Rassegna Stampa


dal 10 al 14 ottobre 2003

 

1. IMMIGRATI: Commissione UE, voto miglior strumento di integrazione- Battaglia 'virtualmente vinta' in Europa (Adnkronos/Aki)

2. CLANDESTINI: sbarcati nella notte a Lampedusa in 54 (AGI)

3. Roma, Gasbarra propone un Consiglio provinciale dell’immigrazione di Paula Baudet Vivano (Migranews.net)

4. IMMIGRAZIONE - Via Adda a Milano: dopo lo sgombero di ieri , alta la tensione tra occupanti abusivi e istituzioni (Redattore Sociale)

5. PROSTITUZIONE - Una nuova grande sfida alla vita religiosa: è il tema formativo dell'incontro al Sedos (Redattore Sociale)

6. MINORI – Liberia, Save the Children: ''Situazione sanitaria catastrofica. Crescono mortalità infantile e materna'' (Redattore Sociale)

7. FORMAZIONE - Master sui diritti umani: verso un centro permanente per la formazione a Marrakech (Redattore Sociale)

8. IMMIGRAZIONE: UDC, risoluzione a Europarlamento per voto per procedure comuni europee su diritto voto immigrati nell'UE (ANSA)

9. IMMIGRAZIONE: UDC, UE stabilisca modalita' diritto di voto (2) (ANSA)

10. IMMIGRAZIONE: Milano; UDC presenta mozione per voto stranieri depositata anche mozione lega fortemente contraria (ANSA)

11. MANTOVANO: "Voto a chi è in Italia da sei anni e ha la carta di soggiorno". (Stranieri in Italia)

12.NIGERIANO "adultero" fugge in Italia, la donna sara' lapidata (AGI)

13. CLANDESTINI: terzo sbarco in un giorno a lampedusa (AGI)

14. POVERTA' - Giornata mondiale Onu: videoconferenza alla Centrale di Milano con altre 10 stazioni in tutta Italia (Redattore Sociale)

15. TERZO SETTORE - Prima Convenzione programmatica di ''Nessun luogo è lontano'': tema centrale l'immigrazione (Redattore Sociale)

16. IMMIGRAZIONE – In vendita 12 alloggi dell'Aler, ma solo a cittadini italiani ed europei. Protestano i sindacati: ''Scelta discriminatoria'' (Redattore Sociale)

17. IMMIGRAZIONE – E' boom per gli alunni stranieri in Italia. Secondo Tuttoscuola, nel 2002-2003 50mila studenti in più (Redattore Sociale)

18. RIFUGIATI – A Roma il progetto ''Integ.r.a'': 300mila € per percorsi di formazione professionale e inserimento lavorativo (Redattore Sociale)

19. IMMIGRAZIONE - Voto agli stranieri. Dall'Assemblea Onu dei popoli Bresso (Prov. Torino): ''Proposta che avanziamo da tempo'' (Redattore Sociale)

20. IMMIGRATI: GDF, un arresto e 4 respinti a tarvisio (Adnkronos)

21. IMMIGRATI, Follini propone di abolire le quote (AGI)

22. IMMIGRATI: in Italia sono ormai 2.395.000, ecco chi sono (Adnkronos)

23. VOTO A IMMIGRATI: Fini insite; Lega, e' irrealizzabile (AGI)

24. Il 70% degli italiani dice si' al voto agli immigrati (AGI)

25. VOTO IMMIGRATI: Unione Islamica, "passo di grande civilta'" (AGI)

26. PRODI: stranieri legali risorsa economica e umana (AGI)

27. IMMIGRAZIONE – Tavola della pace da Casini. Benetollo (Arci): ''La Camera discuta subito sul voto agli immigrati''. Critiche per i tagli alla cooperazione (Redattore Sociale)

28. IMMIGRAZIONE – Voto agli stranieri. L'assessore Zanon: ''Il diritto per regolari e residenti è sancito dalla Costituzione'' (Redattore Sociale)

29. VOTO AGLI IMMIGRATI. Berlusconi: "Non fa parte del programma di governo, ma questo non significa che non sia un punto su cui si possa ragionare" (Stranieri in Italia)

30. SCUOLA - Nasce a Pristina una scuola di formazione professionale per i giovani in stato di disagio (Redattore Sociale)

31. FAMIGLIA - ''Il bonus di mille euro per il secondo figlio vale solo per madri italiane e comunitarie e non per le extracomunitarie, escluse perché fanno già molti figli''. La denuncia di Livia Turco al convegno dei Ds sulla famiglia (Redattore Sociale)

 

 

1. IMMIGRATI: Commissione UE, voto miglior strumento di integrazione- Battaglia 'virtualmente vinta' in Europa (Adnkronos/Aki) Bruxelles, 14 ott. -  Ancora una volta la Commissione Europea e' entrata nel dibattito sulla possibilita' di concedere il diritto di voto amministrativo agli immigrati. Pietro Petrucci, portavoce del Commissario agli affari Interni Antonio Vittorino, ha infatti affermato che l'esecutivo di Bruxelles si e' espresso piu' volte favorevolmente sul voto agli immigrati. ''Il voto - ha detto il portavoce - e' per la Commissione uno degli strumenti piu' efficaci per l'integrazione. Tale principio non e' stato pero' recepito nel progetto di trattato costituzionalee preparato dalla Convenzione, e questo priva la Commissione del diritto di legiferare su questo tema''.

 

2. CLANDESTINI: sbarcati nella notte a Lampedusa in 54 (AGI) - Agrigento, 14 ott. - Non si arresta l'ondata di sbarchi di clandestini a Lampedusa. L'ultimo e' avvenuto nella notte. Cinquantaquattro immigrati, tra i quali anche una donna e cinque bambini, sono stati intercettati su una imbarcazione al largo dell'isola. A dare l'allarme e' stato il comandante di una nave della Marina militare. I clandestini, soccorsi da una motovedetta della guardia costiera, sono stati condotti nel centro d'accoglienza di Lampedusa, in attesa di essere trasferiti presso altre strutture.

 

3. Roma, Gasbarra propone un Consiglio provinciale dell’immigrazione di Paula Baudet Vivano (Migranews.net) 14 ott 03 Nell’ultima settimana si è fatto un gran parlare di voto amministrativo per i migranti residenti in Italia, anche in virtù delle polemiche scatenate nella maggioranza di governo dalle dichiarazioni del vicepremier Gianfranco Fini. Attualmente si discute sulla possibilità di una legge nazionale per coloro che sono in possesso della carta di soggiorno ma anche gli enti locali potrebbero agevolare il cammino dotandosi degli strumenti assicurati dalla riforma federalista che attribuisce potestà di autodisciplinarsi attraverso i singoli statuti. Molti Consigli comunali e provinciali stanno affrontando il tema della rappresentanza delle comunità di cittadini migranti e in questo senso va letto l’impegno assunto ieri pubblicamente dal presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra, di «costituire entro pochi mesi il consiglio provinciale dell’immigrazione mettendo insieme i 121 Comuni a cominciare dal Comune di Roma» onde agevolare il voto dei migranti, chissà, proprio per le prossime elezioni provinciali. In sinergia con questa strategia politica il governo della capitale voterà questo pomeriggio il regolamento per l'elezione dei Consiglieri aggiunti per il Consiglio comunale e per quelli municipali, secondo la proposta della delegata del sindaco alle Politiche della multietnicità, Franca Eckert Coen. Il presidente della Provincia e la delegata del sindaco di Roma hanno parlato dei rispettivi progetti al dibattito tenutosi ieri sera a Roma presso la Sala di Liegro della Provincia, dove sono state presentate esperienze già avviate di partecipazione e rappresentanza. Un consiglio dei migranti esiste già nella Provincia di Rimini dove i cittadini stranieri «da soggetti destinatari della beneficenza sono diventati finalmente soggetti e portatori di diritti» secondo le parole della presidente del governo romagnolo, Adriana Neri, che ha incoraggiato la Provincia di Roma a rivedere insieme agli stessi migranti la parte dello statuto locale che li riguarderà, prima di partire con le elezioni. Perché, come ha sottolineato senza troppi giri di parole il presidente del Consiglio dei migranti della Provincia di Rimini, Alban Kraja (eletto nel maggio 2002), «noi facciamo e gli italiani collaborano, questa è la nostra politica». L’obiettivo dichiarato della Provincia sarà agevolato dal lavoro di alcuni suoi sindaci come Antonino Lupi, primo cittadino di Monterotondo (800 cittadini stranieri residenti appartenenti a 87 diversi gruppi culturali), che si è dichiarato pronto a impegnarsi visto che «la cittadinanza si sta già confrontando sul tema della partecipazione». Nel corso del suo intervento al dibattito Lupi ha sottolineato che i problemi riguardanti i cittadini stranieri non si esauriscono solo con il voto amministrativo e che quindi bisognerà lavorare attivamente anche su altri versanti. Della revisione dello statuto provinciale, annunciata da Enrico Gasbarra, comincerà a occuparsi dal prossimo giovedì una commissione ad hoc, e si vedrà quanto i migranti, che sono intervenuti numerosi tra il pubblico al dibattito in Provincia, saranno coinvolti innanzitutto in questa modifica così come nel cammino a venire. Anche perché, come ha dichiarato Simonetta Crisci dell’associazione Senzaconfine, «resta ancora poco chiaro come incideranno il consiglio dell’immigrazione o i consiglieri aggiunti sul consiglio provinciale».

 

4. IMMIGRAZIONE - Via Adda a Milano: dopo lo sgombero di ieri , alta la tensione tra occupanti abusivi e istituzioni (Redattore Sociale) 14 ottobre 2003 - MILANO - Via Adda a Milano: lo stabile occupato e le 280 persone che ci vivono diventa il caso per parlare di occupazioni abusive e sgomberi. Della casa di via Adda, dove vivono prevalentemente immigrati clandestini rumeni, per la maggior parte famiglie, si era parlato la scorsa settimana dopo la morte di un bambino rumeno di due mesi. L'assessore comunale alla Sicurezza Guido Manca aveva avvertito: "Via Adda sarà sgomberata". Il prefetto Bruno Ferrante, al contrario aveva sollecitato l'intervento di istituzioni e privati per risolvere il problema casa in città. Nelle intenzioni del Comune dopo lo sgombero dello stabile gli irregolari dovrebbero essere separati da chi è in regola: i primi verranno espulsi, i secondi verranno "provvisoriamente" alloggiati nei prefabbricati del campo nomadi autorizzato di via Novara. Proprio ieri sono stati allontanati i nomadi abusivi dal campo di via Triboniano ma questo non mette in allarme gli occupanti di via Adda, stabile verso cui si pensava un gruppo di nomadi avrebbe trovato ospitalità. Per ora, però, sembra tutto tranquillo, conferma Fabio del Consiglio di via Adda, uno dei comitati di lotta contro lo sgombero: "L'espulsione degli occupanti di via Adda non ci sembra l'ipotesi più probabile, anche dopo le parole del prefetto Ferrante". Dopo lo sgombero di ieri, però, torna alta la tensione tra occupanti abusivi e istituzioni. Secondo l'ultimo censimento dei Servizi sociali del Comune, almeno 755 persone degli oltre 2400 nomadi che vivono in città abitano in baracche e roulotte sistemate su aree occupate abusivamente. L'amministrazione ha già chiarito che non verranno spesi altri soldi per creare nuovi campi autorizzati. Circa 130 persone -sulle 200 circa sgomberate lunedì - si sono trasferite in un edificio in zona viale Espinasse. "Lo sgombero di ieri - spiega Fabio del Consiglio di via Adda - dimostra che il Comune non ha nessuna alternativa da offrire agli abusivi: dopo lo sgombero, gli occupanti sono andati a occupare un altro edificio". I nuovi occupanti di viale Espinasse si costituiranno in un altro comitato. Sabato prossimo in via Adda, alle ore 17, si svolgerà un incontro pubblico: l'obiettivo è unificare i diversi consigli di lotta contro gli sgomberi e preparare una piattaforma comune e un piano di lavoro unitario. Sull'emergenza casa in città intanto, Comune e sindacati, firmeranno oggi alle 17 un Protocollo d'intesa sulle politiche per la casa. Tra le priorità vi è la firma dei contratti di quartiere per la riqualificazione degli alloggi popolari, la discussione sulla situazione di circa 20mila case popolari date in gestione a soggetti privati e la firma di un accordo tra amministrazione, sindacati inquilini e associazioni di proprietari per stabilire tetti minimi e massimi di affitto a canone concordato.

 

5. PROSTITUZIONE - Una nuova grande sfida alla vita religiosa: è il tema formativo dell'incontro al Sedos (Redattore Sociale) 14 ottobre 2003 ROMA - E' dedicato al tema della prostituzione e delle "nuove schiavitù" il prossimo appuntamento di conoscenza e formazione per religiose e religiosi organizzato dal Sedos, il Servizio di Documentazione aperto agli istituti di Vita Consacrata per aiutarli a capire e collocare la loro missione nella Chiesa e nella società, secondo quanto riferisce l'agenzia Vidimus Dominum. Venerdì prossimo, nella sede dei Fratelli delle Scuole Cristiane, a Roma, suor Eugenia Bonetti, Missionaria della Consolata, affronterà il tema "Dov'è tua sorella? La Nuova tratta degli schiavi sfida la Vita religiosa nel Terzo Millennio. Come possiamo reagire?". A "Vidimus Dominum", suor Eugenia Bonetti precisa che l'appuntamento di studio, dibattito e confronto è stato pensato in maniera articolata. Infatti alla sua relazione seguiranno la presentazione di diverse testimonianze ed esperienze di lavoro compiute da alcune religiose tra le ragazze che vogliono uscire dal giro perverso della prostituzione e dello sfruttamento. Inoltre verranno presentati i progetti di formazione per religiose e religiosi che sono stati approntati, tra cui un "kit" di informazione e formazione a cura della Commissione Giustizia Pace e Integrità della Creazione della Unione Superiori Generali e della Unione Internazionale Superiore Generali (JPIC-USG/UISG). "Non serve punire - spiega suor Bonetti a Vidimus Dominum - perché dobbiamo piuttosto occuparci e preoccuparci della formazione. Condannare non serve ma occorre invece fare una vera opera di recupero. La repressione non serve se non c'è recupero e un'azione concreta di accompagnamento, per capire cosa accade. E il panorama - aggiunge - è a tinte fosche perché stiamo distruggendo le famiglie".

 

6. MINORI – Liberia, Save the Children: ''Situazione sanitaria catastrofica. Crescono mortalità infantile e materna'' (Redattore Sociale) 14 ottobre 2003 ROMA Ancora gravissima la situazione umanitaria in Liberia, nonostante il cessate il fuoco tra governo e forze ribelli stipulato in agosto e la missione di pace delle Nazioni Unite partita il 1° ottobre. Ne dà notizia l’organizzazione Save the Children, secondo cui “nelle contee di Bong, Grand Bassa, Nimba e Lofa milizie di diverse fazioni continuano a razziare la popolazione civile. Nelle ultime settimane migliaia di nuovi profughi sono arrivati a Monrovia, dove cominciano a scarseggiare cibo, medicinali e acqua potabile. Negli ultimi sei mesi nella capitale si sono riversate 450.000 persone in fuga dalle zone più devastate dal conflitto. La situazione è stata poi complicata dall’arrivo di profughi dalla vicina Costa d’Avorio, anch’essa teatro di una guerra civile. Altri 315,000 liberiani sono fuggiti in altri Paesi dell’Africa occidentale”. Secondo dati delle Nazioni Unite, mortalità infantile e materna hanno raggiunto livelli sconosciuti da decenni. Cresce il numero delle persone (soprattutto bambini) affetti da diarrea, colera e malnutrizione. Per tutto il mese di settembre, nei pochi ospedali in funzione a Monrovia sono stati ricoverati circa 400 bambini a settimana per malnutrizione cronica. I minori sono inoltre i più esposti alle violenze delle bande armate. “Orfani o separati dalle famiglie di origine – continua Save the Children -, devono fare i conti tutti i giorni con il rischio di stupri, violenze e forme di sfruttamento di ogni tipo. Quattordici anni di guerra civile (si combatte quasi ininterrottamente dal 1989) hanno distrutto la quasi totalità delle strutture sanitarie liberiane. La massiccia diffusione dell’Hiv/Aids nel Paese è dovuta soprattutto alle condizioni di vita promiscue nei campi profughi e alla mancanza di scorte di sangue sicuro per le trasfusioni”. Save the Children sta al momento concentrando i propri sforzi per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Nelle ultime cinque settimane ha provveduto alla vaccinazione di 88.000 bambini in 45 comunità di Monrovia e ha distribuito integratori di vitamina ‘A’ ad oltre 27.000 bambini di tutto il Paese. Oltre 2,000 preservativi sono stati distribuiti nelle contee di Bong, Magibi e Montserrado per contrastare la diffusione dell’Hiv/Aids.Save the Children rinnova il proprio appello a tutte le forze coinvolte nel conflitto “affinché tutti i minori arruolati siano immediatamente messi in condizione di tornare alle comunità di origine. E’ altresì necessario che i governi di Usa, Gran Bretagna e Francia mettano le agenzie umanitarie in condizione di portare al più presto gli aiuti umanitari necessari al ripristino della normalità in Liberia”.

 

7. FORMAZIONE - Master sui diritti umani: verso un centro permanente per la formazione a Marrakech (Redattore Sociale) 14 ottobre 2003 FOGGIA – Il master per i diritti umani "Donne, civiltà e sistemi giuridici" della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Foggia ha ricevuto l'approvazione nazionale tra le 18 iniziative proposte da altri atenei italiani: l'obiettivo del master è quello di formare figure professionali che operino nel campo dei rapporti uomo-donna a livello giuridico, economico e sociale, cooperando al processo di trasformazione culturale e politico in atto negli ultimi anni in Marocco, con particolare riguardo ai diritti delle donne.Per questo motivo è stato previsto il coinvolgimento della facoltà di Giurisprudenza di Marrakech, nella figura del preside Trachen Hamed, da cui partiranno i 25 beneficiari del master, laureati in Scienze Giuridiche, Economiche e Sociali. Il progetto si articolerà in un percorso di tre anni: il primo anno si lavorerà all’organizzazione e alla selezione dei candidati, mentre durante gli altri due si procederà nei lavori del master.Grande soddisfazione è stata espressa dal Rettore dell’università foggiana prof. Antonio Muscio, che ha partecipato all’apertura dei lavori a Bruxelles nella Sala Conferenze del Parlamento Europeo, per il compimento di questo primo passo verso la costituzione di un centro permanente per la formazione e la documentazione sui diritti umani, ed in particolare delle donne, a Marrakech, che diverrà punto di riferimento per tutti i paesi dell’area mediterranea. Insieme agli studenti marocchini beneficeranno del master anche 5 laureati in Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Foggia e 5 di Graz, in Austria. (Enza Moscaritolo)

 

8. IMMIGRAZIONE: UDC, risoluzione a Europarlamento per voto per procedure comuni europee su diritto voto immigrati nell'UE (ANSA) - LUSSEMBURGO, 13 OTT - La delegazione Udc all' Europarlamento ha presentato oggi un progetto di risoluzione sul diritto di voto degli immigrati, nel quale chiede alla Commissione Ue presieduta da Romano prodi di presentare una direttiva che fissi norme comuni a questo riguardo per tutta l'Unione europea. Il documento Udc, firmato dal capodelegazione Giuseppe Brienza e dagli eurodeputati Nino Gemelli, Raffaele Lombardo e Paolo Pastorelli, afferma che "chiunque abbia deciso di stabilirsi in un paese Ue debba godere dei diritti prescritti dalla carta europea dei diritti fondamentali" che prevede fra l'altro "il diritto a partecipare alla vita pubblico".Questo diritto, secondo gli eurodeputati Udc, "dovrebbe essere esteso alle persone provenienti da un paese terzo e che risiedono in un paese membro senza cittadinanza".Il progetto di risoluzione invita quindi la Commissione europea a presentare una proposta di direttiva Ue "volta a introdurre modalità uniformi per l'esercizio del diritto di voto alle elezioni amministrative per i cittadini dei paesi terzi residenti nel territorio di uno degli stati membri e che dispongano di un permesso di soggiorno o di residenza".(ANSA).

 

9. IMMIGRAZIONE: UDC, UE stabilisca modalita' diritto di voto (2) ANSA) - ROMA, 13 OTT - Ecco il testo della proposta di Risoluzione presentata al Parlamento europeo da Giuseppe Brienza, Vitaliano Gemelli, Raffaele Lombardo, Paolo Pastorelli:

"A) Considerando che il riconoscimento della Cittadinanza europea ha permesso di introdurre modalità comuni per l'esercizio del diritto di voto alle elezioni comunali per i cittadini dell'Unione che risiedono in uno Stato membro di cui non hanno la cittadinanza (Direttiva 94/80/CE del 19/12/1994) e ciò costituisce un elemento costitutivo della cittadinanza europea, poiché con esso si riconosce, come da Carta dei Diritti fondamentali dell'UE, il diritto a partecipare alla vita pubblica.

B) Considerando che tale diritto dovrebbe essere esteso alle persone provenienti da un Paese terzo e che risiedono in uno Stato membri senza cittadinanza, così come già avviene in alcuni Paesi dell'UE.

C) Considerando che tale proposta mira a sopprimere il requisito della cittadinanza, che attualmente è prescritto dalla maggior parte degli Stati membri ai fini dell'esercizio di voto; il Parlamento europeo 1) Ritiene che chiunque abbia deciso di stabilirsi in un Paese dell'Unione europea debba godere dei diritti prescritti dalla Carta europea dei Diritti fondamentali dell'UE, perché essi non possono essere per loro natura fonte di discriminazione basata sul ceto sociale, razza, religione o provenienza geografica. 2) E' convinto che l'UE sarà tanto più credibile come Continente, quanto più trasferirà ed adotterà, senza discriminazione, i principi guida per promuovere libertà, giustizia, democrazia nei Paesi terzi. 3) Chiede alla Commissione di presentare una proposta di Direttiva volta ad introdurre modalità uniformi per l'esercizio del diritto di voto alle elezioni amministrative per i cittadini dei Paesi terzi residenti nel territorio di uno degli Stati membri e che dispongano di un permesso di soggiorno o di residenza. 4) Ritiene che la partecipazione alla vita pubblica dei Cittadini provenienti dai Paesi terzi favorisca una loro migliore integrazione la conseguente riduzione dei problemi e delle tensioni sociali". (ANSA)

 

10. IMMIGRAZIONE: Milano; UDC presenta mozione per voto stranieri depositata anche mozione lega fortemente contraria (ANSA) - MILANO, 13 OTT - Una mozione dell'Udc depositata oggi durante la seduta del consiglio comunale a Milano, invita il governo e il Parlamento a "intraprendere ogni utile azione volta a rendere effettivo il diritto al voto per le elezioni amministrative dei cittadini stranieri comunitari ed extracomunitari residenti in Italia".La mozione è firmata, oltre che dal capogruppo dell'Udc, Giovanni Testori, anche da Maria Rosa Parlanti, dal gruppo misto che fa parte della coalizione di centrodestra in consiglio comunale. Il capogruppo di An, Stefano Di Martino, ha detto di essere d'accordo con l'applicazione rigorosa della legge Bossi-Fini e di ritenere giusto concedere il voto agli stranieri residenti in Italia o con carta di soggiorno, a patto che non abbiano reati penali a carico. Per il capogruppo di Forza Italia, Vincenzo Giudice, la questione dovrà essere risolta gradualmente, con "soluzioni intermedie", come ad esempio lasciare partecipare al voto per le circoscrizioni gli stranieri residenti nelle Zone. Giudice ha comunque espresso un parere negativo sui contenuti della mozione presentata dall'Udc. Il vicecapogruppo di Fi, Alberto Garocchio, ha invece parlato di "proposta di civiltà ", riferendosi alla proposta del Presidente di An, Gianfranco Fini, da cui ha origine anche la mozione dell'Udc milanese. Intanto, sempre oggi la Lega ha depositato una propria mozione, come annunciato nei giorni scorsi, con cui si dissocia dall'iniziativa del leader di An, e, si legge nel testo, "auspica che le proposte di legge parlamentare non vengano approvate". Il capogruppo del Carroccio, Matteo Salvini, inoltre "invita il sindaco di Milano, Gabriele Albertini, a farsi portavoce di queste preoccupazioni del territorio presso tutte le sedi istituzionali".Secondo Salvini l'idea promossa da Fini "comporterebbe una modifica della Costituzione" che avrebbe come conseguenza la possibilità di concedere il diritto di voto "anche a persone - si legge nella mozione della Lega - che risiedono sul nostro territorio da soli pochi mesi e che come tali non possono essere espressione del nostro tessuto socio-economico e culturale". Secondo la scaletta dei lavori dell'aula di palazzo Marino di oggi, comunque, è improbabile che le mozioni siano messe al voto durante la seduta in corso

 

11. MANTOVANO: "Voto a chi è in Italia da sei anni e ha la carta di soggiorno". (Stranieri in Italia) 13 ottobre 2003  - "Il voto agli immigrati sarebbe concesso a chi possiede la carta di soggiorno, essendo in Italia da almeno 6 anni. Attualmente si tratta di circa 150.000 persone, un numero quindi ancora circoscritto." Queste le precisazioni del sottosegretario all' Interno, Alfredo Mantovano, sui termini della proposta avanzata da Gianfranco Fini sul diritto al voto agli immigrati. La proposta sarà presentata da An in Parlamento la prossima settimana dopo una messa a punto da parte del tavolo tecnico del partito. Mantovano ha sottolineato il fatto che, "trattandosi di una proposta di legge costituzionale, i tempi per l' approvazione non saranno brevi e dunque i numeri dei titolari della carta di soggiorno al momento in cui il provvedimento avrà il sì definitivo sarà diverso da quello attuale. Attualmente sono circa 600.000 i 'regolari' ed il loro numero è destinato a crescere. Ma la carta di soggiorno riguarda un' area più circoscritta, chi cioé ha intenzione di rimanere in Italia più stabilmente". Per il sottosegretario è "sbagliato" calcolare le convenienze elettorali dell' operazione. "Mi rifiuto - spiega - fare questa questa analisi. Il diritto di voto va riconosciuto a prescindere di come poi la persona andrà a votare. Si tratta quindi di una proposta di buon senso e rappresenta la conferma del fatto che ci si può dedicare maggiormente all' integrazione".

 

12.NIGERIANO "adultero" fugge in Italia, la donna sara' lapidata (AGI) - Treviso, 13 ott. - E' stato condannato a morte per adulterio, ma dalla Nigeria e' riuscito a fuggire e a riparare in Italia, precisamente nel Trevigiano, a Montebelluna, dove il suo caso e' stato preso a cuore dalla locale amministrazione comunale. Si tratta di Ingbu Nnegi, 30 anni, che ha voluto raccontare la sua storia nel disperato tentativo di riuscire a salvare la donna con la quale aveva intrecciato una relazione clandestina, ossia Taiba Abnita Ibrahim, che il prossimo 27 ottobre verra' lapidata. La drammatica vicenda e' ambientata nello stato di Zamfara, dove l'adulterio e' punito con la morte. Lo dice la Sharia, la legge islamica che governa gran parte dei paesi settentrionali della Nigeria. Ingbu e' sposato dal '97 e ha due figli. Un anno fa conosce Taiba Abnita, con la quale intreccia una relazione clandestina: un giorno i due vengono colti in flagrante. Per entrambi scatta l'arresto: sei mesi di detenzione, in attesa della morte per lapidazione. Ingbu fugge dal carcere, attraversa la Libia, arriva in Italia ad agosto e vagabonda nel nostro paese fino a qualche giorno fa. E' senza documenti, clandestino. Scatta il decreto di espulsione. Ma, attraverso un connazionale, il nigeriano arriva a parlare con l'avvocato trevigiano Francesco Tartine. In un solo colpo emerge la sua storia. Ora l'amministrazuone comunale di Montebelluna cerchera' di ottenere la revoca del decreto di espulsione. In attesa che a Ingbu venga dato asilo politico.

 

13. CLANDESTINI: terzo sbarco in un giorno a lampedusa (AGI) - Agrigento, 13 ott. - Terzo sbarco di clandestini nella giornata a Lampedusa. Dieci immigrati sono stati bloccati dai carabinieri lungo la costa.   Erano appena sbarcati dopo che il loro piccolo natante si era arenato sugli scogli dell'isola a Cala Pulcino. Sono in corso ricerche sia nel centro abitato sia lungo il litorale per individuare gli altri clandestini. Carabinieri e guardia costiera ritengono infatti che con loro vi fossero molti altri extracomunitari. Un primo gruppo di 91 immigrati era stato bloccato nelle prime ore della mattina, mentre altri 33 sono stati intercettati alcune ore piu' tardi. Tutti sono stati condotti nel centro d'accoglienza in attesa di essere trasferiti ad Agrigento.

 

14. POVERTA' - Giornata mondiale Onu: videoconferenza alla Centrale di Milano con altre 10 stazioni in tutta Italia (Redattore Sociale) 13 ottobre 2003

MILANO - Videoconferenze, momenti di formazione in azienda, presentazione di dati statistici e uno spettacolo ad hoc. Così Cgil, Cisl e Uil insieme ad Acli, Arci, Fiopsd, Scarp de' tenis, Caritas Ambrosiana, Fondazione culturale Banca Etica, Ufficio per la vita sociale e il lavoro e Dopolavoro ferroviario celebreranno la Giornata mondiale Onu contro la lotta alla povertà. L'impegno parte dalla divulgazione di un messaggio di lotta alla povertà: alle 10.30, il binario 4 della Stazione centrale di Milano sarà teatro di una videoconferenza che vedrà collegate altre 10 stazioni ferroviarie in tutta Italia (Napoli, Torino, Roma, Genova, Bologna, Venezia, Bari, Firenze e Palermo). Insieme si parlerà di povertà e degli strumenti per combatterla. Ma la lotta alla povertà e al disagio si costruisce anche attraverso una corretta informazione. Per questo, a partire dal 17 ottobre, saranno distribuite sui treni regionali delle Ferrovie dello Stato oltre 150mila copie di una edizione speciale del giornale di strada Scarp de' tenis, da anni impegnato nell'integrazione sociale e nel sostegno ai senza dimora. E per rilanciare il tema della responsabilità sociale delle imprese, la Giornata mondiale sarà presente anche nelle aziende, con una serie di incontri di scambio e confronto, alle uali parteciperanno le assemblee dei dipendenti. Tra le aziende coinvolte: Rinascente, Unicredito e la multinazionale farmaceutica Bayer. Alle assemblee verrà presentato il documento stilato per la Giornata, in modo da allargare anche ai lavoratori l'area di sensibilità attorno ai temi di grande rilevanza civile. Alle 19, un evento speciale in piazza Duca d'Aosta. Lo spettacolo "I dimenticati della terra" a cura di Ciro Menale: musica, teatro, pittura e danza s'intrecceranno, dando vita a un evento itinerante. Tra gli altri, un'orchestra fiati e dipinti di Ottavio Sgubin sugli homeless. Per concludere, anche le statistiche troveranno il loro spazio: dalle 9.30 alle 17.30 nella Sala delle Colonne, Banca popolare di Milano (via San Paolo 12), si terrà il convegno "I volti, le statistiche, le politiche, le azioni: conoscere le cause della povertà e capire come può essere sconfitta". In una prima sessione, Eveline Herfkens, coordinatore esecutivo delll'Onu parlerà di "Promesse mancate" e Giovanni Andrea Cornia, Università delle Nazioni Unite interverrà sul tema "L'impatto sociale di un¹economia senza regole". Una seconda sessione sarà invece dedicata al documentario di Sebastiao Salgado "I poveri in cammino" (interverrà l'autore), e altre realzioni su "decent work" (ne parlerà Daniele Checchi dell'Università di Milano), salvaguardia del reddito (Chiara Saraceno dell'Università di Torino), "Non cancellare la solidarietà" (Silvano Ambrosetti, presidente Coop Lombardia e Marco Santori direttore di Etimos). A conclusione dell'intervento di don Virginio Colmegna, direttore Caritas Ambrosiana. (fs)

 

15. TERZO SETTORE - Prima Convenzione programmatica di ''Nessun luogo è lontano'': tema centrale l'immigrazione (Redattore Sociale) 13 ottobre 2003 ROMA - "La solidarietà di fronte alle sfide del mondo nuovo": era il tema della prima Convenzione programmatica - svoltasi a Frascati dal 9 al 12 ottobre - di “Nessun luogo è lontano”, associazione laica di ispirazione scalabriniana, impegnata sui temi dell'immigrazione, dell’intercultura, dell'integrazione. Quest’anno il meeting è divenuto Convenzione: non più solo un’occasione di ricerca e di scambio culturale, dunque, ma lo sforzo di comprendere le cause dell’impoverimento e degli squilibri che interessano il nostro pianeta, per programmare risposte adeguate e capaci di cambiamento. “Nessuno pensa che la Convenzione possa adempiere a tutto questo – ha dichiarato Fabrizio Molina, presidente di Nessun luogo è lontano – ma questa inadeguatezza non ci dispensa e non ci assolve”.Durante le tre giornate di lavoro, si sono discusse alcune questioni indispensabili per decifrare il nostro contesto attuale: l’immigrazione, innanzitutto, che è stata al centro del dibattito svoltosi venerdì pomeriggio, dal titolo “L’Italia e l’immigrazione: le leggi e le politiche”. È intervenuto, tra gli altri, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, che ha subito affrontato uno dei temi più discussi in questi giorni: “Ho proposto a Berlusconi di muoversi nel semestre europeo perché il voto agli immigrati sia dato in tutta Europa. E’ chiaro che si andrà avanti con questa maggioranza, realizzando il programma di governo”. Giovanardi ha poi difeso l’impianto culturale su cui si fonda la legge Bossi-Fini: “Fino adesso, ha restituito dignità ai lavoratori extra-comunitari e ha permesso la regolarizzazione di 700.000 immigrati”. Il governo, dunque, sarebbe disposto ad “aprire le braccia” agli immigrati, ma solo a determinate condizioni: l’accettazione, da parte di questi, del nostro “sistema di valori. Una politica multiculturale indiscriminata può solo creare situazioni esplosive”.Sabato 11, il dibattito della mattina si è concentrato sull’allargamento europeo e sulle sfide economiche e sociali che esso pone. Michele Tiraboschi, direttore del Centro Studi Marco Biagi, ha criticato duramente la “Clausola di transizione”, che rimanda al 2011 la libera circolazione dei lavoratori dell’Europa dell’Est: “In questo modo, i lavoratori di maggior qualità verranno inseriti nei mercati delle nazioni che l’hanno rifiutata (la clausola, ndr), come Inghilterra, Svezia e Grecia”.Nel pomeriggio di sabato 11, si è parlato di guerra preventiva, con un’attenzione particolare alla questione irachena. Lilli Gruber, intervenuta per presentare il suo libro “I miei giorni a Baghdad”, ha criticato soprattutto “la superficialità con cui l’amministrazione degli USA ha affrontato l’Iraq postbellico», ma ha anche colto l’occasione per riflettere sul ruolo, spesso inadeguato, che i giornalisti svolgono durante le guerre: di fronte a «quelle che oggi l’Economist definisce “menzogne di massa” (dell’amministrazione statunitense, ndr), la responsabilità dei giornalisti è stata grande. Se avessimo fatto le domande giuste al momento giusto, in molti casi i fautori della guerra non l’avrebbero passata così liscia”.Il senatore Giovanni Conso, nel corso dello stesso dibattito, ha definito la guerra preventiva “un trucco volgare, che inganna la gente e che non va solo a danno degli aggrediti, ma anche degli aggressori». E’ dello stesso parere il Senatore Domenico Rosati, secondo il quale «la decisione unilaterale e arbitraria di entrare in guerra contro l’Iraq ha devastato gli animi del mondo intero. E’ stato dato un colpo gravissimo alla possibilità di una gestione globale dei conflitti”. Nell’ultima giornata di lavori, domenica 12, si è svolto il dibattito sulla “Questione nomadi”, un tema spesso assente dal dibattito politico, ma che deve porsi all’attenzione delle autorità e della società civile con la massima serietà. “Il problema dei Rom nasce dalla volontà di non affrontare il problema”, ha affermato il radicale Paolo Piersanti, Commissario Affari Esteri, sicuro che la questione “non si risolverà finché non si porrà come priorità politica. Propongo di far nascere scuole Rom, dove i bambini possano studiare, che siano considerate come quelle tedesche”. Una proposta condivisa da Fabrizio Molina che, concludendo i lavori della Convention, ha richiamato l’attenzione su tre temi fondamentali: primo, la laicità, come valore cui si ispira l’associazione di cui è Presidente e che, allo stesso modo, dovrebbe caratterizzare l’ormai prossima Costituzione Europea, “nel rispetto della radice illuminista della storia e della politica del nostro continente”; secondo, la guerra e i movimenti per la pace: “Crediamo nell’importanza di dare concretezza alle proposte e di renderle praticabili. Non basta mettere una bandiera, predicare valori, senza sporcarsi le mani con il fare»; terzo, l’immigrazione: “Sulla questione a noi più cara, il Vice premier Fini ci ha spiazzato. Ma ora aspettiamo i fatti”.

 

16. IMMIGRAZIONE – In vendita 12 alloggi dell'Aler, ma solo a cittadini italiani ed europei. Protestano i sindacati: ''Scelta discriminatoria'' (Redattore Sociale) 13 ottobre 2003 BERGAMO - Cgil, Cisl e Uil e Sunia Sicet Uniat Bergamo manifesteranno mercoledì 15 ottobre alle ore 18 davanti alla sede dell’Aler di Bergamo contro la decisione di limitare ai soli cittadini italiani ed europei la possibilità di acquisto di 12 alloggi, posti in vendita a Treviglio a prezzo di libero mercato. “Tale scelta – dicono Cgil, Cisl e Uil e Sunia Sicet Uniat Bergamo -, esplicitamente discriminatoria, esclude tutti i cittadini extracomunitari, anche coloro che hanno lavoro regolare e risiedono da almeno 5 anni in Italia. Siamo al paradosso di negare perfino il libero mercato, che si basa sul principio di domanda e offerta. Non si può accettare che, oltre al danaro, il compratore debba anche avere il gradimento del venditore. Questo sempre e in qualsiasi negozio, e a maggior ragione in enti pubblici che dovrebbero almeno essere rispettosi delle leggi e della Costituzione repubblicana. Il segnale regressivo, in termini di rispetto di diritti, che emerge dalla presa di posizione dell’Aler bergamasca, è fortemente preoccupante poiché in esso si intravede un atteggiamento basato su pregiudizi culturali e politici e non su scelte che attengono al ruolo pubblico dell’Azienda”. Per i sindacati dunque si tratta di decisione incomprensibile che va contro uno sforzo da più parti sostenuto per favorire l’integrazione. “È un dato di fatto innegabile, inoltre, - sottolineano - che la presenza di lavoratori extra comunitari sono per la nostra economia una risorsa sempre più importante. Da ultimo, considerando l’operato del C.d.A., dal punto di vista puramente economico non si può non sottolineare che si viene meno ai più elementari principi di libero mercato negando a una parte di cittadini il diritto all’acquisto. Per tutto quanto sopra esposto respingiamo fermamente quanto deciso dall’Aler rimarcandone il carattere discriminatorio”.Sulla questione Sunia, Sicet, Ufficio-Diritti C.G.I.L. e Anolf hanno inviato anche una lettera al Presidente e Consiglio di amministrazione dell’Aler nonché al Prefetto di Bergamo in cui ricordano quanto prevede il T.U. sull’immigrazione (art. 40 punto 6) come riformato dalla L. 189/2002 (“Gli stranieri titolari di carta di soggiorno e gli stranieri regolarmente soggiornanti in possesso di permesso di soggiorno almeno biennale e che esercitano una regolare attività di lavoro subordinato o di lavoro autonomo hanno diritto di accedere, in condizioni di parità con i cittadini italiani, agli alloggi di edilizia residenziale pubblica e ai servizi di intermediazione delle agenzie sociali eventualmente predisposte da ogni regione o dagli enti locali per agevolare l’accesso alle locazioni abitative e al credito agevolato in materia edilizia, recupero, acquisto e locazione della prima casa di abitazione).Secondo le organizzazionI “compito delle Amministrazioni ed anche delle aziende pubbliche sarebbe quello di rimuovere ostacoli e prevenire anche con azioni positive atti di discriminazione” mentre la delibera in oggetto “si pone su un terreno esattamente opposto e come atto discriminatorio legalmente perseguibile”.

 

17. IMMIGRAZIONE – E' boom per gli alunni stranieri in Italia. Secondo Tuttoscuola, nel 2002-2003 50mila studenti in più (Redattore Sociale) 13 ottobre 2003 ROMA - Mentre si discute sulla proposta del vice presidente del Consiglio Fini di riconoscere il diritto al voto amministrativo agli stranieri presenti in Italia, un dato rende ancora più di attualità il dibattito: secondo quanto è in grado di anticipare la rivista specializzata telematica "Tuttoscuola", si sta verificando un nuovo e più forte boom nel numero di studenti stranieri nelle scuole italiane: da dati ufficiosi, nel 2002-2003 si è registrato un aumento di oltre 50 mila ragazzi stranieri nelle scuole italiane. Quasi un 30% in più rispetto all'anno precedente, concentrato soprattutto nel triangolo emiliano-lombardo-veneto, con epicentro a Mantova. “Se c'è infatti un'area – afferma la redazione di Tuttoscuola - nella quale si sta verificando un'equiparazione dei diritti degli stranieri rispetto ai diritti dei cittadini italiani, è proprio la scuola”.Sempre per Tuttoscuola, la presenza di alunni stranieri nelle scuole italiane dal 1983 ad oggi è stata in continuo e progressivo aumento, con un'accentuazione particolare dal 1996/97 in poi. Nell'anno scolastico 2001-2002 si era raggiunta e superata la quota di 180 mila unità (esattamente 181.767 alunni iscritti contro i 147.406 dell'anno prima), ora si è sfondato il tetto dei 230 mila (2,7% del totale della popolazione scolastica). “Un dato che cresce a ritmi impressionanti, negli ultimi tre anni si è pressoché raddoppiato (nel 99/2000 erano 119 mila, pari all'1,47% del totale) e che continuerà a farlo nei prossimi anni”. Le stime dell'anno scorso del Miur prevedevano che entro il 2010 il numero di alunni stranieri sarebbe stato tra 488 e 566 mila, per arrivare nel 2017 a un numero compreso tra 550 mila e 710 mila.”Commentando questi dati – conclude Tuttoscuola - il Miur l'anno scorso scriveva: ‘L'aumento progressivo negli ultimi anni del numero di alunni pone l'accento sul carattere di stabilità assunto dal fenomeno immigratorio ed evidenzia la necessità di una pianificazione delle risorse e degli interventi’. E dietro i ragazzi ci sono sempre più nuclei familiari stabilizzati che si avviano all'integrazione sociale, oltre che lavorativa. Ecco perché il problema sollevato da Fini, che sia o non sia nel programma di Governo, e a Bossi piacendo o meno, è un nodo centrale. La scuola sta lì a dimostrarlo e da anni lavora - ma molti non se accorgono - per una piena integrazione”.

 

18. RIFUGIATI – A Roma il progetto ''Integ.r.a'': 300mila € per percorsi di formazione professionale e inserimento lavorativo (Redattore Sociale) 13 ottobre 2003 ROMA - Roma sarà una delle città finanziate dal progetto comunitario Integ.r.a. 300mila euro per realizzare percorsi di formazione professionale ed inserimento lavorativo e sviluppare azioni di sostegno all'autonomia abitativa. Roma sarà una delle 10 città italiane finanziate nell'ambito dell'Iniziativa Comunitaria Equal - Progetto Integ.r.a. promossa dall'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) dal Censis e dall'Acnur (Alto Commissariato per le Nazioni Unite). Il progetto sperimentale prevede la realizzazione di iniziative a livello nazionale e locale tese a favorire l'inserimento socio lavorativo ed abitativo di richiedenti asilo e rifugiati.A Roma, il progetto verrà attivato attraverso una "partnership di sviluppo locale" che vedrà la partecipazione dell'amministrazione comunale assieme alle diverse realtà del Terzo Settore, dei sindacati e del mondo dell'impresa e dell'Università e creato un "sportello Integ.r.a." che avrà il compito di programmare e gestire le attività di formazione professionale dei rifugiati e di attivare una banca dati "domanda/offerta" per l'inserimento lavorativo.Contemporaneamente verrà avviato un programma per il sostegno all'autonomia abitativa che prevede contributi all'affitto, interventi di tutoraggio e sostegno ai nuclei familiari. La rete delle città coinvolte (oltre a Roma, Bergamo, Forlì, Genova, Perugia, Catania, Ancona, Vicenza, Bitonto e Pontedera) agirà in sinergia per sviluppare il monitoraggio dei risultati, lo scambio delle "buone prassi" e la condivisione delle informazioni. Il progetto prevede complessivamente uno stanziamento di 7 milioni di euro su base triennale. Di questi 2,5 milioni di euro andranno direttamente agli organismi nazionali che costituiranno il tavolo di coordinamento centrale ed agli enti promotori del progetto. 4 milioni di euro saranno invece assegnati ai comuni coinvolti. Roma riceverà un finanziamento di 301.550,00 euro.Il programma cittadino avrà avvio immediato: gli organismi firmatari del progetto facenti parte del tavolo locale si sono già incontrati per la prima volta il 15 settembre scorso. Entro il mese, infatti, verrà individuata la sede dello sportello, che diverrà operativo entro metà novembre."Il richiedente asilo abbandona il suo Paese per sfuggire alla guerra, alla tortura, alla persecuzione; è dovere etico di ogni Paese, oltre che obbligo di legge, accoglierlo, proteggerlo e sostenerlo - ha detto l'Assessore alle Politiche Sociali, Raffaela Milano. Per questo il Comune di Roma ha voluto percorrere anche la via sperimentale tracciata da questo programma comunitario: la nostra città, che vede transitare ogni altro quasi 12.000 richiedenti asilo ha deciso di impe-gnarsi per costruire - assieme agli organismi del terzo settore - una rete di interventi che favo-riscano l'inserimento socio-lavorativo dei rifugiati. Ci auguriamo che sempre più, anche a livello nazionale, si lavori per garantire a queste persone che cercano salvezza nel nostro Paese, una vita che tuteli la loro dignità e i loro diritti".

 

19. IMMIGRAZIONE - Voto agli stranieri. Dall'Assemblea Onu dei popoli Bresso (Prov. Torino): ''Proposta che avanziamo da tempo'' (Redattore Sociale) 13 ottobre 2003 TORINO - Mercedes Bresso, presidente della Provincia di Torino e della Federazione Mondiale delle Città Unite, dalla 5° assemblea dell’Onu dei popoli ha ribadito l’importanza della richiesta del diritto di voto per gli immigrati: “E’ una proposta che avanziamo da tempo e siamo lieti che oggi sia condivisa da forze politiche come Alleanza Nazionale”, ha detto sottolineando che già durante il Forum delle autorità locali europee del 2002 questa richiesta era stata sostenuta anche dai sindaci di Torino e Firenze.In merito alla guerra nella costituzione europea Bresso ha osservato: “Scontato il rifiuto della guerra abbiamo registrato che i rappresentanti di tutte le comunità del pianeta chiedono che l’Europa si esprima in politica estera con un’unica, autorevole voce. Soprattutto il Terzo mondo invoca una funzione moderatrice dell’Europa, ne sottolinea l’importanza in particolare nell’area mediterranea e mediorientale, guarda alle nostre società come a un modello per ridurre i conflitti interni ed esterni.”

 

20. IMMIGRATI: GDF, un arresto e 4 respinti a tarvisio (Adnkronos) Tarvisio (Ud), 13 ott.- - La Guardia di finanza di Tarvisio (Udine) ha arrestato un passeur romeno residente a Vienna. L'uomo a bordo del suo furgone stava tentando di passare la frontiera comunitaria tra Austria e Italia trasportando quattro moldavi. Il furgone e' stato sequestrato e i clandestini, secondo le Fiamme Gialle probabilmente destinati a lavoro nero nell'ambito di appalti di mano d'opera illeciti, respinti.

 

21. IMMIGRATI, Follini propone di abolire le quote (AGI)- Roma, 12 ott. - Abolire le quote di immigrazione rappresenta "un ragionamento che si può fare, un ragionamento di buonsenso". Lo ha affermato il segretario dell'Udc Marco Follini parlando al congresso dei giovani del partito. Il leader centrista, inoltre, ha rilanciato l'alleanza per una lista unica di centrodestra per le elezioni europee del 2004.

 

22. IMMIGRATI: in Italia sono ormai 2.395.000, ecco chi sono LA MAGGIORANZA VIVE NEL NORD-OVEST ED E' MUSULMANA (Adnkronos) Roma, 12 ott. - Cresce la presenza degli immigrati in Italia. E il trend mantiene una cadenza regolare. Gli extracomunitari che soggiornano regolarmente, o aspettano di essere regolarizzati, quest'anno sono 2.395.000 contro 1.675.000 del 2002, rappresentano il 4% della popolazione residente e la maggioranza di loro vive nel nord-ovest ed e' di religione musulmana. A tracciare il quadro sugli extracomunitari presenti nel nostro Paese e' la 'Angelo Costa Spa', il maggiore polo di informazione dedicato agli immigrati cui fa capo il portale www.stranieriinitalia.it, che ha redatto un dossier da cui emerge ''una variegata articolazione del mondo dell'immigrazione in Italia''.

 

23. VOTO A IMMIGRATI: Fini insite; Lega, e' irrealizzabile (AGI) - Roma, 11 Ott. - E' sempre più acceso lo scontro politico nella Casa delle libertà, al punto che si ipotizza la crisi di governo. Gianfranco Fini, sostenuto dagli alleati dell' Udc, ha rilanciato l' idea di voto agli immigrati, annunciando una imminente proposta di legge che An presenterà venerdì prossimo. Il centrosinistra si è già detto pronto a votarla. Silvio Berlusconi ha ribadito che il voto aperto agli stranieri non fa parte del programma di governo, ma non ha escluso una discussione in merito. Il presidente del Consiglio ha comunque sottolineato che "se cade la maggioranza si va alle elezioni anticipate". La Lega continua a sostenere che la proposta di Fini è irrealizzabile. Umberto Bossi ha dichiarato ieri che "Fini è impazzito". Il segretario dell' Udc Marco Follini chiede al premier di "frenare la Lega" e sostiene che "la casa delle libertà del 2001, basata su un accordo politico fra Polo e Lega, è entrato in crisi". Severo con il Senatùr, che a suo avviso "deve smettere di pensare di essere il protettore della maggioranza", Follini non risparmia neanche il Guardasigilli: "Castelli? E' provato dal corso Cepu in Giurisprudenza". Berlusconi affronta la crisi interna alla sua coalizione ed afferma: "Certi comportamenti degli alleati ripetono liturgie figlie dell'epoca in cui i governi duravano solo un anno. Io no sono contrario in via di principio a un rimpasto. Dopo le Europee faremo il punto".

 

24. Il 70% degli italiani dice si' al voto agli immigrati (AGI) - Roma, 11 ott. - Sette italiani su dieci dicono si alla proposta lanciata dal Vice Presidente del Consiglio Gianfranco Fini in merito alla possibilita' di voto per i cittadini immigrati. I dati emergono da un sondaggio di Datamedia. Immediatamente dopo le dichiarazioni di Gianfranco Fini, Datamedia ha tastato il polso dell'opinione pubblica con un sondaggio telefonico,su un campione di mille persone. Alla domanda "Lei estenderebbe il diritto di voto agli immigrati?", ha risposto sì addirittura il 70,7% del campione. Per il 65,1% degli intervistati bisognerebbe far votare solo gli stranieri che hanno un lavoro regolare e risiedono in Italia da alcuni anni, mentre il 5,6% ha risposto "sì, ma solo per le elezioni amministrative". Rimane solo il 14,4 per cento degli intervistati, che si dice decisamente contrario, accompagnato da un 14,9 per cento di persone che non hanno voluto o saputo rispondere.(AGI)

 

25. VOTO IMMIGRATI: Unione Islamica, "passo di grande civilta'" (AGI) - Roma, 11 ott. - "Ampia soddisfazione" per la proposta del Vice Presidente del Consiglio Gianfranco Fini di estendere il voto agli immigrati e' stata espressa da Kaled Biagioni Gazzoli, segretario generale dell'Associazione Unione Islamica in Occidente. "Ci complimentiamo con Fini per quest'iniziativa che ci vede in perfetta sintonia anche a nome del presidente Mansur Tantush". "Un passo - ha continuato - che ascriviamo ad un percorso di grande civilta'." Il segretario della piu' antica associazione islamica, nasce, infatti, nel 1947, ha proseguito aggiungendo che "noi sostenitori di un Islam nazionale italiano vediamo in questo un'utile forma di impegno civile e culturale dello straniero che vive una realta' del tutto italiana". A tal proposito Biagioni Gazzoli ha concluso dicendo che un ulteriore passo avanti sarebbe quello di "estendere l'incentivo di natalita' anche agli immigrati in regola con le leggi italiane. Se ci sono doveri ci sono, infatti, anche diritti". A scendere in campo a favore della proposta del vice premier e' anche la comunita' Kurda di Roma che definisce la proposta "un giusto passo verso l'integrazione. Votare per se stessi, aggiunge il consigliere dell'associazione Kadek, darebbe maggiore responsabilita' a chi vive o decide di trasferirsi in Italia".(AGI)

 

26. PRODI: stranieri legali risorsa economica e umana (AGI) - Bruxelles, 11 ott. - Per Romano Prodi, gli immigrati devono essere considerati una risorsa e la Commissione europea ha gia' pronte alcune iniziative per armonizzare le legislazioni dei paesi membri. "Gli immigrati legali sono una risorsa economica, culturale e umana che dobbiamo ricevere rispettando la loro dignita' e integrare nel modo migliore nella nostra societa'", ha affermato il presidente della Commissione europea nella sua relazione all'Europarlamento sul prossimo vertice Ue. Il Consiglio europeo del 16-17 ottobre vedra' l'immigrazione tra i tempi principali sul tavolo dei capi di stato e di governo.   Prodi ha sottolineato che la Commissione, in occasione del Vertice, "presentera' una serie di misure con l'obiettivo di giungere rapidamente al completamento di tale politica comune". Tra queste la creazione di un'agenzia per il coordinamento operativo delle frontiere; la possibilita' di introdurre identificatori biometrici nei visti e nei permessi di soggiorno degli immigrati in attesa di inserirli nei sistemi informativi di Schengen; infine iniziative per rendere piu' difficile la contraffazione dei passaporti. Prodi ha spiegato che per combattere l'immigrazione clandestina "due sono gli strumenti" su cui la Commissione dovra' mettere l'accento nei prossimi mesi: gli accordi di riammissione e le politiche di rimpatrio. Per quanto riguarda il primo punto, la Commissione - ha spiegato - deve ottenere dai paesi terzi non solo la riammissione dei cittadini del paese "ma anche quella dei cittadini di altri paesi in transito per quello stato". La Commissione - ha fatto presente - prevede di istituire un Fondo europeo per sostenere i costi dei rimpatri dal 2004 al 2006, e di inserirlo nelle nuove prospettive finanziarie in vigore dal 2007. Prodi ha anche chiesto di rafforzare l'istituto di asilo che, ha sottolineato, e' "parte integrante della nostra tradizione umanitaria ma che attraversa un momento di profonda critica da parte dell'opinione pubblica". Per questa ragione la Commissione si e' impegnata a completare la prima fase della costruzione di un sistema di asilo comune conl'adozione delle due direttive mancanti, sulle procedure e sulla definizione di rifugiato, entro la fine dell'anno. (AGI)

 

27. IMMIGRAZIONE – Tavola della pace da Casini. Benetollo (Arci): ''La Camera discuta subito sul voto agli immigrati''. Critiche per i tagli alla cooperazione (Redattore Sociale) 10 ottobre 2003 ROMA - Il presidente nazionale dell'Arci, Tom Bernetollo, assieme ad una delegazione della Tavola della pace, è stato ricevuto questo pomeriggio dal presidente della Camera Pierferdinando Casini. Nell’incontro, chiesto dai promotori della Perugia – Assisi e dell’Onu dei Popoli per esporre il programma e i contenuti dell’iniziativa, Benetollo ha rivolto un appello al presidente della Camera affinché si adoperi perché venga posto quanto prima all’ordine del giorno dei lavori dell’Assemblea un provvedimento che sancisca il diritto di voto per i cittadini immigrati. ”Per la prima volta – ha affermato Benetollo – è possibile che in Aula si realizzi la larga convergenza necessaria per poter approvare un provvedimento così importante e atteso dai tanti cittadini immigrati che nel nostro paese vivono e lavorano. Si tratterebbe di un atto di grande civiltà, rispondente al principio dell’indivisibilità dei diritti fondamentali di cittadinanza. Un primo passo verso quella cittadinanza universale che resta l’obiettivo di fondo. Un passo importante verso quell’Europa dei popoli e dei cittadini, aperta e includente, agente di pace e di civile convivenza, che in tanti hanno reclamato il 4 ottobre e per la quale il 12 ottobre in migliaia si metteranno in cammino da Perugia ad Assisi”. Intanto l'Arci protesta anche per la conferma dei tagli alla cooperazione internazionale, confermati oggi in Commissione Esteri del Senato. "Il fondo per la cooperazione internazionale allo sviluppo potrebbe contare in tutto su 518 milioni di euro, che dovrebbero servire a finanziare i progetti governativi e le attività delle Ong. Una cifra ridicola, soprattutto se confrontata con i circa 1.200 milioni di euro stanziati per le missioni militari all’estero. Il governo che, con questa Finanziaria prevede sacrifici e tagli che colpiscono i nostri concittadini più deboli, conferma questa vocazione anche in campo internazionale. Il contrario di quanto imporrebbero scelte coerenti di pace, di solidarietà e di difesa dei diritti sociali".

 

28. IMMIGRAZIONE – Voto agli stranieri. L'assessore Zanon: ''Il diritto per regolari e residenti è sancito dalla Costituzione'' (Redattore Sociale) 10 ottobre 2003 VENEZIA – Si continua a parlare della proposta di voto agli immigrati regolari. A prendere posizione è l'Assessore ai flussi migratori e alla sicurezza della Regione Veneto, Raffaele Zanon, che ritorna sulla proposta del vicepresidente del Consiglio Fini. Lo fa operando alcune precisazioni che egli ritiene necessarie, "se non si vuole - afferma l'esponente del governo veneto - creare confusione e disorientamento sui percorsi atti a riconoscere anche in Italia questo diritto civile, già ammesso da alcune direttive europee e applicato in alcuni paesi membri della comunità europea”.“Intanto - sottolinea Zanon - va assolutamente smentito che la posizione sostenuta dal vicepremier non appartenga o sia in contraddizione con quanto lo schieramento politico di destra ha sempre sostenuto. Casomai è il contrario. Siamo sempre stati avversi a ogni tipo di discriminazione di questo tipo, tenuto conto, ad esempio, che il diritto di voto per gli italiani all'estero è stato riconosciuto solo di recente soprattutto per il diretto impegno del Ministro Tremaglia. Abbiamo sempre sostenuto, in tante occasioni di confronto - aggiunge - che lo stesso riconoscimento sarebbe potuto intervenire anche per gli stranieri regolari presenti nel nostro territorio nel momento in cui ci fosse stato un pari provvedimento per gli italiani all'estero. E così è stato. Va poi ricordato e evidenziato - poiché molti sembrano ignorarlo - che il diritto di voto per gli stranieri integrati, regolari, rispettosi delle leggi, con un posto di lavoro e una residenza in Italia da almeno 10 anni è già sancito dalla Costituzione”.“Inoltre – conclude - questa proposta fa emergere un concetto caro allo schieramento politico di destra che riguarda la giustizia sociale. Nel momento in cui è stata resa giustizia alla popolazione italiana nel mondo - spiega - è giusto che ci sia un sistema di diritti e garanzie anche per gli stranieri che risiedono regolarmente nel nostro territorio. Infine, visto che la legge Bossi-Fini ha introdotto misure di rigidità e severità mirata, di contrasto alla clandestinità, al lavoro nero e al turpe mercato degli schiavi, ritengo che ora vada avviato un percorso di legalità che si affianchi di pari passo con un percorso di sicurezza, e che ciò implichi scelte moderne, al passo con i tempi e in sintonia con la proposta avanzata sul voto e con il messaggio sociale che il vicepremier ha sempre propugnato

 

29. VOTO AGLI IMMIGRATI. Berlusconi: "Non fa parte del programma di governo, ma questo non significa che non sia un punto su cui si possa ragionare" (Stranieri in Italia) 10 ottobre 2003 ROMA - Anche Berlusconi "apre" al voto agli immigrati. Al termine del Consiglio dei Ministri di questa mattina, il presidente del Consiglio ha ribadito che la questione non fa parte del programma di governo, aggiungendo però che "questo non significa che non sia un punto su cui si possa ragionare". Il premier non rifiuta, quindi, la proposta di Fini, ma, convinto che essa debba essere ricondotta nel contesto europeo, auspica "una soluzione" omogenea a tutti gli stati della Comunità Europea. Durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi Berlusconi ha evidenziato che essendo il ddl annunciato da An un provvedimento costituzionale, "sarebbe necessaria in parte una modifica costituzionale e in parte una legge ordinaria". "Può darsi - ha aggiunto il premier - che ci saranno degli emendamenti alla Bossi-Fini" Berlusconi ha però sottolineato che "si tratta di tempi che non riguardano il domani o il dopodomani, ma saranno comunque molto lunghi". Immediato l'apprezzamento di Alleanza Nazionale per le dichiarazioni del premier, che, come afferma il portavoce Mario Landolfi, "ha compreso la bontà della proposta avanzata dal vicepremier Gianfranco Fini di concedere il voto amministrativo agli immigrati, e si vuole adoperare per trovare un'intesa all'interno della coalizione". "Saremmo anche noi lieti - prosegue Landolfi - se l'accordo riguardasse l'intera maggioranza. Se tuttavia ciò non dovesse accadere, è evidente che, non essendo l'argomento inserito nel programma di governo come ha ricordato lo stesso premier, l'ultima parola spetterebbe al Parlamento".

 

30. SCUOLA - Nasce a Pristina una scuola di formazione professionale per i giovani in stato di disagio (Redattore Sociale) 10 ottobre 2003 ROMA - E' nato a Pristina il Centro Pilota di Formazione Professionale “Qendra Sociale Edukative Don Bosko”, scuola rivolta allo sviluppo della formazione professionale della gioventù più disagiata della regione ed ha il preciso intento di dare a questi maggiori opportunità occupazionali Il progetto è nato dalla precisa richiesta delle Istituzioni e dei tanti kossovari che durante la guerra in Kossovo sono stati accolti nella tendopoli allestite presso i Centri di Don Bosko di Tirana e Scutari e dalla lunga presenza sul territorio kossovaro dei Salesiani.Da un’indagine del Vis sulle condizioni del paese, del mercato del lavoro e del sistema scolastico è emersa la grave crisi del sistema educativo in questo Paese: su una popolazione di 2.300.000 abitanti (1996) ben 1.479.280 sono prive di un titolo di studio, mentre solo il 34,5% della popolazione sotto i 15 anni ha terminato le scuole elementari, solo il 17,3% ha conseguito il diploma di scuola secondaria e solo 3,3% ha un titolo di studio universitario.La scuola di Pristina non solo prevede dei percorsi didattici basati sugli standard europei di formazione-professionale e sull’utilizzo di moderne attrezzature, orientandosi verso i settori dell’elettrotecnica, dell’informatica, del segretariato d’azienda, delle lingue e della meccanica; ma, soprattutto, si occupa dell’aggiornamento e della riqualificazione del personale docente locale. Il centro, inoltre, offre a tutti gli studenti, al conseguimento del diploma, un sostegno per l’inserimento nel mercato del lavoro. Ma la più importante novità è l'apertura per la prima volta in Kossovo di corsi rivolti ad ambo i sessi, questo non solo favorirà un maggiore inserimento nel mondo del lavoro da parte delle donne, ma compie innanzitutto un’azione di prevenzione contro i traffici illegali, nelle cui maglie molte ragazze dei paesi balcanici ingenuamente cadono.Il Centro di Pristina è stato aperto anche grazie ai fondi raccolti dall’iniziativa “Gusto e Solidarietà” campagna sociale voluta dalla Guida del Gambero Rosso e dalla Guida de l’Espresso, che per la prima volta hanno promosso insieme un progetto sociale coinvolgendo i ristoratori italiani. Un giorno al mese dello scorso anno – il “no profit day” – 276 ristoranti hanno devoluto una percentuale dell’incasso della giornata a favore della scuola di Pristina.

 

31. FAMIGLIA - ''Il bonus di mille euro per il secondo figlio vale solo per madri italiane e comunitarie e non per le extracomunitarie, escluse perché fanno già molti figli''. La denuncia di Livia Turco al convegno dei Ds sulla famiglia (Redattore Sociale) 10 ottobre 2003 ROMA – “Per il Governo i bambini che meritano aiuto sono solo quelli nati dal 1° Dicembre 2003 fino al 31 Dicembre 2004”, denuncia la deputata diessina Livia Turco, spiegando: “La proposta contenuta nel decreto connesso alla Finanziaria 2004 di prevedere un bonus per il secondo figlio di mille euro, a prescindere dal reddito, vale solo per italiane e comunitarie, ma non per le extracomunitarie, escluse perché fanno già molti figli: un concentrato di cinismo, valori regressivi, inefficacia”. Turco ha aperto stamani l’incontro “l’amica di famiglia: verso una legge quadro a sostegno delle responsabilità familiari”, promosso oggi dal Dipartimento welfare dei Ds presso l’Auditorium di via Rieti. Per ottenere politiche sociali “più friendly, ovvero più vicine alle esigenze delle persone”, i Ds hanno lanciato la proposta di elaborare una legge quadro a sostegno delle responsabilità familiari, “con l’intento di riconoscere e valorizzare i legami familiari, la loro centralità nella cura, nella formazione e nella promozione del benessere delle persone”. All’incontro hanno partecipato amministratori locali, forze sociali, operatori del volontariato per fare il punto sulle domande, le esigenze e i cambiamenti nell’ambito delle responsabilità familiari, con la possibilità di avanzare proposte a sostegno delle famiglie.

 

 

 

La rassegna stampa è curata dall’ufficio stampa dell’OIM:

Tel. 06 44186 223 E-mail iomromepress@iom.int

 

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE PER LE MIGRAZIONI (OIM)

Missione di collegamento in Italia e di coordinamento per la Regione del Mediterraneo

Via Nomentana 62 • 00161 Roma • Italia

Tel: +39.06.44 23 14 28 • Fax: +39.06.440 25 33 •

E-mail: MRFRome@iom.int • Internet: http://www.iom.int

 

 

La rassegna stampa può essere consultata anche sul sito www.immagineimmigratitalia.it

Sito Web realizzato nell'ambito del Progetto comunitario

"Immagine degli immigrati in Italia tra media, Società civile e mondo del Lavoro"

 

Per non ricevere più questa rassegna stampa, inviare un messaggio a iomromepress@iom.int  scrivendo nell'oggetto: "cancellare".