COMUNICATO STAMPA
Vietato l'ingresso a Medici Senza
Frontiere nel Centro di identificazione
per richiedenti asilo di
Borgo Mezzanone
La prefettura equipara i
centri di accoglienza ai Cpt
Roma, 26 maggio 2004 - L'Ufficio territoriale del Governo di
Foggia ha negato ai volontari dell'associazione umanitaria internazionale
Medici Senza Frontiere (MSF) il permesso di accedere al Centro di
Identificazione
per richiedenti asilo di Borgo
Mezzanone (Foggia).
Il rifiuto arriva a poche
settimane dall'estromissione dell'associazione umanitaria dal Centro di
permanenza temporanea di Lampedusa e a quattro mesi dalla presentazione di
un rapporto in cui MSF denunciava carenze e
violazioni nei Centri di
permanenza temporanea e di identificazione per immigrati. Dalla
presentazione del Rapporto il ministero dell'Interno ha tagliato ogni
comunicazione con l'associazione Premio Nobel per la Pace.
Ufficialmente il diniego
all'ingresso dei volontari di MSF nel Centro di Borgo Mezzanone
giustificato "ai sensi di quanto disposto dall'articolo 21, comma 7
del DPR 394/99".
"Si tratta di un fatto
gravissimo - spiega Loris
De Filippi, capomissione di
MSF in Italia - perch la normativa invocata si riferisce esclusivamente
ai Cpt, vale a dire ai Centri creati per il trattenimento degli stranieri
non in regola con le norme sul soggiorno in Italia e destinatari di
provvedimenti di espulsione. Quello di Borgo Mezzanone non un Cpt ma un
Centro di identificazione. I Centri di identificazione hanno finalit
completamente diverse dai Cpt e sono stati introdotti dalla legge
Bossi-Fini per accogliere e identificare gli stranieri che arrivano in
Italia in fuga da guerre e persecuzioni e che vogliono presentare domanda
di asilo nel nostro Paese. L'assimilazione ufficiale dei centri di
identificazione ai Cpt un precedente davvero preoccupante".
Dal 1999 i volontari di Medici
Senza Frontiere hanno visitato regolarmente il Centro di Borgo Mezzanone al
fine di monitorare gli standard di accoglienza per i richiedenti asilo e di
raccogliere dagli ospiti informazioni circa la situazione nei Paesi di
provenienza, Paesi in cui spesso MSF gestisce progetti di assistenza medica
e umanitaria. "Fino alla presentazione del Rapporto sui Cpt spiega Giuseppe De Mola, responsabile delle attivit di MSF nel sud
Italia - le nostre richieste di accesso al Centro hanno sempre avuto
esito positivo. Questo diniego incomprensibile, soprattutto se si pensa
che i Centri di identificazione sono ben diversi dai Cpt. Gli ospiti di
Borgo Mezzanone, al rilascio del primo permesso di soggiorno per
"richiesta asilo", sono liberi di entrare e uscire dal Centro, e
molte associazioni locali sono state autorizzate all'ingresso dalla stessa
Prefettura di Foggia".
Per questo MSF chiede
all'Ufficio territoriale del Governo di Foggia:
a) di rendere note le modalit di gestione del Centro
di Borgo Mezzanone, con particolare riferimento alle modalit di accesso
alla struttura da parte di organizzazioni umanitarie (per altro previsto
per gli stessi CPT), in considerazione del fatto che i Centri di
identificazione sono previsti dalla legge Bossi-Fini ma non ancora
regolamentati da apposito decreto attuativo;
b) se
il Centro di Borgo Mezzanone equiparato a un Cpt, occorre spiegare perch
in esso siano ospitati numerosi richiedenti asilo, in palese violazione
della legge sul diritto d'asilo.
Medici
Senza Frontiere, fondata a Parigi nel 1971, un'organizzazione umanitaria
indipendente di soccorso medico che fornisce assistenza umanitaria alle
vittime di guerre, esodi, catastrofi. Nel 1999, MSF stata insignita del Nobel
per la Pace. Dal 1999 MSF lavora in Italia offrendo assistenza a
immigrati e richiedenti asilo
Per
maggiori informazioni: Chiara Bannella Ufficio stampa MSF Italia
Tel +39 O6
44869255 chiara.bannella@rome.msf.org
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