la partecipazione degli attori di Serra Teatro e Teatro della Centena. La giuria del concorso è interculturale ed è composta da scrittori e da professori universitari: Saidou Moussa Ba, senegalese, autore con Micheletti dei libri "La promessa di Hamadi" e "La memoria di A."; Erminia Dell'Oro, scrittrice italiana nata in Eritrea, autrice di best seller ("Asmara addio", "L'abbandono", "I fiori di Merara"); Serge Vanvolsem, direttore del Centro studi di italiano, Università di Lovanio (Belgio); Ali Adel Jabbar, docente di Sociologia delle migrazioni, Università Cà Foscari, Venezia; Simona Wright, università del New Jersey (Usa); Genevieve Makaping, docente di Antropologia Culturale, Università della Calabria. Da quest'anno gli scritti giunti al concorso sono consultabile su internet al sito www.eksetra.net dove sono scaricabili i testi in archivio.

 

13. IMMIGRAZIONE - In Toscana è straniero un assunto su quattro. Presentato uno studio dell'Irpet a Siena (Redattore Sociale) PISA, 15 maggio – Un’assunzione su quattro nell’industria toscana riguarda extracomunitari. Lo dice uno studio dell’Irpet, l’istituto per la programmazione economica, che verrà presentato oggi a Siena, nell’auditorium del Monte dei Paschi, durante il convegno «Piccola impresa/grande civiltà». Secondo lo studio, che vuol essere un profilo fedele della piccola e media impresa nella nostra regione, il 24 per cento dei neoassunti del settore industria sono stranieri. Una percentuale inferiore solo al Veneto e, al tempo stesso, la spia di un cambiamento in atto. Secondo l’Irpet, le piccole e medie imprese, con i loro punti di forza (diversificazione e flessibilità produttiva) e di debolezza (scarsa capitalizzazione e scarsa diffusione delle nuove tecnologie), continuano ad essere i motori portanti del vascello Toscana. E sono ancora in grado di assicurare buone «performance», visto che lo studio Irpet rivela che l´occupazione, a guardare le cifre relative alle assunzioni 2002, cresce mediamente più nelle piccole che nelle grandi aziende. Che cosa poi significhi piccola e grande, in Toscana, sono sempre le cifre dello studio a dircelo. Il 35,2 per cento della forza lavoro toscana, cioè oltre un terzo, è concentrata in aziende con meno di 10 dipendenti, mentre il 39,3 in imprese con più di 10 ma meno di 50 dipendenti. Solo il 25,5 per cento dei lavoratori dipendenti è concentrato in aziende con più di 50 dipendenti. E se l´incremento di personale previsto nelle imprese medio piccole, da 10 a 49 dipendenti, parla di un 2 per cento in più, le medio grandi si aspettano una crescita del solo 1 per cento. Più l´azienda è grande, rileva in breve lo studio Irpet, e minore è l´aspettativa di nuove assunzioni. Con quali contratti? In questo caso il trend è opposto: i contratti con la maggiore flessibilità risultano soprattutto presenti nelle grandi imprese. Il sistema delle piccole e medie imprese assicura alla Toscana un Pil, il prodotto interno lordo, superiore alla media nazionale, ma inferiore alle regioni del nord. E se la facilità di trovare lavoro, sostiene l´Irpet, «spinge molti giovani ad abbandonare precocemente gli studi non garantendo una crescita culturale», è d´altra parte difficile pensare che le nuove forse di lavoro offrano in futuro professionalità di basso profilo: "Già oggi i giovani toscani preferiscono occupazioni che consentano di valorizzare le loro esperienza scolastiche", dice lo studio. Col risultato che, nel giro di poco tempo, si potrebbe creare una crescente "divaricazione tra lavori offerti dai toscani, ma richieste in altre aree del paese, e lavori richiesti dalle imprese, ma offerti solo da lavoratori immigrati". Come dire, il dato di uno straniero su 4 è destinato a crescere.

 

14. IMMIGRAZIONE: quattro cadaveri in rete pescatori a Lampedusa (ANSA) - LAMPEDUSA (AGRIGENTO), 15 MAG - Sulla banchina del porto di Lampedusa sono ancora in corso le formalità di rito, nel tentativo di identificare le vittime. Le forze dell' ordine stanno interrogando l' equipaggio del motopesca Elide di Mazara del Vallo, lo stesso che il 7 marzo del 2002 fu protagonista di un' altra tragedia del mare: il ribaltamento di un barcone preso a traino con una settantina di clandestini a bordo. I sopravvisuti al naufragio furono nove, 12 i cadaveri recuperati, i corpi degli altri immigrati non furono mai ripescati.

 

15. IMMIGRAZIONE: Sinisi, governo inefficiente su clandestini (ANSA) - PALERMO, 15 MAG - "Non si capisce come, di fronte all'ennesimo drammatico ritrovamento nel canale di Sicilia di clandestini morti nel tentativo di raggiungere il nostro paese, il governo continui a decantare la propria efficienza nel contrasto alla clandestinità". Lo dichiara l'on. Giannicola Sinisi della Margherita. "L'episodio di oggi, nella sua profonda tragicità - afferma il parlamentare - conferma l'inefficienza della Bossi-Fini e l'inadeguatezza della politica estera italiana nei bacini del Mediterraneo, indispensabile invece al fine di prevenire i flussi migratori dei clandestini". "Ci aspettiamo che le parole del ministro Pisanu non siano una generica attribuzione di un peso sulla coscienza dell'Europa, ma conclude Sinisi un'occasione di riflessione sulle politiche per l'immigrazione di questo governo".

 

16. Emilia Romagna, un conto corrente per mettere radici (www.migranews.net), 15 maggio. Finalmente anche le banche si stanno aprendo agli immigrati: la federazione delle banche del Credito cooperativo dell'Emilia Romagna, assieme alla facoltà di economia dell'università degli studi di Bologna e alla cooperativa Sesamo di Forlì ha creato un conto corrente rivolto ai cittadini immigrati che vivono e lavorano in Emilia Romagna, in possesso di un regolare permesso di soggiorno. Il conto corrente è operativo da metà marzo presso dodici banche del Credito cooperativo nel territorio regionale. Si chiama Radici appunto perché si spera e auspica che l’iniziativa aiuti gli immigrati a mettere radici nel nostro territorio. L’iniziativa è promossa da un volantino in cinque lingue. Si tratta di un conto multi-servizi: rimessa di denaro all'estero, accredito dello stipendio, bancomat, carta di credito, mutui per l'acquisto della casa o per finanziare attività di lavoro autonomo. Insomma comprende un’ampia gamma di servizi in grado di coprire tutte le esigenze dei lavoratori immigrati. Radici è il primo risultato di un protocollo d’intesa firmato con l'università di Bologna ed è stato preceduto da una attenta analisi condotta dal professore Stefano Zamagni. Indubbiamente l'accesso al credito da parte degli immigrati è un problema di enorme importanza. Con questa scelta strategica la federazione del Credito cooperativo compie un atto di grande rilevanza sociale considerando anche che la regione Emilia Romagna si colloca al quarto posto in Italia per presenza dei cittadini stranieri. Per favorire e facilitare gli operatori-sportellisti delle banche aderenti al progetto «12 su 24» la federazione regionale ha fornito dodici banche di una guida informativa on line sui vari tipi di permesso di soggiorno e visti di ingresso. La guida è stata ideata, progettata e realizzata dalla cooperativa Sesamo di Forlì. Il progetto è stato inoltre accompagnato da un percorso di formazione del personale delle banche sulle tematiche dell'immigrazione: hanno partecipato 250 operatori degli sportelli coinvolti nel progetto, quasi il 20% del personale delle dodici banche aderenti. Quest’iniziativa, oltre ad essere unica in Emilia Romagna, è assolutamente innovativa sia nel campo finanziario che sociale. Infatti si colloca fra i primi strumenti che facilitano il percorso dell'integrazione del corpo sociale degli immigrati nel tessuto socio-economico regionale. Non a caso il progetto nasce da un istituto bancario che ha a che fare con il sociale, e che sembra particolarmente attento alla fascia debole della società: basta ricordare come le casse rurali, che sono all'origine di questo istituto, si rivolgessero direttamente ai contadini e alle classi sociali più deboli. Per saperne di più sui conti correnti ad hoc per gli immigrati un rapporto di ricerca è stato pubblicato nel sito www.lunaria.org/immi/ricerca.asp

 

17. IMMIGRAZIONE: Loy (Uil), serve vera politica di integrazione domani manifestazione Cgil, Cisl e Uil a ministero lavoro (ANSA) - ROMA, 14 MAG - Bisogna smetterla di guardare all' immigrazione come un "male necessario, se possibile da contrastare": piuttosto serve un "approccio nuovo da parte delle istituzioni pubbliche, con una vera politica di integrazione e con interventi di natura sociale ed integrazione culturale soprattutto a livello di territorio". Così il segretario confederale della Uil Guglielmo Loy spiega la manifestazione che domani Cgil, Cisl e Uil hanno convocato davanti al ministero del Lavoro. "Quando le uniche cifre sfornate sull'immigrazione riguardano il numero di stranieri espulsi, come sanno fare solo alcuni rappresentanti dell'attuale Governo, si dimostra solo di non aver capito quale cambio strutturale abbia investito la nostra società - ha aggiunto Loy - In Italia oggi vive e lavora uno straniero ogni 25 residenti e ogni 10 nuovi assunti nell'ultimo anno, uno è di nazionalità straniera". Questo processo, ha concluso Loy, "non si governa evitando di dialogare con il sindacato (come fa il ministro del Welfare) o impostando la risposta dello Stato solo in termini di ordine pubblico", ma con un "approccio nuovo, con una vera e propria politica di integrazione”.

 

18. UE: immigrazione, si parla di 'Gestione a beneficio Europa' conferenza internazionale da domani al 16 ad Atene (ANSA) - ATENE, 14 MAG - Oltre 150 tra esperti di migrazioni, funzionari governativi e operatori internazionali del settore discuteranno domani e dopodomani ad Atene sul tema "Gestire l'immigrazione a beneficio dell'Europa" in una conferenza voluta dalla presidenza greca dell'Ue. Discorso introduttivo sarà quello del ministro degli Esteri e presidente del Consiglio Ue Ghiorgos Papandreou, per il quale "si è a un punto di svolta nelle politiche sulle migrazioni dell'Unione europea. Con dieci nuovi paesi e confini allargati, la sfida di gestire le migrazioni a beneficio di tutti richiede uno sforzo coordinato, tenendo in conto tutte le esperienze e i consigli che possiamo raccogliere". Per Papandreou, il dibattito sull'immigrazione deve diventare centrale nell'Ue e "dobbiamo vedere entrambe le facce della medaglia. C'é il problema dell'immigrazione illegale. Ma ci sono anche gli aspetti positivi dell'immigrazione regolamentata. Abbiamo bisogno di un dibattito più equilibrato e di politiche più equilibrate". La presidenza greca dell'Ue ha fatto di una politica armonizzata a livello comunitario sull'immigrazione una delle sue priorità. La conferenza 'Managing migration' è organizzata dalla Athens Migration Policy Initiative (Ampi), lanciata lo scorso anno dal ministero degli Esteri greco, e dal Migration Policy Institute.

 

19. IMMIGRAZIONE: Zignani (GDF),sbarchi diminuiti per prevenzione (ANSA) - CATANZARO, 14 MAG - La diminuzione del numero degli sbarchi di immigrati clandestini in Italia è anche frutto dell' azione di prevenzione e del coordinamento tra le forze di polizia: lo ha detto oggi a Catanzaro, il comandante generale della Guardia di Finanza, gen. Alberto Zignani. "I nostri controlli - ha spiegato - cominciano in Albania. Poi avviene il sequestro dei mezzi e l' arresto degli equipaggi". Secondo Zignani, proprio l' arresto degli equipaggi ha creato "una crisi" nel mercato dell' immigrazione clandestina proveniente dall' Albania. Diverso il discorso per quanto riguarda le imbarcazioni provenienti dal Canale di Suez. Qui è stato istituito un "coordinamento tra forze, che comprende la Marina Militare, la Guardia di Finanza e la Guardia costiera" per il monitoraggio delle acque territoriali. "Il Governo, inoltre - ha detto Zignani - ha fatto accordi con alcuni Paesi per il rimpatrio dei clandestini". "Con questa nuova organizzazione di controllo - ha aggiunto - abbiamo la possibilità di abbordare le navi prima ancora che gli scafisti si confondano tra gli immigrati e distruggano i documenti che accertano la loro provenienza". 

 

20. In libreria: "Frontiere d'Italia" un libro che raccoglie cinque inchieste giornalistiche sulle frontiere italiane (Stranieri in Italia), 14 maggio E' in libreria il libro "Frontiere d'Italia", di Stefano Gallieni e Antonella Patete, che raccoglie cinque inchieste giornalistiche sulle frontiere italiane: Ventimiglia, Lecce, Crotone, Gorizia e Trapani: confini di mare e di monti ma soprattutto luoghi pieni di vita e di sofferenza, di speranze e di delusioni. Sono le frontiere della povera gente, di chi cerca di penetrare in uno dei Paesi della fortezza Europa, in mancanza di documenti validi per l'ingresso regolare. Sono luoghi di arrivo ma anche dove per molti finisce la speranza di una vita migliore perché si viene rimandati indietro, nei Paesi di provenienza. Gli autori hanno incontrato i migranti, ascoltando le loro storie di viaggi clandestini, in mano a sfruttatori e passeur che chiedono cifre esorbitanti per farli arrivare in qualche Paese dell'Unione europea. E' il caso dei curdi in fuga da regimi oppressivi come l'Iraq o la Turchia e che passano dall'Italia per raggiungere i familiari in Olanda o in Germania. Ci sono anche i cosiddetti 'dublinesi' come racconta Rashid, un curdo che viene respinto dalla Danimarca e dalla Germania in base alla Convenzione di Dublino del 1990. Il libro è edito da Oasi editrice-Città Aperte. AMSI

 

21. IMMIGRAZIONE – Dossier Caritas, don Colmegna: ''Immigrazione è sempre più fenomeno strutturale'' (Redattore Sociale) MILANO, 13 maggio - In merito alle anticipazioni del dossier immigrazione Caritas 2003 - relative alla presenza dei titolari di permesso di soggiorno – il direttore della Caritas Ambrosiana don Virginio Colmegna ha commentato: “Dai dati emerge che l’immigrazione è sempre più un fenomeno strutturale, legato all’economia, ma soprattutto alla sua dimensione sociale e umana. Occorre attrezzarsi dal punto di vista culturale per superare una visione emergenziale del fenomeno e investire risorse nelle politiche sociali, anche per garantire la sicurezza e contrastare la criminalità che si arricchisce con il traffico di immigrati”. “Su questo piano siamo in gravissimo ritardo - continua don Colmegna - anche in virtù di una cultura contenitiva ed emarginante. Inoltre non va sottovalutato il problema dell’irregolarità, sempre più forte. Il dramma che vivono anche in Lombardia e a Milano i cittadini immigrati che hanno presentato domanda di regolarizzazione è sotto gli occhi di tutti. Gli incomprensibili ritardi burocratici che bloccano, ad esempio, l’applicazione del “patto di Milano”, stanno favorendo la precarizzazione del mercato del lavoro e l’irregolarità, che rischia di diventare la vera regola per gli immigrati nel nostro Paese”.

 

22. IMMIGRAZIONE: Volonte', su Fini-Bossi avevamo ragione noi dati Caritas dimostrano l'utilita' dei nostri emendamenti (ANSA) - ROMA, 13 MAG - "I dati pubblicati oggi dalla Caritas, dimostrano quanto fosse utile la nostra iniziativa emendativa sul testo Bossi-Fini". Lo afferma in una nota il Presidente dei deputati dell'Udc, Luca Volonté. "Ottocentomila lavoratori che sono emersi dal lavoro nero - sottolinea Volonté - rappresentano ossigeno per l'occupazione, per l'Inps, per le entrate, per le famiglie e le imprese italiane. Le polemiche strumentali dell'ultimo anno vedono, in questi dati, la più completa e appropriata risposta". "Appare, comunque, necessario - conclude Volonté - monitorare le regolarizzazioni in Campania e Puglia dove da sempre, soprattutto in agricoltura, la presenza di immigrati è molto significativa".

 

23. SARS: Lega Nord a Sirchia, monitorare immigrati a rischio in provincia Cuneo numerosa e concentrata comunita' cinese (ANSA) - ROMA, 13 MAG - La Lega Nord chiede al ministro della salute Girolamo Sirchia "quali misure siano state approntate per evitare l ingresso di clandestini e per monitorare, dal punto di vista sanitario, gli immigrati provenienti dalle zone del contagio da polmonite acuta". E' il vice capogruppo del Carroccio alla Camera Guido Rossi a rivolgersi al ministro Sirchia con una interrogazione parlamentare. Il parlamentare sottopone all attenzione del ministero della salute la situazione della provincia di Cuneo "dove - dice - esiste una numerosa e soprattutto concentrata comunità cinese, insediata nei comuni di Barge e Bagnolo. Vi e stata la diffusione di fenomeni di clandestinità e la mobilita dei componenti della comunità , sia con viaggi di ritorno in Cina, sia soprattutto con nuovi arrivi. E' molto difficile arginare l epidemia della cosiddetta polmonite atipica, la cittadinanza di Barge e Brignolo è molto preoccupata e per questo i sindaci hanno chiesto alla locale Asl di istituire un servizio medico ospedaliero specializzato". (ANSA).

 

24. Primo corso di formazione per rappresentanti delle Associazioni di immigrati in Veneto Zanon: "importante chance di crescita per le comunità straniere" (Inform) PADOVA, 13 maggio - Oltre una quarantina di responsabili delle associazioni di immigrati diffuse nel Veneto - da quelle albanesi a quelle latino-americane e africane - (tra cui numerose donne), hanno partecipato a Padova alla presentazione del primo corso regionale di formazione per responsabili di associazioni. E’ una delle prima iniziative del genere in Italia e si propone di fornire ai responsabili delle associazioni degli immigrati attive nel territorio venete gli strumenti di conoscenza e di metodo (la legislazione sull’associazionismo, come presentare un progetto d’intervento rispettando le procedure di legge per non vederselo poi annullato o non ammesso) per poter rapportarsi in modo diretto, efficace e corretto con i soggetti pubblici e privati, dando cosi’ reali chance di crescita e di integrazione alle associazioni stesse. Alla presentazione dell’evento è intervenuto l’Assessore regionale ai flussi migratori Raffaele Zanon quale ha informato che la gestione del corso è stata affidata ad Italia Lavoro, agenzia tecnica del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. "Sono circa un centinaio - ha chiarito l’Assessore - le associazioni e i gruppi etnici che gli operatori territoriali della rete informativa per l’immigrazione hanno incontrato in questi mesi in previsione dell’avvio del corso. Si è verificato che si tratta di realtà molto diverse fra loro che solo difficilmente hanno saputo darsi una precisa e stabile forma organizzativa e raggiungere una propria autonomia sia gestionale che di relazione esterna". Il corso di formazione si avvierà concretamente il 7 e l’8 giugno prossimo a Jesolo Lido presso la struttura residenziale della Croce Rossa Italiana. Seguiranno incontri che si terranno il prossimo settembre d il prossimo ottobre a Vicenza. In novembre ci sarà l’incontro finale con la consegna attestati a Padova. In totale si terranno 7 incontri formativi per 60 ore complessive. Sono esattamente 44 le persone iscritte al corso, soprattutto di provenienza africana (e fra gli africani soprattutto i senegalesi con 8 associazioni); gli europei pur rappresentando il 57% della immigrazione non risultano avere associazioni di rappresentanza se non gli albanesi che saranno presenti al corso con 3 associazioni; non manca l’America Latina con 3 associazioni ed anche l’Asia con 1 associazione presente al corso. Saranno rappresentati i Consigli Islamici di Padova, Verona e Vicenza. I candidati sono: in regola con i permessi di soggiorno; conoscono in modo sufficiente la lingua e la cultura italiana; hanno partecipato ad un colloquio individuale per monitorare le loro conoscenze, competenze e capacità. Il corso è gratuito e prevede l’illustrazione di temi relativi al Veneto (caratteri sociali, economici, culturali, politici), all’organizzazione dell’Ente Pubblico (lo Stato Centrale, la Regione, la Provincia, il Comune, le Aziende ULSS), al Terzo Settore (l’associazionismo, le organizzazioni non lucrative di utilitą sociale, il volontariato, la cooperazione sociale), alla vita associativa (costituirsi in associazione, gestirla, la partecipazione democratica e la soluzione dei conflitti interni). Saranno spiegate anche nozioni di base sulla legislazione nazionale e regionale di riferimento e sulle iscrizioni al Registro delle Associazioni, agli aspetti contabili e fiscali, al lavorare per progetti, all’autofinanziamento e alla raccolta fondi. Non saranno tralasciati gli aspetti che concernono le relazioni esterne, in particolare per quanto riguarda la gestione efficace dei rapporti con le amministrazioni pubbliche, l’informazione e la comunicazione. "Il risultato che ci attendiamo - ha spiegato Zanon - è di riuscire a fornire gli strumenti per rendere autosufficienti le associazioni nel progettare e nello svolgimento della loro attività. Valorizzare queste esperienze significa per la Regione Veneto concretizzare un importante diritto costituzionale e contemporaneamente diventa una scelta strategica per intervenire sui fenomeni migratori in modo preventivo, tempestivo, dinamico ed efficace".