Ufficio Immigrati                                                         

 

Roma, 25 novembre 2003

 

                                            

 

 Nota Informativa incontro Ministero Affari esteri

 

 

A tutte le strutture

A tutti i responsabili Immigrazione

LORO SEDI

 

 

 

 

Luned“ 17 u.s. alle ore 15 si  svolto un incontro di Cgil, Cisl, Uil (Soldini, Ciucci, Casucci)) con il Direttore generale del dipartimento immigrazione del Ministero degli Affari Esteri (dott. Adriano Benedetti).

 

Abbiamo espresso al Direttore le nostre preoccupazioni per la situazione di forti ritardi e malfunzionamento delle Ambasciate per quanto riguarda i visti e le certificazioni dei lavoratori immigrati e delle loro famiglie. In questo contesto generale si stanno evidenziando ed estendendo situazioni specifiche di alcune Ambasciate (Pakistan, Marocco, Bangladesh, Ucraina, eccÉ) nelle quali al mal funzionamento si aggiungono problematiche di incertezza del diritto e di pratiche che sono state definite di vera e propria illegalitˆ

 

Se consideriamo che la fase, che si apre con le ultimazioni della regolarizzazione di circa 650.000 nuovi lavoratori immigrati, sarˆ appunto quella di una massiccia ondata di richieste di visti per il ricongiungimento familiare, la situazione  destinata ad aggravarsi. Pertanto abbiamo chiesto come il Ministero intenda affrontare e risolvere questa situazione.

 

In merito alla situazione specifica del Pakistan si  accumulato un contenzioso pesante sollevato dalla comunitˆ pakistana  dagli  uffici immigrati di Reggio Emilia, che trova riscontro comunque su tutto il territorio.

 

Questo contenzioso riguarda tempi, modalitˆ, malversazioni che gli immigrati subirebbero e per le quali abbiamo chiesto un intervento immediato  fornendo anche un dossier informativo. Abbiamo anche ribadito che di fronte a casi sostanziati da prove  e riscontri legali,  oltre che  metterli a disposizione del Ministero, non potremo esimerci dal promuovere azioni giudiziarie.

 

Per quanto riguarda il Marocco, rispetto allo accumulo di pratiche arretrate era giˆ sorta mesi fa unŐ emergenza che in seguito ad un confronto con il sindacato era stata affrontata con una missione straordinaria che si dovrebbe concludere il 13 gennaio prossimo, ma a noi risulta che lŐarretrato non  ancora stato smaltito.

 

Il Direttore generale dott. Benedetti, con i suoi collaboratori (dott. Franzoni capo settore visti e dott. Manzo, capo settore ispettorato) , ha risposto nel modo seguente: In merito alla situazione del Pakistan che risulta essere complicata da una scarsa collaborazione con le autoritˆ locali e da un alto tasso di falsificazioni delle certificazioni che vengono presentate, comunque si avvierˆ una ispezione e che rispetto ai casi gravi di presunte  corruzioni il  ministero ha il dovere di salvaguardare la onorabilitˆ della Amministrazione e si pu˜ muovere soltanto su casi circostanziati. Avrebbe esaminato il dossier e ci ha chiesto di raccogliere come sindacati Nazionali tutte le segnalazioni eventuali per poi monitorarle  congiuntamente con delicatezza e discrezione e, ogni qual volta si riscontrano i presupposti, agire con fermezza e determinazione anche giudiziaria.

 

Proposta da noi naturalmente accolta, ferma restando la nostra autonoma determinazione ad agire in tutte le sedi rispetto ad eventuali casi di corruzione.

 

In merito al Marocco ci sono stati forniti i seguenti dati: Effettivamente non  stato smaltito tutto lŐarretrato; su  circa 4.000 pratiche, se ne sono presentate 2191 e 1390 sono andate a buon fine. Ci˜ significa che ci  sono ancora circa 1000 persone da convocare per le  quali si deve prorogare la scadenza del nulla osta . A questi si aggiungono altri 1000 casi circa che pur convocati non si sono presentati  ai quali  stato concesso  ancora un periodo di 90 giorni di tempo. La difficoltˆ sembra essere quella di rintracciarli in sperduti villaggi senza indirizzo ed a questo proposito noi abbiamo suggerito di mandare la convocazione anche allŐindirizzo italiano del lavoratore immigrato che ha chiesto il ricongiungimento,  oltre ai familiari che si devono ricongiungere,  ed in pi ci siamo anche offerti, se ci forniranno lŐelenco di far girare anche nella nostra rete informatica e nei nostri sportelli i nominativi per contribuire a far giungere il messaggio a destinazione.

 

In conclusione il Direttore generale ha condiviso lŐanalisi e le preoccupazione da noi esposte, ha messo lŐaccento sulle profonde carenze di risorse e di personale in cui versano le ambasciate ed ha assunto lŐimpegno di far avere unŐinformativa al Ministro affinchŽ questi temi siano affrontati nella sede propria. A questo proposito, Cgil, Cisl, Uil hanno offerto di mettere  a disposizione Đnelle sedi estere- i nostri patronati se attivi nel Paese.

 

Come Cgil, Cisl, Uil abbiamo rivendicato un provvedimento straordinario per incrementare il personale degli esteri cos“ come  avvenuto al Ministero dellŐInterno e del Lavoro per svolgere la regolarizzazione (1250 assunzioni) ed anche noi indirizzeremmo al Ministro una lettera con la richiesta di confronto in sede politica su questa situazione.

 

Informeremo tutte le strutture sullŐevolversi della situazione e vi chiediamo  di segnalarci per iscritto tutti i casi particolari di disfunzione che  vengono sottoposti

 

Cordiali saluti

 

                                                                                                     Il responsabile per le

Poliche dellŐImmigrazione

                                                                                                   (Piero Soldini)