CASI STELA NICULAIE PATRU DANIEL MOROIU VIOREL - cittadini rumeni.

Per i cittadini stranieri stata presentata dichiarazione di legalizzazione e pagati i relativi contributi. In sede di convocazione avanti alla Prefettura (per la sottoscrizione del contratto di lavoro) il datore non si presentato, essendosi interrotto il rapporto di lavoro (licenziamento per facta) ed essendo stato denunciato dai cittadini stranieri per diverse ipotesi di reato.

Conseguentemente lo Sportello Polifunzionale sospendeva ogni decisione, rilevando anche che dalle denunce dei lavoratori emergeva una data di inizio dellattivit diversa da quella indicata dal datore allatto della dichiarazione di emersione.

Con plurime memorie depositate in Prefettura i cittadini stranieri osservavano che doveva essere assentita la possibilit di subentro di nuovo datore di lavoro e che la discordanza di date, in ordine allinizio dellattivit lavorativa, era del tutto irrilevante in quanto la locuzione nei tre mesi antecedenti doveva essere interpellata nel senso indicato dalla Camera dei Deputati (seduta 201/2002), interpretazione oramai accolta da numerosi TAR regionali e dal Consiglio di Stato.

Nel mese di luglio 2003 gli Uffici della Prefettura consegnavano agli extracomunitari i moduli prestampati per ivi ribadire listanza di subentro di nuovo datore di lavoro.

In data 07.07.03 i moduli, debitamente compilati, verranno consegnati in Prefettura.

In data 17.07.03 gli Uffici della Prefettura assicuravano il legale degli stranieri che le motivazioni erano state comprese e che i procedimenti si sarebbero conclusi positivamente.

In data 18.07.03, alle ore 7 mattutine, gli stranieri venivano prelevati da volanti della Questura ed ivi accompagnati.

Richieste spiegazioni veniva riferito che era in atto lespulsione degli extracomunitari.

A questo punto spuntavano fuori n. 3 decreti di archiviazione delle procedure di legalizzazione, decreti recanti la data del 3 giugno 2003!

Ai cittadini stranieri sempre fermati presso la Questura - venivano notificati i decreti di espulsione e ci ad ore 13.59, quando impossibile depositare un ricorso teso a sospendere lesecuzione dellespulsione.

Allextracomunitario Stela, affetto da evidente ascesso dentario, veniva impedita la possibilit di essere visitato da medico odontoiatra giunto in Questura, con la motivazione che lo straniero era gi stato visitato da medico generico (peraltro non presente in Questura).

Conseguenze: i cittadini stranieri sono stati espulsi, sono pendenti in Cassazione n. 3 giudizi di impugnazione delle espulsioni, lo straniero Stela ha gi ottenuto avanti al TAR Fvg lannullamento dellarchiviazione della procedura di legalizzazione, ciononostante la Prefettura si rifiuta di attuare la sentenza ed i principi in essa contenuti (anche perch preannuncia appello al Consiglio di Stato!!), sono pendenti avanti al TAR Fvg altri 2 ricorsi, stanno per essere proposte le ovvie azioni risarcitorie.

 

CASI IONITA GEORGE e COPU MARIUS CRISTINEL, cittadini rumeni.

Fattispecie identiche a quelle precedenti, con la differenza che i cittadini extracomunitari non sono stati espulsi.

Conseguenze: Ionita George ha impugnato avanti al TAR Fvg il decreto di archiviazione, ottenendone lannullamento, la Prefettura si rifiutata di eseguire la sentenza ed applicare i principi, inviata formale diffida e messa in mora la Prefettura formalmente ha sospeso lespulsione di Ionita (ma non stato espulso!!), consentendo il solo rilascio di permesso ex art. 22 comma 11 T.U. (non il subentro di nuovo datore di lavoro), gli stranieri hanno perso il lavoro, Copu ha impugnato avanti al TAR Fvg (giudizio pendente), stanno per essere proposte le ovvie azioni risarcitorie).

 

CASI POPESCU IANCU TINCU SIMON MIHAILA cittadini rumeni.

Fattispecie identiche a quelle precedenti, con la differenza che in questi casi la Prefettura di Udine ha compreso prima seppur tardivamente - i propri errori, consentendo il solo rilascio di permesso ex art. 22 comma 11 T.U. (non il subentro di nuovo datore di lavoro).

Conseguenze: stato necessario intervento di legale, gli stranieri hanno perso il posto di lavoro presso il datore che aveva fatto istanza  di subentro.