BOZZA

 

Promemoria dell’incontro del “Gruppo di Riflessione”  3.4.03 presso la Caritas Italia

 

 

Presenti: Caritas Italia, Caritas Diocesana, Migrantes,  Jesuit Refugee Service/Italia, FCEI

 

Mons. Nozza ha aperto l’incontro facendo il punto e presentando la posizione della Caritas Italia:

-       sono stati inviati via e-mail a tutti i partner 2 interventi, uno di Sergio Briguglio, uno di Annemarie Dupré;

-       la Caritas conferma il suo forte interesse alla continuazione del lavoro del Gruppo di Riflessione;

-       informa sulle proprie difficoltà riguardo a un lavoro con documenti da diffondere verso l’esterno a causa:

·      dei propri meccanismi decisionali

·      dell'esigenza di lavorare in stretto contatto con le Caritas Diocesane e di tenere conto degli sviluppi in questi organismi

·      dell’esigenza di investire fortemente nella formazione e nella sensibilizzazione

·      del coinvolgimento in numerosi tavoli

 

Gli altri organismi presentano la loro posizione, confermando l’importanza di lavorare insieme (in allegato la posizione di Padre Mioli / Migrantes e l’intervento di A.Dupré). Emergono i seguenti punti:

-       l’importanza di continuare la collaborazione;

-       il significato ecumenico ed interreligioso, raccomandando di cercare di coinvolgere anche rappresentanti del Mondo Islamico;

-       l’importanza di comunicare tra i partner e di informare sulle iniziative e sui documenti in merito alle questioni di asilo ed immigrazione;

-       lo studio e lo scambio di determinati temi, arrivando possibilmente a posizioni comuni, ed eventualmente a documenti comuni, o comunque ad un nucleo di punti in comune, che poi potrà essere completato da ogni membro a secondo delle proprie esigenze o priorità;

-       iniziative di formazione comune, o la condivisione di momenti di training ecc.

 

Si arriva alle seguenti conclusioni:

 

1)    tutti i presenti confermano la volontà di continuare la collaborazione all’interno del Gruppo di Riflessione;

2)    si sottolinea l’importanza del carattere ecumenico ed interreligioso del Gruppo;

3)    si decide di rivedere il modo di lavorare del Gruppo.

a)     Il gruppo è in primo luogo uno spazio per approfondire temi importanti nel settore dell’immigrazione e dell' asilo, sia temi legislativi e politici, come anche quelli più sociali, economi e culturali.

 

b)    Possibilmente arrivare a posizioni comuni e condivise, che potranno concretizzarsi in due modi.

·      Il gruppo trova il consensus su un nucleo centrale di argomenti. In questo caso ogni partner dovrebbe inserire in proprie prese di posizione questo nucleo centrale, completando il proprio documento in base alle proprie esigenze e/o priorità. In questo caso ogni partner sceglie i passi e le modalità in merito a come diffondere il documento. E’ auspicato che faccia conoscere a tutti i partner il proprio documento, così come ha voluto completarlo.

·      Il gruppo trova il consensus sull' intero documento e decide di renderlo pubblico insieme con la carta intesta del Gruppo di Riflessione e con tutte le firme dei partner.

 

c)     Un partner prepara un documento, p.e. in un momento di emergenza. Si potrà procedere come segue:

·      il partner invia il suo documento a tutti i partner che possono scegliere di aderire. Il documento rimane un documento proprio di chi ha preso l’iniziativa.

·      Il partner invia il suo documento per conoscenza ai partner, ma non invita ad aderire. E’ auspicabile che almeno questo avvenga sempre, se non si sceglie la forma dell’adesione, per permettere un buon flusso di informazione che farà crescere le competenze di tutti i partner.

 

d)    Il gruppo terrà 2 incontri all’anno per approfondire temi insieme.

·      Gli incontri saranno preparati attraverso eventuali dibattiti via e-mail e la  

      circolazione di documenti sul tema.

·      Il risultato potranno anche essere documenti comuni del gruppo.

 

e)     Se alcuni membri lo ritengono necessario possono anche  proporre incontri o dibattiti via e-mail, p.e. in casi di emergenza o per questioni urgenti.

In questo caso si può arrivare:

·      ad un incontro e/o un dibattito via e-mail;

·      ad un documento o passi comuni, se tutti lo condividono;  in quel caso come iniziativa del gruppo (vedi sopra);

·      ad un documento o passi, condivisi solo da alcuni. In quel caso non si usa la carta intestata, ma le sigle e/o le firme di quei organismi che sono arrivati ad un accordo.

 

f)     Si concorda sull’utilità di condividere iniziative di formazione a livello nazionale e locale. I partner si informeranno a vicenda su tali iniziative e inviteranno i partner e le loro realtà locali a questi eventi.

 

g)     Si concorda di diffondere documenti elaborati insieme dagli organismi ecumenici europei.

 

Si decide di avere un primo incontro informale (vedi n.3e) su questioni contingenti di asilo e “protection”  il 21 maggio alle ore 15.00 presso la Caritas Italia: PNA, ACNUR ecc.

 

 

 

Roma, 7.4.03                                                                                     Annemarie Dupré