A settembre 2001 la Lega Nord organizz una pesantissima campagna contro i
Sinti di Verona. Nei manifesti affissi in tutta la citt si leggeva "Per
la SICUREZZA della Cittadinanza - VIA GLI ZINGARI DA CASA NOSTRA",
"sabato 15 settembre - FIRMA ANCHE TU PER MANDARE VIA GLI ZINGARI".
Tra i primi di agosto e la fine di ottobre 2001, in conferenze stampa,
comunicati ufficiali e interviste, vari esponenti della Lega Nord cittadina
intervennero pubblicamente contro il diritto alla cittadinanza degli zingari.
Affermavano che
"i Sinti devono lasciare la citt", che la loro presenza
"costituisce
fonte di grande preoccupazione per i cittadini", che lo scopo della Lega
quello di "far diventare
Verona una citt inospitale per gli zingari", che "le
nostre citt devono essere inospitali con chi porta criminalit e per i
genitori
che non avendo voglia di lavorare costringono i figli minorenni ai semafori a
chiedere l'elemosina.Ó Si insinuato in pi occasioni che nelle zone in cui
risiedono i Sinti aumentino i furti, che essi non paghino le tasse e che i
cittadini vadano tutelati da queste persone.
Per questa campagna denigratoria, dopo quasi due anni, sei leghisti sono ora
sotto processo con lĠaccusa di
istigazione all'odio razziale. Il
29 aprile 2004 si terra' la seconda udienza, quella in cui verranno ascoltati
alcuni dei Sinti che si sono costituiti parte civile.
Si tratta di un processo di primaria importanza per la democrazia e per il
rispetto dei diritti civili in questo Paese. I pregiudizi che colpiscono i Rom
e i Sinti fanno troppo spesso sottovalutare i rischi inerenti in tali
affermazioni e l'opinione pubblica italiana potrebbe non comprendere a pieno la
minaccia dellĠistigazione all'odio razziale, reato configurato in tutta la sua
pesantezza prima che dal nostro Parlamento gi dal Parlamento Europeo e dal
Consiglio dĠEuropa. Pi di mezzo
milione di zingari stato sterminato durante il nazi-fascismo a seguito di quelle idee, e ci chiediamo come
reagiremmo se nei manifesti affissi dalla Lega Nord la parola ZINGARO fosse
sostituita con EBREO. Una eventuale assoluzione rappresenterebbe quindi, oltre
ad un pericoloso precedente giuridico, una vergogna a livello internazionale.
I sottoscritti
singoli e associazioni, di ogni tendenza, ma tutti egualmente convinti
dellĠestrema gravit di tali comportamenti, si schierano perci dalla parte dei
Sinti, dei Rom e delle associazioni veronesi che li affiancano e si battono per
i loro diritti chiedendo che anche il Tribunale di Verona attui la legge, senza
indugi.
Moreno
Biagioni, Consulta per lĠImmigrazione dellĠA.N.C.I. Toscana
Piero
Colacicchi, Presidente dellĠA.D.M. (Associazione per la Difesa dei Diritti
delle Minoranze)
Demir Mustafa;
Presidente dellĠAssociazione Amalip Roman