Novità europa – 8 luglio ’04

Regione Piemonte- Ires Piemonte-ASGI

www.piemonteimmigrazione.it/IP03.html

 

a cura di Chiara Favilli

 

Giurisprudenza.................................................................................................................................... 2

Sentenza della Corte europea sul divieto di indossare il velo........................................................... 2

Nuove proposte................................................................................................................................... 2

Richiesta di visto e reciprocità......................................................................................................... 2

Proposta di decisione quadro sui diritti dei sospetti e indagati nei procedimenti penali................. 3

Asilo..................................................................................................................................................... 3

Comunicazione sull’ingresso delle protezione bisognose di protezione internazionale................... 3

Dati statistici sull’asilo.................................................................................................................... 3

Sviluppi futuri...................................................................................................................................... 3

Priorità del semestre olandese.......................................................................................................... 3

Strategia europea sull’immigrazione................................................................................................. 4

Varie..................................................................................................................................................... 4

Costituzione europea....................................................................................................................... 4

Pubblicazioni sulla discriminazione................................................................................................. 4

Sistema informazione visti............................................................................................................... 5

Consiglio d’Europa.............................................................................................................................. 5

Parere sulla Convenzione europea sul traffico di esseri umani........................................................ 5

Raccomandazione ECRI su razzismo e terrorismo.......................................................................... 5

 


Giurisprudenza

 

Sentenza della Corte europea sul divieto di indossare il velo

Con una sentenza pubblicata lo scorso 29 giugno, la Corte europea dei diritti umani ha affermato che il divieto di indossare il velo musulmano nelle scuole statale non costituisce una violazione dei diritti umani. La sentenza prende origine da due ricorsi presentati da due studentesse turche che ritenevano il divieto in questione una ingiustificata interferenza con il loro diritto all’educazione. Con questa sentenza, adottata all’unanimità, i giudici hanno sostanzialmente confermato quanto affermato dai giudici costituzionali turchi secondo i quali il secolarismo è, tra le altre cose, il garante dei valori democratici. Così i giudici hanno affermato che restrizioni alla libertà di manifestare la propria religione possono essere ammesse per difendere quegli stessi valori. Sarà interessante valutare l’impatto di questa sentenza sui numerosi ricorsi presentati in Francia contro il divieto recentemente imposto di indossare il velo nelle scuole statali.


 

Nuove proposte

Richiesta di visto e reciprocità

La Commissione ha adottato una proposta di regolamento modificante il meccanismo di reciprocità previsto dal regolamento Visti Schengen n. 539/2001. Il regolamento in vigore stabilisce la lista dei Paesi terzi i cui cittadini sono sottomessi all’obbligo del visto e la lista di quelli che ne sono esclusi. La determinazione della lista è effettuata in base ad una serie di criteri: immigrazione illegale, ordine pubblico e sicurezza, relazioni internazionali, coerenza regionale e reciprocità.  Quando un Paese terzo richiede il visto per i cittadini di un Paese membro, questo può attivare un meccanismo che porta quasi automaticamente alla previsione dell’obbligo di visto per gli Stati membri circa i cittadini del Paese terzo in questione. Questo meccanismo che non è mai stato utilizzato per la sua rigidità, si è rivelato inadatto a creare un quadro di negoziazione necessario per assicurare la solidarietà nella politica comune dei visti dell’Unione. La Commissione propone di introdurre un meccanismo operativo più flessibile e realista e, quindi, idoneo anche ad essere effettivamente utilizzato.Volendo garantire che tutte le situazioni di non reciprocità siano discusse la Commissione propone di stabilire in tali casi l’obbligo degli Stati membri interessati di notificare l’introduzione o il mantenimento del visto da parte di un Paese terzo nei confronti dei propri cittadini. Il nuovo meccanismo prevede che la Commissione attivi delle misure nei confronti del Paese terzo interessato in vista dell’esenzione dal visto; che faccia rapporto al Consiglio ; che gli proponga di ristabilire a titolo provvisorio l’obbligo del visto per cittadini di quel Paese terzo. Il Consiglio si deve pronunciare entro tre mesi, a maggioranza qualificata su proposta della Commissione. Nella proroga di questa misura temporanea, la Commissione può decidere di proporre il trasferimento del Paese terzo dalla lista positiva a quella negativa e il Consiglio si pronuncia a maggioranza qualificata su parere del Parlamento europeo. La Commissione ribadisce l’adesione al criterio della reciprocità come principio uniformante la politica dei visti. L’allargamento dell’Unione rende questa questione particolarmente grave poichè tutti i nuovi Stati membri registrano situazioni di non reciprocità. Si fa presente che il regolamento 539/2001 è applicato da parte di tutti gli Stati membri (compresi i nuovi Stati a partire dal 1 maggio 2004) oltre che da parte dell’Islanda e la Norvegia.

 

 

Proposta di decisione quadro sui diritti dei sospetti e indagati nei procedimenti penali

La Commissione ha presentato una proposta di decisione quadro relativa ai diritti dei sospettati e degli accusati nei procedimenti penali nell’Unione europea. La proposta riguarda le questioni della difesa legale, dell’accesso ai servizi di traduzione e interpretariato, della protezione di coloro che non possono comprendere i procedimenti, l’assistenza consolare agli stranieri detenuti, la lettera dei diritti, valutazione e monitoraggio. Lo scopo è di raggiungere un’equivalenza tra gli Stati membri definendo minimi standards comuni. Alcune disposizioni come quelle sull’assistenza consolare o le traduzioni riguardano specificamente gli indagati e accusati stranieri.

 

Asilo

Comunicazione sull’ingresso delle protezione bisognose di protezione internazionale

La Commissione ha pubblicato la comunicazione COM(2004) 410 del 4.6.2004 relativa all’ingresso gestito nell’unione europea delle persone bisognose di protezione internazionale e al rafforzamento della capacità di protezione nelle regioni di origine, “migliorare l’accesso a soluzioni durature”.           La Commissione ha così risposto al punto 26 delle conclusioni della presidenza del Consiglio europeo di Salonicco del 19 e 20 giugno 2003, in cui era stata invitata a “presentare al Consiglio, anteriormente al giugno 2004, una relazione generale in cui si suggeriscono le misure da adottare, comprese le ripercussioni giuridiche”. La comunicazione è suddivisa in quattro capitoli. Il capitolo I esamina l’esigenza di “esplorare tutti i parametri che consentono di garantire alle persone bisognose di protezione internazionale un ingresso nell’UE caratterizzato da maggior ordine e controllo”. Il capitolo II riguarda il secondo obiettivo della conclusione 26, e cioè l’esigenza di “esaminare le modalità e i mezzi diretti a potenziare la capacità di protezione delle regioni d’origine”. Il capitolo III valuta come rendere operativo l’approccio generale e globale, integrato ed equilibrato nonché specifico per ogni situazione chiaramente invocato dal Consiglio europeo per le questioni in materia di asilo e immigrazione, nel quale tanto i meccanismi che garantiscono un ingresso nell’UE caratterizzato da maggior ordine alle persone bisognose di protezione internazionale quanto il potenziamento della capacità di protezione nelle regioni d’origine devono svolgere un ruolo chiave. Infine, il capitolo IV contiene le conclusioni della comunicazione e delinea la soluzione migliore.

 

Dati statistici sull’asilo

Nel sito della direzione generale giustizia e affari interni sono stati pubblicati i dati statistici sull’asilo relativi ai mesi di gennaio-aprile.

http://www.europa.eu.int/comm/justice_home/doc_centre/asylum/statistical/doc_monthly_statistics_en.htm

 

Sviluppi futuri

Priorità del semestre olandese

La Presidenza olandese dell’Unione europea, che ha iniziato il proprio turno lo scorso 1 luglio, ha come di consueto pubblicato le priorità della propria attività. Nel settore dell’immigrazione e asilo esse sono sinteticamente rappresentate dalla necessità di completare il programma di Tampere in particolare adottando le misure in materia di rimpatrio, integrazione, dati biometrici, il sistema informazione visti e la protezione nelle regioni di origine.

Strategia europea sull’immigrazione

In un discorso pronunciato al “European Policy Centre and King Baudouin Foundation Dialogue
in cooperation with the Bertelsmann Foundation” lo scorso 30 giugno 2004, il Commissario Vitorino ha ripreso alcuni contenuti espressi nella Comunicazione dello scorso anno su immigration, integration and employment”. Tra gli altri aspetti trattati, il Commissario ha anticipato che sarà pubblicato in autunno un manuale sull’integrazione per politici e operatori del settore basato sui risultati degli incontri dei Punti di contatto nazionali in materia di immigrazione. Il manuale comprenderà alcuni principi generali e raccomandazioni con esempi di buone prassi dei diversi Stati membri. È probabile che la Rete nazionale dei punti di contatto verrà potenziata divenendo un elemento chiave dello sviluppo della strategia europea in materia di immigrazione. Vitorino ha anche affermato che la Commissione presenterà il primo rapporto annuale su immigrazione e integrazione al prossimo Consiglio informale GAI del 19 e 20 luglio 2004. Il rapporto analizzerà gli elementi chiave delle politiche di integrazione degli Stati membri per individuare i punti chiave e le maggiori barriere all’integrazione in modo da identificare le azioni di intervento a livello comunitario. Tra i punti chiave individuati dal rapporto vi è il miglioramento delle conoscenze linguistiche e delle qualifiche professionali degli immigrati; l’educazione civica, la discriminazione, la partecipazione e le politiche urbanistiche ed abitative. Infine nelle proposte di bilancio per il periodo 2007-2013 sarà destinato un maggiore contributo finanziario alla politica europea di immigrazione.

 

Varie

Costituzione europea

Il Segretariato della Conferenza intergovernativa ha pubblicato una versione provvisoria della Costituzione europea. Si tratta di un testo consolidato non ufficiale che si basa sui documenti circolati nei giorni scorsi. In vista della ratifica, il testo del Trattato che istituisce una Costituzione per l’Europa sarà sottoposto al vaglio degli esperti linguisti/giuristi del Consiglio che predisporranno le 21 versioni linguistiche autentiche in base all’Articolo IV-10 del Trattato medesimo. La redazione inizierà alla fine di giugno e si concluderà entro la fine di ottobre 2004.

Infine, la Conferenza intergovernativa ha stabilito per la Costituzione una numerazione progressiva dell'articolato, utilizzando i numeri arabi, ma, al fine di evidenziare la suddivisione del testo in quattro parti, tale numerazione progressiva è accompagnata in ogni caso da un numero romano corrispondente a ciascuno delle quattro parti. Gli esperti linguisti/giuristi procederanno alla rinumerazione dell’intera Costituzione, controllando l’accuratezza dei riferimenti incrociati tra gli articoli ed i paragrafi. Di seguito i collegamenti alla versione inglese e francese

http://www.europa.eu.int/futurum/documents/other/oth180604_2_en.pdf

http://www.europa.eu.int/futurum/documents/other/oth180604_2_fr.pdf

 

Pubblicazioni sulla discriminazione

La direzione generale della Commissione europea Occupazione e affari sociali ha presentato due nuove pubblicazioni entrambe scaricabili on-line. La prima si intitola “La parità dei diritti nella pratica: principali opinioni 2004- Fattori critici e protagonisti nell’applicazione delle direttive antidiscriminazione”. La seconda è costituita dal primo numero della rivista semestrale del Programma d’azione contro la discriminazione 2001-2006, intitolata “Equal Rights in Practice

 

Sistema informazione visti

È stata pubblicata nella GUUE del 15 giugno 2004 la Decisione che istituisce il Sistema informazione visti dell’8 giugno 2004.

 

Consiglio d’Europa

Parere sulla Convenzione europea sul traffico di esseri umani

Il gruppo di esperti sul traffico degli esseri umani della Commissione europea ha espresso un parere sul traffico di esseri umani in vista delle prossime negoziazioni in seno al Consiglio d’Europa di una Convenzione europea su azioni contro il traffico di esseri umani. Il parere è volto ad aiutare l’integrazione della tutela dei diritti umani nella proposta di Convenzione e di porre l’accento sui problemi dei cittadini di Paesi terzi vittime dei traffici.

 

Raccomandazione ECRI su razzismo e terrorismo

La Commissione ECRI del Consiglio d’Europa ha adottato la Raccomandazione n. 8 sulla lotta al razzismo e al terrorismo. La raccomandazione è volta a garantire il rispetto dei diritti umani nella lotta che gli Stati europei stanno conducendo contro il terrorismo. La Raccomandazione richiede agli Stati di non adottare atti discriminatori per motivi di razza, colore, lingua, religione, nazionalità o origine nazionale o etnica. ECRI sottolinea la necessità che gli Stati reagiscano prontamente agli atti di razzismo anche con misure giuridiche.