Segreteria Assessorato
Politiche sociali. Immigrazione.
Progetto giovani. Cooperazione internazionale
Regione Emilia-Romagna
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POLITICHE SOCIALI E IMMIGRAZIONE IL CONSIGLIO REGIONALE
DELLEMILIA-ROMAGNA DISCUTE LA NUOVA LEGGE SULLIMMIGRAZIONE. NUMEROSE LE
NOVITA, DALLE TUTELE CONTRO LA DISCRIMINAZIONE ALLA GARANZIA DI SERVIZI
PER TUTTI, COMPRESI I RIFUGIATI E RICHIEDENTI ASILO. INTERVENTI PER
LALLOGGIO, SOSTEGNO ALLA PARTECIPAZIONE DEGLI IMMIGRATI ALLA VITA
PUBBLICA. BORGHI: UNA LEGGE NECESSARIA, CHE DEFINISCE GARANZIE E UGUALI
DIRITTI PER TUTTI
(Bologna, 24 febbraio 2004) Uscire dalla logica della Legge Bossi-Fini
per assicurare ai cittadini stranieri gli stessi diritti e doveri degli
altri, non con servizi appositi ma facilitando laccesso a quelli
esistenti, nellambito di una politica universalistica. Questi i princpi
che hanno ispirato il Progetto di legge regionale sullimmigrazione, varato
dalla Giunta e approdato oggi per lapprovazione in Consiglio. La nuova
normativa non crea nuovi servizi per gli stranieri immigrati, in una logica
di separatezza, ma facilita laccesso ai servizi gi esistenti in un
contesto universalistico e, nelle intenzioni della Giunta, sposta
lattenzione dai problemi dei nuovi arrivi per occuparsi dei cittadini
immigrati che gi risiedono in Emilia-Romagna, circa il 6 per cento della
popolazione, o qui abbiano chiesto di poter vivere e lavorare.
Si tratta della prima legge di stampo federalista sul tema
dellimmigrazione affrontata da una Regione dopo la riforma del Titolo V.
Una legge che era necessaria ha affermato lassessore regionale
allImmigrazione, Gianluca Borghi -, per sostenere lintegrazione
nellinteresse di tutti i cittadini dellEmilia-Romagna, perch questi sono
temi che riguardano lintera comunit, per giungere ad una piena
integrazione con uguali doveri e diritti. Ripetutamente e inascoltati dal
Governo aggiunge Borghi noi come altre Regioni abbiamo detto che la
Bossi-Fini sbagliata, ha tra laltro prodotto precariet ed una gestione
insostenibile dei permessi. Al contrario la nostra legge, il cui iter era
stato avviato ben prima della Bossi-Fini, tenta di definire garanzie e
diritti non mettendo in contrapposizione quelli dei cittadini italiani con
quelli degli stranieri residenti.
LE INNOVAZIONI
Numerose le innovazioni introdotte dalla legge, denominata Norme per
linserimento sociale dei cittadini stranieri immigrati e destinata a
superare la precedente Legge regionale 14/90.
1) Un programma triennale di attivit sullimmigrazione per rafforzare
lintegrazione delle politiche regionali, anche in raccordo con il Piano
sociale regionale e i Piani di zona.
2) Promozione dellintegrazione sociale attraverso la partecipazione dei
cittadini stranieri alla vita pubblica, con strumenti di rappresentanza
nellambito delle istituzioni locali.
3) Centro regionale contro la discriminazione razziale etnica, nazionale o
religiosa, con lintroduzione di nuove tutele cos come previsto da
direttive europee.
4) La Consulta regionale sullimmigrazione avr come vicepresidente uno
straniero e dedicher particolare attenzione alla presenza femminile, con
una forte valenza simbolica a fronte dei diritti negati alle donne in
diversi Paesi africani e asiatici.
5) Definizione di una chiara ripartizione di compiti tra Regione, Province
e Comuni.
6) Costituzione di un osservatorio del fenomeno migratorio, con lobiettivo
di indicare annualmente il fabbisogno lavorativo nella regione.
7) Allargamento della platea dei destinatari dei servizi anche ai
richiedenti asilo ed ai rifugiati.
8) Contributi per spese alle Province ed al Terzo settore su interventi di
integrazione sociale, quali ad esempio sportelli informativi, corsi di
lingua, centri ed iniziative interculturali.
9) Contributi in conto capitale al Terzo settore, Fondazioni e privati per
la realizzazione di centri di accoglienza e alloggi sociali.
10) Interventi per le politiche abitative (promozione di agenzie per la
casa per favorire lincontro tra domanda e offerta, alloggi sociali, centri
di prima accoglienza). La Regione intende anche promuovere forme
sperimentali di intervento promosse dalle parti sociali (datori di lavoro,
ento locali, sindacati) per affrontare congiuntamente il tema
dellinserimento lavorativo e della casa.
11) Sostegno a programmi di istruzione e di formazione professionale nei
Paesi di origine dei flussi migratori.
12) In campo sanitario, oltre le pari garanzie, la nuova legge sancisce
lopportunit che nellambito degli interventi rivolti a cittadini
stranieri si tenga conto delle culture dei Pesi dorigine e si sviluppino i
centri di informazione. Allo stesso tempo si sottolinea la necessit di
interventi volti a rispondere alle problematiche nel campo della
sessualit, procreazione e nascita, oltre che ad eliminare pratiche lesive
della condizione umana e dellintegrit fisica delle donne, pratiche
persistenti e connesse a culture originarie.