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INFORM - N. 209 - 5 novembre 2003

Lâimmigrazione in Svizzera: proposta di legge con alcune novità

BERNA - Prosegue il lavoro di preparazione del testo di legge sullâimmigrazione, che verrà dibattuto in parlamento nei prossimi mesi. Dopo lâentrata in vigore degli accordi bilaterali tra Svizzera e Unione Europea, tale normativa riguarderà solo gli immigrati provenienti da paesi al di fuori dellâUE. Tra le novità inserite di recente nel disegno di legge vi sono delle misure per la lotta al lavoro nero. I datori di lavoro che per due volte assumeranno irregolarmente dei lavoratori stranieri potranno essere esclusi dagli appalti pubblici per un periodo da uno a cinque anni. Maggiore severità è prevista anche nei confronti dei matrimoni fittizi, contratti per ottenere un permesso di soggiorno.

Per quanto riguarda lâintegrazione, la concessione dei permessi potrà dipendere anche dalla partecipazione a corsi di lingua e cultura locali da parte dei nuovi immigrati. Il disegno di legge prevede dai paesi non membri dellâUE solo lâimmigrazione di personale qualificato. Una limitata apertura ai lavoratori non qualificati è stata ora aggiunta per favorire il settore agricolo e turistico: si potranno reclutare lavoratori dai paesi che il 1ˇ maggio 2004 entreranno a far parte dellâUE, ma per un periodo massimo di sei mesi e senza ricongiungimento familiare. Questa norma diventerà poi obsoleta, quando la libera circolazione delle persone sarà estesa anche ai nuovi membri dellâUE.

Importante è la proposta che riguarda gli immigrati clandestini: coloro che potranno dimostrare di aver lavorato per almeno quattro anni in Svizzera avranno diritto a veder esaminata la loro richiesta di un permesso. Questo sarà concesso in base ad alcune condizioni che riguardano il grado di integrazione, la situazione famigliare e lâeffettiva possibilità di un ritorno al proprio paese. (Luisa Deponti-CSERPE/Inform)


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