dal
10 al 14 ottobre 2003
1. IMMIGRATI: Commissione UE, voto miglior
strumento di integrazione- Battaglia 'virtualmente vinta' in Europa (Adnkronos/Aki)
2. CLANDESTINI: sbarcati nella notte a Lampedusa in 54 (AGI)
3. Roma, Gasbarra propone un Consiglio provinciale dell’immigrazione di Paula Baudet Vivano (Migranews.net)
4. IMMIGRAZIONE - Via Adda a Milano: dopo
lo sgombero di ieri , alta la tensione tra occupanti abusivi e istituzioni (Redattore Sociale)
5. PROSTITUZIONE - Una nuova grande sfida alla vita religiosa: è il tema formativo dell'incontro al Sedos (Redattore Sociale)
6. MINORI – Liberia, Save the Children: ''Situazione sanitaria catastrofica. Crescono mortalità infantile e materna'' (Redattore Sociale)
7. FORMAZIONE - Master sui diritti umani: verso un centro permanente per la formazione a Marrakech (Redattore Sociale)
8. IMMIGRAZIONE: UDC, risoluzione a Europarlamento per voto per procedure comuni europee su diritto voto immigrati nell'UE (ANSA)
9. IMMIGRAZIONE: UDC, UE stabilisca
modalita' diritto di voto (2) (ANSA)
10. IMMIGRAZIONE: Milano; UDC presenta
mozione per voto stranieri depositata anche mozione lega fortemente contraria (ANSA)
11. MANTOVANO: "Voto a chi è in Italia da sei anni e ha la carta di soggiorno". (Stranieri in Italia)
12.NIGERIANO "adultero"
fugge in Italia, la donna sara' lapidata (AGI)
13. CLANDESTINI: terzo sbarco
in un giorno a lampedusa (AGI)
14. POVERTA' - Giornata mondiale Onu:
videoconferenza alla Centrale di Milano con altre 10 stazioni in tutta Italia (Redattore Sociale)
15. TERZO SETTORE - Prima Convenzione
programmatica di ''Nessun luogo è lontano'': tema centrale l'immigrazione (Redattore Sociale)
16. IMMIGRAZIONE – In vendita 12 alloggi
dell'Aler, ma solo a cittadini italiani ed europei. Protestano i sindacati:
''Scelta discriminatoria'' (Redattore Sociale)
17. IMMIGRAZIONE – E' boom per gli alunni
stranieri in Italia. Secondo Tuttoscuola, nel 2002-2003 50mila studenti in più (Redattore Sociale)
18. RIFUGIATI – A Roma il progetto ''Integ.r.a'':
300mila € per percorsi di formazione professionale e inserimento lavorativo (Redattore Sociale)
19. IMMIGRAZIONE - Voto agli stranieri.
Dall'Assemblea Onu dei popoli Bresso (Prov. Torino): ''Proposta che avanziamo
da tempo'' (Redattore Sociale)
20. IMMIGRATI: GDF, un arresto e 4 respinti
a tarvisio (Adnkronos)
21. IMMIGRATI, Follini
propone di abolire le quote (AGI)
22. IMMIGRATI: in Italia sono ormai
2.395.000, ecco chi sono (Adnkronos)
23. VOTO A
IMMIGRATI: Fini insite; Lega, e' irrealizzabile (AGI)
24. Il 70% degli italiani dice si' al voto
agli immigrati (AGI)
25. VOTO IMMIGRATI:
Unione Islamica, "passo di grande civilta'" (AGI)
26. PRODI: stranieri
legali risorsa economica e umana (AGI)
27. IMMIGRAZIONE – Tavola della pace da
Casini. Benetollo (Arci): ''La Camera discuta subito sul voto agli immigrati''.
Critiche per i tagli alla cooperazione (Redattore Sociale)
28. IMMIGRAZIONE – Voto agli stranieri.
L'assessore Zanon: ''Il diritto per regolari e residenti è sancito dalla
Costituzione'' (Redattore Sociale)
29. VOTO AGLI IMMIGRATI. Berlusconi:
"Non fa parte del programma di governo, ma questo non significa che non
sia un punto su cui si possa ragionare" (Stranieri in Italia)
30. SCUOLA - Nasce a Pristina una scuola di
formazione professionale per i giovani in stato di disagio (Redattore Sociale)
31. FAMIGLIA
- ''Il bonus di mille euro per il secondo figlio vale solo per madri italiane e
comunitarie e non per le extracomunitarie, escluse perché fanno già molti
figli''. La denuncia di Livia Turco al convegno dei Ds sulla famiglia (Redattore Sociale)
1. IMMIGRATI: Commissione UE, voto
miglior strumento di integrazione- Battaglia 'virtualmente vinta' in Europa (Adnkronos/Aki) Bruxelles, 14 ott. - Ancora una volta la Commissione Europea
e' entrata nel dibattito sulla possibilita' di concedere il diritto di voto
amministrativo agli immigrati. Pietro Petrucci, portavoce del Commissario agli
affari Interni Antonio Vittorino, ha infatti affermato che l'esecutivo di
Bruxelles si e' espresso piu' volte favorevolmente sul voto agli immigrati.
''Il voto - ha detto il portavoce - e' per la Commissione uno degli strumenti
piu' efficaci per l'integrazione. Tale principio non e' stato pero' recepito
nel progetto di trattato costituzionalee preparato dalla Convenzione, e questo
priva la Commissione del diritto di legiferare su questo tema''.
2. CLANDESTINI: sbarcati nella notte a
Lampedusa in 54 (AGI) - Agrigento, 14 ott. - Non si
arresta l'ondata di sbarchi di clandestini a Lampedusa. L'ultimo e' avvenuto
nella notte. Cinquantaquattro immigrati, tra i quali anche una donna e cinque
bambini, sono stati intercettati su una imbarcazione al largo dell'isola. A
dare l'allarme e' stato il comandante di una nave della Marina militare. I
clandestini, soccorsi da una motovedetta della guardia costiera, sono stati
condotti nel centro d'accoglienza di Lampedusa, in attesa di essere trasferiti
presso altre strutture.
3. Roma, Gasbarra propone un Consiglio
provinciale dell’immigrazione di Paula Baudet Vivano (Migranews.net) 14 ott 03 Nell’ultima settimana si è fatto un
gran parlare di voto amministrativo per i migranti residenti in Italia, anche
in virtù delle polemiche scatenate nella maggioranza di governo dalle
dichiarazioni del vicepremier Gianfranco Fini. Attualmente si discute sulla
possibilità di una legge nazionale per coloro che sono in possesso della carta
di soggiorno ma anche gli enti locali potrebbero agevolare il cammino dotandosi
degli strumenti assicurati dalla riforma federalista che attribuisce potestà di
autodisciplinarsi attraverso i singoli statuti. Molti Consigli comunali e
provinciali stanno affrontando il tema della rappresentanza delle comunità di
cittadini migranti e in questo senso va letto l’impegno assunto ieri
pubblicamente dal presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra, di
«costituire entro pochi mesi il consiglio provinciale dell’immigrazione mettendo
insieme i 121 Comuni a cominciare dal Comune di Roma» onde agevolare il voto
dei migranti, chissà, proprio per le prossime elezioni provinciali. In sinergia
con questa strategia politica il governo della capitale voterà questo
pomeriggio il regolamento per l'elezione dei Consiglieri aggiunti per il
Consiglio comunale e per quelli municipali, secondo la proposta della delegata
del sindaco alle Politiche della multietnicità, Franca Eckert Coen. Il
presidente della Provincia e la delegata del sindaco di Roma hanno parlato dei
rispettivi progetti al dibattito tenutosi ieri sera a Roma presso la Sala di
Liegro della Provincia, dove sono state presentate esperienze già avviate di
partecipazione e rappresentanza. Un consiglio dei migranti esiste già nella
Provincia di Rimini dove i cittadini stranieri «da soggetti destinatari della
beneficenza sono diventati finalmente soggetti e portatori di diritti» secondo
le parole della presidente del governo romagnolo, Adriana Neri, che ha
incoraggiato la Provincia di Roma a rivedere insieme agli stessi migranti la
parte dello statuto locale che li riguarderà, prima di partire con le elezioni.
Perché, come ha sottolineato senza troppi giri di parole il presidente del
Consiglio dei migranti della Provincia di Rimini, Alban Kraja (eletto nel
maggio 2002), «noi facciamo e gli italiani collaborano, questa è la nostra
politica». L’obiettivo dichiarato della Provincia sarà agevolato dal lavoro di
alcuni suoi sindaci come Antonino Lupi, primo cittadino di Monterotondo (800
cittadini stranieri residenti appartenenti a 87 diversi gruppi culturali), che
si è dichiarato pronto a impegnarsi visto che «la cittadinanza si sta già
confrontando sul tema della partecipazione». Nel corso del suo intervento al
dibattito Lupi ha sottolineato che i problemi riguardanti i cittadini stranieri
non si esauriscono solo con il voto amministrativo e che quindi bisognerà
lavorare attivamente anche su altri versanti. Della revisione dello statuto
provinciale, annunciata da Enrico Gasbarra, comincerà a occuparsi dal prossimo
giovedì una commissione ad hoc, e si vedrà quanto i migranti, che sono
intervenuti numerosi tra il pubblico al dibattito in Provincia, saranno
coinvolti innanzitutto in questa modifica così come nel cammino a venire. Anche
perché, come ha dichiarato Simonetta Crisci dell’associazione Senzaconfine,
«resta ancora poco chiaro come incideranno il consiglio dell’immigrazione o i
consiglieri aggiunti sul consiglio provinciale».
4. IMMIGRAZIONE - Via Adda a Milano:
dopo lo sgombero di ieri , alta la tensione tra occupanti abusivi e istituzioni (Redattore Sociale) 14 ottobre 2003 - MILANO - Via
Adda a Milano: lo stabile occupato e le 280 persone che ci vivono diventa il
caso per parlare di occupazioni abusive e sgomberi. Della casa di via Adda,
dove vivono prevalentemente immigrati clandestini rumeni, per la maggior parte
famiglie, si era parlato la scorsa settimana dopo la morte di un bambino rumeno
di due mesi. L'assessore comunale alla Sicurezza Guido Manca aveva avvertito:
"Via Adda sarà sgomberata". Il prefetto Bruno Ferrante, al contrario
aveva sollecitato l'intervento di istituzioni e privati per risolvere il
problema casa in città. Nelle intenzioni del Comune dopo lo sgombero dello
stabile gli irregolari dovrebbero essere separati da chi è in regola: i primi
verranno espulsi, i secondi verranno "provvisoriamente" alloggiati
nei prefabbricati del campo nomadi autorizzato di via Novara. Proprio ieri sono
stati allontanati i nomadi abusivi dal campo di via Triboniano ma questo non
mette in allarme gli occupanti di via Adda, stabile verso cui si pensava un
gruppo di nomadi avrebbe trovato ospitalità. Per ora, però, sembra tutto
tranquillo, conferma Fabio del Consiglio di via Adda, uno dei comitati di lotta
contro lo sgombero: "L'espulsione degli occupanti di via Adda non ci
sembra l'ipotesi più probabile, anche dopo le parole del prefetto
Ferrante". Dopo lo sgombero di ieri, però, torna alta la tensione tra
occupanti abusivi e istituzioni. Secondo l'ultimo censimento dei Servizi
sociali del Comune, almeno 755 persone degli oltre 2400 nomadi che vivono in
città abitano in baracche e roulotte sistemate su aree occupate abusivamente.
L'amministrazione ha già chiarito che non verranno spesi altri soldi per creare
nuovi campi autorizzati. Circa 130 persone -sulle 200 circa sgomberate lunedì -
si sono trasferite in un edificio in zona viale Espinasse. "Lo sgombero di
ieri - spiega Fabio del Consiglio di via Adda - dimostra che il Comune non ha
nessuna alternativa da offrire agli abusivi: dopo lo sgombero, gli occupanti
sono andati a occupare un altro edificio". I nuovi occupanti di viale
Espinasse si costituiranno in un altro comitato. Sabato prossimo in via Adda,
alle ore 17, si svolgerà un incontro pubblico: l'obiettivo è unificare i
diversi consigli di lotta contro gli sgomberi e preparare una piattaforma
comune e un piano di lavoro unitario. Sull'emergenza casa in città intanto,
Comune e sindacati, firmeranno oggi alle 17 un Protocollo d'intesa sulle
politiche per la casa. Tra le priorità vi è la firma dei contratti di quartiere
per la riqualificazione degli alloggi popolari, la discussione sulla situazione
di circa 20mila case popolari date in gestione a soggetti privati e la firma di
un accordo tra amministrazione, sindacati inquilini e associazioni di
proprietari per stabilire tetti minimi e massimi di affitto a canone
concordato.
5. PROSTITUZIONE - Una nuova grande
sfida alla vita religiosa: è il tema formativo dell'incontro al Sedos (Redattore Sociale) 14 ottobre 2003 ROMA - E'
dedicato al tema della prostituzione e delle "nuove schiavitù" il
prossimo appuntamento di conoscenza e formazione per religiose e religiosi
organizzato dal Sedos, il Servizio di Documentazione aperto agli istituti di Vita
Consacrata per aiutarli a capire e collocare la loro missione nella Chiesa e
nella società, secondo quanto riferisce l'agenzia Vidimus Dominum. Venerdì
prossimo, nella sede dei Fratelli delle Scuole Cristiane, a Roma, suor Eugenia
Bonetti, Missionaria della Consolata, affronterà il tema "Dov'è tua
sorella? La Nuova tratta degli schiavi sfida la Vita religiosa nel Terzo
Millennio. Come possiamo reagire?". A "Vidimus Dominum", suor
Eugenia Bonetti precisa che l'appuntamento di studio, dibattito e confronto è
stato pensato in maniera articolata. Infatti alla sua relazione seguiranno la
presentazione di diverse testimonianze ed esperienze di lavoro compiute da
alcune religiose tra le ragazze che vogliono uscire dal giro perverso della
prostituzione e dello sfruttamento. Inoltre verranno presentati i progetti di
formazione per religiose e religiosi che sono stati approntati, tra cui un
"kit" di informazione e formazione a cura della Commissione Giustizia
Pace e Integrità della Creazione della Unione Superiori Generali e della Unione
Internazionale Superiore Generali (JPIC-USG/UISG). "Non serve punire -
spiega suor Bonetti a Vidimus Dominum - perché dobbiamo piuttosto occuparci e
preoccuparci della formazione. Condannare non serve ma occorre invece fare una
vera opera di recupero. La repressione non serve se non c'è recupero e
un'azione concreta di accompagnamento, per capire cosa accade. E il panorama -
aggiunge - è a tinte fosche perché stiamo distruggendo le famiglie".
6. MINORI – Liberia, Save the Children:
''Situazione sanitaria catastrofica. Crescono mortalità infantile e materna'' (Redattore Sociale) 14 ottobre 2003 ROMA Ancora
gravissima la situazione umanitaria in Liberia, nonostante il cessate il fuoco
tra governo e forze ribelli stipulato in agosto e la missione di pace delle
Nazioni Unite partita il 1° ottobre. Ne dà notizia l’organizzazione Save the
Children, secondo cui “nelle contee di Bong, Grand Bassa, Nimba e Lofa milizie
di diverse fazioni continuano a razziare la popolazione civile. Nelle ultime
settimane migliaia di nuovi profughi sono arrivati a Monrovia, dove cominciano
a scarseggiare cibo, medicinali e acqua potabile. Negli ultimi sei mesi nella
capitale si sono riversate 450.000 persone in fuga dalle zone più devastate dal
conflitto. La situazione è stata poi complicata dall’arrivo di profughi dalla
vicina Costa d’Avorio, anch’essa teatro di una guerra civile. Altri 315,000
liberiani sono fuggiti in altri Paesi dell’Africa occidentale”. Secondo dati
delle Nazioni Unite, mortalità infantile e materna hanno raggiunto livelli
sconosciuti da decenni. Cresce il numero delle persone (soprattutto bambini)
affetti da diarrea, colera e malnutrizione. Per tutto il mese di settembre, nei
pochi ospedali in funzione a Monrovia sono stati ricoverati circa 400 bambini a
settimana per malnutrizione cronica. I minori sono inoltre i più esposti alle
violenze delle bande armate. “Orfani o separati dalle famiglie di origine –
continua Save the Children -, devono fare i conti tutti i giorni con il rischio
di stupri, violenze e forme di sfruttamento di ogni tipo. Quattordici anni di
guerra civile (si combatte quasi ininterrottamente dal 1989) hanno distrutto la
quasi totalità delle strutture sanitarie liberiane. La massiccia diffusione
dell’Hiv/Aids nel Paese è dovuta soprattutto alle condizioni di vita promiscue
nei campi profughi e alla mancanza di scorte di sangue sicuro per le
trasfusioni”. Save the Children sta al momento concentrando i propri sforzi per
fronteggiare l’emergenza sanitaria. Nelle ultime cinque settimane ha provveduto
alla vaccinazione di 88.000 bambini in 45 comunità di Monrovia e ha distribuito
integratori di vitamina ‘A’ ad oltre 27.000 bambini di tutto il Paese. Oltre
2,000 preservativi sono stati distribuiti nelle contee di Bong, Magibi e
Montserrado per contrastare la diffusione dell’Hiv/Aids.Save the Children
rinnova il proprio appello a tutte le forze coinvolte nel conflitto “affinché
tutti i minori arruolati siano immediatamente messi in condizione di tornare
alle comunità di origine. E’ altresì necessario che i governi di Usa, Gran
Bretagna e Francia mettano le agenzie umanitarie in condizione di portare al
più presto gli aiuti umanitari necessari al ripristino della normalità in
Liberia”.
7. FORMAZIONE - Master sui diritti
umani: verso un centro permanente per la formazione a Marrakech (Redattore Sociale) 14 ottobre 2003 FOGGIA – Il
master per i diritti umani "Donne, civiltà e sistemi giuridici" della
Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Foggia ha ricevuto
l'approvazione nazionale tra le 18 iniziative proposte da altri atenei
italiani: l'obiettivo del master è quello di formare figure professionali che
operino nel campo dei rapporti uomo-donna a livello giuridico, economico e
sociale, cooperando al processo di trasformazione culturale e politico in atto
negli ultimi anni in Marocco, con particolare riguardo ai diritti delle
donne.Per questo motivo è stato previsto il coinvolgimento della facoltà di
Giurisprudenza di Marrakech, nella figura del preside Trachen Hamed, da cui
partiranno i 25 beneficiari del master, laureati in Scienze Giuridiche,
Economiche e Sociali. Il progetto si articolerà in un percorso di tre anni: il
primo anno si lavorerà all’organizzazione e alla selezione dei candidati,
mentre durante gli altri due si procederà nei lavori del master.Grande
soddisfazione è stata espressa dal Rettore dell’università foggiana prof.
Antonio Muscio, che ha partecipato all’apertura dei lavori a Bruxelles nella
Sala Conferenze del Parlamento Europeo, per il compimento di questo primo passo
verso la costituzione di un centro permanente per la formazione e la
documentazione sui diritti umani, ed in particolare delle donne, a Marrakech,
che diverrà punto di riferimento per tutti i paesi dell’area mediterranea.
Insieme agli studenti marocchini beneficeranno del master anche 5 laureati in
Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Foggia e 5 di Graz, in Austria.
(Enza Moscaritolo)
8. IMMIGRAZIONE: UDC,
risoluzione a Europarlamento per voto per procedure comuni europee su diritto
voto immigrati nell'UE (ANSA) - LUSSEMBURGO, 13 OTT - La delegazione
Udc all' Europarlamento ha presentato oggi un progetto di risoluzione sul
diritto di voto degli immigrati, nel quale chiede alla Commissione Ue
presieduta da Romano prodi di presentare una direttiva che fissi norme comuni a
questo riguardo per tutta l'Unione europea. Il documento Udc, firmato dal
capodelegazione Giuseppe Brienza e dagli eurodeputati Nino Gemelli, Raffaele Lombardo
e Paolo Pastorelli, afferma che "chiunque abbia deciso di stabilirsi in un
paese Ue debba godere dei diritti prescritti dalla carta europea dei diritti
fondamentali" che prevede fra l'altro "il diritto a partecipare alla
vita pubblico".Questo diritto, secondo gli eurodeputati Udc,
"dovrebbe essere esteso alle persone provenienti da un paese terzo e che
risiedono in un paese membro senza cittadinanza".Il progetto di
risoluzione invita quindi la Commissione europea a presentare una proposta di
direttiva Ue "volta a introdurre modalità uniformi per l'esercizio del
diritto di voto alle elezioni amministrative per i cittadini dei paesi terzi
residenti nel territorio di uno degli stati membri e che dispongano di un
permesso di soggiorno o di residenza".(ANSA).
9. IMMIGRAZIONE: UDC,
UE stabilisca modalita' diritto di voto (2) ANSA) - ROMA, 13
OTT - Ecco il testo della proposta di Risoluzione presentata al Parlamento
europeo da Giuseppe Brienza, Vitaliano Gemelli, Raffaele Lombardo, Paolo
Pastorelli:
"A)
Considerando che il riconoscimento della Cittadinanza europea ha permesso di
introdurre modalità comuni per l'esercizio del diritto di voto alle elezioni
comunali per i cittadini dell'Unione che risiedono in uno Stato membro di cui
non hanno la cittadinanza (Direttiva 94/80/CE del 19/12/1994) e ciò costituisce
un elemento costitutivo della cittadinanza europea, poiché con esso si
riconosce, come da Carta dei Diritti fondamentali dell'UE, il diritto a
partecipare alla vita pubblica.
B) Considerando
che tale diritto dovrebbe essere esteso alle persone provenienti da un Paese
terzo e che risiedono in uno Stato membri senza cittadinanza, così come già
avviene in alcuni Paesi dell'UE.
C)
Considerando che tale proposta mira a sopprimere il requisito della
cittadinanza, che attualmente è prescritto dalla maggior parte degli Stati
membri ai fini dell'esercizio di voto; il Parlamento europeo 1) Ritiene che
chiunque abbia deciso di stabilirsi in un Paese dell'Unione europea debba
godere dei diritti prescritti dalla Carta europea dei Diritti fondamentali
dell'UE, perché essi non possono essere per loro natura fonte di
discriminazione basata sul ceto sociale, razza, religione o provenienza
geografica. 2) E' convinto che l'UE sarà tanto più credibile come Continente,
quanto più trasferirà ed adotterà, senza discriminazione, i principi guida per
promuovere libertà, giustizia, democrazia nei Paesi terzi. 3) Chiede alla
Commissione di presentare una proposta di Direttiva volta ad introdurre
modalità uniformi per l'esercizio del diritto di voto alle elezioni
amministrative per i cittadini dei Paesi terzi residenti nel territorio di uno
degli Stati membri e che dispongano di un permesso di soggiorno o di residenza.
4) Ritiene che la partecipazione alla vita pubblica dei Cittadini provenienti
dai Paesi terzi favorisca una loro migliore integrazione la conseguente
riduzione dei problemi e delle tensioni sociali". (ANSA)
10. IMMIGRAZIONE:
Milano; UDC presenta mozione per voto stranieri depositata anche mozione lega
fortemente contraria (ANSA) - MILANO, 13 OTT - Una mozione
dell'Udc depositata oggi durante la seduta del consiglio comunale a Milano,
invita il governo e il Parlamento a "intraprendere ogni utile azione volta
a rendere effettivo il diritto al voto per le elezioni amministrative dei
cittadini stranieri comunitari ed extracomunitari residenti in Italia".La
mozione è firmata, oltre che dal capogruppo dell'Udc, Giovanni Testori, anche
da Maria Rosa Parlanti, dal gruppo misto che fa parte della coalizione di
centrodestra in consiglio comunale. Il capogruppo di An, Stefano Di Martino, ha
detto di essere d'accordo con l'applicazione rigorosa della legge Bossi-Fini e
di ritenere giusto concedere il voto agli stranieri residenti in Italia o con
carta di soggiorno, a patto che non abbiano reati penali a carico. Per il
capogruppo di Forza Italia, Vincenzo Giudice, la questione dovrà essere risolta
gradualmente, con "soluzioni intermedie", come ad esempio lasciare
partecipare al voto per le circoscrizioni gli stranieri residenti nelle Zone.
Giudice ha comunque espresso un parere negativo sui contenuti della mozione
presentata dall'Udc. Il vicecapogruppo di Fi, Alberto Garocchio, ha invece
parlato di "proposta di civiltà ", riferendosi alla proposta del
Presidente di An, Gianfranco Fini, da cui ha origine anche la mozione dell'Udc
milanese. Intanto, sempre oggi la Lega ha depositato una propria mozione, come
annunciato nei giorni scorsi, con cui si dissocia dall'iniziativa del leader di
An, e, si legge nel testo, "auspica che le proposte di legge parlamentare
non vengano approvate". Il capogruppo del Carroccio, Matteo Salvini,
inoltre "invita il sindaco di Milano, Gabriele Albertini, a farsi
portavoce di queste preoccupazioni del territorio presso tutte le sedi
istituzionali".Secondo Salvini l'idea promossa da Fini "comporterebbe
una modifica della Costituzione" che avrebbe come conseguenza la
possibilità di concedere il diritto di voto "anche a persone - si legge
nella mozione della Lega - che risiedono sul nostro territorio da soli pochi
mesi e che come tali non possono essere espressione del nostro tessuto
socio-economico e culturale". Secondo la scaletta dei lavori dell'aula di
palazzo Marino di oggi, comunque, è improbabile che le mozioni siano messe al
voto durante la seduta in corso
11. MANTOVANO: "Voto a chi è
in Italia da sei anni e ha la carta di soggiorno". (Stranieri in Italia) 13 ottobre 2003 - "Il voto agli immigrati sarebbe
concesso a chi possiede la carta di soggiorno, essendo in Italia da almeno 6
anni. Attualmente si tratta di circa 150.000 persone, un numero quindi ancora
circoscritto." Queste le precisazioni del sottosegretario all' Interno,
Alfredo Mantovano, sui termini della proposta avanzata da Gianfranco Fini sul
diritto al voto agli immigrati. La proposta sarà presentata da An in Parlamento
la prossima settimana dopo una messa a punto da parte del tavolo tecnico del
partito. Mantovano ha sottolineato il fatto che, "trattandosi di una
proposta di legge costituzionale, i tempi per l' approvazione non saranno brevi
e dunque i numeri dei titolari della carta di soggiorno al momento in cui il
provvedimento avrà il sì definitivo sarà diverso da quello attuale. Attualmente
sono circa 600.000 i 'regolari' ed il loro numero è destinato a crescere. Ma la
carta di soggiorno riguarda un' area più circoscritta, chi cioé ha intenzione
di rimanere in Italia più stabilmente". Per il sottosegretario è
"sbagliato" calcolare le convenienze elettorali dell' operazione.
"Mi rifiuto - spiega - fare questa questa analisi. Il diritto di voto va
riconosciuto a prescindere di come poi la persona andrà a votare. Si tratta
quindi di una proposta di buon senso e rappresenta la conferma del fatto che ci
si può dedicare maggiormente all' integrazione".
12.NIGERIANO "adultero" fugge in
Italia, la donna sara' lapidata (AGI) - Treviso, 13 ott. - E' stato condannato a morte per adulterio,
ma dalla Nigeria e' riuscito a fuggire e a riparare in Italia, precisamente nel
Trevigiano, a Montebelluna, dove il suo caso e' stato preso a cuore dalla
locale amministrazione comunale. Si tratta di Ingbu Nnegi, 30 anni, che ha
voluto raccontare la sua storia nel disperato tentativo di riuscire a salvare
la donna con la quale aveva intrecciato una relazione clandestina, ossia Taiba
Abnita Ibrahim, che il prossimo 27 ottobre verra' lapidata. La drammatica
vicenda e' ambientata nello stato di Zamfara, dove l'adulterio e' punito con la
morte. Lo dice la Sharia, la legge islamica che governa gran parte dei paesi
settentrionali della Nigeria. Ingbu e' sposato dal '97 e ha due figli. Un anno
fa conosce Taiba Abnita, con la quale intreccia una relazione clandestina: un
giorno i due vengono colti in flagrante. Per entrambi scatta l'arresto: sei
mesi di detenzione, in attesa della morte per lapidazione. Ingbu fugge dal
carcere, attraversa la Libia, arriva in Italia ad agosto e vagabonda nel nostro
paese fino a qualche giorno fa. E' senza documenti, clandestino. Scatta il
decreto di espulsione. Ma, attraverso un connazionale, il nigeriano arriva a
parlare con l'avvocato trevigiano Francesco Tartine. In un solo colpo emerge la
sua storia. Ora l'amministrazuone comunale di Montebelluna cerchera' di
ottenere la revoca del decreto di espulsione. In attesa che a Ingbu venga dato
asilo politico.
13. CLANDESTINI: terzo sbarco in un giorno a
lampedusa (AGI) - Agrigento, 13 ott. - Terzo
sbarco di clandestini nella giornata a Lampedusa. Dieci immigrati sono stati
bloccati dai carabinieri lungo la costa. Erano appena sbarcati
dopo che il loro piccolo natante si era arenato sugli scogli dell'isola a Cala
Pulcino. Sono in corso ricerche sia nel centro abitato sia lungo il litorale
per individuare gli altri clandestini. Carabinieri e guardia costiera ritengono
infatti che con loro vi fossero molti altri extracomunitari. Un primo gruppo di
91 immigrati era stato bloccato nelle prime ore della mattina, mentre altri 33
sono stati intercettati alcune ore piu' tardi. Tutti sono stati condotti nel
centro d'accoglienza in attesa di essere trasferiti ad Agrigento.
14. POVERTA' - Giornata mondiale
Onu: videoconferenza alla Centrale di Milano con altre 10 stazioni in tutta
Italia (Redattore
Sociale) 13
ottobre 2003
MILANO - Videoconferenze, momenti di formazione in
azienda, presentazione di dati statistici e uno spettacolo ad hoc. Così Cgil,
Cisl e Uil insieme ad Acli, Arci, Fiopsd, Scarp de' tenis, Caritas Ambrosiana,
Fondazione culturale Banca Etica, Ufficio per la vita sociale e il lavoro e
Dopolavoro ferroviario celebreranno la Giornata mondiale Onu contro la lotta
alla povertà. L'impegno parte dalla divulgazione di un messaggio di lotta alla
povertà: alle 10.30, il binario 4 della Stazione centrale di Milano sarà teatro
di una videoconferenza che vedrà collegate altre 10 stazioni ferroviarie in
tutta Italia (Napoli, Torino, Roma, Genova, Bologna, Venezia, Bari, Firenze e
Palermo). Insieme si parlerà di povertà e degli strumenti per combatterla. Ma
la lotta alla povertà e al disagio si costruisce anche attraverso una corretta
informazione. Per questo, a partire dal 17 ottobre, saranno distribuite sui
treni regionali delle Ferrovie dello Stato oltre 150mila copie di una edizione
speciale del giornale di strada Scarp de' tenis, da anni impegnato
nell'integrazione sociale e nel sostegno ai senza dimora. E per rilanciare il
tema della responsabilità sociale delle imprese, la Giornata mondiale sarà
presente anche nelle aziende, con una serie di incontri di scambio e confronto,
alle uali parteciperanno le assemblee dei dipendenti. Tra le aziende coinvolte:
Rinascente, Unicredito e la multinazionale farmaceutica Bayer. Alle assemblee
verrà presentato il documento stilato per la Giornata, in modo da allargare
anche ai lavoratori l'area di sensibilità attorno ai temi di grande rilevanza
civile. Alle 19, un evento speciale in piazza Duca d'Aosta. Lo spettacolo
"I dimenticati della terra" a cura di Ciro Menale: musica, teatro,
pittura e danza s'intrecceranno, dando vita a un evento itinerante. Tra gli
altri, un'orchestra fiati e dipinti di Ottavio Sgubin sugli homeless. Per
concludere, anche le statistiche troveranno il loro spazio: dalle 9.30 alle
17.30 nella Sala delle Colonne, Banca popolare di Milano (via San Paolo 12), si
terrà il convegno "I volti, le statistiche, le politiche, le azioni:
conoscere le cause della povertà e capire come può essere sconfitta". In
una prima sessione, Eveline Herfkens, coordinatore esecutivo delll'Onu parlerà
di "Promesse mancate" e Giovanni Andrea Cornia, Università delle
Nazioni Unite interverrà sul tema "L'impatto sociale di un¹economia senza
regole". Una seconda sessione sarà invece dedicata al documentario di
Sebastiao Salgado "I poveri in cammino" (interverrà l'autore), e altre
realzioni su "decent work" (ne parlerà Daniele Checchi
dell'Università di Milano), salvaguardia del reddito (Chiara Saraceno
dell'Università di Torino), "Non cancellare la solidarietà" (Silvano
Ambrosetti, presidente Coop Lombardia e Marco Santori direttore di Etimos). A conclusione
dell'intervento di don Virginio Colmegna, direttore Caritas Ambrosiana. (fs)
15. TERZO SETTORE - Prima
Convenzione programmatica di ''Nessun luogo è lontano'': tema centrale
l'immigrazione (Redattore
Sociale) 13 ottobre
2003 ROMA - "La solidarietà di fronte alle sfide del mondo nuovo":
era il tema della prima Convenzione programmatica - svoltasi a Frascati dal 9
al 12 ottobre - di “Nessun luogo è lontano”, associazione laica di ispirazione
scalabriniana, impegnata sui temi dell'immigrazione, dell’intercultura,
dell'integrazione. Quest’anno il meeting è divenuto Convenzione: non più solo
un’occasione di ricerca e di scambio culturale, dunque, ma lo sforzo di
comprendere le cause dell’impoverimento e degli squilibri che interessano il
nostro pianeta, per programmare risposte adeguate e capaci di cambiamento.
“Nessuno pensa che la Convenzione possa adempiere a tutto questo – ha
dichiarato Fabrizio Molina, presidente di Nessun luogo è lontano – ma questa
inadeguatezza non ci dispensa e non ci assolve”.Durante le tre giornate di
lavoro, si sono discusse alcune questioni indispensabili per decifrare il
nostro contesto attuale: l’immigrazione, innanzitutto, che è stata al centro
del dibattito svoltosi venerdì pomeriggio, dal titolo “L’Italia e
l’immigrazione: le leggi e le politiche”. È intervenuto, tra gli altri, il
Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, che ha subito
affrontato uno dei temi più discussi in questi giorni: “Ho proposto a
Berlusconi di muoversi nel semestre europeo perché il voto agli immigrati sia
dato in tutta Europa. E’ chiaro che si andrà avanti con questa maggioranza,
realizzando il programma di governo”. Giovanardi ha poi difeso l’impianto
culturale su cui si fonda la legge Bossi-Fini: “Fino adesso, ha restituito
dignità ai lavoratori extra-comunitari e ha permesso la regolarizzazione di
700.000 immigrati”. Il governo, dunque, sarebbe disposto ad “aprire le braccia”
agli immigrati, ma solo a determinate condizioni: l’accettazione, da parte di
questi, del nostro “sistema di valori. Una politica multiculturale
indiscriminata può solo creare situazioni esplosive”.Sabato 11, il dibattito
della mattina si è concentrato sull’allargamento europeo e sulle sfide
economiche e sociali che esso pone. Michele Tiraboschi, direttore del Centro
Studi Marco Biagi, ha criticato duramente la “Clausola di transizione”, che
rimanda al 2011 la libera circolazione dei lavoratori dell’Europa dell’Est: “In
questo modo, i lavoratori di maggior qualità verranno inseriti nei mercati
delle nazioni che l’hanno rifiutata (la clausola, ndr), come Inghilterra,
Svezia e Grecia”.Nel pomeriggio di sabato 11, si è parlato di guerra
preventiva, con un’attenzione particolare alla questione irachena. Lilli
Gruber, intervenuta per presentare il suo libro “I miei giorni a Baghdad”, ha
criticato soprattutto “la superficialità con cui l’amministrazione degli USA ha
affrontato l’Iraq postbellico», ma ha anche colto l’occasione per riflettere
sul ruolo, spesso inadeguato, che i giornalisti svolgono durante le guerre: di
fronte a «quelle che oggi l’Economist definisce “menzogne di massa”
(dell’amministrazione statunitense, ndr), la responsabilità dei giornalisti è
stata grande. Se avessimo fatto le domande giuste al momento giusto, in molti
casi i fautori della guerra non l’avrebbero passata così liscia”.Il senatore
Giovanni Conso, nel corso dello stesso dibattito, ha definito la guerra
preventiva “un trucco volgare, che inganna la gente e che non va solo a danno
degli aggrediti, ma anche degli aggressori». E’ dello stesso parere il Senatore
Domenico Rosati, secondo il quale «la decisione unilaterale e arbitraria di
entrare in guerra contro l’Iraq ha devastato gli animi del mondo intero. E’
stato dato un colpo gravissimo alla possibilità di una gestione globale dei
conflitti”. Nell’ultima giornata di lavori, domenica 12, si è svolto il
dibattito sulla “Questione nomadi”, un tema spesso assente dal dibattito
politico, ma che deve porsi all’attenzione delle autorità e della società
civile con la massima serietà. “Il problema dei Rom nasce dalla volontà di non
affrontare il problema”, ha affermato il radicale Paolo Piersanti, Commissario
Affari Esteri, sicuro che la questione “non si risolverà finché non si porrà
come priorità politica. Propongo di far nascere scuole Rom, dove i bambini
possano studiare, che siano considerate come quelle tedesche”. Una proposta
condivisa da Fabrizio Molina che, concludendo i lavori della Convention, ha
richiamato l’attenzione su tre temi fondamentali: primo, la laicità, come
valore cui si ispira l’associazione di cui è Presidente e che, allo stesso
modo, dovrebbe caratterizzare l’ormai prossima Costituzione Europea, “nel
rispetto della radice illuminista della storia e della politica del nostro
continente”; secondo, la guerra e i movimenti per la pace: “Crediamo
nell’importanza di dare concretezza alle proposte e di renderle praticabili.
Non basta mettere una bandiera, predicare valori, senza sporcarsi le mani con
il fare»; terzo, l’immigrazione: “Sulla questione a noi più cara, il Vice
premier Fini ci ha spiazzato. Ma ora aspettiamo i fatti”.
16. IMMIGRAZIONE – In vendita 12
alloggi dell'Aler, ma solo a cittadini italiani ed europei. Protestano i
sindacati: ''Scelta discriminatoria'' (Redattore Sociale) 13 ottobre 2003 BERGAMO - Cgil, Cisl e
Uil e Sunia Sicet Uniat Bergamo manifesteranno mercoledì 15 ottobre alle ore 18
davanti alla sede dell’Aler di Bergamo contro la decisione di limitare ai soli
cittadini italiani ed europei la possibilità di acquisto di 12 alloggi, posti
in vendita a Treviglio a prezzo di libero mercato. “Tale scelta – dicono Cgil,
Cisl e Uil e Sunia Sicet Uniat Bergamo -, esplicitamente discriminatoria,
esclude tutti i cittadini extracomunitari, anche coloro che hanno lavoro
regolare e risiedono da almeno 5 anni in Italia. Siamo al paradosso di negare
perfino il libero mercato, che si basa sul principio di domanda e offerta. Non
si può accettare che, oltre al danaro, il compratore debba anche avere il
gradimento del venditore. Questo sempre e in qualsiasi negozio, e a maggior
ragione in enti pubblici che dovrebbero almeno essere rispettosi delle leggi e
della Costituzione repubblicana. Il segnale regressivo, in termini di rispetto
di diritti, che emerge dalla presa di posizione dell’Aler bergamasca, è
fortemente preoccupante poiché in esso si intravede un atteggiamento basato su
pregiudizi culturali e politici e non su scelte che attengono al ruolo pubblico
dell’Azienda”. Per i sindacati dunque si tratta di decisione incomprensibile
che va contro uno sforzo da più parti sostenuto per favorire l’integrazione. “È
un dato di fatto innegabile, inoltre, - sottolineano - che la presenza di
lavoratori extra comunitari sono per la nostra economia una risorsa sempre più
importante. Da ultimo, considerando l’operato del C.d.A., dal punto di vista
puramente economico non si può non sottolineare che si viene meno ai più
elementari principi di libero mercato negando a una parte di cittadini il
diritto all’acquisto. Per tutto quanto sopra esposto respingiamo fermamente
quanto deciso dall’Aler rimarcandone il carattere discriminatorio”.Sulla
questione Sunia, Sicet, Ufficio-Diritti C.G.I.L. e Anolf hanno inviato anche
una lettera al Presidente e Consiglio di amministrazione dell’Aler nonché al Prefetto
di Bergamo in cui ricordano quanto prevede il T.U. sull’immigrazione (art. 40
punto 6) come riformato dalla L. 189/2002 (“Gli stranieri titolari di carta di
soggiorno e gli stranieri regolarmente soggiornanti in possesso di permesso di
soggiorno almeno biennale e che esercitano una regolare attività di lavoro
subordinato o di lavoro autonomo hanno diritto di accedere, in condizioni di
parità con i cittadini italiani, agli alloggi di edilizia residenziale pubblica
e ai servizi di intermediazione delle agenzie sociali eventualmente predisposte
da ogni regione o dagli enti locali per agevolare l’accesso alle locazioni
abitative e al credito agevolato in materia edilizia, recupero, acquisto e
locazione della prima casa di abitazione).Secondo le organizzazionI “compito
delle Amministrazioni ed anche delle aziende pubbliche sarebbe quello di
rimuovere ostacoli e prevenire anche con azioni positive atti di
discriminazione” mentre la delibera in oggetto “si pone su un terreno
esattamente opposto e come atto discriminatorio legalmente perseguibile”.
17. IMMIGRAZIONE – E' boom per
gli alunni stranieri in Italia. Secondo Tuttoscuola, nel 2002-2003 50mila
studenti in più (Redattore
Sociale) 13
ottobre 2003 ROMA - Mentre si discute sulla proposta del vice presidente del
Consiglio Fini di riconoscere il diritto al voto amministrativo agli stranieri
presenti in Italia, un dato rende ancora più di attualità il dibattito: secondo
quanto è in grado di anticipare la rivista specializzata telematica
"Tuttoscuola", si sta verificando un nuovo e più forte boom nel
numero di studenti stranieri nelle scuole italiane: da dati ufficiosi, nel
2002-2003 si è registrato un aumento di oltre 50 mila ragazzi stranieri nelle
scuole italiane. Quasi un 30% in più rispetto all'anno precedente, concentrato
soprattutto nel triangolo emiliano-lombardo-veneto, con epicentro a Mantova.
“Se c'è infatti un'area – afferma la redazione di Tuttoscuola - nella quale si
sta verificando un'equiparazione dei diritti degli stranieri rispetto ai
diritti dei cittadini italiani, è proprio la scuola”.Sempre per Tuttoscuola, la
presenza di alunni stranieri nelle scuole italiane dal 1983 ad oggi è stata in
continuo e progressivo aumento, con un'accentuazione particolare dal 1996/97 in
poi. Nell'anno scolastico 2001-2002 si era raggiunta e superata la quota di 180
mila unità (esattamente 181.767 alunni iscritti contro i 147.406 dell'anno
prima), ora si è sfondato il tetto dei 230 mila (2,7% del totale della
popolazione scolastica). “Un dato che cresce a ritmi impressionanti, negli
ultimi tre anni si è pressoché raddoppiato (nel 99/2000 erano 119 mila, pari
all'1,47% del totale) e che continuerà a farlo nei prossimi anni”. Le stime
dell'anno scorso del Miur prevedevano che entro il 2010 il numero di alunni
stranieri sarebbe stato tra 488 e 566 mila, per arrivare nel 2017 a un numero
compreso tra 550 mila e 710 mila.”Commentando questi dati – conclude
Tuttoscuola - il Miur l'anno scorso scriveva: ‘L'aumento progressivo negli
ultimi anni del numero di alunni pone l'accento sul carattere di stabilità
assunto dal fenomeno immigratorio ed evidenzia la necessità di una
pianificazione delle risorse e degli interventi’. E dietro i ragazzi ci sono
sempre più nuclei familiari stabilizzati che si avviano all'integrazione
sociale, oltre che lavorativa. Ecco perché il problema sollevato da Fini, che
sia o non sia nel programma di Governo, e a Bossi piacendo o meno, è un nodo
centrale. La scuola sta lì a dimostrarlo e da anni lavora - ma molti non se accorgono
- per una piena integrazione”.
18. RIFUGIATI – A Roma il
progetto ''Integ.r.a'': 300mila € per percorsi di formazione professionale e
inserimento lavorativo (Redattore Sociale) 13 ottobre 2003 ROMA - Roma sarà una delle città finanziate dal
progetto comunitario Integ.r.a. 300mila euro per realizzare percorsi di
formazione professionale ed inserimento lavorativo e sviluppare azioni di
sostegno all'autonomia abitativa. Roma sarà una delle 10 città italiane
finanziate nell'ambito dell'Iniziativa Comunitaria Equal - Progetto Integ.r.a.
promossa dall'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) dal Censis e
dall'Acnur (Alto Commissariato per le Nazioni Unite). Il progetto sperimentale
prevede la realizzazione di iniziative a livello nazionale e locale tese a
favorire l'inserimento socio lavorativo ed abitativo di richiedenti asilo e
rifugiati.A Roma, il progetto verrà attivato attraverso una "partnership
di sviluppo locale" che vedrà la partecipazione dell'amministrazione
comunale assieme alle diverse realtà del Terzo Settore, dei sindacati e del
mondo dell'impresa e dell'Università e creato un "sportello
Integ.r.a." che avrà il compito di programmare e gestire le attività di
formazione professionale dei rifugiati e di attivare una banca dati
"domanda/offerta" per l'inserimento lavorativo.Contemporaneamente
verrà avviato un programma per il sostegno all'autonomia abitativa che prevede
contributi all'affitto, interventi di tutoraggio e sostegno ai nuclei
familiari. La rete delle città coinvolte (oltre a Roma, Bergamo, Forlì, Genova,
Perugia, Catania, Ancona, Vicenza, Bitonto e Pontedera) agirà in sinergia per
sviluppare il monitoraggio dei risultati, lo scambio delle "buone
prassi" e la condivisione delle informazioni. Il progetto prevede
complessivamente uno stanziamento di 7 milioni di euro su base triennale. Di
questi 2,5 milioni di euro andranno direttamente agli organismi nazionali che
costituiranno il tavolo di coordinamento centrale ed agli enti promotori del
progetto. 4 milioni di euro saranno invece assegnati ai comuni coinvolti. Roma
riceverà un finanziamento di 301.550,00 euro.Il programma cittadino avrà avvio
immediato: gli organismi firmatari del progetto facenti parte del tavolo locale
si sono già incontrati per la prima volta il 15 settembre scorso. Entro il
mese, infatti, verrà individuata la sede dello sportello, che diverrà operativo
entro metà novembre."Il richiedente asilo abbandona il suo Paese per
sfuggire alla guerra, alla tortura, alla persecuzione; è dovere etico di ogni
Paese, oltre che obbligo di legge, accoglierlo, proteggerlo e sostenerlo - ha
detto l'Assessore alle Politiche Sociali, Raffaela Milano. Per questo il Comune
di Roma ha voluto percorrere anche la via sperimentale tracciata da questo
programma comunitario: la nostra città, che vede transitare ogni altro quasi
12.000 richiedenti asilo ha deciso di impe-gnarsi per costruire - assieme agli
organismi del terzo settore - una rete di interventi che favo-riscano
l'inserimento socio-lavorativo dei rifugiati. Ci auguriamo che sempre più,
anche a livello nazionale, si lavori per garantire a queste persone che cercano
salvezza nel nostro Paese, una vita che tuteli la loro dignità e i loro
diritti".
19. IMMIGRAZIONE - Voto agli
stranieri. Dall'Assemblea Onu dei popoli Bresso (Prov. Torino): ''Proposta che
avanziamo da tempo'' (Redattore Sociale) 13 ottobre 2003 TORINO - Mercedes Bresso, presidente della
Provincia di Torino e della Federazione Mondiale delle Città Unite, dalla 5°
assemblea dell’Onu dei popoli ha ribadito l’importanza della richiesta del
diritto di voto per gli immigrati: “E’ una proposta che avanziamo da tempo e
siamo lieti che oggi sia condivisa da forze politiche come Alleanza Nazionale”,
ha detto sottolineando che già durante il Forum delle autorità locali europee
del 2002 questa richiesta era stata sostenuta anche dai sindaci di Torino e
Firenze.In merito alla guerra nella costituzione europea Bresso ha osservato:
“Scontato il rifiuto della guerra abbiamo registrato che i rappresentanti di
tutte le comunità del pianeta chiedono che l’Europa si esprima in politica
estera con un’unica, autorevole voce. Soprattutto il Terzo mondo invoca una
funzione moderatrice dell’Europa, ne sottolinea l’importanza in particolare
nell’area mediterranea e mediorientale, guarda alle nostre società come a un
modello per ridurre i conflitti interni ed esterni.”
20. IMMIGRATI: GDF, un arresto e
4 respinti a tarvisio (Adnkronos) Tarvisio (Ud), 13 ott.- - La Guardia di finanza di Tarvisio
(Udine) ha arrestato un passeur romeno residente a Vienna. L'uomo a bordo del
suo furgone stava tentando di passare la frontiera comunitaria tra Austria e
Italia trasportando quattro moldavi. Il furgone e' stato sequestrato e i
clandestini, secondo le Fiamme Gialle probabilmente destinati a lavoro nero
nell'ambito di appalti di mano d'opera illeciti, respinti.
21. IMMIGRATI, Follini propone di abolire le
quote (AGI)- Roma, 12 ott. - Abolire le
quote di immigrazione rappresenta "un ragionamento che si può fare, un
ragionamento di buonsenso". Lo ha affermato il segretario dell'Udc Marco
Follini parlando al congresso dei giovani del partito. Il leader centrista,
inoltre, ha rilanciato l'alleanza per una lista unica di centrodestra per le
elezioni europee del 2004.
22. IMMIGRATI: in Italia sono
ormai 2.395.000, ecco chi sono LA MAGGIORANZA VIVE NEL NORD-OVEST ED E' MUSULMANA
(Adnkronos) Roma,
12 ott. - Cresce la presenza degli immigrati in Italia. E il trend mantiene una
cadenza regolare. Gli extracomunitari che soggiornano regolarmente, o aspettano
di essere regolarizzati, quest'anno sono 2.395.000 contro 1.675.000 del 2002,
rappresentano il 4% della popolazione residente e la maggioranza di loro vive
nel nord-ovest ed e' di religione musulmana. A tracciare il quadro sugli
extracomunitari presenti nel nostro Paese e' la 'Angelo Costa Spa', il maggiore
polo di informazione dedicato agli immigrati cui fa capo il portale
www.stranieriinitalia.it, che ha redatto un dossier da cui emerge ''una
variegata articolazione del mondo dell'immigrazione in Italia''.
23. VOTO A IMMIGRATI: Fini insite; Lega, e'
irrealizzabile (AGI) - Roma, 11 Ott. - E' sempre
più acceso lo scontro politico nella Casa delle libertà, al punto che si
ipotizza la crisi di governo. Gianfranco Fini, sostenuto dagli alleati dell'
Udc, ha rilanciato l' idea di voto agli immigrati, annunciando una imminente
proposta di legge che An presenterà venerdì prossimo. Il centrosinistra si è
già detto pronto a votarla. Silvio Berlusconi ha ribadito che il voto aperto
agli stranieri non fa parte del programma di governo, ma non ha escluso una
discussione in merito. Il presidente del Consiglio ha comunque sottolineato che
"se cade la maggioranza si va alle elezioni anticipate". La Lega
continua a sostenere che la proposta di Fini è irrealizzabile. Umberto Bossi ha
dichiarato ieri che "Fini è impazzito". Il segretario dell' Udc Marco
Follini chiede al premier di "frenare la Lega" e sostiene che
"la casa delle libertà del 2001, basata su un accordo politico fra Polo e
Lega, è entrato in crisi". Severo con il Senatùr, che a suo avviso
"deve smettere di pensare di essere il protettore della maggioranza",
Follini non risparmia neanche il Guardasigilli: "Castelli? E' provato dal
corso Cepu in Giurisprudenza". Berlusconi affronta la crisi interna alla
sua coalizione ed afferma: "Certi comportamenti degli alleati ripetono
liturgie figlie dell'epoca in cui i governi duravano solo un anno. Io no sono
contrario in via di principio a un rimpasto. Dopo le Europee faremo il
punto".
24. Il 70% degli italiani dice
si' al voto agli immigrati (AGI) -
Roma, 11 ott. - Sette italiani su dieci dicono si alla proposta lanciata dal
Vice Presidente del Consiglio Gianfranco Fini in merito alla possibilita' di
voto per i cittadini immigrati. I dati emergono da un sondaggio di Datamedia.
Immediatamente dopo le dichiarazioni di Gianfranco Fini, Datamedia ha tastato
il polso dell'opinione pubblica con un sondaggio telefonico,su un campione di
mille persone. Alla domanda "Lei estenderebbe il diritto di voto agli
immigrati?", ha risposto sì addirittura il 70,7% del campione. Per il
65,1% degli intervistati bisognerebbe far votare solo gli stranieri che hanno
un lavoro regolare e risiedono in Italia da alcuni anni, mentre il 5,6% ha
risposto "sì, ma solo per le elezioni amministrative". Rimane solo il
14,4 per cento degli intervistati, che si dice decisamente contrario, accompagnato
da un 14,9 per cento di persone che non hanno voluto o saputo rispondere.(AGI)
25. VOTO IMMIGRATI: Unione Islamica, "passo
di grande civilta'" (AGI) - Roma, 11 ott. - "Ampia
soddisfazione" per la proposta del Vice Presidente del Consiglio
Gianfranco Fini di estendere il voto agli immigrati e' stata espressa da Kaled
Biagioni Gazzoli, segretario generale dell'Associazione Unione Islamica in
Occidente. "Ci complimentiamo con Fini per quest'iniziativa che ci vede in
perfetta sintonia anche a nome del presidente Mansur Tantush". "Un
passo - ha continuato - che ascriviamo ad un percorso di grande civilta'."
Il segretario della piu' antica associazione islamica, nasce, infatti, nel
1947, ha proseguito aggiungendo che "noi sostenitori di un Islam nazionale
italiano vediamo in questo un'utile forma di impegno civile e culturale dello
straniero che vive una realta' del tutto italiana". A tal proposito
Biagioni Gazzoli ha concluso dicendo che un ulteriore passo avanti sarebbe
quello di "estendere l'incentivo di natalita' anche agli immigrati in
regola con le leggi italiane. Se ci sono doveri ci sono, infatti, anche
diritti". A scendere in campo a favore della proposta del vice premier e'
anche la comunita' Kurda di Roma che definisce la proposta "un giusto
passo verso l'integrazione. Votare per se stessi, aggiunge il consigliere
dell'associazione Kadek, darebbe maggiore responsabilita' a chi vive o decide
di trasferirsi in Italia".(AGI)
26. PRODI: stranieri legali risorsa economica
e umana (AGI) - Bruxelles, 11 ott. - Per
Romano Prodi, gli immigrati devono essere considerati una risorsa e la
Commissione europea ha gia' pronte alcune iniziative per armonizzare le
legislazioni dei paesi membri. "Gli immigrati legali sono una risorsa
economica, culturale e umana che dobbiamo ricevere rispettando la loro dignita'
e integrare nel modo migliore nella nostra societa'", ha affermato il
presidente della Commissione europea nella sua relazione all'Europarlamento sul
prossimo vertice Ue. Il Consiglio europeo del 16-17 ottobre vedra'
l'immigrazione tra i tempi principali sul tavolo dei capi di stato e di
governo. Prodi ha sottolineato che la Commissione, in
occasione del Vertice, "presentera' una serie di misure con l'obiettivo di
giungere rapidamente al completamento di tale politica comune". Tra queste
la creazione di un'agenzia per il coordinamento operativo delle frontiere; la
possibilita' di introdurre identificatori biometrici nei visti e nei permessi
di soggiorno degli immigrati in attesa di inserirli nei sistemi informativi di
Schengen; infine iniziative per rendere piu' difficile la contraffazione dei
passaporti. Prodi ha spiegato che per combattere l'immigrazione clandestina
"due sono gli strumenti" su cui la Commissione dovra' mettere
l'accento nei prossimi mesi: gli accordi di riammissione e le politiche di
rimpatrio. Per quanto riguarda il primo punto, la Commissione - ha spiegato -
deve ottenere dai paesi terzi non solo la riammissione dei cittadini del paese
"ma anche quella dei cittadini di altri paesi in transito per quello
stato". La Commissione - ha fatto presente - prevede di istituire un Fondo
europeo per sostenere i costi dei rimpatri dal 2004 al 2006, e di inserirlo
nelle nuove prospettive finanziarie in vigore dal 2007. Prodi ha anche chiesto
di rafforzare l'istituto di asilo che, ha sottolineato, e' "parte
integrante della nostra tradizione umanitaria ma che attraversa un momento di
profonda critica da parte dell'opinione pubblica". Per questa ragione la
Commissione si e' impegnata a completare la prima fase della costruzione di un
sistema di asilo comune conl'adozione delle due direttive mancanti, sulle
procedure e sulla definizione di rifugiato, entro la fine dell'anno. (AGI)
27. IMMIGRAZIONE – Tavola della
pace da Casini. Benetollo (Arci): ''La Camera discuta subito sul voto agli
immigrati''. Critiche per i tagli alla cooperazione (Redattore Sociale) 10 ottobre 2003 ROMA - Il
presidente nazionale dell'Arci, Tom Bernetollo, assieme ad una delegazione
della Tavola della pace, è stato ricevuto questo pomeriggio dal presidente
della Camera Pierferdinando Casini. Nell’incontro, chiesto dai promotori della
Perugia – Assisi e dell’Onu dei Popoli per esporre il programma e i contenuti
dell’iniziativa, Benetollo ha rivolto un appello al presidente della Camera
affinché si adoperi perché venga posto quanto prima all’ordine del giorno dei
lavori dell’Assemblea un provvedimento che sancisca il diritto di voto per i
cittadini immigrati. ”Per la prima volta – ha affermato Benetollo – è possibile
che in Aula si realizzi la larga convergenza necessaria per poter approvare un
provvedimento così importante e atteso dai tanti cittadini immigrati che nel
nostro paese vivono e lavorano. Si tratterebbe di un atto di grande civiltà,
rispondente al principio dell’indivisibilità dei diritti fondamentali di
cittadinanza. Un primo passo verso quella cittadinanza universale che resta
l’obiettivo di fondo. Un passo importante verso quell’Europa dei popoli e dei
cittadini, aperta e includente, agente di pace e di civile convivenza, che in
tanti hanno reclamato il 4 ottobre e per la quale il 12 ottobre in migliaia si
metteranno in cammino da Perugia ad Assisi”. Intanto l'Arci protesta anche per
la conferma dei tagli alla cooperazione internazionale, confermati oggi in
Commissione Esteri del Senato. "Il fondo per la cooperazione
internazionale allo sviluppo potrebbe contare in tutto su 518 milioni di euro,
che dovrebbero servire a finanziare i progetti governativi e le attività delle
Ong. Una cifra ridicola, soprattutto se confrontata con i circa 1.200 milioni
di euro stanziati per le missioni militari all’estero. Il governo che, con
questa Finanziaria prevede sacrifici e tagli che colpiscono i nostri
concittadini più deboli, conferma questa vocazione anche in campo
internazionale. Il contrario di quanto imporrebbero scelte coerenti di pace, di
solidarietà e di difesa dei diritti sociali".
28. IMMIGRAZIONE – Voto agli
stranieri. L'assessore Zanon: ''Il diritto per regolari e residenti è sancito
dalla Costituzione'' (Redattore Sociale) 10 ottobre 2003 VENEZIA – Si continua a parlare della proposta di
voto agli immigrati regolari. A prendere posizione è l'Assessore ai flussi
migratori e alla sicurezza della Regione Veneto, Raffaele Zanon, che ritorna
sulla proposta del vicepresidente del Consiglio Fini. Lo fa operando alcune
precisazioni che egli ritiene necessarie, "se non si vuole - afferma
l'esponente del governo veneto - creare confusione e disorientamento sui
percorsi atti a riconoscere anche in Italia questo diritto civile, già ammesso
da alcune direttive europee e applicato in alcuni paesi membri della comunità
europea”.“Intanto - sottolinea Zanon - va assolutamente smentito che la
posizione sostenuta dal vicepremier non appartenga o sia in contraddizione con
quanto lo schieramento politico di destra ha sempre sostenuto. Casomai è il
contrario. Siamo sempre stati avversi a ogni tipo di discriminazione di questo
tipo, tenuto conto, ad esempio, che il diritto di voto per gli italiani
all'estero è stato riconosciuto solo di recente soprattutto per il diretto
impegno del Ministro Tremaglia. Abbiamo sempre sostenuto, in tante occasioni di
confronto - aggiunge - che lo stesso riconoscimento sarebbe potuto intervenire
anche per gli stranieri regolari presenti nel nostro territorio nel momento in
cui ci fosse stato un pari provvedimento per gli italiani all'estero. E così è
stato. Va poi ricordato e evidenziato - poiché molti sembrano ignorarlo - che
il diritto di voto per gli stranieri integrati, regolari, rispettosi delle
leggi, con un posto di lavoro e una residenza in Italia da almeno 10 anni è già
sancito dalla Costituzione”.“Inoltre – conclude - questa proposta fa emergere
un concetto caro allo schieramento politico di destra che riguarda la giustizia
sociale. Nel momento in cui è stata resa giustizia alla popolazione italiana
nel mondo - spiega - è giusto che ci sia un sistema di diritti e garanzie anche
per gli stranieri che risiedono regolarmente nel nostro territorio. Infine,
visto che la legge Bossi-Fini ha introdotto misure di rigidità e severità
mirata, di contrasto alla clandestinità, al lavoro nero e al turpe mercato
degli schiavi, ritengo che ora vada avviato un percorso di legalità che si
affianchi di pari passo con un percorso di sicurezza, e che ciò implichi scelte
moderne, al passo con i tempi e in sintonia con la proposta avanzata sul voto e
con il messaggio sociale che il vicepremier ha sempre propugnato
29. VOTO AGLI IMMIGRATI.
Berlusconi: "Non fa parte del programma di governo, ma questo non
significa che non sia un punto su cui si possa ragionare" (Stranieri in Italia) 10 ottobre 2003 ROMA - Anche
Berlusconi "apre" al voto agli immigrati. Al termine del Consiglio
dei Ministri di questa mattina, il presidente del Consiglio ha ribadito che la
questione non fa parte del programma di governo, aggiungendo però che
"questo non significa che non sia un punto su cui si possa
ragionare". Il premier non rifiuta, quindi, la proposta di Fini, ma,
convinto che essa debba essere ricondotta nel contesto europeo, auspica
"una soluzione" omogenea a tutti gli stati della Comunità Europea.
Durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi Berlusconi ha evidenziato che
essendo il ddl annunciato da An un provvedimento costituzionale, "sarebbe
necessaria in parte una modifica costituzionale e in parte una legge
ordinaria". "Può darsi - ha aggiunto il premier - che ci saranno
degli emendamenti alla Bossi-Fini" Berlusconi ha però sottolineato che
"si tratta di tempi che non riguardano il domani o il dopodomani, ma
saranno comunque molto lunghi". Immediato l'apprezzamento di Alleanza
Nazionale per le dichiarazioni del premier, che, come afferma il portavoce
Mario Landolfi, "ha compreso la bontà della proposta avanzata dal
vicepremier Gianfranco Fini di concedere il voto amministrativo agli immigrati,
e si vuole adoperare per trovare un'intesa all'interno della coalizione".
"Saremmo anche noi lieti - prosegue Landolfi - se l'accordo riguardasse
l'intera maggioranza. Se tuttavia ciò non dovesse accadere, è evidente che, non
essendo l'argomento inserito nel programma di governo come ha ricordato lo
stesso premier, l'ultima parola spetterebbe al Parlamento".
30. SCUOLA - Nasce a Pristina una
scuola di formazione professionale per i giovani in stato di disagio (Redattore Sociale) 10 ottobre 2003 ROMA - E' nato
a Pristina il Centro Pilota di Formazione Professionale “Qendra Sociale
Edukative Don Bosko”, scuola rivolta allo sviluppo della formazione
professionale della gioventù più disagiata della regione ed ha il preciso
intento di dare a questi maggiori opportunità occupazionali Il progetto è nato
dalla precisa richiesta delle Istituzioni e dei tanti kossovari che durante la
guerra in Kossovo sono stati accolti nella tendopoli allestite presso i Centri
di Don Bosko di Tirana e Scutari e dalla lunga presenza sul territorio
kossovaro dei Salesiani.Da un’indagine del Vis sulle condizioni del paese, del
mercato del lavoro e del sistema scolastico è emersa la grave crisi del sistema
educativo in questo Paese: su una popolazione di 2.300.000 abitanti (1996) ben
1.479.280 sono prive di un titolo di studio, mentre solo il 34,5% della
popolazione sotto i 15 anni ha terminato le scuole elementari, solo il 17,3% ha
conseguito il diploma di scuola secondaria e solo 3,3% ha un titolo di studio
universitario.La scuola di Pristina non solo prevede dei percorsi didattici
basati sugli standard europei di formazione-professionale e sull’utilizzo di
moderne attrezzature, orientandosi verso i settori dell’elettrotecnica,
dell’informatica, del segretariato d’azienda, delle lingue e della meccanica;
ma, soprattutto, si occupa dell’aggiornamento e della riqualificazione del
personale docente locale. Il centro, inoltre, offre a tutti gli studenti, al
conseguimento del diploma, un sostegno per l’inserimento nel mercato del
lavoro. Ma la più importante novità è l'apertura per la prima volta in Kossovo
di corsi rivolti ad ambo i sessi, questo non solo favorirà un maggiore
inserimento nel mondo del lavoro da parte delle donne, ma compie innanzitutto
un’azione di prevenzione contro i traffici illegali, nelle cui maglie molte
ragazze dei paesi balcanici ingenuamente cadono.Il Centro di Pristina è stato
aperto anche grazie ai fondi raccolti dall’iniziativa “Gusto e Solidarietà”
campagna sociale voluta dalla Guida del Gambero Rosso e dalla Guida de
l’Espresso, che per la prima volta hanno promosso insieme un progetto sociale
coinvolgendo i ristoratori italiani. Un giorno al mese dello scorso anno – il
“no profit day” – 276 ristoranti hanno devoluto una percentuale dell’incasso
della giornata a favore della scuola di Pristina.
31. FAMIGLIA - ''Il bonus di
mille euro per il secondo figlio vale solo per madri italiane e comunitarie e
non per le extracomunitarie, escluse perché fanno già molti figli''. La
denuncia di Livia Turco al convegno dei Ds sulla famiglia (Redattore Sociale) 10 ottobre 2003 ROMA – “Per il
Governo i bambini che meritano aiuto sono solo quelli nati dal 1° Dicembre 2003
fino al 31 Dicembre 2004”, denuncia la deputata diessina Livia Turco,
spiegando: “La proposta contenuta nel decreto connesso alla Finanziaria 2004 di
prevedere un bonus per il secondo figlio di mille euro, a prescindere dal
reddito, vale solo per italiane e comunitarie, ma non per le extracomunitarie,
escluse perché fanno già molti figli: un concentrato di cinismo, valori
regressivi, inefficacia”. Turco ha aperto stamani l’incontro “l’amica di
famiglia: verso una legge quadro a sostegno delle responsabilità familiari”,
promosso oggi dal Dipartimento welfare dei Ds presso l’Auditorium di via Rieti.
Per ottenere politiche sociali “più friendly, ovvero più vicine alle esigenze
delle persone”, i Ds hanno lanciato la proposta di elaborare una legge quadro a
sostegno delle responsabilità familiari, “con l’intento di riconoscere e
valorizzare i legami familiari, la loro centralità nella cura, nella formazione
e nella promozione del benessere delle persone”. All’incontro hanno partecipato
amministratori locali, forze sociali, operatori del volontariato per fare il
punto sulle domande, le esigenze e i cambiamenti nell’ambito delle
responsabilità familiari, con la possibilità di avanzare proposte a sostegno
delle famiglie.
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dell’OIM: Tel. 06 44186 223 E-mail iomromepress@iom.int ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE PER
LE MIGRAZIONI (OIM) Missione di
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