CIR
Consiglio Italiano per i Rifugiati
Onlus
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NOTIZIARIO CIR
luglio
2004
Roma, 2 agosto 2004
1. CAP
ANAMUR:CRONACA DI UN CALVARIO
La vicenda della nave tedesca Cap Anamur stato il
caso pi importante del mese di luglio, ed stato seguito con grande
attenzione dalla stampa nazionale ed internazionale.
Riportiamo qui di seguito la cronaca giornaliera dei
fatti.
20 giugno: la nave Cap Anamur salva 37
uomini provenienti dal continente africano a bordo di una imbarcazione in
avaria in acque internazionali tra la Libia e l'isola di Lampedusa.
24 giugno: al largo della costa libica
la Cap Anamur soccorre un'altra imbarcazione di piccole dimensioni, scortando
le persone a bordo fino a Malta.
25 giugno: il CIR lancia il primo
comunicato stampa, puramente informativo, sul fatto che i 37 naufraghi sono a
bordo della Cap Anamur in acque internazionali.
30 giugno: la Cap Anamur chiede
l'autorizzazione ad entrare nelle acque territoriali italiane. E' ancorata a 14
miglia da Porto Empedocle.
1 luglio: la Cap Anamur si spinge a 12
miglia da Porto Empedocle. Secondo il comandante la capitaneria di porto d il
permesso di entrare, permesso che poi revoca.. Il CIR lancia un secondo
comunicato: viene giudicata indispensabile la ricerca di una soluzione per
accogliere i profughi ed impedire "uno scaricabarile" tra i governi
coinvolti.
2 luglio: terzo comunicato stampa del
CIR. Secondo il Direttore Christopher Hein la situazione della Cap Anamur va
risolta con il buon senso, agendo al fine di trovare una soluzione ad un dramma
umanitario.
6 luglio : il Ministero dell'Interno
sostiene che la nave debba dirigersi su Malta, prima nazione toccata dopo il
recupero.
7 luglio: Christopher Hein si reca a
Porto Empedocle e sale sulla nave con una delegazione di Emergency per
verificare di persona la nazionalit e lo stato di salute dei 37.
9 luglio: quarto comunicato stampa: la Presidenza del CIR invia al
Ministro dell'Interno Pisanu e al Ministro dell'Interno tedesco Otto Schily una
nota che sollecita "una sempre pi urgente soluzione" sulla vicenda
Cap Anamur, in quanto Germania e Italia sono i Paesi politicamente ed
umanamente coinvolti.
11 luglio: il comandante, essendo la
situazione a bordo diventata insostenibile, fa rotta verso Porto Empedocle.
12 luglio: dopo 22 giorni a bordo della Cap Anamur, i profughi sbarcano
a Porto Empedocle. Una volta a terra, l'equipaggio viene arrestato con l'accusa
di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. I 37 vengono portati al
Centro di permanenza temporanea di Agrigento e nella notte trasferiti nel CPT
di Caltanissetta.
13 luglio: i profughi presentano la
richiesta di asilo in Italia
14 luglio: iniziano davanti
alla Commissione Centrale per il Riconoscimento dello Status di Rifugiato le
audizioni per lesame delle richieste dasilo politico all'Italia. Sostengono
tutti di essere sudanesi, a parte uno di loro, Benjamin Robat, che asserisce di
essere nigeriano. Sar lunico a non dichiararsi sudanese: verr separato dagli
altri e inviato ad Agrigento ad aspettare lesito della sua richiesta dasilo,
che seguir un iter distinto rispetto agli altri.
16 luglio: quinto comunicato stampa
CIR. Si chiede che venga garantita accoglienza umanitaria in Italia ai
richiedenti asilo soccorsi il 20 giugno dalla Cap Anamur in applicazione
dell'art.5 comma 6 del Testo Unico del 1998 sull'immigrazione e dell'art.33
della legge tedesca sugli stranieri.
17 luglio: il presidente dell'Associazione
Cap Anamur, il comandante della nave umanitaria e il primo ufficiale vengono
scarcerati. Ai tre viene imposto il divieto di dimora in Calabria, Sicilia e
Puglia.
18 luglio: dei 37 richiedenti asilo, 14
vengono trasferiti al CPT di Ponte Galeria e 22 restano a Caltanissetta. Alcune
ore dopo la Commissione Centrale notifica di avere emesso dei provvedimenti di
diniego per tutte le richieste di asilo. Per 22 richiedenti - quelli rimasti in
Sicilia - si raccomanda per il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi
umanitari.
20 luglio: i legali del CIR preparano
il ricorso alla Corte per i Diritti Umani di Strasburgo per i 14 richiedenti
asilo trasferiti a Ponte Galeria. Ai 22 ancora nel CPT di Caltanissetta viene
negata la possibilit di incontrare i propri legali.
21 luglio: si procede alle prime
espulsioni: da Ponte Galeria vengono fatti partire i primi cinque profughi.
Vengono inviati in Nigeria, riconosciuta come loro madrepatria. Il Ministro
Pisanu nel corso del suo intervento alla Camera dichiara che "l'Italia non
di fronte ad un'emergenza legislativa e che i presunti profughi sono stati
espulsi perch nessuno di loro era di nazionalit sudanese come sostenuto
dall'inizio." In realt, aggiunge il Ministro, sulla base di "scrupolose
indagini di polizia, 6 sono risultati cittadini della Nigeria e 31 del
Ghana". Pisanu annuncia che tutti e 37 i richiedenti asilo saranno
espulsi. Viene quindi ignorata la raccomandazione di rilascio di permesso di
soggiorno per motivi umanitari presentata della Commissione Centrale per i 22
ancora a Caltanissetta
22 luglio: sesto comunicato stampa del
CIR. Dopo l'annuncio delle espulsioni viene chiesto ai paesi dell'Unione
Europea di promuovere al pi presto iniziative comuni per affrontare con
spirito di solidariet i problemi dei richiedenti asilo, dei rifugiati e degli
immigrati.
23 luglio: alle prime luci dell'alba
vengono fatti partire gli altri richiedenti asilo. Dei 31 inizialmente
destinati a partire per Accra solo 25 giungeranno in Ghana: 6 restano a Roma
perch oppongono resistenza all'imbarco. Settimo comunicato del CIR: viene data
notizia che i 25 profughi inviati in Ghana vengono trattenuti dalla polizia
locale e rischiano di essere incriminati con l'accusa di alto tradimento per
aver leso l'immagine del proprio Paese all'estero. Il CIR chiede che i 6
cittadini africani ancora in Italia non vengano espulsi.
27 luglio: i 6 ghanesi sono pronti per
essere rimpatriati: alla fine 5 partono e 1 viene trattenuto in Italia. Si
tratta di Fatawu Lasisi.
30 luglio: il tribunale di Roma
accoglie il ricorso contro il provvedimento di espulsione dei 14 richiedenti
asilo della Cap Anamur, presentato dai legali dei naufraghi. Gli interessati
sarebbero potuti dunque restare in Italia fino alla definizione del giudizio di
merito. Dei 14 quindi solo Fatawu Lasisi rester in Italia.
2.
SENTENZE
DELLA CORTE COSTITUZIONALE BOCCIANO LA LEGGE BOSSI FINI SU ARRESTO E
ESPULSIONE
Con due distinte sentenze (la 222 e la
223/2004) depositate il 15 luglio la Consulta ha dichiarato l'illegittimit
costituzionale di una parte della legge sull'immigrazione varata dal governo,
la cosiddetta Bossi-Fini.
In particolare, stata bocciata la
possibilit di eseguire l'accompagnamento alla frontiera da parte della
polizia, prima della convalida da parte dell'autorit giudiziaria, e l'arresto
obbligatorio in flagranza, considerato una "irragionevole"
limitazione provvisoria della libert.
Nella sentenza 222, i giudici costituzionali
hanno dichiarato ''l'illegittimit costituzionale dell'art. 13, comma 5-bis,
del decreto legislativo 25 luglio 1998, n.286 (testo unico delle disposizioni
sulla disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero),
introdotto dall'art. 2 del decreto legge 51 del 2002 (sull'accompagnamento coatto
alla frontiera) nella parte in cui non prevede che il giudizio di convalida
debba svolgersi in contraddittorio prima dell'esecuzione del provvedimento di
accompagnamento alla frontiera, con le garanzie della difesa''.
Secondo i giudici l'art.13 comma 5 bis, il
quale prevede l'allontanamento coatto dello straniero dal territorio nazionale
senza che il giudice abbia potuto pronunciarsi sul provvedimento restrittivo
della sua libert personale, va dichiarato illegittimo in quanto vanifica ''la garanzia contenuta nel
terzo comma dell'art. 13 della Costituzione e cio la perdita di effetti del
provvedimento nel caso di diniego o di mancata convalida ad opera dell'autorit
giudiziaria nelle successive quarantotto ore''. E non e' solo violata la
''libert personale'', ma anche il ''diritto di difesa dello straniero nel suo
nucleo incomprimibile''.
Alle sentenze della consulta, il cui testo
reperibile sul sito http://www.cir-onlus.org seguir un decreto di modifica della
legge, la cui approvazione pare sia slittata a fine agosto.
3.
PRESENTAZIONE
DEL VOLUME EUROPA TERRA DASILO
Il 9 luglio stata presentata a Roma la ricerca
Europa Terra dasilo. Il volume il risultato del progetto Europe Land of
Asylum (ELA), finanziato dal Fondo Europeo per i Rifugiati (FER).
I comuni di Roma, Londra e Berlino hanno creato degli
osservatori con lo scopo di poter mettere a confronto i sistemi accoglienza e
di integrazione sociale per i richiedenti asilo e rifugiati nelle rispettive
citt, evidenziando il ruolo svolto in questo settore dalle diverse autorit
locali, da altre istituzioni locali e dalle Organizzazioni Non Governative.
Levento del 9 stato organizzato dallUfficio Immigrazione del Comune di Roma in
partenariato con il Comune di Londra - Greater London Authority - ed il Comune
di Berlino - Berlin Senate - in collaborazione con CIR, Associazione Centro Astalli, Casa dei Diritti Sociali-
Focus, Sol.co Roma.
4. LORETO: VII MEETING
INTERNAZIONALE SULLE MIGRAZIONI (25 LUGLIO - 1 AGOSTO)
Si e' svolto a Loreto il 25 luglio il VII Meeting
sulle migrazioni (Mim), organizzato dai Missionari Scalabriniani: sei giorni di
dibattiti sulle problematiche legate all'immigrazione ma anche una settimana di
festa e socializzazione all'insegna della multiculturalit.
Il 19 luglio stato ospite del Meeting il Direttore
del CIR, Christopher Hein, il quale parlando del caso Cap Anamur ha detto
che lEuropa ha dimostrato di non sapere dare una risposta unitaria e
soprattutto umanitaria e a proposito delle politiche dellUnione Europea degli
ultimi cinque anni su immigrazione e asilo ha aggiunto che sta sempre pi
prevalendo un rafforzato concetto di sicurezza rispetto al diritto elementare
della persona; mentre dimostrato dalla storia che le due cose procedono di
pari passo.
Il meeting di Loreto, chiusosi il 1 agosto, oltre a
proporre un programma fitto di convegni e dibattiti, ha avuto come cornice una
vera e propria cittadella con stand di artigianato etnico, libri, mostre e concerti.