Dal NEV - NOTIZIE EVANGELICHE

protestantesimo - ecumenismo - religioni

 

15 ottobre 2003

settimanale - anno XXIV - numero 42

 

 

Incontro di rappresentanti di chiese europee con la Presidenza Italiana UE

Auspicato il riferimento alle radici giudaico-cristiane nel Preambolo della Costituzione

 

Roma (NEV), 15 ottobre 2003 Ieri pomeriggio alle 17 rappresentanti europei ed italiani delle chiese cristiane si sono incontrati a Palazzo Chigi a Roma con il presidente del Consiglio dellUnione Europea (UE) lon. Silvio Berlusconi, per affrontare insieme i temi del rapporto tra le chiese e le istituzioni europee. Con il premier cerano anche il vice presidente del Consiglio Gianfranco Fini, il sottosegretario Gianni Letta, il ministro delle Politiche comunitarie Rocco Buttiglione e il ministro degli Esteri Franco Frattini.

Il meeting di ieri si iscrive nei consueti incontri che semestralmente la Commissione Chiesa e Societ della Conferenza delle Chiese Europee (KEK) organismo ecumenico che raggruppa 126 chiese protestanti, ortodosse e anglicane europee e la Commissione delle Conferenze Episcopali (cattoliche) della Comunit Europea (COMECE) hanno con la presidenza dellUnione Europea di turno. Allincontro hanno partecipato per la KEK il pastore Rdiger Noll, direttore della Commissione Chiesa e Societ, e per la COMECE il segretario generale, mons. Nol Treanor.

In rappresentanza delle chiese membro della KEK presenti anche il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), il prof. Gianni Long; Renato Maiocchi, segretario esecutivo della FCEI; larchimandrita Gregorios Stergiou dellArcidiocesi Greco-Ortodossa dItalia; Annemarie Dupr, del Servizio Rifugiati e Migranti della FCEI e Moderatore della Commissione delle chiese per i Migranti in Europa (CCME); Paolo Naso, direttore della comunicazione della FCEI. La componente cattolica della delegazione era rappresentata dal presidente della Conferenza episcopale Italiana (CEI), il cardinale Camillo Ruini; mons. Giuseppe Betori, segretario generale della CEI; mons. Giuseppe Merisi, delegato della CEI presso la COMECE; lavv. Venerando Marano responsabile dellOsservatorio giuridico-legislativo della CEI.

Durante lincontro, durato unora e venti minuti, stato ribadito il ruolo delle chiese nel processo di unificazione europea. Sono altres stati richiamati la garanzia della libert religiosa, il rispetto dei rapporti giuridici vigenti negli Stati della UE, lo sviluppo di un dialogo aperto, trasparente e regolare.

Nellintervento introduttivo il card. Camillo Ruini, dopo aver nuovamente auspicato lintroduzione nel Preambolo della Costituzione Europea di uno specifico riconoscimento delle radici cristiane dellEuropa, ha ribadito la necessit che sia chiaramente riconosciuta e pienamente salvaguardata lautonomia istituzionale, lidentit peculiare, i diritti e il ruolo delle chiese, nel segno della libert e della reciproca collaborazione tra istituzioni religiose e civili. Larticolo 51 del progetto di Trattato Costituzionale su questo punto rappresenta un delicato compromesso rispetto al quale risulterebbero infondate e inaccettabili eventuali modifiche. Il card. Ruini ha richiamato limportanza del principio di sussidiariet, necessario per una effettiva partecipazione dei popoli europei al processo di costruzione dellEuropa. Gianni Long ha invece tenuto a ribadire limpegno delle chiese europee a sostegno della promozione di politiche per i diritti umani e limportanza di misure legislative a tutela della libert religiosa.

In un comunicato stampa congiunto, i delegati KEK e COMECE - affrontando i temi delletica e della bioetica - hanno espresso lauspicio che nella legislazione europea si affermi il pieno rispetto della vita umana specialmente quando essa pi vulnerabile, al suo inizio e al suo termine. Hanno inoltre auspicato, pur nella diversit delle sottolineature, che venga salvaguardata la natura specifica della famiglia fondata sul matrimonio. E stato inoltre ricordato limpegno delle chiese nel campo dellimmigrazione e della protezione dei rifugiati. In particolare stata sottolineata lesigenza di coniugare letica dei diritti e della solidariet con la sicurezza e la legalit. (nev/gc)