Faccio circolare in rete una lettera/appello indirizzata alle autorit competenti per scongiurare il trasferimento degli uffici stranieri di via Genova oltre il raccordo. La lettera era stata fatta girare (poco) gi a dicembre, qualcuno l'ha gi vista, ora il tempo stringe. Per gli uffici della Prefettura stato scongiurato il trasferimento, e le UTG rimarranno a via Ostiense.

Potete comunicare l'adesione a questo appello mandando una mail all'indirizzo

senzaconfine@libero.it

Alessia (info 3498327322)

 

 

Al Prefetto di Roma

Al Questore di Roma

Al Dirigente dellUfficio stranieri

della Questura di Roma

 

 

Le associazioni firmatarie, conosciute alle autorit destinatarie della presente comunicazione, in quanto attive nel campo dellimmigrazione sul territorio romano da diversi anni, esprimono la loro viva preoccupazione per lannunciato trasferimento degli uffici della Questura dedicati allimmigrazione, da via Genova a via Salviati, dopo Tor Sapienza. E facilmente comprensibile come questa decisione caricher di un disagio ancora maggiore persone che gi oggi sono costrette a lunghe attese: si perderanno giornate di lavoro solo per raggiungere questi uffici al fine di ottenere un appuntamento; si costringeranno donne, bambini, malati, persone con disagio economico a viaggi estenuanti; i richiedenti asilo, magari per la richiesta del primo permesso di soggiorno, si troveranno completamente disorientati, essendo impossibile farsi accompagnare ed aiutare da operatori e financo da amici, impossibilitati ad accompagnarli per via della grande distanza e degli scarsi e difficoltosi collegamenti (i bus navetta e i parcheggi sono infatti previsti per i soli dipendenti degli uffici).

Il sistema per migliorare la qualit e lorganizzazione del lavoro, sarebbe quello di ricevere per appuntamento: trasferire lontano dagli occhi dei cittadini romani gli uffici cui una vasta utenza costretta a recarsi non certo la soluzione al problema.

Preoccupa altres il fatto che le associazioni saranno ancor pi tagliate fuori da ogni contatto con gli utenti della Questura e della Prefettura (gli immigrati) e con queste istituzioni stesse: non sar possibile monitorare il comportamento degli operatori cosa gi peraltro difficile e cittadini stranieri che non hanno commesso alcun reato saranno in totale balia della Polizia di Stato.

 

Chiediamo che si ritorni su questa decisione, e si apra un dialogo con le associazioni e le comunit straniere, per individuare soluzioni alternative a questa preoccupante decisione che rischia di provocare nuovi problemi e tensioni sociali in una situazione gi tesa e dolorosa.

 

Roma - gennaio 2004

 

No.Di. (Nostri Diritti)

Senzaconfine