novità europa – luglio/agosto 2003

asgi– ires piemonte-osservatorio per l'immigrazione in piemonte www.piemonteimmigrazione.it/IPO3.html

 

Parlamento europeo............................................................................................................................. 3

Dibattito sul progetto di Trattato che istituisce una Costituzione per l’Europa e sulla Conferenza intergovernativa..................................................................................................................................... 3

Relazione annuale sui diritti umani nell’Unione europea................................................................................ 3

Situazione dei diritti umani nel mondo...................................................................................................... 4

Risoluzione comune su Cuba................................................................................................................... 4

Approvata la relazione sul “ne bis in idem................................................................................................. 4

Coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale............................................................................................ 5

Attuazione dell’agenda sulla politica sociale................................................................................................ 5

Protezione delle lingue minoritarie............................................................................................................ 5

Seconda fase del programma Daphne......................................................................................................... 5

Convenzione internazionale sui diritti e la dignità delle persone disabili........................................................... 6

Priorità della Presidenza italiana su immigrazione, asilo e frontiere..................................................... 6

Notizie dalla Presidenza....................................................................................................................... 6

Incontri sul programma della Presidenza..................................................................................................... 6

Quote di immigrazione europee................................................................................................................ 7

Incontro ministri Ue e capi religiosi.......................................................................................................... 7

Proposta di modifica del regolamento dell’Osservatorio europeo su razzismo e xenofobia................ 7

Proposta italiana sull’assistenza nei provvedimenti di espulsione via terra........................................ 7

Proposte di regolamenti sul traffico frontaliero................................................................................... 7

Cooperazione con Paesi terzi e gestione dei flussi migratori............................................................... 7

Programma comunitario sull’integrazione degli immigrati.................................................................... 7

Secondo invito a presentare proposte del programma ARGO............................................................ 8

Cooperazione nella gestione dei flussi migratori.................................................................................. 8

Comunicazione sulla diversità culturale............................................................................................... 8

Visti per le Olimpiadi........................................................................................................................... 8

Pubblicazione della Direzione generale Occupazione e Affari sociali.................................................. 8

Pubblicato accordo UE-USA............................................................................................................... 8

Accordo Svizzera-Ue sulla circolazione delle persone......................................................................... 8

Accordo UE-Russia su Kaliningrad..................................................................................................... 8

Ratifica della Convenzione sul crimine internazionale e la tratta di esseri umani................................ 9

L’Unione europea e la Corte penale internazionale............................................................................. 9

Diritto di voto dei cittadini europei..................................................................................................... 9

740 morti per entrare in Europa........................................................................................................... 9

Consiglio d’Europa.............................................................................................................................. 9

Proposta di istituzione di un Pubblico Ministero della Corte europea dei diritti umani....................................... 9

Nuovi rapporti Paese del Consiglio d’Europa.............................................................................................. 9

ITALIA................................................................................................................................................ 9

Rapporti Italia-Libia............................................................................................................................... 9

Attuazione delle direttive contro la discriminazione.................................................................................... 10

Avvio di un programma per l’integrazione dei Rom.......................................................................... 10

 


 

Parlamento europeo

Dibattito sul progetto di Trattato che istituisce una Costituzione per l’Europa e sulla Conferenza intergovernativa

Il 10 luglio scorso la Convenzione per il futuro dell’Europa ha concluso i lavori che hanno portato alla elaborazione del progetto di Trattato che istituisce una Costituzione per l’Europa. Il progetto è stato presentato lo scorso 18 luglio a Roma dal Presidente della Convenzione europea, Valéry Giscard d’Estaing al Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. è l’Italia, in quanto Presidente di turno a dover convocare, probabilmente il prossimo 4 ottobre, la Conferenza intergovernativa che avrà il compito di tradurre il progetto in un vero e proprio Trattato.

Il Presidente della Convenzione, ha presentato il progetto al Parlamento europeo in un dibattito tenutosi il 3 settembre 2003 nel quale sono intervenuti anche il Presidente del Parlamento, Pat Cox, il Presidente della Commissione, Romano Prodi e il Vicepresidente del Consiglio italiano, Gianfranco Fini.

La commissione per gli affari costituzionali del Parlamento europeo sta elaborando un parere in merito alla convocazione della Conferenza intergovernativa e al progetto di Trattato in modo che la plenaria del Parlamento possa discuterne nella seconda sessione di settembre. Romano Prodi ha espresso le maggiori critiche sul progetto di Trattato, chiedendo che la conferenza intergovernativa modifichi alcune parti e criticando il ruolo configurato per la Commissione. La Presidenza italiana, rappresentata dai Ministri Gianfranco Fini e Franco Frattini, ha espresso la volontà di concludere i lavori entro dicembre in modo da firmare il Trattato nel maggio 2004 dopo l’allargamento e prima delle elezioni europee. La Presidenza ha assicurato che il progetto della Convenzione non sarà stravolto e che, nonostante le critiche di Prodi, non sarà toccato l’equilibrio istituzionale ivi raggiunto e che il Parlamento europeo parteciperà attivamente ai lavori della Conferenza. Franco Frattini ha esposto i tre principi che guideranno la Presidenza italiana: il rispetto del calendario per arrivare ad un accordo globale e completo entro dicembre, il rispetto del teso di progetto elaborato dalla Convenzione con miglioramenti laddove è possibile, lasciando fero l’equilibrio istituzionali raggiunto dalla Convenzione anche se dovranno essere affrontati di nuovo alcuni argomenti conflittuali come il ricorso all’unanimità. Al fine di adottare decisioni di grande importanza la Presidenza italiana auspica che la CIG sia composta al più alto livello politico (Primi Ministri, Ministri degli esteri e rappresentanti delle istituzioni europee).

 

 

Relazione annuale sui diritti umani nell’Unione europea

La plenaria ha approvato, con 221 voti favorevoli, 195 contrari e 3 astensioni, la relazione annuale 2002 sui diritti fondamentali nell’Unione europea elaborata da Fodé Sylla. Nella relazione, che si basa sui valori enunciati nella Carta dei diritti fondamentali, sono esaminate questioni come le condizioni di arresto e di detenzione negli Stati membri dell’UE, il livello di protezione dei dati personali, il diritto d’asilo e la concentrazione dei media. La relazione afferma che il 2002 si è tradotto nei 15 Stati membri in limitati progressi e sembra persino aver denotato un certo regresso in diversi settori. Particolare attenzione è dedicata al tema del terrorismo, dei detenuti, dell’eutanasia, della protezione dei dati (con riferimento agli accordi che prevedono la trasmissione di dati personali tra UE e USA) e dei media (con particolare riferimento alla situazione italiana). Per quanto riguarda la tratta degli esseri umani, i parlamentari insistono affinché l’UE adotti una politica efficace contro la tratta degli esseri umani, che preveda, tra l’altro, la creazione di una banca dati europea per le persone scomparse che si ritiene ne siano vittime. I deputati chiedono anche una migliore protezione giudiziaria mediante l’adozione della direttiva del Consiglio sui permessi di residenza a breve termine rilasciati alle vittime dell’immigrazione illegale e della tratta di esseri umani che cooperino con le autorità competenti. Quanto all’asilo la commissione condanna i ritardi nell’adozione degli strumenti necessari per la politica comune di asilo e di immigrazione. I parlamentari sollecitano gli Stati membri a limitare la detenzione dei richiedenti asilo a casi eccezionali e solo per ragioni definite nelle direttive dell’Alto commissariato ONU per i rifugiati. Il Consiglio è invitato ad adottare quanto prima il progetto di direttiva che prevede una tutela sussidiaria per le persone non protette dalla Convenzione di Ginevra ma che non possono essere rinviate nel loro Paese d’origine. Preoccupati per l’elevato numero di persone che nel 2002 hanno perso la vita nel tentativo di cercare rifugio nell’UE, i deputati denunciano la grave situazione dei minori non accompagnati richiedenti asilo, in particolare in Austria, Belgio, Svezia e Italia. A loro avviso, poi, gli Stati membri dovrebbero rifiutare l’estradizione di persone verso Paesi in cui potrebbero essere condannate alla pena di morte o rischierebbero di essere torturate o sottoposte a trattamenti disumani o degradanti. Infine rispetto alle discriminazioni gli Stati membri sono invitati a garantire che tutti i bambini presenti sul loro territorio beneficino del diritto all’istruzione, a prescindere dalla situazione amministrativa della loro famiglia. Allo stesso modo, tutte le persone dovrebbero poter accedere alle cure mediche. Gli Stati membri sono inoltre invitati a rendere più flessibile la procedura di naturalizzazione in modo da garantire ai residenti di origine straniera che la desiderino una cittadinanza a tutti gli effetti. I parlamentari constatano la persistenza di violenze fisiche di carattere razziale, in particolare in Spagna e in Francia, nonché la recrudescenza di un razzismo verbale nei confronti dei musulmani sulla scena musicale, in Germania, e di messaggi razzisti sui siti Internet e sui siti calcistici in Italia. Spagna, Grecia, Francia, Portogallo e Italia sono quindi invitati a condurre una politica più incisiva per eliminare i comportamenti razzisti. La relazione si compiace delle iniziative adottate da diversi Stati membri per ridurre il seguito dei partiti politici che diffondono una propaganda razzista e xenofoba; Grecia, Danimarca, Paesi Bassi, Austria e Italia sono invitati ad essere più attivi in tale settore. I deputati ribadiscono anche la richiesta agli Stati membri di abolire qualsiasi forma di discriminazione di cui sono ancora vittime gli omosessuali, in particolare in materia di diritto al matrimonio e all’adozione. Essi raccomandano il riconoscimento dei rapporti non coniugali fra persone sia di sesso diverso che dello stesso sesso, adottando inoltre le misure necessarie per consentire alle coppie di esercitare il diritto alla libera circolazione.

 

 

Situazione dei diritti umani nel mondo

Il Parlamento ha anche approvato la relazione di Bob van den Bos (relazione di iniziativa dello stesso Parlamento) sulla situazione del diritti umani nel mondo nel 2002, approvata dal Parlamento europeo. Il testo si articola su due assi di riflessione: il dialogo politico e l'intolleranza religiosa.

 

 

Risoluzione comune su Cuba

Il Parlamento europeo ha approvato il 4 settembre una risoluzione (B5-0365/2003) che condanna le flagranti violazioni di diritti umani, civili e politici a Cuba. I deputati sollecitano l’immediato rilascio di tutti i prigionieri politici e affermano che, non appena saranno messe in libertà le persone detenute e saranno cessate le detenzioni arbitrarie, il Consiglio e la Commissione dovranno elaborare una politica globale nei confronti del Paese. L’Aula critica la politica di scontro condotta dagli Stati Uniti da più di 44 anni (embargo, leggi extraterritoriali, ecc.), sostenendo invece una politica mirata all’adozione di misure positive, come la firma e l’applicazione di strumenti internazionali nell’ambito dei diritti umani, l’incoraggiamento alle autorità e all’opposizione democratica a lavorare insieme per una transizione democratica pacifica. Tale politica dovrebbe poi includere incentivi, come generosi programmi di cooperazione, in modo da migliorare il rispetto dei diritti umani. I parlamentari deplorano gli ultimi avvenimenti registrati nel Paese, come i numerosi arresti, le detenzioni e le dure sentenze pronunciate dopo processi sommari nei confronti di oltre 70 dissidenti e attivisti per i diritti dell’uomo, nonché il ripristino della pena di morte. Di conseguenza, l’UE ha deciso di limitare le visite governative bilaterali ad alto livello, di ridurre il profilo della partecipazione degli Stati membri ad eventi culturali, di invitare i dissidenti cubani alle cerimonie organizzate in occasione delle feste nazionali e di procedere alla rivalutazione della posizione comune nei confronti di Cuba. La Commissione ha inoltre sospeso la relazione di valutazione sulla domanda di adesione di Cuba all’accordo di Cotonou, domanda che Cuba ha deciso per la seconda volta di ritirare. I deputati deplorano poi la decisione del regime cubano di rinunciare agli aiuti concessi dall’Unione europea e l’assenza di riforme economiche e sociali, il che rende più dura la realtà in cui vivono i cittadini cubani. Il Parlamento chiede infine che il vincitore del Premio Sacharov 2002, Oswaldo Payá Sardiñas, sia invitato al più presto per un visita ufficiale all'UE.

 

 

Approvata la relazione sul “ne bis in idem

Il Parlamento europeo ha adottato lo scorso 2 settembre la relazione di Maurizio Turco che approva, con emendamenti, l’iniziativa della Grecia per l’elaborazione di una decisione quadro sull’applicazione del principio del “ne bis in idem” a livello comunitario. In base a tale principio, nessuno può essere perseguito o condannato due volte per lo stesso reato.

 

 

Coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale

Il Parlamento europeo ha approvato la relazione di Jean Lambert che approva, con emendamenti, la proposta di regolamento che modifica, semplificandolo, il regolamento n. 1408/71 sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale. In base alla proposta della Commissione, il regolamento dovrebbe applicarsi a tutte le persone coperte dalla normativa nazionale in materia di sicurezza sociale. Altre modifiche importanti introdotte dalla Commissione e accettate dai deputati riguardano l’introduzione, nel campo d’applicazione del regolamento, dei sistemi di prepensionamento, l’aumento dei diritti per i disoccupati e per i lavoratori frontalieri.

 

 

Attuazione dell’agenda sulla politica sociale

Con la relazione di Ilda Figueiredo sul quadro di valutazione dei progressi compiuti nell’attuazione dell’agenda per la politica sociale, il Parlamento europeo constata la notevole flessione dell’attività economica e rilevano che le recenti previsioni di primavera aggravano i timori di crescita di disoccupazione, povertà ed emarginazione sociale. Essi chiedono, quindi, alla Commissione di rendere operative le iniziative politiche annunciate nell’agenda per la politica sociale, indicando per ogni elemento lo strumento politico utilizzato (legislazione, metodo aperto di coordinamento, negoziati con le parti sociali, indicatori, segnali d’allarme ecc.), nonché i responsabili e le scadenze. La relazione presenta anche una serie di proposte in merito ad aspetti su cui i deputati attendono maggiori progressi da parte della Commissione, soprattutto per quanto concerne l’integrazione della dimensione sociale nella politica di concorrenza, la revisione della direttiva sull’istituzione del comitato d’impresa europeo e di quella sul tempo di lavoro, l’elaborazione di un Libro verde sull’analfabetismo e l’esclusione sociale, la proposta di una direttiva basata sull’articolo 13 del Trattato per combattere le discriminazioni basate sulla disabilità. I deputati sperano che la seconda tavola rotonda sulla povertà e l’emarginazione sociale, in programma a Torino il 16 e 17 ottobre, costituisca un momento importante per la valutazione dei risultati dell’applicazione dei primi piani nazionali d’integrazione e abbia effetti positivi sull’attuazione di un’effettiva politica d’integrazione sociale, che i piani nazionali dovrebbero privilegiare.

 

 

Protezione delle lingue minoritarie

Il Parlamento europeo denuncia, con l’approvazione della relazione d’iniziativa elaborata da Michl Ebner e approvata con 27 voti favorevoli e 2 astensioni, l’assenza di disposizioni giuridiche a livello comunitario sulle lingue europee meno diffuse e regionali. In base a stime ufficiali, 40 milioni di cittadini dell’UE usano regolarmente una lingua minoritaria o regionale, nella stragrande maggioranza dei casi assieme alla lingua ufficiale o alle lingue ufficiali dello Stato rispettivo. Con l’allargamento, nel 2004 tale cifra aumenterà di circa 6 milioni di persone. Una linea di bilancio introdotta dal Parlamento negli anni ’80 per sostenere le lingue regionali e minoritarie è rimasta lettera morta: la Commissione non è riuscita a utilizzare quei fondi a seguito di una sentenza della Corte di giustizia del 1998 in base alla quale non vi è una base giuridica appropriata per tale politica. Per uscire dall’impasse, i deputati chiedono che la Conferenza intergovernativa, che dovrà negoziare il progetto di Costituzione proposto dalla Convenzione, includa tra le disposizioni sulla politica culturale dell’Unione un riferimento esplicito alla promozione della diversità linguistica, comprese le lingue regionali e minoritarie, quale espressione di diversità culturale. I parlamentari formulano inoltre una serie di raccomandazioni alla Commissione, chiedendo la realizzazione di uno studio di fattibilità sulla creazione di un’Agenzia europea per la pluralità linguistica e l’apprendimento delle lingue. La Commissione dovrebbe inoltre elaborare un programma pluriennale per la diversità linguistica (comprese le lingue regionali e minoritarie, nonché i linguaggi gestuali), accompagnato da misure finanziarie concrete per la promozione di progetti miranti a creare un contesto favorevole alle lingue, ovvero alla coesistenza di lingue ufficiali e co-ufficiali.

 

 

Seconda fase del programma Daphne

Il Parlamento europeo ha approvato la relazione elaborata da Lissy Gröner sulla seconda fase del programma «Daphne» (2004-2008), in un’ottica di continuità con l’attuale programma mirante a prevenire le violenze contro bambini, adolescenti e donne. La Commissione ha proposto per «Daphne II» un importo di riferimento di 41 milioni di euro per il periodo 2004-2008, con la possibilità di una cifra aggiuntiva per il periodo 2004-2006, in vista dell’allargamento. L’importo totale di riferimento risulterebbe così pari a 49,2 milioni di euro.

 

 

Convenzione internazionale sui diritti e la dignità delle persone disabili

Il Parlamento ha approvato la relazione di Elizabeth Lynne relativa all’iniziativa sorta nell’ambito del comitato speciale delle Nazioni Unite creato in applicazione della risoluzione n. 56/168, di “esaminare proposte in vista dell’elaborazione di una convenzione internazionale globale e integrata per la promozione e la tutela dei diritti e della dignità delle persone disabili”. In questo contesto e alla luce della comunicazione presentata dalla Commissione, il Parlamento europeo insiste sulla necessità di una convenzione giuridicamente vincolante, dotata di un meccanismo di monitoraggio efficace, analoga alle sei convenzioni sui diritti umani che sono già state adottate dall’ONU.

 

 

Priorità della Presidenza italiana su immigrazione, asilo e frontiere

La presidenza greca si è conclusa con l’adozione di alcune proposte da parte del Consiglio relative alla costruzione dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia non ancora sufficienti però a garantire il rispetto del termine del 1 maggio 2004 previsto dal Titolo IV T Ce e dal programma di Tampere. Spetta ora all’Italia, Presidente di turno, garantire l’accordo sulle proposte in fase di negoziazione. La Presidenza prevede di concludere sull’immigrazione lavorerà sul tema della gestione dei flussi migratori e della lotta all’immigrazione illegale e intende concludere i negoziati sulle direttive in materia di ingresso per studio e lavoro. Sarà anche esaminata la proposta sull’ingresso per motivi di ricerca prevista per la seconda metà del 2003. Tra le misure di contrasto dell’immigrazione clandestina la Presidenza intende approvare la direttiva sull’assistenza ai provvedimenti di espulsione via aerea; il regolamento sulla costituzione di una rete di uffici di collegamento sull’immigrazione; una decisione sull’organizzazione di operazioni di rimpatrio comuni.

La Presidenza è determinata a promuovere la distribuzione dei costi di gestione delle frontiere esterne e prevede di mettere in agenda la riforma del Manuale comune e il regolamento sul traffico transfrontaliero locale.

Sull’asilo la Presidenza intende lavorare all’adozione della direttiva sugli standard minimi sulle procedure per il riconoscimento dello status di rifugiato e della direttiva status di rifugiato o di benficiario di altra protezione internazionale. Sulla prima, dopo che il Consiglio del 5-6 giugno ha raggiunto l’accordo su alcuni aspetti come la questione della detenzione dei richiedenti asilo e la procedura da seguire in caso di implicito rifiuto della richiesta di asilo, i lavori stanno adesso procedendo nei gruppi di lavoro con lo scopo di approvare il testo per la fine del 2003 in conformità con le conclusioni di Siviglia. La seconda proposta è stata bloccata sino ad oggi per la deroga richiesta dalla Germania sui diritti delle persone che godono di protezione sussidiaria.

Tra le priorità della Presidenza non è contemplata l’adozione della decisione quadro in materia di razzismo che, si ricorderà, era stata bloccata proprio dal Governo italiano.

Per il dettaglio delle priorità si veda infra e l’apposita sezione del sito della Presidenza italiana, il discorso del Ministro Pisanu e del Ministro Castelli tenuti al Parlamento europeo lo scorso 9 luglio.

 

 

Notizie dalla Presidenza

Incontri sul programma della Presidenza

Il Ministro Pisanu ha tenuto una serie di incontri con i corrispondenti Ministri di Spagna, Germania, Regno Unito e Malta. L’incontro con il Ministro spagnolo si è tenuto ad Alghero lo scorso 20 luglio ed ha confermato uniformità di vedute dei due Paesi in tema di contrasto dell’immigrazione clandestina in particolare sulle azioni di pattugliamento delle coste del Mediterraneo. Sempre ad Alghero si è tenuto l’incontro con il ministro tedesco Schily dopo il quale sulla linea del “progetto Nettuno”, illustrato a Schily, i due ministri hanno concordato che per controllare le frontiere marittime e terrestri. A questo scopo saranno realizzati due centri di controllo marittimo in Spagna e in Grecia, e uno in Italia per il controllo delle frontiere aeroportuali. A Londra, il Ministro Pisanu ha avuto lo scorso 22 luglio un incontro con il Ministro dell’Interno britannico, David Blunkett centrato sulla lotta all’immigrazione clandestina, al terrorismo e alla criminalità organizzata. Blunkett - ha detto Pisanu – “ha aderito all’impegno che l’Italia ha assunto per promuovere la più ampia mobilitazione possibile di uomini e forze nel controllo delle frontiere europee, sia terrestri che marittime”.

Pisanu ha avuto anche un incontro con il Ministro dell’Interno di Malta che può, secondo il  Ministro, svolgere un ruolo importante per la gestione integrata delle frontiere esterne dell'Europa al fine di combattere i traffici clandestini e per la pacificazione e lo sviluppo dell’area mediterranea”.

 

 

Quote di immigrazione europee

Secondo il Ministro Pisanu occorre definire quote di ingresso europee da una parte per fermare la tragedia umana che si consuma quotidianamente a danno di chi vuole entrare nel territorio europeo e, dall’altra, per rispondere al bisogno di immigrazione dell’Europa. Ha affermato il Ministro che “Se l’Europa negli ultimi 10 anni non avesse avuto immigrazione avrebbe perso il 2% del suo tasso di popolazione attiva e se l’Italia non avrà l’immigrazione nei prossimi anni perderà una fascia di 4 milioni di cittadini attivi tra i 30 e i 40 anni”.

 

 

Incontro ministri Ue e capi religiosi

A fine ottobre si terrà, su iniziativa del Ministro dell’Interno Pisanu, un incontro tra i 25 ministri dell’Interno dell’Ue allargata e i leader religiosi di diverse confessioni. L’incontro di ottobre sarà introdotto dagli interventi dei leader delle chiese cristiane, della comunità musulmana e di quella ebraica.

 

 

Proposta di modifica del regolamento dell’Osservatorio europeo su razzismo e xenofobia

Con una Comunicazione dello scorso 5 agosto 2003, la Commissione rende noti i risultati della valutazione esterna compiuta sull’attività dell’Osservatorio sino al 2001. Sulla base dei risultati di tale valutazione la Commissione ha presenta, in coda alla comunicazione, una proposta di modifica del regolamento istitutivo dell’Osservatorio.

 


Proposta italiana sull’assistenza nei provvedimenti di espulsione via terra

Lo scorso 3 luglio l’Italia ha presentato una proposta di direttiva relativa all’assistenza durante il transito via terra nell’ambito dei provvedimenti di allontanamento adottati dai Paesi membri. Sempre del 3 luglio è la proposta di incaricare un gruppo di lavoro di elaborare un manuale per l’organizzazione di voli congiunti destinati all’esecuzione degli allontanamenti.

 

 

Proposte di regolamenti sul traffico frontaliero

La Commissione ha presentato lo scorso 14 agosto 2003 due proposta di regolamento sull’attraversamento delle frontiere esterne da parte di persone che abitano legalmente nella zone di frontiera. Una relativa alla circolazione tra paesi Ue e paesi terzi e l’altra invece fra due Stati membri nel caso in cui, come per i Paesi dell’allargamento, nonostante l’adesione, non potranno applicare subito le disposizioni di Schengen.
Questa proposta fa seguito ad una comunicazione del 9 settembre 2002 e prevede in particolare il rilascio di visti speciali, detti visti “L” (traffico di frontiera Locale) il cui ottenimento è meno rigido rispetto ai classici Visti Schengen.

 

 

Cooperazione con Paesi terzi e gestione dei flussi migratori

È stato pubblicato il primo invito a presentare proposte finanziato con la linea B-667 e volto a sostenere azioni preparatorie sul controllo alle frontiere, la sicurezza dei documenti, la fuga dei cervelli e la politica dei visti. È volto anche alla valutazione del progetto britannico della “zona di transito” e della creazione di una task-force regionale dell’Unione. I progetti devono essere presentati entro il 30 settembre 2003.

 

 

Programma comunitario sull’integrazione degli immigrati

Come previsto nella Comunicazione sull’integrazione COM (2003) 336, del 3 giugno 2003, lo scorso 15 luglio la Commissione ha approvato il programma INTI destinato a finanziare azioni per l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi nell’Unione. Il primo invito a presentare proposte è stato pubblicato il 15 luglio scorso con una disponibilità totale di 4 milioni di Euro per il 2003.

 

 

Secondo invito a presentare proposte del programma ARGO

È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il secondo invito a presentare proposte per l’anno 2003 nell’ambito del programma ARGO identico a quello del maggio 2003.

 

 

Cooperazione nella gestione dei flussi migratori

È stato adottato dalla Commissione un rapporto sullo stato dei rapporti con i Paesi terzi nella gestione dei flussi migratori.

 

 

Comunicazione sulla diversità culturale

La Comunicazione ha adottato una la comunicazione COM (2003) 520 sulla diversità culturale in vista della prossima Conferenza dell’Unesco nell’ambito della quale la Commissione europea auspica che si adotti una convenzione internazionale sulla tutela della diversità culturale.

 

 

Visti per le Olimpiadi

Il Consiglio affari generali ha adottato lo scorso 15 luglio il regolamento il rilascio di visti per i partecipanti ai giochi olimpici di Atene 2004. Il regolamento è stato pubblicato nella GUUE, L 183, del 22 luglio 2003, pp. 1-5.

 

 

Pubblicazione della Direzione generale Occupazione e Affari sociali

È in linea il n. 6 di “Social agenda”, pubblicazione della Direzione generale Occupazione e affari sociali. Si segnalano due articoli uno sull’immigrazione e uno sulla discriminazione.

 

 

Pubblicato accordo UE-USA

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, L 181, del 19 luglio 2003, pp. 25-42, l’accordo UE-USA sull’estradizione e sulla mutua assistenza giudiziaria in materia penale.

 

 

Accordo Svizzera-Ue sulla circolazione delle persone

L’Unione europea e la Svizzera hanno iniziato le negoziazioni per l’estensione dell’accordo sulla libera circolazione delle persone in vista dell’allargamento dell’Unione ai 10 nuovi Stati membri. L’Unione auspica una modifica della clausola di salvaguardia che permette alla Svizzera di imporre delle quote in caso di arrivo massiccio di lavoratori sul suo territorio. Auspica anche un aumento della quota del 20% per a partire da maggio 2004. I negoziati dovrebbero concludersi entri la fine del 2003.

 

 

Accordo UE-Russia su Kaliningrad

È entrato in vigore il 1 luglio 2003 il regolamento sui documenti facilitanti il transito tra la Russia e Kaliningrad. La Polonia ha firmato il 23 luglio 2003 un accordo con la Russia che autorizza i cittadini russi a viaggiare per un anno a partire dal 1 ottobre 2003 con un visto gratuito oltre a permettere di poter transitare attraverso la Polonia per i possessori di un visto Schengen, Ceco o Slovacco. Il capo delegazione dell’Ue a Mosca, ha annunciato che l’Unione è disposta a discutere la possibilità di non richiedere più il visto ai cittadini russi per l’ingresso nell’Unione. Il Presidente della Commissione Romano Prodi ha stimato che occorreranno 5 anni per arrivare a tale risultato. La Finlandia ha affermato che si tratta di un obiettivo necessariamente di lungo termine.

 

 

Ratifica della Convenzione sul crimine internazionale e la tratta di esseri umani

La Commissione europea ha proposto al Consiglio di ratificare per la Comunità europea la Convenzione delle Nazioni Unite contro il crimine internazionale, il protocollo sulla prevenzione, la soppressione e la repressione del traffico di persone, in particolare donne, bambini e il protocollo contro il traffico di migranti via terra, aria e mare. La Convenzione entrerà in vigore il prossimo 29 settembre 2003.

 

 

L’Unione europea e la Corte penale internazionale

I Paesi dell’Europa Centrale e orientale (e gli Stati dell’EFTA) hanno annunciato il loro sostegno alla posizione comune del Consiglio annunciata il 23 giugno 2003 sulla Corte penale internazionale. Questa posizione segue la lettera congiunta mandata dal Commissario per le relazioni esterne Chris Patten e il Presidente del Consiglio George Papandreou chiedendo a tali Paesi di non firmare gli accordi bilaterali con gli Stati Uniti al fine di garantire l’immunità alle forze di peacekeeping. L’iniziativa europea è dovuta anche alla firma di tali accordi da parte di Albania, Bosnia-Herzegovina e Romania (la Croazia e il Montenegro stanno per firmarli). In una nota trasmessa agli Stati membri, gli Stati Uniti hanno dichiarato il gesto “unfriendly” e hanno detto che potrebbe avere “conseguenze spiacevoli” sulle future relazioni transatlantiche. Questo tema è stato uno dei punti di disaccordo nel Summit UE-USA di giugno.

 

 

Diritto di voto dei cittadini europei

La Commissione ha deciso di perseguire con una procedura di infrazione il Belgio per non aver garantito il diritto di voto a più di 100 cittadini europei non belgi residenti nel comune di Honnelles dove non erano stati correttamente iscritti nelle liste elettorali delle elezioni del 2000, in contrasto con l’art. 19 del Trattato Ce. La Commissione ha inviato al Belgio un parere motivato il 9 luglio 2003 che costituisce la seconda fase della procedura di infrazione prevista dall’art. 226 del Trattato. Il Belgio potrà ora rispondere al parere entro due mesi ai termini dei quali la Commissione potrà ricorrere alla Corte di Giustizia.

 

 

740 morti per entrare in Europa

Secondo l’Institute of Race Relations di Londra negli ultimi 18 mesi sono state oltre 742 le persone decedute nel tentativo di varcare illegalmente le frontiere dell’Ue. Oltre 670 persone sono morte viaggiando su imbarcazioni di fortuna, molte delle quali sono affondate. La maggior parte delle vittime proveniva dall’Africa ma ci sono anche molti iracheni, curdi, afgani, albanesi e asiatici del sud. Il numero di morti è certamente molto più alto, poiché nella cifra calcolata sono considerati solo i decessi ufficiali.

 

 

Consiglio d’Europa

Proposta di istituzione di un Pubblico Ministero della Corte europea dei diritti umani

L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha adottato una raccomandazione affinché il Comitato dei Ministri crei un ufficio del pubblico Ministero della Corte europea dei diritti umani per le zone di conflitto. Il Pubblico Ministero che potrebbe agire in Transnistria, Abkhazia e Cecenia, dovrebbe avere il compito di perseguire quei casi per i quali l’accesso alla giustizia è di fatto impossibile.

 

 

Nuovi rapporti Paese del Consiglio d’Europa

L’ECRI ha pubblicato cinque nuovi rapporti Paese relativi a: Armenia, l’Islanda, il Lussemburgo; la Slovenia e la Spagna. La Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa, ha pubblicato 5 nuovi rapporti Paese relativi all’Armenia, all’Islanda, al Lussemburgo, alla Slovenia e alla Spagna.

 

 

ITALIA

Rapporti Italia-Libia

Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha confermato che l’Italia sta lavorando per alleviare l’embargo europeo in vigore da anni contro la Libia, per aiutare il governo di Tripoli a combattere efficacemente il flusso di immigrazione verso l’Italia anche con l’invio di apposite apparecchiature (escluse “attrezzature militari strategiche” e altro attinente la “strategia di sicurezza”. In sostanza, l’Italia sta lavorando perché ci sia un’apertura dell’embargo contro la Libia affinché sia aiutata con mezzi tecnici come “camionette, divise militari e cannocchiali per la visione notturna”, a pattugliare i suoi 1500 chilometri di deserto.

 

 

Attuazione delle direttive contro la discriminazione

Con i Decreti legislativi 9 luglio 2003, n. 215, in GU n. 186, del 18 agosto 2003, e 9 luglio 2003, n. 216, in GU n. 187, del 19 agosto 2003, sono state recepite, rispettivamente, le direttive 2000/43 sulla parità di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica e alla direttiva 2000/78 sulla parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro. Entrambi i provvedimenti rimandano al testo unico per l’immigrazione relativamente agli articoli sull’azione civile contro la discriminazione.

 

 

Avvio di un programma per l’integrazione dei Rom

Ungheria, Bulgaria, Serbia-Montenegro, Macedonia e Repubblica Ceca, Croazia e Romania hanno adottato il 1 luglio 2003 un programma destinato a migliorare le sorti delle minoranze nomadi. Questo progetto è stato concordato nel corso di una conferenza internazionale tenutasi a Budapest organizzata con il patrocinio dell’Open Society Institute (fondazione Soros) sulla situazione dei Rom. Gli 8 Paesi hanno fondato una fondazione gitana dell’educazione finanziata dalla Banca mondiale.


 

PRIORITÀ DELLA PRESIDENZA ITALIANA IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE, ASILO, FRONTIERE E VISTI

 

Immigrazione
L'azione della Presidenza italiana sarà orientata alla promozione di un approccio bilanciato tra la corretta gestione dell'immigrazione regolare ed un rinnovato impegno nella lotta all'immigrazione clandestina. In tema di immigrazione regolare, particolare attenzione sarà data alla tematica delle condizioni d'ingresso e di soggiorno dei cittadini di Paesi terzi per motivi di studio, formazione professionale o volontariato. La Presidenza italiana si propone anche di completare l'esame e, ove possibile, adottare la proposta di direttiva sul titolo di soggiorno di breve durata per le vittime della tratta che cooperino con le autorità competenti. Nel quadro del contrasto all'immigrazione clandestina, la Presidenza italiana intende proseguire l'attuazione concreta del piano globale per la lotta all'immigrazione clandestina e alla tratta degli esseri umani e porre particolare attenzione al contrasto dell'immigrazione clandestina via mare, anche alla luce dello studio di fattibilità della Commissione. L'efficacia dell'azione comunitaria in materia di rimpatrio acquista un rilievo fondamentale per la credibilità di ogni politica di lotta all'immigrazione illegale. In tale ottica saranno promosse idonee misure, che dovranno essere adeguatamente sostenute a livello comunitario, anche sotto il profilo finanziario


Frontiere esterne

Il tema della ripartizione degli oneri relativi alla gestione delle frontiere esterne sarà al centro dell'agenda della Presidenza italiana, intenzionata a promuovere efficaci iniziative in materia sulla base delle rilevanti proposte della Commissione. Con pari attenzione, la Presidenza italiana continuerà a seguire le iniziative connesse al piano per la gestione delle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione Europea, in particolare i progetti per il controllo delle frontiere terrestri, aeroportuali e marittime. Sulla base dello studio di fattibilità presentato a Roma nel maggio 2002, fondamentale importanza riveste l'obiettivo, di lungo periodo, della creazione di una polizia europea delle frontiere. La Presidenza italiana, anche in attesa dell'eventuale creazione di una nuova struttura operativa, si impegnerà per promuovere l'attività dell'organo comune di esperti delle frontiere esterne, al fine di accrescere l'azione preventiva in materia di lotta all'immigrazione clandestina e di assicurare una gestione più efficace delle frontiere dell'Unione.

Asilo
Le conclusioni del Consiglio europeo di Tampere prevedono due fasi per l'istituzione del Sistema Comune Europeo dell'Asilo. In vista del completamento della prima fase, la Presidenza italiana intende porsi, quale obiettivo primario, il raggiungimento di un accordo politico sulla proposta di direttiva che disciplina le procedure per la concessione e la revoca dello status di rifugiato. Nella prospettiva dell'avvio della seconda fase di costruzione del Sistema si presterà altresì attenzione, mediante un approfondimento a livello di esperti, al tema dell'esame delle domande d'asilo nella regione d'origine dei richiedenti.


Visti
Nell'ottica di un progressivo miglioramento della cooperazione consolare, particolare rilievo si attribuisce al Sistema Informazioni Visti (VIS), la cui realizzazione costituisce un obiettivo primario dell'Unione. La Presidenza italiana richiamerà inoltre l'attenzione del Consiglio sull'opportunità di individuare ulteriori strumenti, di più facile realizzazione, per garantire standard di sicurezza più efficaci per l'ingresso in area Schengen di cittadini di Paesi terzi.

Relazioni con i Paesi terzi

La Presidenza italiana intende sviluppare ulteriormente il rapporto costruttivo ed efficace, già proficuamente avviato, con gli Stati della sponda meridionale del Mediterraneo. L'attenzione andrà posta anche sui Paesi dell'area orientale del Mediterraneo e sui Paesi dell'area sub-sahariana e centro asiatica, bacini di transito o di origine di consistenti flussi migratori, anche sulla base della lista di Paesi terzi prioritari elaborata dal Consiglio. In quest'ottica occorrerà, tra l'altro, accelerare la conclusione degli accordi di riammissione comunitari i cui negoziati sono già stati intrapresi e valutare l'opportunità di avviare nuovi negoziati con altri Paesi. Si continuerà a lavorare, inoltre, per l'effettiva destinazione di risorse disponibili per la cooperazione con i Paesi terzi nel settore delle migrazioni, nonché per la verifica del grado di collaborazione di tali Paesi nella gestione dei flussi migratori, traendone le relative conseguenze in relazione all'approfondimento dei rapporti con l'Unione.