Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes

 

Comunicato stampa  (16 marzo 2004)

 

I flussi di immigrazione in Italia

alla luce dellultima regolarizzazione

 

            La regolarizzazione del 2002, chiusa positivamente la complessa fase della gestione di ben 704.000 domande, rimane una questione aperta per quanto riguarda linserimento dei nuovi venuti e per gli interrogativi che si pongono circa la pressione migratoria e i futuri flussi. I primi dati messi a disposizione dal Ministero dellInterno consentono di entrare nel merito di questi aspetti.

Il nuovo panorama si struttura in una presenza straniera di almeno 2 milioni e mezzo di soggiornanti regolari. La Romania il primo gruppo, mentre il Marocco e lAlbania seguono distaccati di qualche decina di migliaia di unit: tutte tre i paesi si collocano, comunque, al di sopra delle 250.000 unit. LUcraina al quarto posto con 120.000 soggiornanti.

Una particolare attenzione meritano i paesi dellEst Europa, che hanno inciso per ben il 60% sulle domande di regolarizzazione, hanno quasi raddoppiato la loro consistenza, sono ormai pi di un terzo della popolazione immigrata e continueranno a premere per trovare sbocchi lavorativi.

Meritano, poi, una considerazione realistica non solo i vicini paesi del Nord Africa, ma anche i paesi transoceanici sia dellAmerica Latina che dellAsia (Cina, Filippine e Subcontinente Indiano). Per comprendere queste diverse provenienze, oltre alla  vicinanza geografica, bisogna pensare alla forte pressione migratoria che si riscontra anche in area molto lontane, alleffetto richiamo dei gruppi gi insediati in Italia e anche alle esigenze del nostro mercato occupazionale.

            Trattandosi della quinta regolarizzazione in nemmeno 20 anni, risulta evidente che questi provvedimenti eccezionali hanno finora costituito il pilastro principale della politica migratoria: la maggior parte degli immigrati oggi soggiornanti venuta al di fuori dei canali ufficiali di ingresso, perch sono state fissate quote troppo base e perch le procedure di accesso sono scarsamente praticabili. Dal 1999 ad oggi il consuntivo del fabbisogno aggiuntivo di lavoratori immigrati pari a circa 200.000 unit lanno: basti pensare che la quota di lavoratori stabili programmata per il 2004 , invece, di 29.500 unit. Inoltre, il meccanismo cardine per linserimento lavorativo dallestero resta la sola chiamata nominativa che, seppure integrata con le possibilit di iniziative formative allestero, non pu essere considerata la soluzione di tutti i problemi finora emersi specialmente nellambito delle famiglie e delle piccole aziende

Perci, secondo la Presidenza del Dossier Statistico Immigrazione (Caritas Italiana, Fondazione Migrantes e Caritas di Roma) Migrantes si pone non solo il problema di un adeguamento realistico delle quote programmate ma anche quello di un pi adeguato collegamento  tra domande e offerte di lavoro. Attualmente non sono pi praticabili le possibilit di incontro consentite dalla sponsorizzazione, soppressa nel 2002, e ancora non stata recepita nella normativa comunitaria la previsione di un permesso di soggiorno per la ricerca di lavoro, saggiamente  raccomandata dal Parlamento Europeo.

Tra i compiti pi urgenti vi sono, inoltre, sia quello di favorire una mentalit di maggiore apertura nei confronti dei paesi dellEst Europa, larea maggiormente protagonista dei flussi migratori nella prospettiva dellallargamento dellU.E., sia quello di rafforzare le prospettive di integrazione di tutti i gruppi interessati ad insediarsi stabilmente (servizi, cultura, voto, seconde generazioni,  cittadinanza, avendo laccortezza di evitare che la grande flessibilit del mercato del lavoro non vada a scapito della continuit del soggiorno .

LItalia questo dicono i numeri e i flussi prevedibili - un grande paese di immigrazione, che reclama di conseguenza una politica lungimirante .

 

      La scheda integrale, con le relative tabelle, consultabile sul sito www.caritasroma.it/immigrazione

          Per informazioni: Dossier Statistico Immigrazione 06.69886158/69886375

                                        Ufficio stampa: 06.69886417