Il diritto allasilo politico espressamente riconosciuto dallart. 14 della Dichiarazione dei diritti fondamentali del 1948 che sancisce lobbligo degli Stati di garantire agli esuli forme di protezione ed assistenza svincolate da considerazioni di carattere politico. Sullo sfondo del generale clima di ristrutturazione capitalistica e di cambiamento economico-sociale che ha seguito la fine della Guerra Fredda, emerge tuttavia con evidenza la drammatica tendenza a smantellare quelli che per un cinquantennio hanno rappresentato i pi basilari principi di rango internazionale dettati a favore dei rifugiati e, pi in generale, in materia di libert fondamentali. E questo dato, infatti, che pu essere considerato il minimo comune denominatore sotto il quale raccogliere le prassi amministrative e gli interventi normativi pi recentemente chiamati a disciplinare il diritto allasilo politico a livello nazionale e internazionale. Lelenco, per la portata del fenomeno in discorso, non pu che essere esemplificativo, e riguarda il ricorso alla detenzione dei profughi in assenza della commissione di alcun reato e senza le garanzie processuali ordinariamente previste dallhabeas corpus, ed ancora, riguarda limpiego del concetto di paese dorigine sicuro in aperta violazione della regola secondo cui le norme internazionali a tutela dei rifugiati devono essere applicate indipendentemente dalla loro nazionalit. Inoltre, e in maniera ancor pi palese, la volont di rinvigorire i principi della sovranit nazionale a scapito di impegni umanitari di carattere universale emerge drammaticamente di fronte alle ripetute violazioni - come accade nei casi di rimpatrio forzato e di intercettazione in mare - del principio di non respingimento, che prevede lobbligo internazionale degli Stati di non espellere o respingere in nessun modo un rifugiato verso le frontiere dei luoghi ove la sua vita o la sua libert sarebbero minacciate a causa della sua razza, della sua religione, della sua nazionalit, della sua appartenenza a una determinata categoria sociale o delle sue opinioni politiche.
Si tratta di tendenze che hanno subito un processo di estrema accelerazione in seguito agli attentati dell11 settembre e che, a livello europeo come nel resto dellOccidente, palesano strategie di controllo mirate al contenimento extraterritoriale, a forme disumane di sfruttamento che fanno leva sullesclusione dei richiedenti asilo dal diritto al lavoro per condannare chi fugge da luoghi devastati dalla guerra e dalla violenza alla marginalizzazione, al lavoro sommerso, sottopagato e intermittente.
Riteniamo che tali considerazioni impongano oggi la necessit di un confronto che sappia far emergere con forza le istanze, inarrestabili, di legalit e cittadinanza provenienti dai migranti di fronte alla realt delle espulsioni di massa, della reclusione nei centri di detenzione, della negazione dei pi basilari diritti delluomo. In tale prospettiva, liniziativa in programma il 10 dicembre allUniversit della Calabria su RICHIEDENTI ASILO E RIFUGIATI TRA STRATEGIE DI CONTENIMENTO E PRATICHE DI ACCOGLIENZA: LE CITTA DELLASILO A CONFRONTO mira, da un lato, ad offrire unoccasione di sensibilizzazione ed approfondimento sul tema dei rifugiati e dei richiedenti asilo in Europa, dallaltro, a promuovere lincontro fra i Comuni titolari di progetti per laccoglienza e la tutela dei rifugiati, e le associazioni che gestiscono i suddetti progetti. In particolare, gli obiettivi auspicati riguardano:
- la promozione di un coordinamento delle Citt dellasilo nel Sud Italia che favorisca lincontro tra Universit, Enti Locali, Associazioni e quanti si impegnano quotidianamente a tutela dei rifugiati, per evitare la frammentazione e la mancata comunicazione dei saperi e delle esperienze, e, dunque, per leffettivo miglioramento delle pratiche daccoglienza;
- lindividuazione di concrete proposte da sottoporre - come richiesto dal Servizio Centrale di Protezione Nazionale - allANCI e al Ministero degli Interni in occasione della formulazione delle nuove Linee Guida, che puntino a garantire ai profughi reali possibilit abitative al termine dei programmi di accoglienza, migliori opportunit dinserimento lavorativo, il riconoscimento del diritto allistruzione attraverso lautocertificazione dei titoli di studio;
-
la necessit di imporre il rispetto del
diritto allasilo territoriale e delle pronunce
della Corte Costituzionale che gi hanno sancito lillegittimit della Legge
Bossi-Fini. In particolare, riteniamo che leffettiva tutela dei richiedenti
asilo non possa prescindere dal riconoscimento, perlomeno alle associazioni
impegnate nella gestione di progetti di seconda accoglienza, della possibilit
di accedere allinterno dei CPTA per verificare e intervenire sul rispetto dei
diritti dei profughi, anche attraverso lofferta di servizi di assistenza
legale, psicologica e di mediazione culturale;
- la necessit di pensare i rifugiati e i richiedenti asilo come Soggetti da coinvolgere attivamente nella realizzazione di pratiche daccoglienza affrancate da logiche assistenzialiste che, il pi delle volte, producono solo dipendenza, controllo e marginalizzazione.
Il convegno si
articola in due momenti principali - una Sessione introduttiva, rivolta ad un
pubblico ampio e variegato, ed un Tavolo di Lavoro per esperti ed operatori
che avranno luogo il giorno 10 dicembre 2004, in occasione dellanniversario
della Dichiarazione dei Diritti Universali dellUomo.
Le prime conclusioni e le concrete istanze che si leveranno
allinterno di questa iniziativa, daranno vita alla elaborazione di un
Protocollo Finale che prevede limpegno delle Citt dellasilo meridionali nel sottoporlo allattenzione
del mondo politico e degli organi competenti in materia dasilo.
RICHIEDENTI ASILO E RIFUGIATI TRA STRATEGIE DI CONTENIMENTO E
PRATICHE DI ACCOGLIENZA: LE CITTA DELLASILO A CONFRONTO
Eva Catizone- Sindaco
Citt di Cosenza
Coordina: Prof.ssa Ada
Cavazzani- Presidente
GAO_Cooperazione
Interventi:
Franco Piperno-
Comune di Cosenza
Gianfranco Schiavone-ICS
Le citt dellasilo a confronto
Marcella Delle Donne Universit La Sapienza
Unione Europea, sindrome dinvasione e asilo: il
declino di un diritto
Fulvio Vassallo Paleologo Universit di Palermo
Esternalizzazione
dei controlli di frontiera, accordi di riammissione
e tutela dei richiedenti asilo
Afrom Tiklu - Rappresentante della Comunit eritrea di Roma
Luca Cumbo - Laboratorio
Zeta Palermo
La negazione
dell'altro all'epoca della globalizzazione.
Alessandro Gordano Ass.
La Kasbah
Ore 15,00 Tavola Rotonda con le citt dellasilo
Contributi di:
Iside Gjergji (ASGI), Mirella De Franco (Unical), Alessandra Sciurba (Laboratorio Zeta Palermo), Francesco Galluzzo (ASGI), Maria Francesca DAgostino (Unical), Giuseppe De Mola (Medici Senza Frontiere), Bartolo Mancuso (Action Roma).
Ore 20.30 - Vite sospese
Spettacolo teatrale a cura
dellHidden Theatre di Volterra
Le citt dellasilo che aderiscono sono:
Acireale, Agrigento, Badolato, Bari, Barletta, Catania, Comiso,
Cosenza, Crotone, Foggia, Isola di Capo Rizzuto, Lucera, Manfredonia, Matera,
Monopoli, Napoli, Palermo, Ragusa, Riace, San Pietro Vernotico, Sessa Aurunca,
Siracusa, Taranto, Trepuzzi