I Commissione - Resoconto di mercoledÏ 5 marzo 2003


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COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Mercoledì 5 marzo 2003. - Presidenza del presidente Pierantonio ZANETTIN.

La seduta comincia alle 10.40.

Decreto-legge 2/2003: Differimento di misure agevolative in materia di tasse automobilistiche. C. 3650/A Governo, approvato dal Senato.
(Parere all'Assemblea).
(Esame emendamenti e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame.

Remo DI GIANDOMENICO, relatore, dichiara che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili problematici che investano questioni di competenza legislativa ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione.
Formula quindi la seguente proposta di parere:
sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:

NULLA OSTA

sugli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Decreto-legge 15/2003: Misure finanziarie per interventi nei territori colpiti da calamità naturali.
C. 3664/A Governo.

(Parere all'Assemblea).
(Esame emendamenti e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame.

Giulio SCHMIDT, relatore, dichiara che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili problematici che investano questioni di competenza legislativa ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione.
Formula quindi la seguente proposta di parere:
sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:

NULLA OSTA

sugli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1.


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Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica Accordo Italia-Uzbekistan sulla mutua assistenza amministrativa in materia doganale.
C. 3319 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Il Comitato inizia l'esame.

Sesa AMICI (DS-U),relatore, illustra il contenuto del disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica dello Uzbekistan sulla mutua assistenza amministrativa in materie doganali, firmato a Roma il 21 novembre 2000, nel cui preambolo si evidenzia, tra i vari aspetti e motivi della cooperazione doganale, quello della lotta ai traffici illeciti di stupefacenti. L'accordo prevede che la reciproca assistenza nel settore doganale venga assicurata per il tramite delle rispettive amministrazioni doganali, che agiscono nei limiti dei rispettivi ordinamenti giuridici e delle loro possibilità, scambiando notizie o informazioni utili per la corretta applicazione dell'accordo.
Richiamata la disciplina dell'articolo 16, riguardante l'utilizzo e la protezione delle informazioni e dei documenti, formula conclusivamente una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica Scambio di Note per rinnovo Accordo partecipazione italiana all'MFO.
C. 3537 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Il Comitato inizia l'esame.

Sesa AMICI (DS-U), relatore, illustra il contenuto del disegno di legge di ratifica ed esecuzione dello Scambio di note relativo al rinnovo dell'accordo per la partecipazione italiana alla MFO (Forza multinazionale ed osservatori), cui l'Italia fornisce attualmente il contributo di un contingente navale che opera nello stretto di Tiran. Lo Sambio di note sottoposto a ratifica parlamentare estende per un ulteriore periodo quinquennale, a decorrere dal 25 marzo 2002, la partecipazione dell'Italia a tale Forza.
Conclusivamente, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica Accordo Italia-Sud Africa sulla collaborazione in campo culturale.
C. 3551 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Il Comitato inizia l'esame.

Sesa AMICI (DS-U), relatore, illustra il contenuto del disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Sudafrica sulla collaborazione nel campo delle arti, nella cultura, dell'istruzione e dello sport, fatto a Città del Capo il 13 marzo 2002. L'accordo, che reca disposizioni simili a quelle contenute in analoghe intese concluse con altri Stati in materia culturale, rientra nelle attività internazionali finalizzate a migliorare la conoscenza reciproca e a rafforzare i legami di amicizia tra paesi, in una concezione della collaborazione culturale come strumento di politica estera.
Conclusivamente, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 3).

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.


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Ratifica Trattato Italia-Francia-Portogallo-Spagna su Statuto «EUROFOR».
C. 3623 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole.)

Il Comitato inizia l'esame.

Sesa AMICI (DS-U), relatore, illustra il contenuto del disegno di legge di ratifica ed esecuzione del Trattato tra la Repubblica italiana, la Repubblica francese, la Repubblica portoghese ed il Regno di Spagna recante lo statuto di «EUROFOR», fatto a Roma il 5 luglio 2000. Il trattato trae le proprie origini da iniziative avviate nel 1995 tra i quatto Stati dell'Europa meridionale e occidentale. Il progetto, concepito nell'ambito dell'Unione europea occidentale, è cresciuto successivamente - con il confluire progressivo delle attribuzioni UEO nella politica estera e di sicurezza dell'Europa, sancite dalla trattato di Amsterdam - configurandosi alla stregua di un embrione di forza militare europea. In particolare, i quattro Stati firmatari hanno previsto di dar vita ad una forza terrestre multinazionale, di pronto intervento, denominata Euroforza operativa rapida (EUROFOR).
Rilevato che, secondo quanto previsto dall'articolo 5 del Trattato, EUROFOR può essere impiegata per missioni umanitarie o per evacuazione di cittadini, per missioni di mantenimento della pace e missioni di forze di combattimento per la gestione di crisi, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 4).

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica Accordo Italia-Mozambico per prevenire evasioni fiscali.
C. 3624 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Il Comitato inizia l'esame.

Sesa AMICI (DS-U), relatore, illustra il contenuto del disegno di legge di ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Mozambico per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, con protocollo aggiuntivo, fatta a Maputo il 14 dicembre 1998. La convenzione, costituita da 30 articoli e da una protocollo aggiuntivo, si applica alla sola imposizione sul reddito, con esclusione di quella sul patrimonio.
Conclusivamente, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 5).

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica Accordo Italia-Yemen sulla cooperazione in campo culturale.
C. 3651, Sen. Pianetta, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Il Comitato inizia l'esame.

Sesa AMICI (DS-U), relatore, illustra il contenuto del disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell'accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica dello Yemen, sottoscritto a Sana'a il 3 marzo 1998. Tale accordo riguarda la cooperazione bilaterale nei settori della cultura, dell'istruzione, della scienza e della tecnologia, recando disposizioni simili a quelle contenute in analoghe intese concluse con altri Stati in materia culturale; rientra pertanto nelle attività internazionali finalizzate a migliorare la conoscenza reciproca e a rafforzare i legami di amicizia tra paesi, in una concezione della collaborazione culturale come strumento di politica estera.
Conclusivamente, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 6).

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.


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Ratifica Convenzione di sicurezza sociale Santa Sede-Italia.
C. 3681 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Il Comitato inizia l'esame.

Sesa AMICI (DS-U), relatore, illustra il contenuto del disegno di legge di ratifica ed esecuzione della Convenzione di sicurezza sociale tra la Santa Sede e la Repubblica italiana, fatta a Città del Vaticano il 16 giugno 2000. La Convenzione, che tiene conto delle peculiarità universalistica dello Stato della Santa Sede, riguarda tutti regimi di sicurezza sociale, esclusi quelli della assicurazione per malattia e quelli di maternità, e si applica anche alla legislazione che dovesse completare o modificare quella vigente nelle materie interessate; si applica, a prescindere dalla cittadinanza, ai lavoratori subordinati o autonomi, ai dipendenti vaticani e al personale che in base alla legislazione è a questi assimilato, che sono stati o sono soggetti alla legislazione di almeno una delle parti contraenti.
Conclusivamente, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 7).

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Modifiche alla legge n. 285 del 2000 in materia di interventi per i Giochi olimpici invernali «Torino 2006».
C. 3672 Governo, approvato dalla 8a Commissione del Senato.

(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Il Comitato inizia l'esame.

Giulio SCHMIDT (FI), relatore, illustra il contenuto del disegno di legge, approvato dalla VIII Commissione permanente del Senato, recante modifiche ed integrazioni alla disciplina speciale, introdotta nel 2000, finalizzata alla realizzazione di interventi straordinari programmati in preparazione dei Giochi olimpici invernali che si svolgeranno nella capoluogo piemontese nel 2006. Riguardo la struttura organizzativa, il disegno di legge prevede la costituzione delle Comitato di regia di Giochi olimpici, di fatto già esistente dal settembre 2002 per iniziativa della regione Piemonte. Vengono inoltre introdotte disposizioni più articolate in relazione alle cosiddette «opere connesse», tra cui di particolare interesse è la previsione di una relazione annuale alla Parlamento da parte del ministro delle infrastrutture e trasporti sull'elenco delle opere connesse, alla loro destinazione finale e allo stato dei lavori.
Segnala infine come finalità del disegno di legge quella di dare soluzione ad alcuni rilievi mossi dalla Commissione europea in una lettera di messa in mora del settembre 2001, nella quale si evidenzia una certa preoccupazione circa i ruoli svolti dalla Comitato promotore dei giochi olimpici ed in particolare dalla Agenzia per lo svolgimento dei giochi olimpici, quale stazione appaltante, per la quale si chiede di precisare in modo chiaro il ruolo di organismo di diritto pubblico assoggettato come tale alla normativa europea sugli appalti pubblici ad evitare discriminazione per le imprese straniere.
Conclusivamente, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 8).

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull'accesso ai livelli essenziali delle prestazioni sociali e sanitarie da parte dei soggetti a rischio di fragilità sociale e sulla qualità dei servizi garantiti dalle strutture di accoglienza.
Nuovo testo Doc. XXII, n. 10 Bolognesi.

(Parere alla XII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con osservazione).

Il Comitato inizia l'esame.


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Remo DI GIANDOMENICO (UDC), relatore, illustra il contenuto del nuovo testo della proposta di legge riguardante l'istituzione di una Commissione monocamerale di inchiesta, composta da 20 deputati ed un presidente, per consentire la valutazione della effettiva fruizione di servizi sociali e sanitari di base da parte dei soggetti a rischio di fragilità sociale.
Richiamata la disciplina di cui 4 in materia di poteri e limiti della Commissione, formula una proposta di parere favorevole con osservazione (vedi allegato 9).

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 10.50.

COMITATO DEI NOVE

Norme in tema di referendum di cui all'articolo 132 della Costituzione.
C. 1852-2085-2357-3275-A.

Il Comitato si è riunito dalle 10.50 alle 10.55.

Accesso forze di polizia ai dati detenuti da vettori aerei e navali.
C. 2630-A.

Il Comitato si è riunito dalle 10.55 alle 11.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 5 marzo 2003. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento Cosimo Ventucci.

La seduta comincia alle 14.

Riconoscimento ai congiunti degli infoibati.
C. 1874 Menia.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato da ultimo nella seduta di giovedì 27 febbraio 2003.

Donato BRUNO, presidente, ricorda che nella seduta del 27 febbraio 2003 è stato svolto un intervento di carattere generale.

Alessandro MARAN (DS-U) dichiara di condividere la valutazione del relatore secondo cui la proposta di legge in esame deve essere considerata nell'ambito del filone culturale e politico di rievocazione e riconoscimento nei confronti di quanti sono stati vittime innocenti degli orrori della guerra. Ritiene tuttavia che sarebbe stata opportuna una iniziativa comune, per evitare il rischio di un uso strumentale della memoria delle vittime.
Ritiene che occorra superare le logiche contrapposte che hanno indotto a proporre «verità» finalizzate a rinsaldare il rispettivo senso di appartenenza, giungendo a comprendere che la vicenda degli italiani dell'Istria costituisce un capitolo di una storia europea nella quale le parti in causa sono sempre vittime e carnefici insieme.
Rilevato che la relazione al provvedimento, diversamente da quella che accompagnava il testo approvato dalla Camera nella scorsa legislatura, richiama in termini positivi l'opera di reparti come la X MAS o il Battaglione bersaglieri Mussolini, ricorda che il capo della X MAS ha attivamente ordito contro l'Italia democratica, complottando perché la dittatura fosse ristabilita. Rileva altresì che la guerra sul fronte delle provincie orientali accanto ai tedeschi è stata condotta in difesa della Repubblica sociale italiana e contro la democrazia.
Esprime quindi perplessità sull'espressione «per l'Italia» che verrebbe incisa sull'insegna metallica da consegnare ai congiunti degli infoibati, temendo un possibile riferimento a chi abbia combattuto per una dittatura contro un'altra. Sotto tale profilo occorrerebbe piuttosto indicare le vittime dei nazionalismi, del razzismo,


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dei totalitarismi, coloro che si sono battuti per la libertà e la democrazia, secondo una formulazione che è stata proposta in altra circostanza a Trieste.
Sottolineato il carattere ideologico e nazionalista della guerra condotta sul fronte orientale, richiama la tenacia con cui una parte della sinistra e una parte della destra - portate a sfruttare emotivamente la memoria delle vittime dei totalitarismi per garantirsi il consenso elettorale - continuano a mantenere saldo uno schema interpretativo inamovibile, secondo cui le foibe sarebbero, rispettivamente, la manifestazione della violenza comunista, dello spirito balcanico e slavo visceralmente e storicamente anti-italiano, ovvero la manifestazione di una giusta reazione contro la violenza perpetrata dalla dittatura fascista e nazista. In realtà, puntando sul dualismo slavi-italiani, non si considera che proprio il totalitarismo è stato l'ingrediente aggiuntivo atto a trasformare il nazionalismo in persecuzione senza tregua per gli «apolidi».
Ribadita la necessità di pervenire ad una visione organica ed articolata di vicende che non possono essere interpretate in termini esclusivamente etnici o politici e di comprendere le ragioni storiche della convivenza pacifica tra etnie e nazionalità diverse, puntando alla individuazione di una verità intesa come valore civile condiviso, ricorda che la sua parte politica da tempo ha riconsiderato la propria valutazione rispetto a quella che è stata ritenuta una vittoria «dimezzata» rispetto alla realizzazione del socialismo. Esprime pertanto l'auspicio che anche la destra, abbandonando schemi ormai superati, sia disponibile ad accogliere i suggerimenti dell'opposizione.

Fabio GARAGNANI (FI) invita l'opposizione a superare gli schemi ideologici che sono ancora presenti in alcune delle considerazioni svolte. Ritiene che la proposta di legge si faccia carico di un'esigenza di riparazione nei confronti di eventi rispetto ai quali l'intera comunità internazionale ha ormai assunto un atteggiamento solidale. Si tratta di un primo passo verso il ripristino di una condizione di giustizia relativamente a vicende che per lungo tempo sono state ignorate.

Riccardo MARONE (DS-U) esprime forti rilievi critici sul riferimento contenuto nella relazione che accompagna la proposta di legge C. 1874 all'attività della X MAS e del Battaglione bersaglieri Mussolini. Ritiene opportuno un chiarimento circa la volontà di conferire il riconoscimento previsto ai congiunti di componenti di tali reparti.

Donato BRUNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Adeguamento dell'ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale n. 3 del 2001.
C. 3590 Governo, approvato dal Senato.

(Rinvio del seguito dell'esame).

Donato BRUNO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di protezione umanitaria e di diritto di asilo.
C. 1554 Trantino e C. 1738 Soda.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato da ultimo nella seduta di giovedì 27 febbraio 2003.

Carlo LEONI (DS-U) dichiara di condividere le considerazioni svolte dal deputato Soda nella sua relazione e il contenuto della proposta di legge C. 1738, peraltro non dissimile da quello della proposta C. 1554.
Evidenziata l'urgenza di una disciplina organica sul diritto d'asilo, richiama, come espressioni significative della cultura occidentale da più parti evocata, la previsione dell'articolo 10, comma terzo, della Costituzione, la sentenza della Corte di Cassazione n. 4674 del 26 maggio 1997 - secondo


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cui la previsione costituzionale attribuisce allo straniero che si trovi nella situazione descritta nella norma un diritto soggettivo all'ottenimento dell'asilo, anche in mancanza di una legge che del diritto stesso specifichi le condizioni di esercizio e le modalità di godimento - nonché la Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati, firmata a Ginevra il 28 luglio 1951 e resa esecutiva in Italia con legge n. 722 del 1954.
Ritiene che il dato riguardante le richieste di asilo presentate, estremamente ridotto se confrontato con quello di paesi come la Germania, debba essere interpretato come espressione dell'incapacità del paese di offrire adeguata accoglienza a chi si trovi nella condizione di rifugiato. Tutto ciò assume una particolare gravità se si considera che l'Italia è l'unico paese europeo il quale non sia stato in grado di approvare una disciplina organica sul diritto di asilo e che l'Unione europea si appresta a definire una politica comune europea in materia entro il 2004.
Ritiene che con la legge Bossi-Fini siano stati compiuti dei passi indietro; in particolare, non sono stati individuati i luoghi dove istituire i centri di identificazione presso i posti di frontiera, sono stati ridotti i fondi destinati al Programma nazionale per l'asilo, non sono stati emanati i decreti attuativi della specifica disciplina contenuta in quella normativa.
Espressa una valutazione positiva sulle proposte di legge in esame, evidenzia l'opportunità di ascoltare il rappresentante del Governo e di svolgere alcune audizioni al fine di affrontare con il necessario grado di approfondimento l'esame di una normativa organica in materia.

Luciano DUSSIN (LNP) precisa che la legge sull'immigrazione ha previsto i controlli necessari ad evitare un'applicazione distorta della normativa: la verifica della completezza e della veridicità delle domande presentate, i centri di identificazione istituiti alle frontiere, l'individuazione dei tempi certi di valutazione.
Esprime quindi il proprio orientamento contrario sulle proposte di legge in esame, essendo in corso di definizione in ambito europeo una disciplina complessiva in materia di immigrazione.

Donato BRUNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.45.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Libertà religiosa e culti ammessi.
C. 2531 Governo C. 1576 Spini e C. 1902 Molinari.