AUTRICE
Questo un CPT, un centro di permanenza temporanea. Ce ne sono
14, dal nord al sud del paese. Inventati dalla legge Turco-Napolitano del 1998
servono a trattenere, per identificare, chi non ha il permesso di soggiorno e
deve essere espulso. Chi viene beccato senza i documenti in regola finisce in
questi centri. Nel 2003 vi sono transitate quasi 15.000 persone.
Qui siamo a Milano, in Via Corelli, periferia est della citt,
sotto la tangenziale e vicino a un ex caserma: mura, filo spinato, forze dell'ordine
all'esterno.
Siamo in una strada pubblica e filmiamo il muro.
POLIZIOTTO
No, no, no, per cortesia se pu smettere di riprendere.
PAOLO MONDANI
Vuole sapere la verit? Io la cassetta gliela do se mi arresta!
AUTRICE
Non ci arrestano ma ci identificano e alla fine, nel Centro, entra
solo il consigliere regionale che era con noi.
Ponte Galeria, alle porte di Roma. Stessa scena: ci chiedono di
non filmare e nel Centro impossibile entrare.
A Modena chiamano rinforzi.
POLIZIOTTO
No perch nell'eventualit magari uno passa, filma e se ne va e io
lo vedo e non dico niente mi fanno saltare in aria!
AUTRICE
Quello che successo a Torino ce lo racconta l'avvocato.
GIANLUCA VITALE - Avvocato
E' arrivato di corsa un carabiniere dicendo che non si potevano
effettuare delle riprese. Ci stato detto che la telecamera avrebbe dovuto
essere lasciata al corpo di guardia. E' stato anche detto, ad un certo punto,
ma anche perch dobbiamo fare una relazione di servizio e se ci sono
eventualmente delle conseguenze voi capite...
IN STUDIO MILENA GABANELLI
E' difficile capire. Buonasera. Sappiamo che il mondo pieno di
luoghi non accessibili ai giornalisti: in Russia non si visitano le citt
segrete dove si progettavano armi di distruzione di massa; nei paesi
democratici nessuno entra nelle carceri dove sono rinchiusi i dissidenti, e da
tutte le altre parti molto difficile invece entrare nelle carceri di massima
sicurezza; nessuno pu mettere piede a Guantanamo. I centri di permanenza
temporanea per non sono carceri, sono strutture gestite dal governo e non
dovrebbero avere alcun interesse strategico, eppure in Italia sono luoghi
"proibiti" alla stampa e nessuna informazione accessibile
ufficialmente. Giovanna Boursier ha cominciato questo lungo giro attraverso la
procedura classica di richieste alle autorit competenti.
AUTRICE
Cominciamo a fare richieste a direttori dei centri, questori e
prefetti.
Al telefono con la prefettura di Roma
"Il Prefetto si immediatamente attivato per la sua
richiesta ma purtroppo non possibile accedere al Centro di Ponte Galeria. E'
una disposizione di massima che il Ministero dell'Interno ha dato per tutti i
Centri."
AUTRICE
Qual la disposizione lo chiedo al Ministero.
Al telefono con il Ministero degli Interni
"Non possibile fare riprese proprio per termini di legge.
Sembra che sia una normativa."
AUTRICE
La normativa non ci viene data. Troviamo, per, delle direttive
ministeriali dove ci si appella alla tutela della privacy. Cio siamo un paese
cos civile che tuteliamo l'immagine dell'immigrato. Se questa norma ha senso
lo chiediamo al Garante della privacy in persona.
STEFANO RODOT - Garante Privacy
In un Centro di permanenza temporanea esistono problemi di
privacy. Ma se li consideriamo dal punto di vista che proprio del codice
sulla protezione dei dati personali, la cosiddetta legge sulla privacy, questo
significa che sono gli stessi interessati all'interno di queste strutture a
dover poi stabilire se vogliono o no parlare, essere ripresi.
E' il consenso delle persone che lo strumento per difendere la
loro privacy. Ma un vincolo generale che impedisca l'ingresso in questi Centri
ai giornalisti motivato con il riferimento alle norme vigenti sulla privacy non
credo che si possa proprio trovare.
ALFREDO MANTOVANO - Sottosegretario al Ministero degli Interni
E' assai singolare questa risposta in un momento in cui riceviamo
bacchettate su vari fronti. Non so se riprendere delle persone che si trovano
nella condizione di oggettivo disagio perch stanno per essere espulse sia
totalmente rispettoso della privacy.
AUTRICE
Secondo la legge il clandestino viene trattenuto per essere
identificato ed eventualmente rispedito al suo paese. Ma deve rimanere
rinchiuso e fino a un massimo di 60 giorni.
ANTONIO DI PIETRO - Italia dei Valori
Essere clandestino non aver commesso un reato. Vuol dire solo
una condizione dell'essere non in regola dal punto vista amministrativo. Non
vuol dire essere dei delinquenti.
ALFREDO MANTOVANO - Sottosegretario al Ministero degli Interni
Non si tratta di persone che hanno commesso un reato ma si tratta
di persone che hanno violato una regola.
ANTONIO DI PIETRO - Italia dei Valori
Per l'amor di Dio, non discuto sul fatto che ci siano persone che
non essendo in regola, non sapendo perch devono stare qui, devono essere
mandate a casa. Quello che discuto che si prenda una decisione al pi presto.
E non che non sapendo che fare per intanto li metto sostanzialmente in galera.
AUTRICE
La clandestinit non reato ma l'immigrato viola una regola. Deve
essere identificato e tornare a casa sua. I Cpt non sono carceri ma i
trattenuti non possono uscire e la sicurezza affidata alle forze dell'ordine.
La materia complicata e non facile capire e giudicare.
Proviamo allora a fare dei conti: quanto costano questi posti e
chi li gestisce? Persino la Corte dei Conti dice che le cifre non sono chiare.
Nel suo rapporto sulle spese sostenute per l'immigrazione c' scritto che
difficile ricostruire i conti dei Cpt, che ci sono utilizzi promiscui degli
accreditamenti e difficolt a ottenere dati certi, attendibili e significativi.
CARLO GIOVANARDI - Ministro Rapporti con il Parlamento
La gestione delle strutture affidata ad associazioni ed enti di
comprovata esperienza nel settore sociale come ad esempio le Misericordie
d'Italia e la Croce Rossa Italiana, tenute ad assicurare il pieno rispetto
della dignit delle persone. Ma devo dire che fin'ora la visita ai Centri,
particolarmente gli ultimi aperti, come quello di Modena, hanno fatto registrare
situazioni che magari fossero alla pari anche, parlo della stessa Modena, nelle
strutture ospedaliere nostre locali dove sicuramente non c' un bagno per ogni
quattro persone, con stanze a due letti, aria condizionata d'estate e
condizioni ottimali.
AUTRICE
Se il CPT di Modena meglio di un ospedale avranno tutto
l'interesse a farcelo visitare. Eccolo qua. Questo l'esterno.
Il responsabile un signore che di ospedali se ne intende essendo
il direttore del Pronto Soccorso del Policlinico di Modena: il dottor Daniele
Giovanardi.
DANIELE GIOVANARDI - Presidente Misericordia di Modena
Guardi lasci perdere perch han detto si per a Modena, stato
citato anche il Centro, ma per forza il Centro di Modena! E' il gemello del
Ministro che fa il presidente di Misericordia. Eh ragazzi, ma cos non se ne
pu pi! Allora tutte le cose che io faccio, qualsiasi cosa facessi nella vita,
non sono mai io! E' sempre questa grande ombra. Allora io per scherzare dico
guardate: vedete le fotografie? Questa l'olimpiade di Monaco. Se guardate
bene dietro c' l'ombra di mio fratello che mi sta spingendo! Capito? Non corro
da solo ma corro su procura. Ma cos assolutamente impossibile! Io credo che
uno debba scegliere la convenienza, poi se ha anche la iattura di avere un
fratello ministro amen.
AUTRICE
Se essere fratelli di un ministro una benedizione o una
maledizione lo decida il telespettatore. Invece vediamo noi la convenienza
economica. Ci dice quanto costa il suo CPT?
DANIELE GIOVANARDI - Presidente Misericordia di Modena
Penso che venga a costare abbastanza. Perch voi pensate al men
ogni volta e la scelta fra pi cibi, un medico 8 ore al giorno sette giorni la
settimana e un infermiere professionale 24 ore al giorno. Roba che nei nostri
istituti per anziani si sognano ecco! Tutto questo ha un costo.
AUTRICE
E che costo ?
DANIELE GIOVANARDI - Presidente Misericordia di Modena
Adesso io non glielo so dire in termini, adesso direi anche una
sciocchezza, se era 80 euro al giorno, 60 euro, dipende anche dal numero. Noi
abbiamo calibrato una sistemazione alberghiera per singolo ospite.
AUTRICE
Ma allora questo posto magnifico che gli anziani nemmeno si
sognano ce lo faccia vedere!
DANIELE GIOVANARDI - Presidente Misericordia di Modena
Ma io vorrei farvi entrare oggi non ce la facciamo mica. Ma se voi
avete la pazienza di tornare una volta, facciam ben volentieri. Io mi impegno.
AUTRICE
Se io posso tornare per vedere...
DANIELE GIOVANARDI - Presidente Misericordia di Modena
Ah si! ah certo!
AUTRICE
E possiamo fare chiarezza almeno su questo Cpt per me sarebbe...
DANIELE GIOVANARDI - Presidente Misericordia di Modena
Io sono assolutamente d'accordo.
AUTRICE
E noi non abbiamo fretta. Nel frattempo andiamo in Puglia, a San
Foca, pochi chilometri da Lecce. Al Centro Regina Pacis. Anche qui non si entra
e ci dobbiamo accontentare della parola del direttore, don Cesare Lodeserto,
che nel CPT ci abita. Tutto ci che ci ha mostrato la sua camera da letto.
DON CESARE LODESERTO - direttore Cpt Regina Pacis (nella sua
stanza da letto)
C' un po' di umidit ma pazienza, che devo fare?
Gli immigrati mi lavano la biancheria, un problema questo?
AUTRICE
Gli immigrati?
DON CESARE LODESERTO - direttore Cpt Regina Pacis
Mi lavano pure la biancheria i miei collaboratori, un problema?
E' un luogo di peccato, non so...
AUTRICE
E' un luogo di peccato?
DON CESARE LODESERTO - direttore Cpt Regina Pacis
Non lo so. Lo domando, cosa vi sembra questa stanza?
AUTRICE
No, no, lo domando io a lei.
DON CESARE LODESERTO - direttore Cpt Regina Pacis
E' una stanza come tante altre.
AUTRICE
Se lei ci abita sapr dirmi quanto costa questo posto. Che
finanziamento avete?
DON CESARE LODESERTO - direttore Cpt Regina Pacis
Noi non abbiamo nessun finanziamento. Quando si parla di
convenzioni bisogna usare i termini giusti. Ci sono 10 immigrati, viene erogato
un servizio per 10 immigrati e lo stato paga un servizio per 10 immigrati.
Quindi non esiste il finanziamento. Bisogna usare i termini giusti perch
altrimenti si creano dei meccanismi perversi e si d dell'informazione
completamente errata.
AUTRICE
Lo stato paga un servizio giornaliero per ogni immigrato, che si
chiama retta. Quante persone ci stanno qui dentro?
DON CESARE LODESERTO - direttore Cpt Regina Pacis
La presenza qui di 180 soggetti cos come stata quantificata
dalle autorit competenti.
AUTRICE
E qual la retta?
DON CESARE LODESERTO - direttore Cpt Regina Pacis
La retta di 43 euro per immigrato accolto ogni giorno.
AUTRICE
Quindi se voi avete circa 180 immigrati i conti sono presto fatti.
Sono sei sette miliardi...
DON CESARE LODESERTO - direttore Cpt Regina Pacis
Ma noi non abbiamo 180 immigrati. Ogni giorno gli immigrati
possono essere 10, 180, 20, 140. Ogni giorno varia e perci non ci sono i conti
belli e fatti.
AUTRICE
Ma ci sono delle persone che lavorano qua dentro. Sapr quanto le
pagate? Per esempio i medici?
DON CESARE LODESERTO - direttore Cpt Regina Pacis
Lo stipendio lo paga la Asl. Non chieda a me stipendi che non sono
di mia competenza.
AUTRICE
E la Asl chi la paga?
DON CESARE LODESERTO - direttore Cpt Regina Pacis
La Asl la paghiamo noi.
AUTRICE
E quindi dovrebbe sapere quanto gli date?
DON CESARE LODESERTO - direttore Cpt Regina Pacis
Si, si, sono circa 380mila euro l'anno che noi paghiamo alla Asl
perch eroghi questo servizio.
AUTRICE
Senta ma me le dica allora queste cifre perch le sa. Non
possibile che io non riesca a sapere una cifra di un Cpt?
DON CESARE LODESERTO - direttore Cpt Regina Pacis
Mah, il Cpt lo ha detto lei. La cifra di un Cpt, quanto potr
costare? Secondo me non potr costare meno di 3 milioni e 500 euro l'anno.
Chiaramente non pu costare di meno.
AUTRICE
Chi li gestisce questi Centri? Come? Come gli viene data la
gestione?
ALFREDO MANTOVANO - Sottosegretario al Ministero degli Interni
Ogni gestione frutto di una gara. Quindi si fa un regolare
avviso. Alla gara partecipano realt le pi diverse.
AUTRICE
E' una gara pubblica?
ALFREDO MANTOVANO - Sottosegretario al Ministero degli Interni
E' una gara pubblica, certo. Si stabiliscono determinati requisiti
di partecipazione, certo non tutte le associazioni sono in grado di offrire
questi requisiti che sono particolari.
AUTRICE
Facciamo un esempio: come avvenuta la selezione per il Cpt di
Milano che adesso gestito dalla Croce Rossa? La prefettura ha chiamato chi
doveva partecipare alla gara: Croce Rossa, Associazione Nazionale dei
carabinieri e Misericordia, sezione di Segrate.
GIORGIO MAMMIOTTO - Governatore Misericordia di Segrate (Mi)
Non sappiamo se c' stato un bando. A noi risultano queste tre
perch mi arrivato dalla prefettura. Io ho detto perch non partecipano le
pubbliche assistenze, che a Milano, come anche a Torino, c' l'Anpas, no? E
anche a Milano. Dice no, io ho avuto l'ordine da Roma che non devono
partecipare le Anpas ma devono partecipare queste tre. Ho detto va beh, io non
posso comunque dire di no, allora ho mandato. Probabilmente anche lui essendo
vice prefetto ascolta quello che gli dicono da Roma.
AUTRICE
E' o non una gara pubblica?
ALFREDO MANTOVANO - Sottosegretario al Ministero degli Interni
Croce Rossa, Associazione dei carabinieri e Misericordia, un
elenco che grosso modo corrisponde ai soggetti che pi o meno gestiscono i
Centri in tutta Italia perch sono i pi attrezzati, quelli che hanno una
maggiore esperienza specifica e che quindi sono in grado di dare garanzie di
affidabilit. Nel caso concreto poi vince chi offre il miglior servizio al
minor prezzo, come avviene per tutte le gare.
AUTRICE
Nelle linee guida del Ministero, che non sono pubbliche ma noi le
abbiamo trovate, c' scritto che la scelta affidata ai prefetti, che tiene
conto dell'offerta economica e che si procede per trattativa privata e gara
ufficiosa. Cos si fa con i fornitori dello stato. Ma se la gara al minor
prezzo, come dice il sottosegretario, i conti si possono sapere o no?
ALFREDO MANTOVANO - Sottosegretario al Ministero degli Interni
Io non sono in grado in questo momento di dare delle cifre precise
per certamente un tecnico si.
AUTRICE
Ma a chi lo devo andare a chiedere?
ALFREDO MANTOVANO - Sottosegretario al Ministero degli Interni
Dipartimento libert civili e immigrazione (ride).
AUTRICE
Lei sa che non mi rispondono, cio lei sa che non posso avere dati
da loro, sono conti pubblici, sono soldi pubblici...
ALFREDO MANTOVANO - Sottosegretario al Ministero degli Interni
Si, non solo, ma c' anche una previsione. Io adesso sono
veramente nell'ignoranza dei dati precisi ma i dati esistono.
Mi pare di ricordare che l'istituzione di un Centro costi tra i 7
e i 10 miliardi di lire e la sua gestione annua tra 1 e 2 miliardi di lire.
Per queste cifre poi vanno verificate caso per caso.
IN STUDIO MILENA GABANELLI
La gestione pari costi da 1 a 2 miliardi l'anno, dipende caso per
caso. A Lecce il direttore dice di non saperlo di preciso, ma che non dovrebbe
costare meno di 7 miliardi di lire l'anno. Siccome esistono da quasi sei anni,
chi amministra dovrebbe avere dei conti precisi, ci parrebbe normale, e invece
nemmeno la Corte dei Conti sa esattamente quanto spendono. E' un segreto di
Stato, pressapochismo o coscienza sporca?
Lavorandoci qualche mese, come vedremo, alla fine i conti saltano
fuori, ma non li abbiamo mai visti perch la convenzione, che si fa a
trattativa privata e con gara ufficiosa, nessuna la mostra. Nel frattempo,
Giovanna Boursier tornata a Modena, sede, dicono, di un CPT modello, e
vediamo se stavolta il direttore del Centro, che ricordiamo anche il
direttore del Pronto Soccorso dell'ospedale, mostra come promesso, le cifre e
ci apre le porte.
DANIELE GIOVANARDI - Presidente Misericordia di Modena
C' adesso un ordine di servizio, a cui noi siamo tenuti perch
siamo i gestori, che ritiene che in questo momento, un dato di fatto, i
giornali, o la stampa, o i giornalisti in senso lato dentro ai Centri non
entrano ma possono prendere notizie, in Italia ci sono 27 partiti, per esempio
tutti gli iscritti a Rifondazione o i giornali di area hanno almeno 30, 40 loro
rappresentanti che tutti i giorni possono andare a vedere e riferire.
AUTRICE
Con tutto il rispetto per i delegati di Rifondazione e di tutti
gli altri partiti non intendiamo farci riferire cosa succede l dentro.
E i conti che ci aveva promesso ce li fa vedere?
DANIELE GIOVANARDI - Presidente Misericordia di Modena
Lo scrupolo era di darglieli, come posso dire, corretti. Ma
immagino che ci sia una striscia con scritto infermieri, costo 100.000 euro.
AUTRICE
Questo vorrei vedere!
DANIELE GIOVANARDI - Presidente Misericordia di Modena
Medici costo 50.000 euro, farmaci 30.000 euro, tute, scarpe, bla,
bla, bla, tanti euro, cibo, e cos via, Css, psicologi e cos via, ma questa
una strisciata che io non ho nessuna difficolt a fornirle.
AUTRICE
Alla fine ci d solo i costi di quello che viene dato a ogni
immigrato giornalmente: ciabatte, pigiami, magliette, spazzolini, sapone e cos
via. Prezzi che potevamo trovarci da soli in qualsiasi supermercato.
Continuiamo a non vedere la convenzione e a non capire quanto costa questo Cpt.
DANIELE GIOVANARDI - Presidente Misericordia di Modena
Ma se lei mi chiede cosa ho adesso in banca io non glielo so mica
dire, sa?
AUTRICE
Ma lei in banca non ha soldi pubblici!
DANIELE GIOVANARDI - Presidente Misericordia di Modena
Guardi, lo stesso esempio, come se lei prende qua un qualsiasi
direttore del Policlinico e chieda come va il bilancio del Policlinico. Ma non
ha neanche la minima idea! Ma questo non lo sanno anche i direttori generali!
AUTRICE
Visto che lei mi aveva detto le far vedere i conti, cercher di
capire esattamente quanto costa, passato un mese e mezzo.
DANIELE GIOVANARDI - Presidente Misericordia di Modena
Ma guardi presto detto le entrate e le uscite.
ANNA MARIA LOMBARDO - Responsabile Cpt Modena
Del centro. Si, si, ma posso darli anche io questi dati.
DANIELE GIOVANARDI - Presidente Misericordia di Modena
Allora daglieli se li sai!
ANNA MARIA LOMBARDO - Responsabile Cpt Modena
Volevo per anche prima fare alcune precisazioni.
DANIELE GIOVANARDI - Presidente Misericordia di Modena
Ma d prima la cifra poi facciamo le precisazioni.
ANNA MARIA LOMBARDO - Responsabile Cpt Modena
Un milione di Euro all'anno, credo, la convenzione.
DANIELE GIOVANARDI - Presidente Misericordia di Modena
Quindi, ragioniamo sempre in vecchie lire, che sono?
ANNA MARIA LOMBARDO - Responsabile Cpt Modena
Due miliardi.
DANIELE GIOVANARDI - Presidente Misericordia di Modena
Due miliardi, attorno ai due miliardi.
AUTRICE
Posso chiederle quanto prende lei come direttore di un Cpt?
ROBERTO SARMENGHI - direttore Cpt di Bologna (Cri)
No, non credo.
AUTRICE
E quanto prendete dalla convenzione per il Cpt?
ROBERTO SARMENGHI - direttore Cpt di Bologna (Cri)
Allora l'importo di circa 1 milione e 600mila euro. Noi veniamo
pagati attraverso fatturazione.
AUTRICE
Questa la retta giornaliera praticamente?
ROBERTO SARMENGHI - direttore Cpt di Bologna (Cri)
Si.
AUTRICE
75 euro e 46 centesimi, che diversa da quella di Lecce e da
quella di Modena. Perch le rette che lo stato paga per i Cpt variano a seconda
dei luoghi, dai 26 euro di Brindisi ai 75 di Bologna. Con una differenza di 50
euro che non sono pochi. L'aveva detto il sottosegretario: "le cifre vanno
verificate caso per caso". Infatti, con un po' di reticenza, qualche conto
ce l'hanno dato: e a Modena la convenzione di circa 1 milione di euro l'anno,
a Lecce 3 e mezzo e a Bologna 1milione e 600mila. Poi per ci sono altri costi,
per esempio la vigilanza e gli affitti, che quando si pagano sono salati.
L'affitto di Modena, che lo stato paga a un privato, di oltre 1
milione di euro l'anno. Pi della convenzione. E in parlamento ci danno ancora
altre cifre.
FRANCESCO MARTONE - Verdi
Io so quello che abbiamo discusso in finanziaria per il 2004 e
quanto costerebbero quest'anno al pubblico contribuente: si parla per
l'attivazione, locazione, gestione, manutenzione ordinaria dei Cpt di circa 105
milioni e 466.000 Euro.
AUTRICE
Ma perch non ce l'ha detto il sottosegretario? Alla fine ci
telefonano dal suo ufficio e ce lo spiegano: il Ministero degli Interni non
ritiene opportuno dare dati e risponderci. Sono mortificati e ci pregano di
distinguere tra Sottosegretario e Ministro. Sono stati invitati a non parlare.
C' l'embargo del Ministro Pisanu. Bisogna chiedere al suo Ufficio stampa. Cosa
che naturalmente avevamo gi fatto da mesi ma senza ottenere risposte.
Per i Cpt costano milioni di euro. E non sarebbe neanche tanto se
fossero alberghi di lusso, peraltro non richiesto.
Ma resta il dubbio se credere sulla parola ai direttori dei Centri
o a quello che di tanto in tanto filtra all'esterno...
LORIS DE FILIPPI - Responsabile progetti italiani Medici Senza
Frontiere
La situazione che abbiamo trovato una situazione abbastanza
triste perch strutturalmente sono posti fatiscenti, sono posti che non
permettono a queste persone di avere degli spazi in cui uno possa muoversi, in
cui possa essere accolto in maniera non da carcere.
IMMIGRATO
E' un inferno, un inferno, veramente un inferno. Il Centro
peggio del carcere. Perch dentro il carcere tutti rispettano la legge: la
legge dello stato e la legge del detenuto. Per al Centro no.
LORIS DE FILIPPI - Responsabile progetti italiani Medici Senza
Frontiere
La cosa che mi ha colpito moltissimo che, pur non essendo
considerati dei carceri, il numero di persone che si fanno delle autolesioni o
il numero di persone che assumono degli psicofarmaci all'interno dei Centri
assolutamente paragonabile se non peggiore di quello di un regime carcerario.
IMMIGRATO
Avevo praticamente tentato di uccidermi dentro. Ho mangiato delle
lamette per essere mandato all'ospedale.
IMMIGRATO
Arriva l'ispettore con l'antisommossa e comincia a colpire il
vetro antisfondamento con il manganello. Gli fa Aziz: "ispettore si fermi.
Le apro la porta. Non c' bisogno di sfondare il vetro". Gli fa: "No,
il vetro lo sfondo e vi sfondo anche a voi".
LORIS DE FILIPPI - Responsabile progetti italiani Medici Senza
Frontiere
Ci sono alcune persone che stanno vivendo dei procedimenti
giuridici proprio perch appunto sembra che ci siano state delle violenze in
alcuni Centri.
AUTRICE
Al Regina Pacis di Lecce 19 persone sono state rinviate a
giudizio. Tra gli imputati anche il direttore, don Cesare Lodeserto, oltre a 6
operatori, 10 carabinieri e 2 medici. L'accusa di gravi violenze e pestaggi
contro gli immigrati che la notte del 22 novembre 2003 cercavano di scappare
dal Cpt.
DON CESARE LODESERTO - Direttore Cpt Regina Pacis
Quella notte sono successe delle cose o il meccanismo stato tale
che ha richiesto inevitabilmente la mia prudenza. E anche quando io ho chiamato
il 112, il 113 per capire, mi stato detto di non muovermi dalla stanza.
MARCELLO PETRELLI - Avvocato
Don Cesare Lodeserto avrebbe in alcuni casi preso parte
direttamente a delle violenze fisiche. In particolare una delle persone ha
raccontato di essere stata non solo percossa direttamente ma anche di essere
stata acciuffata per i capelli, di aver avuto il volto sbattuto contro lo
spigolo di una porta, di aver iniziato a sanguinare, di essere stato ancora
percosso.
DON CESARE LODESERTO - Direttore Cpt Regina Pacis
Quello che successo nella relazione di servizio che i
carabinieri hanno tranquillamente depositato quella notte e che dicono
chiaramente come questi immigrati sono scappati e alcuni sono stati fermati da
loro, quattro carabinieri sono stati feriti, c' stato un arresto, c' stata
tutta una situazione di ordine pubblico alla quale personalmente io non ho
partecipato perch dormo in questa struttura per non trascorro la notte sul
recinto della struttura.
IMMIGRATI
No. C'era, c'era, c'era. Don Cesare ha picchiato me tutta la notte
davanti al suo ufficio, tutta la notte, tutta la notte davanti all'ufficio.
MARCELLO PETRELLI - Avvocato
La violenza di cui queste persone mi hanno parlato consistita in
calci, pugni, schiaffi, sputi, violenza verbale, fino poi al massimo
dell'intensit quando alcune persone sono state tenute per le braccia e per le
gambe mentre qualcun altro cercava di fargli ingoiare della carne di maiale
cruda spingendogliela in gola con il manganello.
IMMIGRATO
C'era un carabiniere qua, la gamba cos, la gamba cos, fa cos
col bastone, capito?
AUTRICE
Ti ha infilato?
IMMIGRATO
Si, per forza.
DON CESARE LODESERTO - Direttore Cpt Regina Pacis
Tante cose non sono state fino ad ora presentate perch nessuno di
noi stato interrogato nel giusto modo per far capire realmente cosa
accaduto.
AUTRICE
Arriviamo a Bologna anche qui stata aperta un'inchiesta. La
magistratura e i nuclei antisofisticazione sono entrati nel Centro per
sequestrare diverso materiale, cibi, bevande e soprattutto campioni di
medicinali. Il sospetto che ai trattenuti vengano somministrati psicofarmaci
a loro insaputa. Molti dicevano di stare male e quando sono usciti dal Centro i
loro avvocati gli hanno fatto fare gli esami del sangue.
IMMIGRATO
Dei medici hanno trovato dei calmanti molto forti dopo una
settimana.
AUTRICE
Dopo una settimana che lei era uscito dal Cpt?
IMMIGRATO
Si, dopo una settimana che sono uscito dal Cpt hanno trovato tutto
questo quantitativo dentro il mio sangue.
AUTRICE
Fenobarbital, che cosa ?
IMMIGRATO
Non lo so, una medicina, da quello che ho capito un calmante molto
forte che non ho capito neanche che cos'. Io non avevo mai mangiato questa
cosa qua.
SIMONE SABATTINI - Avvocato
E' un medicinale che appartiene alle tabelle degli stupefacenti
che un medicinale del tutto disusato in psichiatria e in tutti quanti questi
ambiti perch un medicinale che sostanzialmente fa male e basta.
AUTRICE
Alla Croce Rossa tutti negano e la magistratura ancora non si
pronuncia. Peccato che il medico del Centro, che anche direttore sanitario
del carcere di Bologna, dica di averglieli dati.
PASQUALE PAOLILLO - Direttore sanitario Cpt
Psicofarmaci non tabella IV, tabella, cio benzodiazepine, e non
altri tipi di farmaci. Fenobarbital assolutamente no.
AUTRICE
Rivotril?
PASQUALE PAOLILLO - Direttore sanitario Cpt
Si. Che non Fenobarbital.
AUTRICE
Che comunque un antiepilettico che con il nome di Clonazepam si
trova nelle stesse tabelle delle sostanze stupefacenti del Ministero della
Salute dove c' il Fenobarbital. E quindi un medicinale pesante.
PASQUALE PAOLILLO - Direttore sanitario Cpt
Dobbiamo combattere, contrattare, come loro sono abituati a fare,
i dieci, le quindici gocce, me ne dia dieci, me ne dia quindici, se non glieli
dai ecco la ribellione, ti rispondono, ti offendono.
AUTRICE
Insomma in questo modo li tenete calmi?
PASQUALE PAOLILLO - Direttore sanitario Cpt
Ma non una questione di tenerli calmi. Nessuno di noi li vuole
tenerli calmi, assolutamente no!
AUTRICE
A Milano incontriamo un volontario che guida l'ambulanza che va a
prendere gli immigrati nel Cpt quando devono essere trasportati all'ospedale.
FRANCESCO NAVA - volontario Misericordia
Per tre motivi siamo andati a prenderli: o ingestione di lamette,
o ingestione di pile, batterie stilo, oppure per cadute. Ovvero il servizio a
noi viene passato per cadute. Che poi siano cadute o siano percosse questo mi
impossibile dirlo.
Ci vengono passati i servizi come cadute: sempre cadute, sempre
cadute, o cadono tutti o... Una persona per arrivare a ingerire una batteria
stilo o una lametta, che creano dei grossi danni, deve essere, devono farlo in
una situazione disperata. Se no solamente il dolore che provoca. Il paziente
viene ammanettato.
AUTRICE
Ammanettato ha detto?
FRANCESCO NAVA - volontario Misericordia
Ammanettato. Con due manette una da questa parte e una da
quest'altra.
AUTRICE
Chi lo ammanetta?
FRANCESCO NAVA - volontario Misericordia
Lo ammanettano gli agenti di polizia preposti alla sicurezza
all'interno del Cpt.
AUTRICE
Finch non ci verranno mostrati sar difficile credere che siano
alberghi di lusso. E visto che ci girano milioni di euro pu venire il sospetto
che qualcuno ci guadagni.
DANIELE GIOVANARDI - Presidente Misericordia di Modena
Io spero che questa attivit alla fine porti un utile da
rinvestire. Per esempio noi non abbiamo una sede e questi soldini da qualche
parte bisogna trovarli! Io come presidente della Misericordia ho l'obbligo
morale di fornirgli un'ambulanza di servizio, che adesso costa intorno ai 140
milioni, un'ambulanza, ahim! Allora credo che un'intrapresa moderna si debba
garantire anche in qualche modo un introito. La storia del Cpt alla fine ci
porta un utile per cui la prossima ambulanza sar pagata in parte dal Cpt. A me
questa sembra una cosa bellissima.
AUTRICE
Allora: il fratello di un ministro, spera di guadagnarci e usa
fondi pubblici. Secondo lei tutto questo ...
ALFREDO MANTOVANO - Sottosegretario al Ministero degli Interni
Ma guardi io adesso non voglio fare un contraddittorio con una
persona che non presente e non conoscendo i dati tecnici della questione. So
soltanto che ordinariamente il regime giuridico e fiscale delle associazioni
che gestiscono questi Centri un regime di Onlus. Quindi tutto ci che deriva
in termini di introiti dalla gestione del Centro va reimpiegato
nell'associazione medesima.
DANIELE GIOVANARDI - Presidente Misericordia di Modena
Vuol dire che il guadagno va trasformato in benessere sociale.
Abbiamo l'ambizione di ricreare alla Madonna delle Murazze, dai frati
francescani, un'oasi per tutta una serie di ospiti che adesso sono in una
situazione pietosa.
DANIELE GIOVANARDI - Presidente Misericordia di Modena (nel
convento francescano)
Questi sono i servizi che passa il convento. Noi speriamo col
ricavato quest'anno dovremmo fare una donazione particolare come Misericordia
per fare dei servizi igienici.
AUTRICE
Ma voi qui non gli chiedete se hanno il permesso di soggiorno?
FRATE FRANCESCANO
No, non lo chiedo anche perch, si, la maggioranza non ce l'hanno.
Chi ha il permesso e il lavoro riesce a trovare dei posti migliori. E chi non
ha il permesso non li accoglie nessuno. Tutti i clandestini o semitali vengono
qui. Perch non sanno dove metterli.
AUTRICE
Li dovrebbero mettere nel Cpt, no?
FRATE FRANCESCANO
Eh, dovrebbero metterli nel Cpt, se le regole riuscissero a
funzionare.
DANIELE GIOVANARDI - Presidente Misericordia di Modena
Per qui bisogna fare una correzione: al Cpt non ci vanno i
clandestini. Al Cpt ci vanno persone che hanno fatto i delitti recidivanti,
escono magari dalla galera quella tradizionale, spacciatori, prostitute, ladri
abituali. Cio non viene preso il povero clandestino, il filippino o la persona
di colore perch non ha il permesso. Questo mai!
MILENA GABANELLI
Secondo il dott. Giovanardi il criminale va al CPT e il
clandestino dai frati a cui da' una mano con i soldi che gli avanzano dalla
gestione del centro. Vien da pensare che o male informato oppure succedono
cose diverse rispetto a quelle previste dalla legge. Chi commette delitti
dovrebbe andare in carcere, essere identificato, processato, scontare la pena e
poi se il caso, espulso, perch la legge dice che il centro di permanenza
temporanea stato istituito per rinchiudere il clandestino in atto di
identificazione. Da quel che risulta in realt nei CPT ci finisce di tutto:
dalle badanti che hanno dimenticato a casa il permesso di soggiorno a coloro
che hanno chiesto asilo politico, a quelli che escono dal carcere. Sempre la
legge dice che l'identificazione deve avvenire entro un massimo di 60 giorni.
Poi deve essere rimpatriato se il suo paese lo riconosce e se si riesce a trovargli
un posto per il viaggio. In caso contrario, esce comunque ma se ne deve andare
spontaneamente entro 5 giorni. Cosa che di solito non succede.
EUGENIO DI PRINZIO - Ispettore di Polizia Modena
A me non mai capitato di vedere uno che si allontanasse
dall'Italia volontariamente. Per esperienza ormai sugli stranieri, nessuno si
mai allontanato.
AUTRICE
Quindi pu succedere che voi li ritroviate...
EUGENIO DI PRINZIO - Ispettore di Polizia Modena
Li ritroviamo e abbiamo l'obbligo di arrestarli perch la legge
prevede che c' l'obbligo di arresto. Quindi nuovamente un altro foglio di
espulsione o comunque un altro accompagnamento presso la struttura del Centro
di prima accoglienza. Pu succedere che ritornino all'interno della struttura.
Quindi una situazione molto atipica.
DON CESARE LODESERTO - direttore Cpt Regina Pacis
C' gente che qui ci passata pi volte. Ma questo non un
problema che riguarda noi. Noi forniamo un'assistenza. Non facciamo attivit di
polizia. Quindi questa una domanda che dovrebbe essere rivolta alle autorit
competenti non certamente a noi.
EUGENIO DI PRINZIO - Ispettore di Polizia Modena
Si gioca tutto sull'identificazione. Perch se non si ha
l'identificazione allora diventano inutili. O comunque servono a poco. Credo
che alla fine i rapporti tra gli espulsi e le persone trattenute, le
percentuali che uno potrebbe valutare, a livello economico non sono
gratificanti. Perch costano.
AUTRICE
A leggere i dati del 2003 che ci ha dato il Ministero le persone
effettivamente identificate e quindi rimpatriate sarebbero meno della met di
quelle trattenute. Ma qui, oltretutto, le cifre non coincidono: 6.830 rimandati
a casa pi 6.446 dimessi con l'ordine del questore, non fa 14.223. Lei mi da' i
dati giusti? Quanti sono quelli davvero espulsi?
ALFREDO MANTOVANO - Sottosegretario al Ministero degli Interni
Diciamo rispetto ai rintracciati sono all'incirca 30.000 su
105.000 poco meno del 30%.
EUGENIO DI PRINZIO - Ispettore di Polizia Modena
Quindi un lavoro nostro inutile che porta molti colleghi, sia
quelli che lavorano su strada sia quelli che lavorano all'interno della
struttura del Cpt, a dire che la nostra attivit alla fine viene vanificata e
non serve a nulla.
DON CESARE LODESERTO - direttore Cpt Regina Pacis
Noi attuiamo tutti gli stratagemmi possibili per fare uscire la
gente da qua dentro. Quindi sar l'epatite C, sar un figlio, sar non so che
cosa, ma noi tutto mettiamo in atto. Ma le posso garantire, mi auguro che sia
spenta, che noi abbiamo fatto scappare anche tanta gente. Quando uno ti dice,
quando sai che lo vogliono portare a casa e lasciano una moglie con un bambino
in una periferia di Roma, cio come fai? quella la coscienza. A me che me ne
importa?
Ieri ho avuto una grande battaglia. Ho regolarizzato sul
territorio italiano uno scafista albanese.
Cio, cio, sa che significa?
AUTRICE
Ma gli scafisti non sono tanto brave persone?
DON CESARE LODESERTO - direttore Cpt Regina Pacis
E chi bravo? Io sono bravo? Lei ha detto di no dalle domande che
mi ha fatto. Quindi che vuole da me?
AUTRICE
Accanto al Cpt c' una zona dove stanno le donne sotto protezione,
quelle che decidono di collaborare con la giustizia e denunciano il racket
della prostituzione.
DON CESARE LODESERTO - direttore Cpt Regina Pacis
Questa ragazza, una ragazza che ha fatto 4 anni di carcere:
sfruttamento della prostituzione. Benissimo, io l'ho portata qui e le ho detto
"io ti far avere un permesso di soggiorno". Dice "
impossibile!".
Anche molte volte i preti mi dicono: "don Cesare ma queste
donne rimangono incinte?". Ma bello! Cio sa qui anche si conoscono, si
innamorano. E che fai?
AUTRICE
Cio quali donne rimangono incinte?
DON CESARE LODESERTO - direttore Cpt Regina Pacis
No, molte volte le mie ragazze tornano a casa e dicono "don
Cesare c'ho un problema". E che successo? "Eh, sono in stato di
gravidanza". Un giorno una ragazza dice: "don Cesare ti devo dare una
notizia", che c'? "sei diventato padre!". Ho detto guarda, ci
manca solo questo: diventare padre col minimo dello sforzo, senza niente
sforzo, proprio eroico, ho detto. E lei sta portando avanti la sua
gravidanza, l'ha scelto. "Per son fatti tuoi" mi dice "perch
io non c'ho nessuno. Solo tu".
Io ho creato pi di qualche Centro in citt dove noi accogliamo
persone che una volta uscite di qui non sanno dove andare e noi le riospitiamo
tranquillamente nei nostri posti.
La Moldavia produce 10.000 clandestini al mese. Ma sa quanti
moldavi io ho trattenuto qui con il permesso di soggiorno? Inimmaginabile. Infatti
i moldavi mi sono molto grati per questo. Io ho portato a casa 1.472 donne
moldave.
AUTRICE
Riportate l?
DON CESARE LODESERTO - direttore Cpt Regina Pacis
Riportate l. Perch l ho 5 strutture. Vede quante cose non si
sanno?
MILENA GABANELLI
Non c' dubbio: le cose che non si sanno e non si capiscono sono
molte. A partire dai clandestini con il foglio di espulsione. Secondo il
sottosegretario Mantovano ci sono 75.000 persone che non si in grado di
accompagnare alla frontiera e che quindi non se ne vanno. Se vengono ribeccati
scatta l'arresto e di solito ritorna al CPT. La legge per dice che la
clandestinit non reato e il CPT non un carcere. Insomma la legge un
colabrodo e su questo si esprimer a breve la Corte Costituzionale. E' vero che
in materia di immigrazione l'Italia ha poca esperienza ed pi facile
criticare, e per mettere un po' d'ordine il ministero degli Interni ha
istituito delle linee guida, ma ci dobbiamo credere sulla parola perch non
sono accessibili. L'immigrato nessuno lo vuole, per i finanziamenti o
convenzioni nessuno le rifiuta, e non dato conoscere i meccanismi con i quali
vengono date.