BALLAMAN, LUCIANO DUSSIN, GUIDO GIUSEPPE ROSSI e BRICOLO. - Al
Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
codesto ministero ha emesso una direttiva alle prefetture ed alle
questure d'Italia al fine di dare una corretta applicazione alla legge Bossi-Fini;
tale legge per quanto concerne l'ingresso nel territorio dello
Stato ed il rinnovo del permesso di soggiorno esplicita e conferisce il
potere di respingimento in tutti i casi di condanna per determinati gravi
reati;
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la direttiva sopra ricordata, prevede invece un atteggiamento
diverso nel caso di rinnovo del permesso di soggiorno stabilendo la possibilit
e non l'obbligatoriet di respingimento nel caso di condanna per uno dei reati
indicati dall'articolo 4 comma 3 della legge Bossi-Fini, eliminando
quell'automatismo che invece chiaro e presente nella legge tanto nella
fattispecie dell'ingresso quanto in quella del rinnovo del permesso di
soggiorno;
ben pi grave, inoltre, appare all'interrogante l'espressa
violazione dello spirito della legge nel momento in cui si afferma che l'unico
automatismo che preveda automaticamente la revoca del permesso di soggiorno e
l'espulsione dello straniero sia riferibile esclusivamente alle condanne
irrevocabili emesse successivamente all'entrata in vigore della legge
Bossi-Fini, mentre per le condanne definitive antecedenti all'entrata in vigore
della legge Bossi-Fini viene esclusa all'autorit di pubblica sicurezza non
solo l'automatismo ma anche la possibilit di valutare l'opportunit di una
eventuale espulsione;
l'articolo 5 comma 5 recita: il permesso di soggiorno o il suo
rinnovo sono rifiutati... quando mancano o vengono a mancare i requisiti per
l'ingresso e il soggiorno nel territorio dello Stato evidenziando con le
parole sono rifiutati un netto automatismo in entrambe le fattispecie;
se si applicasse quello che prevede la direttiva avremmo casi in
cui persone condannate per i reati previsti dalla legge potrebbero ottenere il
rinnovo del permesso di soggiorno e allo stesso tempo, se dovessero recarsi
all'estero, si vedrebbero rifiutare il rientro in Italia condannandoli a vita
alla presenza nel nostro paese, non proprio nello spirito della legge -:
se non si ritenga opportuno, avendo creato una evidente disparit
nell'applicazione della norma tra coloro che richiedono l'ingresso nel
territorio e coloro che richiedono un rinnovo del permesso di soggiorno,
modificare sostanzialmente tale direttiva e se non si intenda rivedere
drasticamente le disposizioni di applicazione della legge per quanto riguarda
il sistema di automatismi e di valutazioni al fine di rispettare lo spirito
della stessa.
(4-07382)