T R I B U N A L E D I T R A P A N I

SEZ. PENALE

PROC. PEN. 386/01 R.G.

A CARICO DI CERENZIA LEONARDO

 

I L T R I B U N A L E

1 - DOTT. FRANCO MESSINA            PRESIDENTE

2 - DOTT. LUCIA FONTANA               GIUDICE

3 DOTT. MECCARIELLO                  GIUDICE

                                                          

DOTT. MARZIA CASTALDI                    PUBBLICO MINISTERO

SIG. GIOVANNI BAIATA CANCELLIERE

SIG. DANIELA MANZO OPERAT. REGISTRAZIONE

UDIENZA DEL 18/07/2003

 

Tenutasi presso Aula Penale del Tribunale di Trapani

Alternate Process: ESAME DEL TESTE:			DA PAG. 		A PAG.

IEVA PIETRO			02			22
FERCHICHI FATI			22			43

 

 

 

 

RINVIO AL 22 SETTEMBRE 2003

 

 

PROC. N. 386/01 UDIENZA DEL 18 LUGLIO 2003

A CARICO DI CERENZIA LEONARDO

 

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COSTITUZIONE DELLE PARTI

PRESIDENTE: ..difeso di fiducia dall'Avvocato Crescimanno.

            Diamo atto della presenza dell'Avvocato Bisagna per la parte civile, nonch del Dottore Caste.. (incomprensibile, voce fuori microfono).

            Chi abbiamo come testi?

            Facciamo entrare Ieva.

ESAME DEL TESTE

IEVA PIETRO

PRESIDENTE: pu leggere la formula.

IEVA P.:    (assolta la formula di rito).

PRESIDENTE: prego si accomodi. Le sue generalit?

IEVA P.:    sono Pietro Ieva, nato a Cerignone, provincia di Foggia, il 31/10/46.

PRESIDENTE: in atto in servizio?

IEVA P.:    alla Questura di Brindisi.

PRESIDENTE: la difesa pu esaminare il teste.

AV.CRESCIMANNO: grazie Presidente.

IEVA P.:    buongiorno.

AV.CRESCIMANNO: lei stato in servizio a Trapani come Questore?

IEVA P.:    s, dal 19 novembre '99 al 17 giugno 2002.

AV.CRESCIMANNO: lei ricorda che nella notte tra il 28 e il 29 dicembre '99 vi fu un episodio al Serraino Vulpitta, un episodio incendiario.

            Lei era all'epoca presente a Trapani?

IEVA P.:    no, ero in ferie.

AV.CRESCIMANNO: quando ha saputo lei dell'episodio, e da chi?

IEVA P.:    mi ha chiamato il vicario, Dottore Cuciti, verso le quattro, le cinque del mattino del 29.

AV.CRESCIMANNO: lei a Trapani quando rientrato poi?

IEVA P.:    lo stesso giorno 29 del pomeriggio.

AV.CRESCIMANNO: quindi lei dei fatti accaduti al Serraino Vulpitta quella notte non ha una conoscenza diretta?

IEVA P.:    no.

AV.CRESCIMANNO: avr fatto poi possibilmente una visita al Serraino Vulpitta, non so se l'ha fatta..

IEVA P.:    no, non molto, perch onestamente c'erano ancora i lavori di ripristino della struttura, quindi sono andato molto dopo.

AV.CRESCIMANNO: quindi glielo rifer il Questore Vicario, Dottore Cuciti.

IEVA P.:    s.

AV.CRESCIMANNO: pu dire al Tribunale cosa le rifer il Dottore Cuciti?

IEVA P.:    che c'era stata, prima, una rivolta, verso mezzanotte, molti degli immigrati, clandestini, avevano tentato una fuga.

            Era stata riportata la calma e, praticamente, anche i funzionari, con il vicario, erano rientrati presso l'abitazione.

            Verso le due mezzo, tre di notte, credo, sono stati nuovamente chiamati questi, sia il funzionario di turno, sia il funzionario della mobile e anche il vice Questore vicario perch c'era stato, appunto, questo incendio, in una delle stanze.

AV.CRESCIMANNO: e rifer il Dottore Cuciti qualcosa, in ordine alle cause dell'incendio?

IEVA P.:    no, perch, in quel momento, non le sapeva anche lui.

AV.CRESCIMANNO: nei giorni successivo lei ebbe notizie su questo aspetto dal Dottore Cuciti o da altri funzionari?

IEVA P.:    guardi, io sono riuscito soltanto a definire quello che era l'aspetto, tutta la vicenda come si era svolta una decina di giorni dopo.

            Chiaramente parlando con i miei collaboratori, perch il dirigente della Squadra mobile conduceva le indagini, e quindi, ogni tanto, mi riferiva quali erano state le cause, anche perch alcuni dei clandestini erano stati portati in ospedale, e via via qualcun altro pure morto in ospedale.

            Quindi c'era un aggiornamento continuo.

            Per, ecco, la vicenda e i luoghi direttamente non li ho mai visti.

            Li ho visti soltanto quando sono stati ripristinati.

AV.CRESCIMANNO: lei dal dottore Linares ha avuto, quindi indicazioni in ordine al progredire degli accertamenti delle indagini, se capisco bene?

IEVA P.:    non esattamente sul progredire delle indagini.

            Ho saputo soltanto che c'era stato questo incendio, appiccato da uno di questi immigrati, e che l'incendio stato poi, diciamo, accentuato dal fatto che c'erano accatastati alla porta materassi, brandine e quant'altro.

            Quindi solo per questo.

AV.CRESCIMANNO: lei sui fatti della notte del 29 dicembre '99 ha riferito al Ministero degli interni?

IEVA P.:    s, ho mandato un appunto riservato.

AV.CRESCIMANNO: e questo appunto stato da lei redatto sulla scorta di che? Perch lei non era diretto..

IEVA P.:    delle indicazioni mi hanno fornito le relazioni di servizio dei due ispettori che erano in servizio quella notte.

AV.CRESCIMANNO: sono gli ispettori Angelo e Marino?

IEVA P.:    Angelo e Marino s.

            E in pi le indicazioni che mi aveva fornito sia il vicario sia i colleghi che erano intervenuti. Per sempre, ecco, relazioni verbali.

            Per cui io ho acquisito tutte queste notizie e ho fatto un appunto al Ministero.

            Che diciamo un appunto riservato che non ha diciamo nessun valore, perch il Ministero aveva inviato una commissione apposita nel centro, per un sopralluogo.

            E quindi non c'era bisogno dio un mio atto scritto, insomma.

AV.CRESCIMANNO: l'appunto quello trasmesso con nota del 21 gennaio 2000?

IEVA P.:    s, credo di s.

AV.CRESCIMANNO: poi glielo mostro fisicamente per chiederle di riconoscerlo.

IEVA P.:    s.

AV.CRESCIMANNO: lei ha tenuto conto, nel redigere questo appunto, anche della informativa di reato, redatta dal Dottore Linares?

IEVA P.:    no, non la conosceva. Non l'ho mai vista, per altro.

AV.CRESCIMANNO: il Ministero quindi apr una inchiesta amministrativa?

IEVA P.:    non apr una inchiesta amministrativa, mand una commissione.

AV.CRESCIMANNO: mand una commissione.

            La commissione oper, se lei ha seguito i lavori..

IEVA P.:    no, no, assolutamente, non ho seguito, perch questi membri della commissione sono stati accompagnati dal vicario al centro, hanno fatto una visita e sono rientrati a Roma.

            Quindi non so neanche, ecco ho saputo di questa visita successivamente, quando il Ministero ha scritto una nota alla Prefettura e alla Questura, dicendo che c'era stata visita da parte della Commissione.

            E chela commissione aveva dato dei suggerimenti in merito ai lavori di adeguamento della struttura.

            Aveva ridotto anche la capacit ricettiva da centosessanta a sessantacinque unit.

AV.CRESCIMANNO: scusi, per capire, perch poi ha poca rilevanza sul fatto, ma per essere sicuro di avere capito, cio la commissione venne, si appoggi al suo vicario, e lei non ne seppe nulla?

IEVA P.:    intanto seppi della commissione quando gi arrivata a Trapani, stava al Centro.

AV.CRESCIMANNO: s. 

IEVA P.:    non ho seguito i lavori direttamente, perch sono stati accompagnati dal vicario, e poi la commissione non deve riferire al Questore.

AV.CRESCIMANNO: no, no.

IEVA P.:    ha riferito al Ministero e basta.

AV.CRESCIMANNO: per carit, non parlo, ovviamente, di riferire. Non nominata da lei, quindi non deve riferire a lei.

IEVA P.:    appunto.

AV.CRESCIMANNO: questo ovvio.

            Ma dico lei quindi seppe a cose fatte?

IEVA P.:    s, s, a cose fatte.

AV.CRESCIMANNO: lei, di sua iniziativa ha svolto alcuna indagine sui fatti di quella notte?

IEVA P.:    no.

AV.CRESCIMANNO: ha saputo dal Dottore Cuciti o dal Dottore Linares o da qualsiasi altro funzionario della Mobile, della Questura, eccetera, se le consegne scritte, se gli ordini scritti e gli ordini orali dati ai dipendenti, in servizio quella notte, al Serraino Vulpitta, furono adeguatamente rispettati?

IEVA P.:    no, questo.. Il vicario mi disse soltanto che lui aveva dato disposizioni di mettere tutti i clandestini che avevano tentato la fuga in due stanze, per cercare di liberare tutto il corridoio, che era pieno di mazzi di spranghe di ferro, di mazzi di tubi eccetera, e poi riportarli nelle loro stanze. Questo mi ha detto il vicario.

AV.CRESCIMANNO: lei ha nel contesto mantenuto rapporti di informazione con la Prefettura, con il Prefetto in particolare?

IEVA P.:    noi abbiamo fatto una riunione il giorno stesso, il sottosegretario Maritadi.

            Ho partecipato alla riunione, come, ripeto, alcuni funzionari, ma stata una riunione, pi che altro, cos, per chiarire tutto ci che andava fatto per ripristinare il centro.

AV.CRESCIMANNO: ritornando un istante alla ispezione Ministeriale, e alla commissione ministeriale, sa se il Ministero ha poi individuato, al di l dei suggerimenti che ha dato, ha fornito, ha individuato responsabilit nel personale operante?

IEVA P.:    no.

AV.CRESCIMANNO: e ha adottato provvedimenti?

IEVA P.:    assolutamente. Nella nota che il Ministero aveva inviato non c' nulla riferito a questo aspetto, c' soltanto un riferimento ai suggerimenti tecnici da adottare.

AV.CRESCIMANNO: Questore le mostro questa nota che a me sembra essere quella che contiene..

PRESIDENTE: ne ha fatto una sola?

IEVA P.:    s, s.

PRESIDENTE: se ne ha fatto una sola.

AV.CRESCIMANNO: non ci sono dubbi. Comunque, con una nota di accompagnamento che ha per oggetti Trapani, Centro di Permanenza Temporanea, e Assistenza Serraino Vulpitta, 29/12/99, tentativo rivolta, con decesso, a seguito di incendio, di numero cinque clandestini.

            E' indirizzata al Ministero dell'Interno, al Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Direzione Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, di Frontiera e Postale, Servizio Immigrazione, Roma.  

            La nota che brevissima dice soltanto "per corredo degli atti si trasmette un unito appunto concerne l'oggetto.

            Sull'episodio si allegano numero tre lettere di solidariet, inviate da esponenti politici.

            Si compone di dieci facciate, pi gli allegati, appunto, che per completezza di informazione..

            Ma del resto il Tribunale ha tutti gli atti, quindi la completezza di informazione superflua, io ogni tanto dimentico che gli atti sono tutti acquisiti.

            Con riferimento a questa nota, Questore, le chiedo qualcosa di pi particolare, le risulta se quella notte la porta delle stanze, le preciso, e non ha nessuna rilevanza, che non erano due, ma erano tre le stanze entro cui erano chiuse, tanto per avere lo stesso patrimonio di nozioni anche superflue.

            Le risulta se le porte delle stanze furono o no chiuse dall'esterno? Le stanze che ospitavano..

IEVA P.:    su quella stanza in cui avvenuto l'incendio il Vicario mi aveva riferito che era stata chiusa per sua disposizione, per mettere a posto, il tempo necessario per sistemare il corridoio.

AV.CRESCIMANNO: quindi era stata chiusa a chiave, ritengo, dall'esterno?

IEVA P.:    credo di s. Comunque era chiusa dall'esterno.

AV.CRESCIMANNO: lei ha idea che tipo di chiusure ci fossero su quelle porte?

IEVA P.:    no, no.

AV.CRESCIMANNO: lei aveva mai visto il Serraino Vulpitta prima dei fatti?

IEVA P.:    le dico la verit, non ricordo, ma credo di no. Sa perch? Io sono arrivato il 19 di novembre, il tempo di fare le visite sono partito in ferie, e poi mi sono.., ecco sono tornato cos in fretta. Dopo sono andato diverse volte al Vulpitta.

AV.CRESCIMANNO: va be' il dopo ci interessa di meno, evidentemente.

IEVA P.:    no, no, prima non..

AV.CRESCIMANNO: lei non ha idea che tipo di porte, e che tipo di chiusure avessero queste?

IEVA P.:    le porte credo che fossero in legno, per la chiusura esterna, non so se con il lucchetto , con luna sbarra o a chiave.

            Questo non glielo so dire, perch, ripeto, io non c'ero, e quando sono arrivato dopo non c'era pi nessuna traccia della chiusura.

AV.CRESCIMANNO: lei sa se il Vice Questore Vicario che credo sia il Dottore Cuciti.

IEVA P.:    s, s, Cuciti.

AV.CRESCIMANNO: Non viene fatto qui il nome, ma credo che sia il Dottore Cuciti, avesse dato precise indicazioni agli uomini l rimasti, su come doveva effettuarsi la vigilanza?

IEVA P.:    guardi lui, per telefono, quando mi avvert del fatto non mi disse nulla. Quando poi sono tornato, ho partecipato subito alla riunione, e in serata io ho chiesto notizie, e lui mi ha detto: "io ho dato disposizioni di far chiudere la porta proprio per il tempo necessario al ripristino della struttura, ed era ovviamente chiusa all'esterno".

            Non mi specific se poi era chiusa con la sbarra o a chiave, comunque mi disse che era chiusa con la sbarra o a chiave, comunque mi disse che era chiusa dall'esterno.

AV.CRESCIMANNO: le chiedo per un altro aspetto, la porta era chiusa dall'esterno, lei lo ha gi detto, confermato perfettamente, lei conferma perfettamente nella sua relazione, cronologicamente dobbiamo ragionare cos.

            Le chiedo se il Dottore Cuciti le parl di altre indicazioni, in ordine alla Vigilanza, date quella notte al personale..

IEVA P.:    guardi, io ricordo solo una cosa, che il Dottore Cuciti mi rifer di avere detto, perch c'era stato questo tentativo di evasione prima, di avere raccomando e sensibilizzato il personale di vigilanza a fare attenzione, a tenere ovviamente sottocchio, la stanza era, mi pare, a quattro, cinque metri, ecco, di tenere sottocchio la situazione, perch chiaramente con il precedente che si era verificato occorreva una maggiore attenzione.

            Questo s, me lo disse.

IEVA P.:    pi in particolare le rifer di avere detto di operare una vigilanza visiva molto attenta?

IEVA P.:    s, l'ho detto poco fa, cio aveva raccomandato il personale di guardare a vista il corridoio, proprio per evitare che ci fossero altri episodi analoghi.

AV.CRESCIMANNO: il Dottore Cuciti le rifer a che ora lui e gli altri funzionari lasciarono il centro dopo il tentativo di fuga, prima dell'incendio quindi?

IEVA P.:    no, mi disse soltanto che c'era stato a mezzanotte questo tentativo di fuga e poi dopo un po' la situazione si era normalizzata ed erano andati via, non mi ha specificato l'orario.

AV.CRESCIMANNO: io usando una formula che di legge le contesto ci che lei ha scritto nella relazione, a suo tempo, "verso le ore due e trenta, il vice Questore Vicario e i due funzionari lasciavano il centro".

PRESIDENTE: per la verit avvocato non possiamo contestare.

AV.CRESCIMANNO: una nota che proviene dal Questore.

PRESIDENTE: gliela dobbiamo mostrare in visione.

AV.CRESCIMANNO: s, per carit. Io non ho nessuna difficolt.

PRESIDENTE: giustamente l'articolo 500 non si applica, si applica il 449.

AV.CRESCIMANNO: benissimo. Solo se gli do la mia copia rimango senza lo strumento di lavoro.

PRESIDENTE: facciamo come se la stesse leggendo il Questore.

AV.CRESCIMANNO: perfetto. Ma io non ho nessuna difficolt che la controlli.

PRESIDENTE: un discorso tecnico, per questo.

AV.CRESCIMANNO: certo, che la verifica e dica.. A me interessa che il dato arrivi.

PRESIDENTE: certamente.

AV.CRESCIMANNO: verso che ora rientrarono al centro il Dottore Cuciti e i funzionari?

IEVA P.:    quando furono chiamati, questo non me lo ricordo.

AV.CRESCIMANNO: l'orario non se lo ricorda.

IEVA P.:    no.

AV.CRESCIMANNO: se lei potesse consultare leggerebbe che intorno alle ore tre divampava improvvisamente l'incendio, venivano chiamati e rientravano.

            Le fu detto se nella prima fase dell'incendio, e cio prima che intervenissero i Vigili del Fuoco, i Poliziotti tentarono di spegnere l'incendio, e come?

IEVA P.:    s, con degli estintori in dotazione.

AV.CRESCIMANNO: questo ebbe una sua efficacia o no?

PRESIDENTE: avvocato, mi scusi, il Tribunale non vuole limitare i diritti di difesa, suo teste, per altro travagliato..

AV.CRESCIMANNO: non ho mai avuto questo dubbio Presidente, che il Tribunale volesse limitare i diritti di difesa.

PRESIDENTE: no, no, dico il teste pu riferire soltanto ci che gli altri testi, pu riferirci de relato ci che gli altri, i protagonisti sono venuti qui a dirci di presenza.

AV.CRESCIMANNO:     s Presidente. Ma siccome non sempre ci che ci hanno detto i protagonisti di presenza in linea con ci che allora il Questore ha scritto, nella relazione, a me interessa che confermi questi passaggi.

PRESIDENTE: il discorso delle..

AV.CRESCIMANNO: la contestazione, fra virgolette, ha questo senso soltanto.

            Non posso contestare nulla a chi non ha fatto, ovviamente.

PRESIDENTE: s, ma dico il discorso delle tre era gi patrimonio del Tribunale.

AV.CRESCIMANNO: s Presidente, io temo che sia tutto.., no temo, sono d'accordo che sia tutto patrimonio del Tribunale.

PRESIDENTE: va be', d'accordo avvocato.

AV.CRESCIMANNO: il problema evidenziare attraverso anche il verbale, del resto sono pochissimi passaggi.

PRESIDENTE: va bene avvocato.

AV.CRESCIMANNO: lei, a suo tempo, ha scritto "ed opportuno evidenziare, che l'opera di spegnimento stata agevolata, in prima battuta, dall'utilizzo degli estintori in dotazione alla struttura, che hanno consentito agli agenti di intervenire efficacemente per attenuare il vigore delle fiamme.

            Gli estintori erano efficienti, si veda la certificazione, 18 settembre '99".

            un altro punto pi avanti. Sulle cause dello svilupparsi dell'incendio, dell'appiccamento dello svilupparsi dell'incendio le fu detto qualcosa?

            Lei poc'anzi ha accennato "suppellettili ammonticchiate..".

IEVA P.:    ecco, io poi ho scritto l'appunto, ripeto ormai quasi quattro anni, insomma se lo potessi leggere io..

            Comunque lo confermo sicuramente, perch, ripeto, io ho appreso notizie, quello che ho scritto era un appunto informale, che non aveva nessun valore, ripeto, documentale, lo ha mandato al Ministero, perch il Ministero andava informato sui fatti.

            Fatti la cui conoscenza non era mai diretta chiaramente, ma ho riferito tutto ci che i miei collaboratori mi hanno riferito.

            Poi se mi i miei collaboratori hanno dato notizie, magari poco precise, un altro fatto, per io ho scritto tutto ci che i miei collaboratori mi hanno riferito.

AV.CRESCIMANNO: gli ultimi due passaggi velocissimi.

            Le stato detto nulla in ordine ai tempi di intervento dei Poliziotti per l'apertura della porta della stanza in cui era divampato l'incendio.

IEVA P.:    guardi, io so che i Poliziotti sono intervenuti subito, il tempo di prendere, ecco di accorgersi della fiamma e prendere l'estintore, e hanno trovato difficolt, perch mi dicevano, non solo perch la porta era chiusa, ma perch dietro questa catasta di materassi, di letti, impediva l'apertura della porta.

            Quindi hanno trovato un po' di difficolt, ma, ripeto, l'intervento stato comunque, ecco, di un minuto, due minuti, credo, insomma, perch io non c'ero sul posto, non lo posso dire.

AV.CRESCIMANNO: le stato detto che la roba accatastata impediva l'apertura della porta?

IEVA P.:    io credo di averlo sentito questo, per insomma, ripeto, non c'ero, non posso.

AV.CRESCIMANNO: perch, per la verit, la porta si apriva all'esterno.

IEVA P.:    allora onestamente..

AV.CRESCIMANNO: benissimo. No, no, infatti le chiedevo se era un dato specifico o qualche che lei, giustamente, ritiene che sia stato detto.

            Per finire in grado di dire, con precisione, quanti uomini di Polizia e Carabinieri fossero in servizio quella notte?

IEVA P.:    credo che fossero quattordici,    quindici. Nove, dieci Poliziotti e cinque Carabinieri, credo eh.

            Non vorrei sbagliare, perch i turni erano articolati in questo modo.

            C'erano otto, nove, dieci massimo Poliziotti e quattro cinque Carabinieri.

            In genere erano quindici per turno, oltre l'ispettore che era responsabile del turno.

AV.CRESCIMANNO: s, lei questo lo ha indicato con chiarezza.

            Sa, se le stato detto, ed realmente l'ultima richiesta che le faccio, se i due turni di servizio, in virt di ci che era accaduto, cio il tentativo di fuga, si accavallarono, cio erano compresenti?

IEVA P.:    ecco io seppi che la prima, nel caso, rivolta successa a mezzanotte , c'era proprio il cambio del turno, e quindi sono rimasti tutti sul posto, sia gli smontanti che i montanti.

            Invece nella seconda.., diciamo nel secondo caso, alle tre, credo solo il turno di servizio 00:00 - 7:00.

AV.CRESCIMANNO: quindi sa, in particolare, se gli ispettori Angelo e Marino, al momento dell'incendio erano entrambi presenti al Serraino Vulpitta?

IEVA P.:    io sono sicuro che c'era Angelo, perch si ferito. Adesso nel turno, io ho guardato il turno di servizio, a suo tempo, e c'era l'ispettore Angelo.

            Marino credo che ci fosse nel precedente turno.

            Ecco, non so se poi si trovava anche..

AV.CRESCIMANNO: s era responsabile del precedente servizio. Non le risulta se fosse rimasto l?

IEVA P.:    no, non mi risulta.

AV.CRESCIMANNO: nessun'altra domanda. Grazie residente.

PRESIDENTE: Pubblico Ministero?

P.M.:       nessuna domanda.

AV.BISAGNA: qualche domanda. Avvocato Bisagna della parte civile. Buongiorno.

IEVA P.:    buongiorno.

AV.BISAGNA:  una domanda in relazione agli ospiti. Volevo sapere questo: in relazione agli ospiti del centro superstiti, immediatamente dopo i fatti, quale fu la loro sorte.

PRESIDENTE: avvocato, deve..

AV.BISAGNA: la esplicito. Perch l'Avvocato Crescimanno ha chiesto: "sono state fatte indagini in relazione, diciamo, ai fatti". E ha detto di "no".

            In relazione a questa domanda volevo capire, appunto, se erano state espulse o meno tutti gli altri, proprio in relazione a questa domanda, per precisare questo punto, Giudice.

            Se il Presidente lo ritiene irrilevante resta verbalizzato.

PRESIDENTE: avvocato, scusi, la domanda era se dopo i fatti?

IEVA P.:    immediatamente dopo i fatti tutti gli ospiti superstiti che sorte ebbero, cio se furono allontanati, se restarono l, se furono sentiti? Quale provvedimenti?

PRESIDENTE: avvocato facciamo se furono sentiti. Dico processualmente inteso se furono sentiti.

            Si ricorda se furono sentiti?

IEVA P.:    non lo so, perch non ho condotto indagini.

AV.BISAGNA: dico internamente non furono sentiti, n furono date disposizioni.

IEVA P.:    no, perch c'erano indagini in corso.

AV.BISAGNA: per quanto a lei a sua conoscenza, c'era un regolamento del centro, che regolava la gestione del centro, le misure?

IEVA P.:    guardi, il regolamento c'era sicuramente, adesso non ricordo se stato emesso ai primi del '99 o met '99.

            Credo che ci fosse un regolamento interno minimo.

            E comunque, al di l del regolamento, c'erano delle ordinanze del Questore dell'epoca, Zannini, che aveva regolamentato un po' diciamo sia la vigilanza, sia la possibilit per gli immigrati di essere visitati in infermeria, di andare a mensa, c'era una specie di ordine interno.

            Per il regolamento credo che fu approvato qualche mese dopo. Adesso non so, la data esatta non lo so, per so che poi il regolamento stato fatto, ma non ricordo se nel '99, credo a met..

PRESIDENTE: comunque non fu opera sua.

IEVA P.:    no.

AV.BISAGNA: lei dico non si trov a dare consegne specifiche in relazione alla sicurezza?

IEVA P.:    no, le consegne gi c'erano. Io mi sono trovato soltanto ad affrontare il problema nel 2000, quando si trattava di fare il nuovo piano di vigilanza. Allora abbiamo fatto nuove consegne, e quindi..

            Per prima, onestamente..

AV.BISAGNA: furono fatte per quando scatt la ristrutturazione del centro, diciamo, lei ha fatto un nuovo..

IEVA P.:    s, fu fatto un nuovo piano di vigilanza, con consegne, furono mandati gli ispettori per ogni turno.

PRESIDENTE: va bene, ispettore, il successivo in questo processo non ci interessa.

AV.BISAGNA: va bene.,

PRESIDENTE: interessa dal punto di vista pratico, affinch non succedano pi queste cose.

            Ma ai fini del decidere assolutamente irrilevante.

PRESIDENTE: va bene, pu andare.

A.CRESCIMANNO: una cosa soltanto. Lei ha fatto riferimento ai provvedimenti del precedente Questore, Zannini Querini, se non ricordo male. Esatto, Zannini Quirini.

            E a proposito delle consegne per il personale ha detto alla vigilanza, le risulta che era prevista l'accurata ispezione degli stranieri, al fine di prevenire l'introduzione di armi o di oggetti comunque atti ad offendere?

IEVA P.:    questo non lo posso dire.

            Io so che c'erano le consegne scritte, il Questore Zannini due ordinanze, una di apertura del centro, mi pare, marzo '98, e poi ha dato contemporaneamente anche le consegne. Successivamente ha fatto un'altra ordinanza, con consegne scritte.

            Io, onestamente, non ricordo se.. Comunque erano abbastanza dettagliate le consegne.

AV.CRESCIMANNO: comunque io le faccio riferimento alla nota dell'ufficio di Gabinetto della Questura, del 10 luglio '98, che ha per oggetto Trapani, centro di permanenza temporanea e assistenza, Istituto Pia Opera Rosa Serraino Vulpitta, ex articolo 12, legge 6 marzo '98, numero 40.

            Credo che sia quella di apertura del centro, perch concerne..

IEVA P.:    s, s, l'apertura, perch a marzo c'era il decreto istitutivo.

AV.CRESCIMANNO: a marzo il decreto, esatto.

IEVA P.:    a luglio stato aperto, credo, con trenta unit.

AV.CRESCIMANNO: in questo provvedimento le consegno, a pagina 1 leggo il passo che io poc'anzi le ho letto, non le risulta direttamente.

IEVA P.:    non l'ho fatto io.

PRESIDENTE: va bene.

AV.CRESCIMANNO: nient'altro, grazie.

PRESIDENTE: pu andare.

IEVA P.:    grazie, buongiorno.

ESAME DEL TESTE

FERCHICHI FATI

PRESIDENTE: si accomodi. Come si chiama?

FERCHICHI F:   Ferchichi Fati.

PRESIDENTE: nato?

FERCHICHI F:   il 5 maggio del '76.

PRESIDENTE: dove nato?

FERCHICHI F:   a Tunisi.

PRESIDENTE: dove risiede?

FERCHICHI F:   per adesso a Roverino di Modena.

PRESIDENTE: Via?

FERCHICHI F:   Via Don Milani, 206.

PRESIDENTE: Avvocato Crescimanno prego.

AV.CRESCIMANNO: grazie Presidente. Signor Ferchichi lei sa di cosa ci stiamo occupando, e cio dei fatti avvenuti nella notte fra il 28 e il 29 dicembre del 1999 al Centro Serraino Vulpitta, qui a Trapani.

            Io le chiedo di riferire al Tribunale cosa avvenne quella sera, e cio faccio riferimento al primo episodio, in sintesi, veloce, perch ci interessa di meno, e poi il secondo episodio, che quello che ci interessa direttamente.

FERCHICHI F:   dentro la stanza, non ho capito la domanda, scusi.

AV.CRESCIMANNO: allora le faccio domande dirette, cos forse pi semplice.

FERCHICHI F:   s.

AV.CRESCIMANNO: la notte fra il 28 e il 29 dicembre ci fu un tentativo di fuga dal centro Serraino Vulpitta?

FERCHICHI F:   s.

AV.CRESCIMANNO: pu dire che cosa avvenne?

FERCHICHI F:   mi ricordo che stavamo l, qualche persona a guardare la TV, poi abbiamo sentito, all'improvviso una voce che chiama la nostra attenzione, uno era terrorizzato, perch uno dei ragazzi che era sceso gi caduto, pensavano che era morto, perch eravamo nel secondo, terzo piano, non lo so.

            Poi l abbiamo cominciato a gridare tutti quanti, per attirare i Poliziotti che c'erano l.

AV.CRESCIMANNO: i Poliziotti dove erano , scusi?

FERCHICHI F:   erano fuori, c'era un cancello che ci divide il corridoio, loro erano fuori, noi eravamo dentro chiusi.

AV.CRESCIMANNO: s.

FERCHICHI F:   e poi, non lo so, abbiamo sentito le sirene dell'ambulanza che sono venuti a prenderlo.

            Poi abbiamo.., perch non si poteva affacciare all'esterno e vedere, abbiamo sentito che il ragazzo l'hanno portato con l'ambulanza, per non stava tanto male.

            Poi ci siamo messi dentro la stanza, dei Poliziotti sono entrati dentro con manganelli e il casco in testa.

            Avevamo avuto paura, ci siamo messi dentro, c'erano tre stanze nel corridoio dove eravamo, ci siamo messi nella pi grande stanza, era piena di letti, abbiamo messo due letti davanti la porta per impedire l'ingresso dei Poliziotti, perch vederli con i manganelli, i caschi in testa, quelle cose in plastica davanti ci ha terrorizzato un po'.

            Poi c' stato, diciamo, un battibecco, c'era un, non so, un loro superiore, ci ha calmato, "vi do la mia parola d'onore che non vi succede niente. Dobbiamo perquisirvi, divedervi, finch risolviamo questa faccenda".

AV.CRESCIMANNO: e allora cosa successo poi?

FERCHICHI F:   ci siamo..

AV.CRESCIMANNO: cio voi siete usciti quindi?

FERCHICHI F:   no nella stanza siamo usciti uno ad uno. C'era uno di noi che parlava molto bene l'italiano, ha preso a carico questa cosa, poi ha parlato con, non so, titolare che c'era l, poi abbiamo cominciato ad uscire uno ad uno.

            Poi ci hanno perquisito uno ad uno, e poi ci hanno diviso.

            Io ero nella stanza dove stato appiccato il fuoco.

AV.CRESCIMANNO: sa in quante stanze vi hanno diviso, lo ricorda?

FERCHICHI F:   in tre.

AV.CRESCIMANNO: e quindi lei andato in una di queste tre stanze.

FERCHICHI F:   s.

AV.CRESCIMANNO: quanti eravate all'interno di queste stanze?

FERCHICHI F:   all'inizio eravamo un dieci perrsone.

AV.CRESCIMANNO: perch all'inizio?

FERCHICHI F:   perch dopo che hanno recuperato le persone che hanno tentato la fuga ci hanno portato altre due persone.

AV.CRESCIMANNO: cosa avete fatto all'interno di questa stanza?

FERCHICHI F:   appena entrati l io, sinceramente, mi ero messo, per togliere la tensione che avevamo addosso, a giocare a carte, in quattro persone, poi, nel frattempo, si parlato un po', la fuga, "quelli ce la faranno, non ce la faranno", cos.   

            E poi, nel frattempo, ci hanno portato questi altri due ragazzi che sono stati picchiati.

            Con il loro ingresso nella stanza salita ancora di pi la tensione, perch eravamo in dodici persone, c'erano otto letti, otto materassi, il minimo che si pretendeva era un altro materasso per quelli che sono arrivati, perch non si poteva dormire in una stanza piccola, con un caldo soffocante due nello stesso letto.

            Poi si sa la rabbia e tutto quanto, uno di questi due ragazzi, non parlava in italiano, per ha chiesto un materasso, si affacciato da un buco che c'era nella porta, che affacciava sul corridoio.

AV.CRESCIMANNO: la porta era chiusa?

FERCHICHI F:   s.

AV.CRESCIMANNO: era chiusa dall'esterno?

FERCHICHI F:   s, penso di s. Era chiusa.

AV.CRESCIMANNO: l'avevano chiusa i Poliziotti?

FERCHICHI F:   s.

AV.CRESCIMANNO: a proposito della chiusura della porta vi avevano detto qualcosa? Cio quando l'avrebbero riaperta?

FERCHICHI F:   sinceramente io non.. Mi ricordo bene che ci hanno detto che rimane chiusa finch non risolvono il problema della finestra che stata aperta, recuperare i ragazzi, poi il giorno dopo ci mettevano di nuovo per come eravamo.

AV.CRESCIMANNO: cio l'avrebbero aperta il giorno dopo?

FERCHICHI F:   s.

AV.CRESCIMANNO: e quindi la porta era chiusa, questo ragazzo ha chiesto il materasso, se ho ben capito.

FERCHICHI F:   s.

AV.CRESCIMANNO: e cosa successo?

FERCHICHI F:   gli ha risposto male il Poliziotto, cio stato un battibecco tra di loro, perch il ragazzo diceva le cose in arabo.

            Il Poliziotto rispondeva in italiano, poi alla fine ha detto: "non me ne frega niente. Dormi per terra. Non sono affari miei". Da l molto di pi la tensione.

            C'era con noi il ragazzo che appicc il fuoco. Cio era lui con suoi due fratelli e gli altri ragazzi che erano l erano come amici.

            Quando lui ha deciso di fare questa cosa mi sono messo contro io e un altro tipo, perch ero.., cio non ero in quel momento .. si fatta conoscenza l. Hanno deciso di fare questa cosa, subito stato messo il materasso contro la porta, praticamente, appiccato il fuoco, un tentativo.. uno dei morti l'ha spento con una coperta.

            Poi, subito dopo, cio non che passato parecchio tempo, lui ha detto: "dobbiamo uscire, qua, l", ha fatto la seconda volta, ha appiccato di nuovo il fuoco lui e un altro ragazzo. L'altro ha tentato di accendere il fuoco, per forse la paura, non ce l'ha fatta. Ha preso l'accendino.. Subito ha fatto..

AV.CRESCIMANNO: mi scusi.

PRESIDENTE: "subito ha fatto"? Mi scusi Avvocato, gli facciamo finire la frase.

AV.CRESCIMANNO: s, s, chiedo scusa.

FERCHICHI F:   subito ha fatto, il fuoco diciamo acceso e preso..

PRESIDENTE: dico per capire, lei era nella stanza in cui furono messi i materassi?

FERCHICHI F:   s.

PRESIDENTE: ho capito.

AV.CRESCIMANNO: le chiedo scusa. Lei ricorda il nome di colui che ha appiccato il fuoco?

FERCHICHI F:   Ciccio, cio lo definivo Ciccio, sinceramente il suo nome non lo ricordo.

AV.CRESCIMANNO: comunque quello che lei ha gi indicato come Ciccio, esatto?

FERCHICHI F:   s, s.

AV.CRESCIMANNO: lei ha detto che ha tirato fuori un accendino, se ho capito bene.

FERCHICHI F:   s.

AV.CRESCIMANNO: non eravate perquisiti?

FERCHICHI F:   nel corridoio, nel muro di fianco la stanza dove siamo stati messi noi, perch mi ricordo che sono stato perquisito, poi uno ad uno. Cio uno non pu vedere quello che stato perquisito dopo.

PRESIDENTE: l'Avvocato diceva "visto che siete stati perquisiti doveva essere trovato l'accendino". Come mai continuava ad avere l'accendino, pur essendo stato perquisito?

FERCHICHI F:   non lo so questo come ha fatto a nasconderlo bene, non lo so. Sinceramente non le so rispondere, per l'accendino c'era nella stanza.

AV.CRESCIMANNO: quindi stato appiccato, per la seconda, volta il fuoco.

FERCHICHI F:   s.

AV.CRESCIMANNO: cosa avvenuto? Il fuoco divampato lentamente, divampato velocemente?

FERCHICHI F:   no, no. La seconda volta stato tremendo. Cio nel giro, non so, di pochi secondi eravamo gi accerchiati dal fuoco, perch i letti erano divisi met di qua e una met di qua, e c'era un corridoio piccolino, poi la finestra, un'altra finestra, una porta finestra, grande, pi grande, diciamo nel giro di pochissimi minuti eravamo.., sembrava un forno all'interno Perch la roba che c'era dentro era roba che era facile prendere fuoco, perch le coperte, i materassi erano ricoperti di plastica bianca, ha preso subito fuoco tutto quanto.

AV.CRESCIMANNO: dall'esterno avete avuto soccorso, da parte dei Poliziotti?

PRESIDENTE: mi scusi avvocato. Siccome poi sar difficile tornare su questo punto.

AV.CRESCIMANNO: s, s Presidente, ma nessun problema.

PRESIDENTE: per plastica bianca cosa intende?

FERCHICHI F:   sono quelle cose per coprire i materassi.

PRESIDENTE: c'erano i copri materassi di plastica?

FERCHICHI F:   S.  Non proprio plastica, non so..

PRESIDENTE: va be', d'accordo.

FERCHICHI F:   il termine non lo so, per..

PRESIDENTE: dico il materasso quindi non era di stoffa, c'era la copertura in plastica?

FERCHICHI F:   no, no, questa copertura era tipo un lenzuolo, che lo metti sopra il materasso. No, non era coperto, cio la copertura la metti per esempio la persona che va a dormire sopra il materasso.

PRESIDENTE: ho capito. Quindi veniva messo come lenzuolo.

FERCHICHI F:   s, s.

PRESIDENTE: va bene. Scusi avvocato, ma sarebbe stato difficile ritornare.

AV.CRESCIMANNO: Presidente, nessun problema.

            Le chiedevo, dall'esterno avete avuto soccorso da parte dei Poliziotti?

FERCHICHI F:   guardi, all'inizio, con tutto questo fuoco, grida, grida da parte nostra, grida per chiedere soccorsi, grida nelle stanze di fianco, perch si sono accorti.

            Perch il fuoco non che ci ha messo un'ora perch si accendesse forte, nel giro di due minuti tutta la stanza era tutta incendiata. Cio non le so dire se siamo stati soccorsi dall'esterno. Durante i tentativi di chiedere soccorsi avevo sentiti delle botte sulla porta esternamente.

            Per dopo non so, dopo caduta la porta, non so se per l'effetto del fuoco che ha preso o per le botte che ha preso esternamente.

AV.CRESCIMANNO: scusi, quando poi scoppiato l'incendio, e quando si diffuso il fumo avete o o no chiamato aiuto?

FERCHICHI F:   certo.

AV.CRESCIMANNO: la stanza, oltre alla porta, aveva un'altra apertura su un balcone, su una terrazza?

FERCHICHI F:   un'altra apertura? No, c'erano sbarre di ferro.

AV.CRESCIMANNO: ma erano sbarre di ferro fisse, o era un cancello?

FERCHICHI F:   penso che siano fisse, perch non li ho mai visto aperti.

AV.CRESCIMANNO: quindi non ricorda se fosse un cancello o meno?

FERCHICHI F:   no, sinceramente no. La finestra dove mi ero appoggiato io, me la ricordo, era fissa, c'erano sbarre di ferro fisse, non c'era chiusura.

            L'altra pi grande non mi ricordo se era chiusa, non l'ho mai vista aperta io.

AV.CRESCIMANNO: e comunque lei alla porta o alla chiusura sul balcone quando ha visto Poliziotti, rispetto al momento in cui scoppiato l'incendio?

FERCHICHI F:   dopo un po'. Cio noi ci siamo messi a gridare, poi il tempo.., perch io sono rimasto attaccato, cio ero uno delle prime persone che mi sono aggrappato alla finestra, perch era l'unica via di uscita, l'unica finestra aperta, le finestre erano di plastica, con la pressione del fuoco era facile che quando si chiude non si apre pi.

            La finestra era aperta, e la porta di fianco, la finestra di fianco era chiusa, cio la prima cosa che mi venuta in mente, sono andato ad arrampicarmi alla finestra, mettendomi cos.

            Poi nel tentativo, sa, tutti cercavamo di salvarci, uno tira l'altro, non so quanto tempo, di preciso, passato.

            Poi sono riuscito ad aprire l'altra porta, di fianco, la finestra internamente, dico le cose di plastica, ho visto dei poliziotti, s.

AV.CRESCIMANNO: questo dopo che si aperto la porta, esatto?

            Questo che dice adesso dopo che si aperta la porta?

FERCHICHI F:   la porta, quella che apre sul corridoio?

AV.CRESCIMANNO:

FERCHICHI F:   no, no, prima nell'altro lato che affaccia sul balcone.

AV.CRESCIMANNO: ah l'altro lato che affaccia sul balcone. Lei non ricorda quanto tempo quindi passato dal momento dell'inizio dell'incendio a quando ha visto i Poliziotti?

FERCHICHI F:   non lo so, dieci minuti.

AV.CRESCIMANNO: dieci minuti. Per carit io, per sua memoria, le posso dire che, a suo tempo, il 31 gennaio 2000, nel corso dell'incidente probatorio lei ha detto: "poi non lo so, in cinque, sei minuti, in dieci minuti era tutta la stanza piena tutta di fuoco. Ci siamo attaccati tutti alle finestre, per chiudere aiuto. poi ci ha Polizia a intervenire". Pagina 10 della trascrizione dell'incidente probatorio.

            Dopo quanto tempo poi la porta si aperta, stata abbattuta, avete avuto quindi la possibilit di uscire?

            Ricorda quanto tempo passato?

FERCHICHI F:   guardi, quando.. Cio io, all'inizio, mi ero messo alla finestra, insieme ad altre persone, poi quando il fuoco ha cominciato a prenderci tutti quanti, mi ero accorto che una persona, il pi piccolo dei fratelli, era caduto sul letto, era morto.

            Cio io non avevo pi, non potevo pi respirare, sono sceso perch avevo capito che erano miei ultimi attimi di vita, sono sceso gi ho detto.., perch poi c'era il fuoco che andava sulla finestra, sono sceso gi c'era molto buio, non avevo visto che gli altri ragazzi che sono rimasti dietro sono riusciti ad aprire le persiane per fare entrare l'aria.

            Cio io incoscientemente sono sceso, salvandomi cos, mi sono messo aggrappandomi ai ferri che c'erano nella porta di fianco, poi l si sono sentiti delle botte sulla porta, che apre sul corridoio, per non che caduta subito con questi, un po' dopo, non so quanti minuti, uno, due.

            E' caduta la porta, uscito un ragazzo, uscito da solo, perch c'era fuoco di qua, fuoco di qua.

            La porta che caduta poi era.., c'era pure il fuoco, era incendiata.

            Uno doveva o rimanere l ad aspettare di morire, o che viene salvato, o tentare di salvarsi da solo.

            E' uscito questo ragazzo, sono uscito subito dopo io, per c'era la sbarra di ferro, non stata tolta la sbarra di ferro, perch mi ricordo che, quando sono uscito, nel buio non l'ho vista, mi ha preso qui, poi sono caduto sulla porta, mi sono rialzato di nuovo e sono uscito da solo.

AV.CRESCIMANNO: scusi, sui tempi, prima di passare all'analisi, poc'anzi le ho letto quel brano da pagina 10, "poi ci ha pensato la Polizia a intervenire, ma c'era solo una cosa di quelli che spegne fuoco in mano a un Poliziotto, ma non fa niente".

FERCHICHI F:   quello dall'alto, dai balconi, non era nel corridoio.

AV.CRESCIMANNO: s, dal balcone.

FERCHICHI F:   quello che ho visto, s, era con un estintore.

AV.CRESCIMANNO: con un estintore. E ha fatto, ha tentato, "di un Poliziotto, ma non fa niente, non faceva niente", lei ha detto a suo tempo, sempre il 31 gennaio.

FERCHICHI F:   s. Le avevo pure chiesto io, cio parlavo, le chiedevo ossigeno per respirare.

            Poi, non so, questo qui ha detto "l'avete fatto da soli, vi siete uccisi da soli".

            Non potendo fare niente davanti, diciamo, al quel fortissimo fuoco che c'era.

AV.CRESCIMANNO: ho capito. Poi lei ha detto, a proposito dei tempi, io le ho chiesto quanto tempo era passato fra quando ha visto i primi Poliziotti, e poi quando caduta la porta, quando stata aperta la porta.

            Lei ha proseguito, pagina 11 della trascrizione, poi dopo altri dieci minuti o quindici minuti abbiamo sentito la porta, uno che sbatteva la porta, dove, non lo so quando, per due, o tre volte.

            Poi caduta e tutta la stanza buio, poi abbiamo uscito, uno, Milud, uscito Milud primo, poi sono uscito io, e ho trovato nel corridoio vicino alla porta, molto vicino alla porta, un Poliziotto, e nella fine del corridoio ho trovato altri poliziotti".

            Ricorda di avere riferito queste cose al Giudice, in sede di interrogatorio, a gennaio 2000?

FERCHICHI F:   s. Molto vicino alla porta, forse, non lo so. S, c'era nel corridoio un Poliziotto, gli altri erano dietro.

            Cio dietro il cancello che divide il corridoio, per ho visto nel corridoio, quando sono uscito un Poliziotto.

AV.CRESCIMANNO: io le chiedevo, in ordine ai tempi, quindi fra il primo intervento del Poliziotto con l'estintore, che sarebbe avvenuto cinque, sei, dieci minuti dopo lo scoppio dell'incendio, quindi fra l'intervento del primo poliziotto con l'estintore e il momento in cui la porta viene abbattuta, lei ha a suo tempo detto, dieci, quindi minuti, quello che accaduto?

FERCHICHI F:   s, penso di s.

AV.CRESCIMANNO: quindi siete usciti, ha visto questi Poliziotti, dopo di che le stato dato soccorso?

FERCHICHI F:   soccorso, cio ci hanno, io mi ricordo di uno che ci ha aiutato con il faro in mano, a fare luce sulle scale, che sono sceso fuori da solo. Quando sono sceso nel corridoio sono andato nella mensa dove mangiavamo.

            Quando mi hanno visto i miei paesani l il soccorso stato, c'era uno che cercava di farci aria, e l'altro.., ognuno dare, ognuno a modo suo.

            Uno ci dava l'acqua, l'altro..

            Poi io sono sceso gi e sono salito in ambulanza.

AV.CRESCIMANNO: mi scusi, una precisazione, lei poc'anzi ha parlato di un solo Poliziotto con l'estintore.

FERCHICHI F:   s, uno solo aveva l'estintore.

AV.CRESCIMANNO: ei sempre in quell'atto che ho gi citato, a pagina 21, dice: "poi cio venuta la Polizia, non lo so in quante persone, ci hanno quella cosa rossa, quella dell'ossigeno che spegne il fuoco..

FERCHICHI F:   s.

AV.CRESCIMANNO: "ci hanno tentato ma non faceva niente". Era un solo Poliziotto con l'estintore, o pi poliziotti?

FERCHICHI F:   no, no, uno solo con l'estintore. C'erano pi poliziotti, cio erano sei, sette, non ricordo, per uno solo con l'estintore.

AV.CRESCIMANNO: ed questo con l'estintore che ha rivolto a lei, o comunque a voi, quella frase che lei, poc'anzi, ha riferito?

FERCHICHI F:   s.

AV.CRESCIMANNO: la frase la ricorda con precisione?

FERCHICHI F:   "vi siete uccisi da soli", una roba del genere diciamo.

AV.CRESCIMANNO: Presidente le chiedo scusa, ma sto scorrendo per non richiedere quello che gi stato detto.

PRESIDENTE: ci mancherebbe, avvocato.

AV.CRESCIMANNO: lei ha saputo o ha sentito se i Poliziotti avevano o no le chiavi per aprire la porta?

            O il cancello dall'altro lato, se dall'altro lato c'era un cancello.

            Lei per la verit ha detto di non ricordare.

FERCHICHI F:   guardi, nel panico, io non mi ricordo questo fatto. Eravamo dodici persone a gridare, insieme a quelli che c'erano di fianco a gridare, non penso che uno possa sentire quello che stavano facendo i Poliziotti all'esterno.

AV.CRESCIMANNO: quindi lei non ha sentito aprire la porta. La porta si aperta perch?

FERCHICHI F:   caduta. La sbarra di ferro era l, era ancora l quando sono uscito dalla stanza.

AV.CRESCIMANNO: quindi non stata aperta. E' caduta.

FERCHICHI F:   caduta, non so, o dovuto al fatto del fuoco, perch ha preso fuoco, o per il fatto delle botte che ha preso, perch per essere sincero ne ho sentito rumore fuori, non so, due tre volte, e poi caduta la porta, non so, non subito, cio non posso dire esattamente per effetto delle botte che ha preso.

AV.CRESCIMANNO: scusi, prima di chiuderle una ulteriore cosa, ma siamo alla fine. L'ultima cosa se lei in grado di collocarlo nel tempo, questi fatti, grosso modo, e cio la seconda fase, venite divisi in tre stanze, vi chiudono nelle stanze, e Ciccio o chi con lui, tira fuori l'accendino, e d fuoco al materasso.

            Lei sa dire, grosso modo, a che ora avvenuto, a che ora della notte avvenuto?

FERCHICHI F:   noi quando ci siamo accorti delle voci, stavo guardando, non so, verso mezzanotte, il tentativo di fuga, poi eravamo dentro, il tempo di giocare a carte, poi hanno portato altri due ragazzi, non lo so, verso.., sono passati due, tre ore dopo la mezzanotte, cio non le so dare degli orari precisi.

AV.CRESCIMANNO: un riferimento orario lei non ce l'ha.

FERCHICHI F:   no, no. Verso, non so, dopo tre ore, cos.

AV.CRESCIMANNO: dopo tre ore.

            Nessun'altra domanda, grazie, Presidente.

PRESIDENTE: Pubblico Ministero.

P.M.:       mi scusi, non voglio sapere nulla su questa, diciamo tutta la vicenda dell'incendio, perch Lei stato molto chiaro, anche quando stato sentito in incidente probatorio.

            Volevo sapere lei non ha partecipato al tentativo di fuga che c' stato alle dodici?

FERCHICHI F:   no.

P.M.:       n sa come si svolto, cio non l'ha visto.

FERCHICHI F:   sinceramente no.

P.M.:       il motivo per cui siete stati chiusi in queste tre stanze vi stato detto dalla Polizia?

FERCHICHI F:   s, ci stato detto perch la finestra era ancora.., dove hanno tentato di scappare i ragazzi, era ancora aperta.

            Cio la maggior parte dei Poliziotti erano fuori pattuglia a cercarli.

            Penso che ci hanno chiusi di dentro, per aspettare, non so, l'indomani, ecco, per recuperare i ragazzi, per vedere la soluzione.

P.M.:       il motivo era questo, che c'erano queste finestre che erano state aperte. Che lei sappia ci stavano sbarre, per aprire le finestre erano state staccate sbarre, pezzi di ferro?

FERCHICHI F:   s.

P.M.:          c'era questo materiale per il centro, ci stavano pezzi di ferro per terra? Quello che lei ha visto.

FERCHICHI F:   dove stavamo noi?

P.M.:       s.

FERCHICHI F:   non penso, non ho visto sinceramente questi ragazzi che hanno cercato di aprire la finestra, non so, hanno nascosto, non le so dire sinceramente.

P.M.:       il motivo principale per cui siete stati chiusi, secondo quello che vi ha detto la Polizia, quindi era questo, che erano aperte le finestre, e quindi..

FERCHICHI F:   s, dopo un tentativo di fuga, dopo la tensione che c'era, per tranquillizzarci hanno detto quello che avranno sicuramente fatto, quello.

P.M.:       la ringrazio.

AV.BISAGNA: una precisazione soltanto, lei stato ricoverato immediatamente dopo i fatti?

FERCHICHI F:   s, sono stato portato all'ospedale a Trapani, poi a Palermo.

AV.BISAGNA: perch ha riportato delle ustioni?

FERCHICHI F:   s.

AV.BISAGNA: si ricorda quanto tempo stato ricoverato, pi o meno?

FERCHICHI F:   pi di due mesi.

AV.BISAGNA: va bene, nessun'altra domanda, la ringrazio.

PRESIDENTE: senta, un paio, velocissimamente il Tribunale, vediamo se abbiamo capito. Lei si ricorda quanti materassi furono messi contro la porta, e poi appiccato il fuoco su questi materassi, quanti erano?

FERCHICHI F:   all'inizio sicuramente era uno, poi non so se stato messo un altro.

PRESIDENTE: quindi lei dice che poi non sa se stato messo un altro o pi di un altro.

            Nel momento in cui ha appiccato il fuoco, quanto tempo passa, dal momento in cui c' il fuoco, al momento in cui divampa?

FERCHICHI F:   pochissimo tempo.

PRESIDENTE: cosa intende per poco?

FERCHICHI F:   ma pochissimo. Perch la prima volta noi, quando stato appiccato il fuoco..

PRESIDENTE: s', l'avete..

FERCHICHI F:   aspetti, le spiego, siamo riusciti a spegnerlo. La seconda volta non siamo riusciti a spegnerlo, perch forse il materasso che ha preso fuoco la prima volta, era ancora caldo, c'era ancora fumo, cio ha preso subito fuoco.

PRESIDENTE: senta, ma quando ha preso fuoco la prima volta, quando c' stato l'inizio di incendio la prima volta, c' stato fumo?

FERCHICHI F:   s.

PRESIDENTE: e non intervenuto nessuno? La polizia era fuori e non intervenuta.

FERCHICHI F:   no.

PRESIDENTE: no. E quindi c' il secondo tentativo che va in porto, divampano queste fiamme.

FERCHICHI F:   s.

PRESIDENTE: lei forse l'ha detto, ma io vorrei che lei precisasse meglio, dal momento in cui esplode questo incendio, divampano le fiamme, al momento in cui arrivano i soccorsi quanto tempo passa?

FERCHICHI F:   i soccorsi? Mezz'ora. Cio tutto l'incendio stato una mezz'ora.

PRESIDENTE: no, no, io per i soccorsi intendo i Poliziotti.

FERCHICHI F:   che sono venuti con l'estintore?

PRESIDENTE: i Poliziotti si accorgono delle fiamme quando, rispetto al momento in cui c' l'incendio, dopo quanto?

            Ci sono le fiamme, i Poliziotti quand' che si fanno vedere?

FERCHICHI F:   dopo dieci, quindici minuti.

PRESIDENTE: dieci minuti dal momento in cui ci sono le fiamme?

FERCHICHI F:   s, li ho visti nell'altro lato.

PRESIDENTE: mi scusi, no quando li vede lei, quand' che lei avverte la loro presenza, cio quando divampa.

FERCHICHI F:   le spiego, io non riesco a dire di preciso, avverto la loro presenza perch l la seconda volta il fuoco stato troppo in forza, uno non ha la mente a pensare quelli che stanno fuori.

PRESIDENTE: ci rendiamo perfettamente conto che fare le domande a chi stava per morire e pretendere i tempi non facile.

            Per dal momento in cui c' questo incendio vi siete messi a gridare immagino.

FERCHICHI F:   s, s, subito.

PRESIDENTE: e il fatto che voi gridavate non ha attirato l'attenzione di Polizia, Carabinieri?

            Non venuto nessuno a dire "che cosa sta succedendo"?

            Se lo ricorda, se non lo ricorda pazienza.

FERCHICHI F:   sinceramente no, cio non voglio dire una cosa della quale..

PRESIDENTE: lei ha precisato poi che nel momento in cui la porta cade, non sappiamo se per il calore o perch ci sono altre persone che la buttano gi.

            Innanzitutto quando la porta cade lei dov' che la vede questa porta, la vede dentro la stanza?

FERCHICHI F:   no, no, dentro, dentro.

PRESIDENTE: dentro la stanza.

FERCHICHI F:   dentro, dentro. Dentro perch ci sono caduto sopra io.

PRESIDENTE: mentre la sbarra che c'era fuori rimane attaccate.

FERCHICHI F:   rimane attaccata, s.

PRESIDENTE: perch lei ci inciampa.

FERCHICHI F:   s, s. S.

PRESIDENTE: va bene.

AV.CRESCIMANNO:Presidente mi scusi, se lei ha finito.

PRESIDENTE: s, abbiamo finito.

AV.CRESCIMANNO:soltanto ci che mi sfuggito all'inizio di farmi precisare, e cio che oggi Ferchichi, e all'epoca era Amin Moamaz (come da pronuncia)?

FERCHICHI F:   s.

PRESIDENTE: s, s avvocato.

AV.CRESCIMANNO: perch negli atti di allora risulta cos.

            E' pacifico, ma dico per una chiarezza.

PRESIDENTE: anche per un discorso di riscontro.

            Pu andare.

FERCHICHI F:   grazie.

PRESIDENTE: avvocato rimarrebbe il suo consulente e avremmo finito.

AV.CRESCIMANNO:rimane il consulente, s Presidente.

PRESIDENTE: allora avvocato noi avremmo individuato, con preghiera di adesione, il 17 di settembre.

AV.CRESCIMANNO:Presidente io non ho nessun desiderio di non aderire, bisogna soltanto vedere..

            Presidente c' soltanto il Borsellino di rinvio, a Catania. Oltre che tre processi a Palermo.

            Io credo che mi trover un poco in difficolt.

PRESIDENTE: s avvocato-.

AV.CRESCIMANNO: perch ho una Corte di Appello, due Tribunali a Palermo e il Borsellino che partir concretamente soltanto il 17, perch in atto si soltanto fatto la riunione fra i rinvii di Capaci e di Via D'Amelio.

PRESIDENTE: avvocato lo sa qual il problema?

AV.CRESCIMANNO:lo so Presidente.

PRESIDENTE: No, no, le dico qual il nostro problema, noi purtroppo abbiamo, come lei sa, la cappa dello sciopero.

            Ora verosimile che noi potremo lavorare dal 16 al

AV.CRESCIMANNO: Presidente io una volta fatta una scelta di non astenermi, non mi asterr per il futuro, ovviamente.

PRESIDENTE: no, no, un discorso di..

            24 avvocato.

AV.CRESCIMANNO:preferirei il 17 a questo punto, prima ancora di guardare, perch so che il 24 un giorno in cui ho sei processi a Palermo e uno a Termini Imerese.

PRESIDENTE: rinviamo al 22 per fare l'esame del suo consulente e cos finiamo.

AV.CRESCIMANNO:per io forse farei l'esame del consulente, Presidente, ci mettiamo una udienza in pi ma lo facciamo con pi tranquillit.

PRESIDENTE: va bene. Esame del consulente, immagino che sar complesso, anche perch immagino che il Pubblico Ministero si far assistere dal proprio.

AV.CRESCIMANNO:ci sar una relazione scritta ovviamente.

PRESIDENTE: d'accordo. Si rinvia al 22 settembre 2003 alle 15:00.