Ordine del giorno " A favore dellintegrazione degli immigrati " presentato da:

 

*Cristina Manfredini Ds

 

*Maria Rosa Zanacchi Margherita

 

*Angelo Pasquali Sdi

 

*Andrea Ladina Verdi

 

*Giuseppe Bettenzoli Rifondazione Comunista

 

approvato all'unanimit nella seduta del Consiglio Provincaile del 12 di novenbre u.s.

 

Il Consiglio Provinciale

 

Considerato che:

 

- la Provincia di Cremona sostiene da anni iniziative a favore dellintegrazione degli immigrati attraverso i numerosi progetti che si possono sintetizzare nelle attivit dellosservatorio sullimmigrazione e che pi in particolare gli obiettivi dellintera progettualit sono sempre stati mirati alla promozione di processi dinserimento e partecipazione nellottica delleliminazione delle disuguaglianze sociali e della rimozione degli ostacoli alla parit dei diritti e delle opportunit, per un pieno riconoscimento di cittadinanza sociale;

 

- tutto questo non pu essere messo in atto senza la consapevolezza che la societ in cui viviamo non corrisponde pi ai modelli tradizionali, ma profondamente mutata; la nostra , infatti, a tutti gli effetti, una societ multiculturale, dove per multiculturalismo si intende una forma di descrizione di ci che avviene quando persone diverse imparano a convivere e a confliggere, intendendo il conflitto non come fenomeno patologico, ma come parte del diritto alla diversit;

 

- la partita dei diritti in Italia si gioca nellattribuzione di significato che viene dato al concetto di cittadinanza, che ancora ben lontano dal costituire unaccezione molto pi ampia da quella di un significato puramente tecnico;

 

- lattribuzione di detto significato non pu prescindere dal fatto che gli immigrati sono individui che vivono, lavorano, studiano e partecipano alla vita sociale, contribuendo alla crescita del tessuto socioeconomico e culturale locale;

 

- in proposito anche una sentenza della Corte Costituzionale (n.172/1999) ha dato una definizione che sicuramente crea un precedente di non poco conto: "una comunit di diritti e di doveri pi ampia e comprensiva di quella fondata sul criterio della cittadinanza in senso stretto";

 

- lart. 13 della dichiarazione universale dei diritti delluomo del 1948, recepita da molti paesi - tra i quali lItalia in quanto norma di diritto internazionale, conferisce ad ogni individuo il diritto di lasciare qualsiasi paese, compreso il proprio e potervi ritornare, collocando in tal modo il diritto di immigrare tra i diritti universali;

 

- il nuovo testo dell'art. 114 della Costituzione, comma secondo, recita: .."i Comuni, le Provincie, le Citt Metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri Statuti, poteri e funzioni, secondo i principi fissati dalla Costituzione;

 

-

 

- lesperienza dei Consigli Territoriali per limmigrazione (ex L.40/98), unici organismi di rappresentanza riconosciuti dalla legge, dopo la prima fase appare inadeguata e limitata;

 

Ritenuto che:

 

- il diritto di cittadinanza debba essere il "medium" dellintegrazione sociale e allo stesso modo strumento di giustizia, quella giustizia secondo la quale possa avvenire il riconoscimento delle differenze nella sfera pubblica, nellottica dellaffermazione di un nuovo concetto di cittadinanza che sia coerente con i principi ispiratori della dichiarazione universale dei diritti delluomo che tutti i paesi occidentali riconoscono;

 

- le politiche di integrazione debbano essere centrali nella politica del paese, anche se si tratta di un processo difficile che si colloca in grandi tensioni, tra globalizzazione e identit;

 

propone che, sulla base di quanto sopra esposto:

 

1) attraverso gli strumenti politici pi idonei, venga sollecitato il parlamento italiano affinch si creino al pi presto le condizioni per una soluzione legislativa del problema;

 

2.) in assenza di una soluzione nazionale ed in attesa che il parlamento decida in merito alladeguamento della normativa, possano essere formulate proposte per una variazione dello Statuto della Provincia;

 

3).in tal senso, al fine di facilitare lammissione degli immigrati allelettorato attivo e passivo alle elezioni amministrative, possano essere esaminate le modalit possibili per una definizione di un nuovo concetto di cittadinanza, proponendo la modifica dellart 20 dello Statuto con la seguente integrazione:

 

per cittadini si intendono:

 

a) gli iscritti nelle liste elettorali dei comuni della provincia,

 

b) gli italiani,

 

c) gli stranieri con regolare permesso di soggiorno,

 

d) gli apolidi,

 

e) i cittadini dellUnione Europea".

 

4) Al fine del raggiungimento delle finalit sopra esplicitate, la Provincia potrebbe promuovere presso tutti i Comuni del territorio la Carta europea dei diritti delluomo nelle citt, elaborata a S. Denis il 18 maggio 2000 e sottoscritta da 95 citt europee, mirata alla garanzia del rispetto della dignit umana per tutti gli abitanti, senza esclusione alcuna, per l affermazione dei valori di coesione e di promozione dei pi vulnerabili, un ruolo decisivo per la crescita della cultura dei diritti, e la Carta del nuovo municipio, documento sottoscritto da numerosi amministratori ed esponenti dellassociazionismo, presentato al Forum di Porto Alegre 2000, che propone una nuova municipalit che sostenga dal basso la globalizzazione dei diritti. (All. A e B).

 

Il consiglio Provinciale, pertanto, da mandato alla Giunta e alla Commissione Affari Istituzionali per procedere alla modifica dello Statuto e ai conseguenti provvedimenti, compresa la possibilit di regolamentare le procedure per laccesso al voto degli immigrati regolarmente residenti in provincia di Cremona.