Genova il primo comune italiano a concedere il diritto di voto agli immigrati
di Saleh Zaghloul
28/07/04
Genova - Il Consiglio Comunale di Genova ha approvato ieri
il nuovo Statuto comunale che riconosce il diritto di voto attivo e passivo
agli immigrati: 29 voti favorevoli (DS, Rifondazione Comunista, Margherita,
Comunisti italiani, Verdi e Italia dei valori), due astenuti (UDC e Gruppo
misto) nessun voto contrario. Lopposizione (Alleanza Nazionale, Lega Nord,
Forza Italia) non ha partecipato al voto.
Si votato in un clima acceso a causa dellatteggiamento
dellopposizione ed dei loro pochi sostenitori tra il pubblico. La votazione di
ieri era in terza seduta e bastava la maggioranza semplice del consiglio per
approvare il nuovo statuto, le precedenti due votazioni si erano svolte il 13
ed il 21 luglio 2004.
Il percorso che ha portato al voto di ieri era iniziato il 16
settembre 2003 quando il consiglio comunale ha approvato, con 28 voti
favorevoli e 12 contrari, la mozione che impegnava lo stesso consiglio a
licenziare le modifiche statuarie necessarie a dare esecutivit al diritto di
voto alle elezioni amministrative per i cittadini stranieri non appartenenti
allUnione Europea o apolidi residenti nel territorio Comunale.
Lart. 30 del nuovo statuto del Comune di Genova il seguente:
Il diritto di elettorato attivo e passivo, in base alla legge, spetta nelle
elezioni comunali, oltre che ai cittadini italiani ed ai cittadini o elettori
di qualsiasi Stato membro dellUnione Europea, agli apolidi ed agli stranieri
legalmente soggiornanti in Italia e residenti nel Comune che si trovino in una
delle seguenti condizioni: a) siano in possesso di carta di soggiorno; b)
abbiano risieduto legalmente ed abitualmente in Italia nei cinque anni precedenti
alle elezioni; c) abbiano risieduto legalmente ed abitualmente nel territorio
comunale nei due anni precedenti alle elezioni.
Ed il comma 1 dellarticolo 38 (Elezione del sindaco, nomina del
vicesindaco e della giunta) come segue: Il sindaco eletto a suffragio
universale diretto e senza discriminazioni di nazionalit da coloro che sono
elettori del Consiglio comunale.
Genova ha, cos, il primato di essere il primo comune in Italia a
dare il diritto del voto agli immigrati. Il sindaco di Genova Pericu,
professore di diritto amministrativo, e la sua maggioranza di centro sinistra
sono stati, fin dallinizio, convinti che per il riconoscimento il diritto di
voto agli immigrati non affatto necessario riformare la Costituzione o
aspettare una legge ordinaria dello stato. Oltre a rivendicare lautonomia del
consiglio comunale, la riforma del V titolo della costituzione assegna agli
enti locali una forte autonomia normativa che si estrinseca negli statuti e che
possono riguardare anche le innovazioni elettorali, il sindaco ha sempre
sottolineato lesistenza di unesigenza di civilt e di democrazia. La nostra
comunit ha detto il sindaco non pu avere un trattamento diverso per una
presenza cos forte e stabile di persone immigrate che danno un contributo
fondamentale alla nostra societ. Siamo in buoni rapporti con i nostri nuovi
cittadini e vogliamo migliorare ancora i rapporti con loro.
Ieri, la sala, tribuna, dedicata al pubblico era piena. Presenti
moltissimi immigrati marocchini, senegalesi, peruviani, ecuadoriani e
palestinesi. Felici gli immigrati e commentano cos: siamo fieri di essere
genovesi una giornata storica, da osservatori oggi diventiamo partecipi,
diventiamo un soggetto detentore di un diritti che interessa ai politici, i nostri
problemi saranno meglio affrontati dai politici, voteremo chi penser a
risolvere i nostri problemi, la casa, le code, gli ostacoli burocratici della
P.A. ecc., il diritto al voto favorir la nostra integrazione in citt ed
un buon antidoto contro il razzismo e la xenofobia, il diritto al voto far
sgombere dal campo della polemica politica tutte le strumentalizzazioni, perch
render pi difficile luso degli immigrati come capro espiatorio di tutti i
problemi ed aiuter ad affrontare meglio i problemi veri della citt e dei
cittadini, il nostro diritto al voto un bene per tutta la citt e per tutti
i cittadini.
Presenti i rappresentanti dellARCI, dellAssociazione Citt
Aperta e molti rappresentanti della CGIL accompagnati da Anna Giacobbe
segretario generale della CGIL Liguria. Questa parte del pubblico ha
assistito in silenzio al dibattito concitato che si svolgeva nella sala
sottostante, fino a quando il presidente del consiglio ha dato il risultato del
voto, a quel punto, partito un forte e lungo applauso che sarebbe durato
ancora pi a lungo se lo stesso presidente non avesse invitato il pubblico al
silenzio. Un applauso al sindaco ed alla sua maggioranza a tutta la citt di
Genova che conta circa 35.000 immigrati regolari e che ieri diventata ancora
pi civile.