AZIONE DI SISTEMA

progetto nazionale per assicurare il rientro volontario assistito e la reintegrazione  nel paese di origine delle

vittime della tratta

 

Iniziativa del Ministero dell’Interno, Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione

Sostenuta dalla Commissione Interministeriale per l’applicazione dell’art.18, Dipartimento per le Pari Opportunità, Presidenza del Consiglio dei Ministri

Attuato dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM)

 


Cosa offre il programma

 

-       Valutazione dell’opportunità e della fattibilità del rientro attraverso opportuno counselling psico – sociale in collaborazione con le ONG/associazioni di riferimento.

-       Ritorno assistito nel paese di origine ed inserimento in famiglia o in strutture idonee

-       Sostegno al reinserimento lavorativo dipendente o autonomo grazie a un supporto economico strutturato in borse-lavoro

-       Assistenza psico- sociale, medica e legale

-       Formazione professionale

-       Inserimento in corsi scolastici e/o educativi

 

Come si articola il programma

ü     Segnalazione e valutazione del caso

Gli operatori socio-sanitari della rete dell’art.18 - incluso il Numero Verde Nazionale per le donne vittime di tratta - nonché associazioni, ONG/ONLUS, ASL, uffici stranieri, autorità locali, ambasciate, forze del ordine e ogni altro ente o soggetto che entri in contatto diretto con le donne straniere soggette a sfruttamento in Italia, possono segnalare all’OIM i casi che richiedono assistenza al ritorno. A seguito della segnalazione, ogni singolo caso viene esaminato e seguito da personale specializzato. Nel corso del colloquio con le interessate, oltre al profilo e alle storie personali, viene accertata l’effettiva volontà di rimpatriare. Con l’ausilio degli operatori degli uffici OIM nei paesi di origine (Anti – trafficking Focal Points), viene valutata l’opportunità del rientro in relazione al margine di rischio connesso e la praticabilità di un percorso di reintegrazione.

ü     Piano di reintegrazione

Una volta valutava l’opportunità e la fattibilità del rientro, si procede all’elaborazione di un progetto individuale di reinserimento socio-lavorativo nel paese di origine che, pensato insieme alla beneficiaria, tenga conto delle sue capacità e aspettative. Il piano di reintegrazione comprende, tra l’altro: assistenza medica, psicologica, legale; corsi di formazione scolastico- educativa e/ o professionale; percorsi di reinserimento lavorativo (autonomo e/o dipendente), attraverso il meccanismo delle borse-lavoro.

ü     Assistenza per l’ottenimento dei documenti di viaggio e organizzazione del viaggio

Le beneficiarie del programma prive di documenti di identità vengono assistite per ottenere dagli uffici consolari interessati il lasciapassare necessario per rientrare nel paese di origine.

ü     Sostegno nel paese di origine

Nel paese di origine, la realizzazione del piano di reintegrazione viene seguita dagli Anti – trafficking Focal Points dell’OIM che si occupano di assistere le beneficiarie all’arrivo e predisporre l’accoglienza iniziale; mantenere rapporti con le famiglie di origine ove opportuno; gestire progetti individuali di reinserimento socio-lavorativo in stretta collaborazione con associazioni, ONG, enti, istituzioni e autorità locali.

 

 
 


 

 



L’OIM E LA TRATTA DI ESSERI UMANI

 

           


Creata nel 1951 per assistere il rientro dei profughi del secondo conflitto mondiale e per promuovere una emigrazione ordinata verso I paesi d’oltreoceano, il mandato dell’OIM si è nel tempo sviluppato in risposta alla globalizzazione dei fenomeni migratori, alle necessità dei migranti e alle emergenze umanitarie.

La tratta degli esseri umani rappresenta uno dei fenomeni più preoccupanti dei nostri tempi, alimentato da reti criminali che sfruttano donne e minori come merce di scambio sui mercati del sesso occidentali. L’OIM promuove ormai da diversi anni azioni di contrasto al fenomeno nei paesi di origine, transito e destinazione avvalendosi di una rete internazionale di riferimento che conta oltre 100 Uffici dislocati in tutto il mondo. Al momento, gestisce circa 51 progetti specifici riferibili a quattro aree prioritarie di intervento:

 

·       RICERCA: strumento importante per conoscere il fenomeno e delineare azioni più opportune ed efficaci rispetto al contesto nel quale vengono realizzate.

 

·       PREVENZIONE: campagne di informazione/sensibilizzazione rivolte alle potenziali vittime sui rischi della migrazione clandestina; sportelli informativi; formazione di associazioni/NGO locali su metodologie di assistenza alla vittime incluso gli aspetti socio – sanitari, psicologici e culturali connessi al fenomeno della tratta e dello sfruttamento sessuale; supporto allo sviluppo locale di risposte al fenomeno.

 

·       PROTEZIONE ALLE VITTIME: case di fuga nei principali paesi di transito e case di accoglienza nei paesi di origine; attivazione di strumenti di assistenza diretta tra cui Numeri Verdi per le donne soggette a sfruttamento o potenziali vittime di tratta; progetti di assistenza al ritorno volontario e alla reintegrazione nei paesi di origine.

 

 

·       COOPERAZIONE TECNICA: assistenza ai governi per l’elaborazione di normative e prassi più efficaci per contrastare il fenomeno e garantire protezione alle vittime; formazione di operatori di polizia nei paesi di origine e transito; sensibilizzazione di magistrati , autorità locali, personale d’ambasciata. Giornalisti e media.

 

Le attività sono realizzate attraverso una costante e stretta collaborazione con associazioni, ONG, istituzioni, autorità e forze dell’ordine locali nei paesi interessati dal fenomeno.

 

 

L’OIM - Missione  di Roma

 

In Italia , la Missione di Roma conduce programmi anti – tratta dal 1999, con finanziamenti provenienti da varie istituzioni governative nonché europee.

L’OIM di Roma realizza progetti rivolti al ritorno assistito e alla reintegrazione delle vittime di tratta nei paesi di origine, basandosi sulla propria capillare presenza nei paesi di origine e transito del fenomeno e sulle attività lì avviate.

Solo l’anno scorso il presente progetto ha permesso di assistere 80 casi di donne, che, sottrattesi al circuito di sfruttamento alle quali erano sottoposte, hanno optato per un ritorno assistito nei paesi di origine.

Il sistema di assistenza, basato sul meccanismo della borsa – lavoro, ha dimostrato di costituire una valida e percorribile alternativa per coloro che decidono di non beneficiare dello speciale permesso di soggiorno ex art.18, ma intendono perseguire un cammino di reinserimento psico – sociale e lavorativo nel contesto di origine, per un periodo minimo di sei mesi dal rientro in patria.

 

 

 

Per segnalazioni e ulteriori informazioni:

 

Organizzazione Internazionale per le Migrazioni

Via Nomentana, 62 Roma

Tel: 06.44 186 240/ 208 • Fax: 06.440 25 33

 E-mail: MRFRome@iom.int

Internet: www.iom.int