(Sergio Briguglio 5/6/2004)

LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO E LA NORMATIVA SULL’IMMIGRAZIONE

1. Introduzione

Introduzione

• Luogo comune: rischio di discriminazione per le categorie occupate principalmente in lavori atipici (o, comunque, meno stabili)
• Per gli immigrati: sostanziale esclusione formale da tali lavori e conseguente, accresciuta, difficolta’ di soggiorno legale

2. Lavoro a tempo determinato

Norme rilevanti (D. Lgs. 368/01)

• Sufficienti ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo: uso generalizzato
• Proroga ammessa una sola volta; per ragioni oggettive e stessa attivita’, con durata complessiva del rapporto < 3 anni
• Ulteriori prolungamenti: retribuzione maggiorata e, trascorsi 20 o 30 gg. (per contratti di durata < o > 6 mesi), conversione in rapporto a tempo indeterminato
• Riassunzione a termine legittima dopo intervallo > 10 o 20 gg. (per contratti di durata < o > 6 mesi); in caso di riassunzione a termine dopo un intervallo di durata inferiore, il secdondo rapporto si considera a tempo indeterminato
• In caso di riassunzione a termine senza soluzione di continuita’, il rapporto siconsidera a tempo indeterminato dall’inizio
• Esenzione dai limiti quantitativi sulle assunzioni a termine a conclusione di tirocini o stages
• Licenziamento e dimissioni consentiti solo per giusta causa (colpa grave, etc.), non per giustificato motivo

Osservazioni

• Il permesso di soggiorno rilasciato per contratto a tempo determinato scade col contratto
• Il rinnovo va chiesto almeno 60 gg. prima della scadenza: di fatto impossibile la ricerca di un nuovo datore prima della richiesta di rinnovo (il rapporto col primo datore e’ in corso)
• Licenziamento e dimissioni impossibili (salvo giusta causa): l’immigrato non puo’ fruire del periodo di durata > 6 mesi di disoccupazione garantita
• Formalmente impossibile la nuova assunzione immediata a tempo determinato con lo stesso datore (salvo la proroga per una volta, per motivi oggettivi difficilmente certificabili al momento della richiesta)
• A rigore, il rinnovo puo’ essere ottenuto solo in presenza di trasformazione del contratto in contratto, con lo stesso datore, a tempo indeterminato
• Utilizzabile, nei fatti, grazie al mancato rispetto da parte dell’Amministrazione del termine di 20 gg. per il responso sulla richiesta (art. 5, co. 9 T.U.) l’art. 5, co. 5 T.U. (accoglimento della richiesta di rinnovo in presenza di nuovi elementi), con presentazione tardiva di un nuovo contratto
• Rinnovo del permesso di soggiorno ex art. 27 T.U. impossibile (consentito, di norma, solo in costanza di rapporto), salvo che per lettori, professori e ricercatori universitari (possono stipulare contratti a tempo indeterminato), per sportivi professionisti, traduttori, interpreti, colf di cittadini italiani o comunitari trasferitisi in Italia (possono stipulare contratti con datori di lavoro diversi dal primo), e per infermieri professionali (possono stipulare sia contratti a tempo indeterminato sia contratti con datori di lavoro diversi dal primo)
• In analogia con l’esenzione dai limiti quantitativi per le assunzioni a termine a conclusione di tirocini o stages, potrebbe essere consentita la conversione extra-quote del permesso per formazione, in caso di svolgimento di rapporti di lavoro con finalita’ di addestramento

3. Somministrazione di lavoro (gia’ lavoro temporaneo o interinale)

Norme rilevanti (Artt. 20-28 D. Lgs. 276/03)

• Possibile l’assunzione a tempo determinato o indeterminato da parte del somministratore
• Possibile il contratto di somministrazione a tempo determinato e, in certi casi (servizi in campo informatico, pulizia, custodia, portineria, trasporto di persone e merci per l’impresa, costruzioni edilizie negli stabilimenti, casi previsti dai contratti collettivi nazionali o territoriali, etc.), a tempo indeterminato (staff leasing)
• Somministrazione a tempo determinato consentita per ragioni tecniche, produttive, organizzative, sostitutive (insindacabili in sede di controllo giudiziale)
• In caso di somministrazione a tempo determinato, il contratto tra somministratore e prestatore (se a tempo determinato) puo’ essere prorogato nei casi e per la durata previsti dal contratto collettivo applicato al somministratore; non si applicano i limiti relativi alla riassunzione a termine
• In caso di assunzione a tempo indeterminato, nei periodi di inattivita’ e’ corrisposta un’indennita’ fissata dal contratto collettivo applicabile al somministratore (> minimo fissato e aggiornato periodicamente con decreto Minlavoro); indennita’ ridotta per attivita’ a tempo parziale
• Non limitabile la possibile di assunzione da parte dell’utilizzatore, al termine della somministrazione a tempo determinato, salvo il caso di corresponsione al prestatore, da parte del somministratore, di adeguata indennita’ fissata dal contratto collettivo applicabile al somministratore
• Possibile la somministrazione di lavoratori domestici

Osservazioni

• Il fatto che in caso di somministrazione a tempo determinato non si applichino i limiti relativi alla riassunzione a termine rende possibile in linea di principio la successione senza soluzione di continuita’ di contratti a tempo determinato
• Salvo il caso raro di assunzione a tempo indeterminato, e’ improbabile che il somministratore sia disposto a garantire per l’alloggio e per le spese di rimpatrio e ad affrontare (ai fini dell’ingresso) la procedura di richiesta di autorizzazione al lavoro
• Possibile escamotage: il contratto di somministrazione ponga l’onere relativo ad alloggio e rimpatrio a carico dell’utilizzatore (che, in cambio, non ha problemi legati alla successione di contratti a termine)
• Assunzione a tempo determinato certamente adeguata per familiari, rifugiati, studenti (entro le 1040 ore annue), etc.

4. Appalto

Norme rilevanti (Art. 29 D. Lgs. 276/03, art. 27, co. 1 T.U.)

• Si differenzia dalla somministrazione perche’ l’appaltatore organizza i mezzi di produzione e assume il rischio di impresa
• Consentito l’ingresso extra-quota di dipendenti dell’appaltatore avente sede all’estero

Osservazioni

• La procedura (lunga e complessa) di autorizzazione all’ingresso non si concilia con l’assunzione del rischio di impresa da parte dell’appaltatore (es.: lavoratori trasferiti in Italia temporaneamente impossibilitati, da sostituire)

5. Lavoro intermittente

Norme rilevanti (Artt. 33-40 D. Lgs. 276/03)

• Possibile in caso di prestazioni di carattere discontinuo o intermittente, secondo esigenze individuate da contratti collettivi nazionali o territoriali o, provvisoriamente, da decreto Minlavoro
• Possibile anche per lavoratori di eta’ < 25 anni, o > 45 anni privi di occupazione
• Consentito anche a tempo determinato
• Il contratto puo’ prevedere che il lavoratore garantisca la disponibilita’ alla chiamata, in cambio di una indennita’ fissata dai contratti collettivi (> misura prevista da decreto Minlavoro)
• In caso di impedimento, il lavoratore che aveva garantito la propria disponibilita’ deve informare tempestivamente il datore, e non ha diritto, per i giorni di indisponibilita’, all’indennita’; se non lo fa, si applica una sanzione di entita’ pari a 15 gg. di indennita’; il rifiuto ingiustificato di fronte alla chiamata puo’ comportare la risoluzione del contratto, la restituzione dell’indennita’ percepita nel periodo di effettiva indisponibilita’ e un risarcimento del danno

Osservazioni

• Improponibile, ai fini dell’ingresso, se il singolo datore di lavoro deve sostenere gli oneri relativi ad alloggio e rimpatrio; improponibile anche ai fini del rinnovo per lavoro subordinato se e’ richiesta la stipula di un contratto di soggiorno (con oneri relativi ad alloggio e rimpatrio)
• Utile come complemento di attivita’ autonoma o dilavoro subordinato part-time

6. Lavoro ripartito

Norme rilevanti (Artt. 41-45 D. Lgs. 276/03)

• Due lavoratori assumono in solido un’unica obbligazione lavorativa
• Ciascuno e’ responsabile dell’intera obbligazione (es.: in caso di malattia dell’uno, l’altro e’ tenuto a subentrare)
• I lavoratori sono liberi di ripartirsi il lavoro nel modo che essi concordano in qualunque momento
• La sostituzione da parte di terzi e’ consentita solo se il datore e’ d’accordo
• Dimisisoni o licenziamento di uno dei lavoratori comportano, salva diversa pattuizione, la risoluzione dell’intero contratto
• I lavoratori informano con cadenza almeno settimanale il datore in merito alla ripartizione dell’orario di lavoro concordata
• Regolamentazione affidata ai contratti collettivi o, in mancanza, alla normativa generale sul lavoro subordinato

Osservazioni

• Improponibile, normalmente, ai fini dell’ingresso di un solo lavoratore: nessuna garanzia di affiatamento
• Potenzialmente utile per catene migratorie: in cambio dell’impegno relativo ad alloggio e rimpatrio, il datore acquista, di fatto, sicurezza rispetto al rischio di sospensione del rapporto per fatti attinenti ad uno solo dei lavoratori
• Utile anche in caso di nucleo familiare: il coniuge ricongiunto (o il figlio prossimo alla maggiore eta’) ottiene un permesso per lavoro, affrancandosi dal familiare “perno” del ricongiungimento

7. Apprendistato

Norme rilevanti, in generale (Artt. 51-53 D. Lgs. 276/03)

• Vantaggi per il datore di lavoro:

o possibile il sottoinquadramento (2 livelli piu’ basso di quello conseguibile con la formazione)

o esclusione dal computo dei dipendenti ai fini dell’applicazione di art. 18 Statuto dei lavoratori (e simili)

o sgravi contributivi

7.1 Apprendistato per l’espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione

Norme rilevanti (Art. 48 D. Lgs. 276/03)

• Possono stipulare il contratto giovani di eta’ > 15 anni
• Durata < 3 anni
• Finalita’ : conseguimento di una qualifica professionale
• La regolamentazione dei profili formativi e’ di competenza delle Regioni (in particolare, previsione di un monte-ore di formazione esterna o interna all’azienda)
• Determinazione delle modalita’ di formazione interna rimessa ai contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali

Osservazioni

• Utile per minori gia’ presenti in Italia
• Utilizzabile in relazione alle situazioni di cui all’art. 40, co. 9 DPR 394/99 (possibile incertezza, pero’, sul fatto che tali contratti coincidano con i “rapporti di tirocinio”; problemi possibilmente superati dalla revisione del DPR 394/99 operata dal regolamento della L. 189/02: e’ scomparso il riferimento ai rapporti di tirocinio)

7.2 Apprendistato professionalizzante

Norme rilevanti (Art. 49 D. Lgs. 276/03)

• Contratto stipulabile con lavoratori di eta’ compresa tra 18 (17, se gia’ in possesso di un titolo di formazione) e 29 anni
• Durata del contratto fissata dal contratto collettivo nazionale o regionale, ma comunque compresa tra 2 e 6 anni
• Possibilita’ di cumulare, entro questi limiti, periodi di apprendistato per l’espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione e periodi di apprendistato professionalizzante
• Finalita’: conseguimento di una qualifica professionale attraverso formazione sul lavoro e acquisizione di competenze di base
• Regolamentazione dei profili professionali e determinazione delle modalita’ di formazione (esterna ed interna) analoga al caso dell’apprendistato per l’espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione

Osservazioni

• Difficile l’utilizzazione nell’ambito delle disposizioni di cui all’art. 40, co. 9 e segg. e all’art. 44-bis, co. 5 e segg. DPR 394/99 (come modificato dal regolamento di attuazione della L. 189/02): la formazione li’ considerata non puo’ avere durata > 2 anni (possibilmente inconciliabile con quanto sara’ stabilito dai contratti collettivi nazionali o regionali)

7.3 Apprendistato per acquisizione di un diploma o per percorsi ada alta qualificazione

Norme rilevanti (Art. 50 D. Lgs. 276/03)

• Contratto stipulabile con soggetti di eta’ compresa tra 18 (17, se gia’ in possesso di una qualifica professionale) e 29 anni
• Finalita’: conseguimento di un titolo di studio secondario o universitario o dell’alta formazione
• Durata e regolamentazione rimessa alle Regioni

Osservazioni

• Possibile incompatibilita’ con artt. 40 e 44-bis DPR 394/99 (come modificato dal regolamento di attuazione della L. 189/02) in relazione alla durata: la formazione li’ considerata non puo’ avere durata > 2 anni

8. Contratto di inserimento

Norme rilevanti (Artt. 54-59 D. Lgs. 276/03)

• Contratto stipulabile con

o soggetti di eta’ compresa tra 18 e 29 anni

o disoccupati di lunga durata, di eta’ compresa tra 29 e 32 anni

o disoccupati di eta’ > 50 anni

o lavoratori che rientrino nel mercato del lavoro dopo un’assenza di durata > 2 anni

o donne residenti in zone (individuate con decreto Minlavoro) a basso tasso di occupazione femminile

o handicappati

• Il contratto puo’ essere stipulato dal datore (impresa, ente, fondazione, associazione di categoria, etc.) che abbia trasformato in contratti a tempo indeterminato gli n contratti di inserimento scaduti negli 18 mesi precedenti (con l’esclusione di una certa casistica riconducibile a sostanziale responsabilita’ del lavoratore), in misura > 60%(n-4)
• Applicabile, se piu’ favorevole, art. 20 L. 223/91: possibile assumere, con sgravi contributivi, lavoratori disoccupati da piu’ di 12 mesi
• Condizione per la stipula: progetto individuale di inserimento, da realizzare con modalita’ rimesse ai contratti collettivi nazionali (in mancanza, decreto Minlavoro) o territoriali e a quelli aziendali; possibile il ricorso ai fondi interprofessionali per la formazione continua
• Durata: compresa tra 9 e 18 mesi
• Non rinnovabile; prorogabile entro il limite di 18 mesi
• Vantaggi per il datore di lavoro:

o possibile il sottoinquadramento (2 livelli)

o esclusione dal computo dei dipendenti ai fini dell’applicazione di art. 18 Statuto dei lavoratori (e simili)

o incentivi economici come per contratto di formazione e lavoro (escluso il caso di soggetti di eta’ compresa tra 18 e 29 anni)

Osservazioni

• Utilizzabile, in ingresso, solo per soggetti di eta’ compresa tra 18 e 29 anni (con scarsi vantaggi: esclusi gli incentivi economici)
• Utilizzabile, per soggetti gia’ soggiornanti e abilitati al lavoro, anche per donne (in certe zone a basso tasso di occupazione femminile), per soggetti inattivi da molto tempo o di eta’ > 50 anni
• Il titolare di permesso di soggiorno per lavoro subordinato (maschio) di eta’ compresa tra 29 e 50 anni non fa a tempo, di norma, a maturare il periodo di inattivita’ richiesto, prima che gli scada il permesso (salvo, in opportune condizioni, il caso di assunzione con contratto di reinserimento per disoccupati da piu’ di 12 mesi)

9. Tirocini estivi di orientamento

Norme rilevanti (Art. 60 D. Lgs. 276/03)

• Riservato a giovani iscritti a corsi di studio
• Durata < 3 mesi (in estate), anche come cumulo di piu’ tirocini
• Borse-lavoro, se previste, di entita’ < 600 euro
• Si applica l’art. 18 L. 196/97 (e, quindi, l’art. 8 DM Minlavoro 142/98): condizione di reciprocita’ per gli studenti stranieri

Osservazioni

• L’imposizione della condizione di reciprocita’ con decreto ministeriale viola l’art. 2, co. 2 e 3 T.U.

10. Lavoro a progetto

Norme rilevanti (Artt. 61-69 D. Lgs. 276/03)

• Rapporto caratterizzato da

o collaborazione coordinata e continuativa

o riconducibilita’ a progetto o programma o fase di esso

o gestione autonoma da parte del lavoratore, in funzione del risultato, indipendentemente dal tempo impiegato

• Esclusi dall’applicazione, tra gli altri,

o agenti e rappresentanti di commercio

o prestazioni occasionali (durata < 30 gg. e compenso < 5.000 euro)

o professioni intellettuali dotate di albo

o collaboratori che percepiscano pensione di vecchiaia

• Durata: determinata o determinabile
• Possibile l’attivita’ in favore di piu’ committenti, purche’ non in concorrenza
• Sospensione di prestazione e compenso in caso di malattia o infortunio e gravidanza; proroga della scadenza di 180 gg. in caso di gravidanza; possibilita’ di recesso, per malattia o infortunio se la sospensione e’ di durata > un sesto della durata del contratto (ovvero > 30 gg., per durata del contratto non determinata)
• Estinzione del contratto all’atto della realizzazione del progetto o programma o fase di esso
• Possibile la pattuizione di causali (es.: giustificato motivo) e modalita’ per il recesso dal contratto, oltre al caso di giusta causa (dubbi sulla pattuibilita’ del recesso ad nutum, acausale)
• Sanzione della trasformazione in contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato in mancanza di individuazione del progetto o programma o fase di esso; sanzione della trasformazione nell’opportuno contratto di lavoro subordinato in caso di accertata effettiva subordinazione (paradossale inversione della gravita’ delle sanzioni rispetto alla gravita’ dell’illecito)

Osservazioni

• Necessario, ai fini dell’ingresso (e, in vigenza dell’art. 39, co. 7 DPR 394/99, nella formulazione originale), passare attraverso le quote (finora ridottissime) per lavoro autonomo
• Utilizzabile, per soggetti gia’ soggiornanti e abilitati allo svolgimento di attivita’ di lavoro autonomo (tutti coloro che sono abilitati al lavoro subordinato, con eccezione dei titolari di permesso per motivi di protezione sociale, ex art. 18 T.U.)
• Vantaggioso (ove possibile individuare il progetto o programma o fase di esso) anche per il lavoratore subordinato, ai fini di un rinnovo per lavoro autonomo: si aggirano i problemi legati alla riassunzione ravvicinata a tempo determinato e all’esistenza di un contratto di soggiorno (rilevando, per il futuro, solo i requisiti di reddito e alloggio in capo al lavoratore)
• Nel caso in cui il rapporto di lavoro fosse considerato, ai fini dello status del lavoratore straniero, come rapporto di lavoro subordinato, questi potrebbe fruire del periodo garantito di ricerca di nuova occupazione (di durata > 6 mesi), previa pattuizione di causali di recesso ulteriori rispetto alla giusta causa

11. Lavoro accessorio

Norme rilevanti (Artt. 70-73 D. Lgs. 276/03)

• Possibile nel caso di

o lavori domestici e di assistenza domiciliare

o insegnamento privato

o giardinaggio

o pulizia e manutenzione edifici e monumenti

o realizzazione manifestazioni

o lavori di emergenza (calamita’ naturali, solidarieta’)

• Durata complessiva < 30 gg. in un anno; compensi complessivi < 3.000 euro all’anno
• Le attivita’ possono essere svolte da

o disoccupati da oltre un anno

o casalinghe, studenti, pensionati

o lavoratori stranieri, regolarmente soggiornanti, nei 6 mesi successivi alla perdita del lavoro

o disabili e soggetti in comunita’ di recupero

• Compenso corrisposto tramite buoni (costo parzialmente destinato a INPS e INAIL)

Osservazioni

• Applicabilita’ troppo limitata, sia rispetto ai settori sia rispetto ai soggetti
• Entita’ troppo limitata
• Il periodo di disoccupazione garantita puo’ ben eccedere i 6 mesi (se la scadenza naturale del permesso e’ sufficientemente lontana dal momento in cui sopravviene la condizione di disoccupazione)
• Di interesse per studenti e familiari

12. Prestazione occasionale

Norme rilevanti (Art. 61 D. Lgs. 276/03)

• Durata < 30 gg. e compenso < 5.000 euro con lo stesso committente

Osservazioni

• Utilizzabile per soggetti gia’ soggiornanti e abilitati allo svolgimento di attivita’ di lavoro
• Per lavoratori subordinati, utile ai fini del rinnovo per lavoro autonomo o, comunque, per l’integrazione del reddito (dimostrazione di disponibilita’ di mezzi sufficienti al sostentamento del nucleo familiare, ex art. 13, co. 2 DPR 394/99)