MANIFESTAZIONE A CALTANISSETTA PER I DIRITTI DEI MIGRANTI E PER LA CHIUSURA DEI CENTRI DI DETENZIONE AMMINISTRATIVA.

 

Si  svolta oggi 31 gennaio a Caltanissetta la manifestazione per i diritti dei migranti e per la chiusura dei centri di detenzione amministrativa indetta dai Forum sociali siciliani nel quadro della giornata europea per la chiusura dei centri di permanenza temporanea.

AllĠinizio della manifestazione davanti al centro di detenzione amministrativa di Pian del lago, i rappresentanti della locale Questura hanno negato il diritto di visita alla delegazione che da giorni era stata comunicata alla Prefettura. Si  poi appreso che, in base ad una nuova circolare del Ministero degli Interni lĠingresso nei CPT  consentito soltanto ai parlamentari nazionali accompagnati dai propri assistenti, e non pi, come avveniva in passato, ai parlamentari regionali accompagnati da piccole delegazioni.

Un successivo incontro avvenuto in Prefettura confermava lĠesistenza della circolare ministeriale, mentre davanti al CPT proseguiva il presidio, con alcuni tentativi non-violenti di forzare lĠingresso, subito respinti dalle forze dellĠordine.

LĠassenza di parlamentari, e tra gli altri, del parlamentare regionale Liotta di Rifondazione comunista, del quale era stata annunciata la partecipazione alla delegazione, non ha permesso alcuna ulteriore possibilitˆ di trattare le condizioni della visita.

 

Non  stato consentito neppure lĠingresso in quella parte del centro di detenzione che  stata denominata Centro di identificazione per richiedenti asilo (CID) allĠinterno della quale si trovavano quattro profughi somali.  Ad un certo punto, i quattro sono stati rimessi in libertˆ, ed accompagnati al cancello di uscita con i permessi provvisori per richiesta di asilo in mano. Ad una successiva richiesta da parte dei manifestanti per visitare almeno il centro di identificazione, ormai vuoto,  stato opposto un ulteriore diniego sempre sulla base della stessa circolare ministeriale, esattamente come se si trattasse di un vero e proprio centro di detenzione amministrativa.

I nuovi Centri di identificazione previsti dalla legge Bossi-Fini quindi, in base a quanto successo questa mattina, sono dei veri e propri centri di detenzione amministrativa dove viene limitata la libertˆ personale dei migranti, anche se richiedenti asilo, e non la semplice libertˆ di circolazione. Anche nei nuovi CID viene negati il diritto di visita da parte delle associazioni indipendenti.

Quello che emerso chiaramente da questa giornata  che i nuovi centri di identificazione per richiedenti asilo, per i quali manca ancora il regolamento di attuazione della legge Bossi Fini , stanno sorgendo allĠinterno dei centri di permanenza temporanea e vengono gestiti sostanzialmente con le stesse regole e con la stessa discrezionalitˆ. Anche se le convenzioni internazionali e le direttive comunitarie consentono che si limiti la libertˆ di circolazione, ma non la libertˆ personale dei richiedenti asilo.

Per tutti i richiedenti asilo trattenuti in strutture detentive come i nuovi centri di identificazione (CID), senza alcun controllo giurisdizionale, al di lˆ dei limiti temporali posti dallĠart. 13 della Costituzione per le misure limitative della libertˆ personale, si pu˜ negare in questo modo lĠeffettivo esercizio  del diritto di difesa e dello stesso diritto di asilo.

La ÒliberazioneÓ dei quattro somali nel corso della manifestazione rappresenta comunque una eccezione rispetto a quella che ormai  la prassi ricorrente in tutte le strutture detentive e nei cd. Òcentri di transitoÓ, dove vengono rinchiusi i potenziali richiedenti asilo, alla maggior parte dei quali si nega lĠaccesso alla procedura senza alcuna possibilitˆ di un ricorso giurisdizionale con effetto sospensivo.

 

Fulvio Vassallo Paleologo

ASGI Associazione studi giuridici sullĠimmigrazione

Palermo

 

 

 

 

AGGIORNAMENTO

La manifestazione si  quindi trasferita a Caltanissetta dove  stato effettuato un volantinaggio per informare la cittadinanza di quanto accaduto davanti al CPT, e delle ragioni dellĠiniziativa, anche perchŽ nella mattinata lĠaccesso alla strada dove  ubicato il CPT  stato interdetto al traffico veicolare per alcuni chilometri, mentre i manifestanti che si avvicinavano a piedi alla struttura venivano ripresi con fotografie e video.

Nel corso del pomeriggio a Caltanissetta si sta svolgendo una Assemblea alla quale sta partecipando Carlo Cartocci, responsabile nazionale per lĠimmigrazione di Rifondazione, il segretario provinciale della CGIL, il sindaco ed alcuni rappresentanti del consiglio comunale.

La richiesta unanime che i Forum sociali e le associazioni stanno rivolgendo alle amministrazioni locali  quella di una immediata chiusura della struttura, che seppure meno indecorosa di altre dal punto di vista igienico sanitario, presenta le stesse caratteristiche di tutti gli altri centri di detenzione amministrativa, che negano i diritti fondamentali di libertˆ, di difesa e di asilo dei migranti. Gli stessi partecipanti stanno richiedendo lĠapertura di un vero centro di accoglienza per richiedenti asilo, con un impegno del Comune a sostenere tale struttura ed a contrastare qualunque altra prospettiva di detenzione dei migranti nel territorio di Caltanissetta.

Fulvio Vassallo Paleologo