LEDE LE
LIBERTA' PERSONALI
La
Consulta dichiara illegittima l'espulsione coatta dell'immigrato
Marco Lamberti
ROMA š Illegittima l'esplusione coatta degli immigrati entrati
clandestinamente nel nostro Paese. La Corte Costituzionale, secondo fondate indiscrezioni,
si avvia a dichiarare illegittima e, dunque, a cancellare, la cosiddetta
espulsione amministrativa dell'immigrato con accompagnamento coattivo alla
frontiera. La decisione š secondo quanto si ¶ appreso nella tarda serata di
ieri š sarebbe stata adottata dai giudici costituzionali in una delle ultime
camere di consiglio della Consulta prima della pausa per le festività pasquali.
La notizia, perù, ¶ rimasta riservata, come accade in questi casi, in attesa
del deposito della sentenza. Sempre secondo le indiscrezioni emerse nella
serata di ieri, l'illegittimitÃ, nello specifico, non riguarderebbe
direttamente la cosiddetta legge Bossi-Fini (n.189 del luglio 2002). Ad
incorrere nella bocciatura dei giudici della Consulta sarebbe, invece, un'altra
norma che ha fatto da ‹apripistaŠ alla Bossi-Fini e che ¶ stata approvata
d'urgenza dal centrodestra qualche tempo prima, vale a dire la legge 106 del
2002, che ha modificato la legge Turco-Napolitano del 1998. I giudici della
Consulta š sempre secondo quanto si ¶ appreso š avrebbero in sostanza dato
ragione ai tribunali di Roma e Parma che, sulle norme che regolano l'espulsione
degli immigrati con accompagnamento coattivo alla frontiera, avevano lamentato,
tra l'altro, una limitazione delle libertà personali previste dall'art.13 della
Costituzione. In sostanza š secondo i giudici di Roma e Parma š la prevista
convalida entro 48 ore da parte dell'autorità giudiziaria del provvedimento di
espulsione del questore consisterebbe soltanto in un controllo formale e non in
un ‚controllo pienoé, secondo i principi del contraddittorio e con la garanzia
del diritto alla difesa. Tanto piÿ š viene fatto ancora notare alla Corte
Costituzionale š che la convalida del provvedimento del questore puù
intervenire anche ad espulsione già avvenuta. Le motivazioni della decisione
della Corte Costituzionale si conosceranno non prima di qualche settimana, dopo
che il relatore, il giudice Carlo Mezzanotte, avrà scritto e portato la
sentenza di illegittimità in una delle prossime camere di consiglio, dove vi
sarà una seconda votazione. Mezzanotte era stato anche il giudice che aveva
scritto l'ordinanza n.105 del 2001, quando a finire sotto esame era stata la
legge Turco-Napolitano. All'epoca la Corte si era pronunciata con una cosiddetta
decisione interpretativa di rigetto, vale a dire aveva ‹promossoŠ la norma che
prevedeva l'accompagnamento coattivo dello straniero preceduto dal
trattenimento nei centri di accoglienza, ma aveva anche posto una condizione:
che ‚tutti gli atti del procedimentoé di espulsione fossero sottoposti al
‚controllo pienoé del giudice, perchÚ š era scritto š ‚l'accompagnamento
inerisce alla materia regolata dall'articolo 13 della Costituzione, in quanto
presenta quel carattere di immediata coercizione che qualifica, per costante
giurisprudenza costituzionale, le restrizioni della libertà personaleé. Ma con
questa decisione la Corte Costituzionale non ha terminato di pronunciarsi sulla
legge sull'immigrazione. Le decisioni piÿ attese riguarderanno proprio la legge
Bossi-Fini e saranno prese nelle prossime camere di consiglio (relatore Guido
Neppi Modona). La Consulta dovrà stabilire se siano legittime o meno le norme
che prevedono l'arresto obbligatorio in flagranza di reato e il rito
direttissimo per lo straniero che abbia violato l'ordine di allontanamento
dall'Italia entro 5 giorni impartito dal questore.
(mercoledã 21 aprile 2004)
Fonte : la gazzetta del Sud