IL Consiglio Comunale di Bologna

VISTE

-La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, proclamata il 10 dicembre 1948 dall' Assemblea Generale delle Nazioni Unite;

-la Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale delle Comunit Europee il18 dicembre 2000;

-la delibera dell'Europarlamento di Strasburgo del 5 febbraio del 2000 a favore della concessione del diritto di voto alle elezioni locali ed europee ai cittadini extracomunitari residenti legalmente in un paese UE;

TENUTO CONTO della necessit di stabilire regole per riconoscere il diritto di voto a livello cittadino per gli stranieri immigrati regolari residenti a Bologna da almeno due anni;

RITENUTO che tale atto rappresenti un passo importante per consentire ai cittadini immigrati di far ascoltare la loro voce nelle istituzioni locali sui problemi che li riguardano ed affinch, integrandosi, assumano responsabilit sociali e civili e siano attivi con gli altri cittadini nell'azione svolta ad isolare e a combattere la criminalit per la sicurezza di tutti;

TENUTO CONTO che paesi come Spagna, Svezia, Olanda e Belgio gi riconoscono il diritto di voto mentre altri paesi della UE si apprestano a farlo;

 

CONSIDERATO CHE

Le grandi trasformazioni sociali, economiche e politiche degli ultimi anni impongono una riflessione attenta sui principi della cittadinanza, della partecipazione, della coesione sociale e sugli strumenti di cui una pubblica amministrazione deve dotarsi per una loro piena e dispiegata applicazione;

Tra le varie questioni relative alla cittadinanza, una delle pi pressanti quella relativa alle trasformazioni che la popolazione migrante -sempre crescente -pone alle nostre comunit;

CONSIDERATO INFATTI CHE

sempre pi la nostra citt ( come del resto tutto il mondo occidentale) meta di cittadini stranieri che cercano lavoro e una vita serena spesso fuggendo da situazioni di gravi difficolt (guerre, persecuzioni politiche, povert e carestie) presenti nei loro paesi di origine;

la popolazione migrante di provenienza extra UE residente a Bologna supera oramai le 20 mila unit;

questo numero destinato ad aumentare sino a circa 30 mila unit, alla conclusione del percorso della Sanatoria prevista dalla legge Bossi-Fini; ,

quest'ultimo dato testimonia di quanto, nonostante le gravissime ristrettezze imposte dalla legge Bossi-Fini, la stragrande maggioranza delle persone immigrate intenda vivere nel nostro paese e nella nostra citt rispettando le normali regole della convivenza civile e democratica;

IN VIRT DEL FATTO CHE

se ad un cittadino viene richiesto il rispetto dei doveri della cittadinanza, a ci dovrebbe corrispondere -in uno stato di diritto l'attribuzione, a quello stesso cittadino, di pieni diritti;

il primo, e probabilmente pi importante dei diritti in una democrazia rappresentativa, il diritto di elettorato attivo e passivo;

i diritti di elettorato attivo e passivo ai cittadini extracomunitari alle elezioni amministrative sono gi riconosciuti in Irlanda (dal 1963), in Svezia (dal 1975), in Danimarca (dal 1981), in Olanda (dal 1985) e in Norvegia (dal 1993).

CONSIDERATO INOL TRE CHE

non "principio della legge" la riserva del voto ai soli italiani alle elezioni: infatti votano in Italia i cittadini della Unione Europea nelle elezioni amministrative;

l'art. 9 del Decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero) prevede espressamente il diritto di voto per gli stranieri extra UE, dicendo al suo comma 4 che "...il titolare della carta di soggiorno pu: (...) partecipare alla vita pubblica

locale, esercitando anche l'elettorato quando previsto dall'ordinamento e in armonia con le previsioni del capitolo C della Convenzione sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a livello locale, fatta a Strasburgo il5 febbraio 1992."

Le modifiche recenti al Titolo V della Costituzione attribuiscono ruoli e competenze pi forti agli Enti Locali e alle Regioni;

Lo Statuto di un Comune il luogo che definisce il patto di cittadinanza e le regole democratiche della convivenza nella comunit di riferimento

SI IMPEGNA

a elaborare -in seno alla Commissione Affari Generali e Istituzionali ed entro la fine dell'anno - una proposta di modifica di Statuto del Comune di Bologna che preveda il diritto di voto e di elettorato passivo alle elezioni amministrative per i cittadini stranieri di provenienza extra UE o apolidi residenti nel territorio Comunale.